Legislatura 18ª - Dossier n. 57

Il 6 ottobre 2020 si è svolto il Consiglio dell'Unione europea sui temi di economia e finanza ("Consiglio ECOFIN").

Nell'ambito della riunione sono stati affrontati i seguenti temi:

  • Strumenti per la ripresa e la resilienza: i ministri hanno raggiunto un accordo politico sul Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility - RRF). L'accordo politico raggiunto dall'ECOFIN sarà formalizzato dal Comitato dei rappresentanti permanenti (COREPER) come mandato per i negoziati con il Parlamento europeo. L'entrata in vigore del regolamento concernente il Dispositivo costituisce il presupposto per la presentazione ufficiale dei Piani di ripresa e resilienza e, pertanto, la sua pronta adozione rappresenta uno snodo essenziale per il processo di assegnazione delle risorse.
  • Pagamenti e finanza digitale: nel corso della riunione vi è stato uno scambio di opinioni sul "Pacchetto sulla finanza digitale" presentato dalla Commissione europea il 24 settembre 2020. I ministri hanno espresso il loro sostegno alle proposte della Commissione.
  • Unione dei mercati dei capitali: la Commissione ha presentato inoltre la Comunicazione su un nuovo piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali (Capital Markets Union - CMU), cui ha fatto seguito uno scambio di pareri fra i ministri. Il piano prevede 16 azioni.
  • Semestre europeo: i ministri hanno proceduto a uno scambio di opinioni sugli insegnamenti tratti dal semestre europeo 2020 e sulle vie da seguire nel contesto della ripresa dalla crisi. La discussione si è concentrata sulle modifiche che saranno apportate nel 2021 in vista dell'introduzione del Dispositivo per la ripresa e la resilienza.
  • Altro: la presidenza ha inoltre informato i ministri in merito alle prossime tappe a seguito del sostegno fornito dall'Eurogruppo alla candidatura di Frank Elderson (Paesi Bassi) quale nuovo membro del comitato esecutivo della BCE.

Il Consiglio ECOFIN

Il 6 ottobre 2020 si è svolto a Bruxelles il Consiglio dell'Unione europea sui temi di economia e finanza ("Consiglio ECOFIN").

Strumenti per la ripresa e la resilienza

I ministri hanno raggiunto un accordo politico sul Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility - RRF), il principale strumento negoziato dai leader dell'UE per sostenere la ripresa economica con un ammontare di risorse pari a 672,5 miliardi di euro (su 750 complessivi). Il Dispositivo è finalizzato a fornire un sostegno finanziario alle spese e agli investimenti intrapresi dagli Stati membri per attenuare l'impatto della pandemia e rendere il sistema economico europeo più sostenibile e digitale.

Le risorse messe a disposizione degli Stati membri sarebbero in parte destinate a non essere rimborsate, per un ammontare di 312,5 miliardi di sovvenzioni (46 per cento), e in parte erogate in forma di prestiti, per 360 miliardi di euro (54 per cento). La proposta di regolamento che istituisce il Dispositivo è stata oggetto di intense discussioni fra i ministri economici, che hanno scambiato opinioni sulle questioni in sospeso, fra cui la governance, l'ammontare di prefinanziamento, i tempi di valutazione della Commissione, i sistemi di controllo e la tipologia dei progetti da affrontare nei piani che gli Stati membri devono presentare al fine di ricevere il sostegno del dispositivo, con particolare riferimento alla quota da destinare a progetti per la sostenibilità ambientale e la trasformazione digitale. Al centro del dibattito vi sarebbero anche la flessibilità, ovvero la possibilità che i progetti riguardino solo alcune delle raccomandazioni specifiche per Paese, e la necessità di richiami alla disciplina di bilancio e agli squilibri macroeconomici nell'ambito del regolamento che istituisce il Dispositivo.

Il Presidente del Consiglio ha quantificato nell'importo complessivo di circa 208 miliardi di euro (il 28 per cento del totale) le risorse che sarebbero destinate all'Italia (i prestiti ammonterebbero a circa 127 miliardi di euro a fronte di sovvenzioni per circa 81 miliardi di euro). L'accordo conseguito in Consiglio europeo ha delineato le caratteristiche principali del Dispositivo.

Il 17 settembre 2020 la Commissione europea ha definito gli orientamenti strategici per la sua attuazione nella Strategia annuale per la crescita sostenibile 2021 e ha presentato gli orientamenti aggiuntivi destinati agli Stati membri e un modello standard per la presentazione dei Piani di ripresa e resilienza. Per ulteriori approfondimenti sui criteri di assegnazione delle risorse, sulle linee guida della Commissione per la redazione dei Piani, sull'iter di approvazione degli stessi e sull'attività svolta al riguardo dal Parlamento si fa rinvio al relativo dossier.

L'accordo politico raggiunto dall'ECOFIN sarà formalizzato dal Comitato dei rappresentanti permanenti (COREPER) come mandato per i negoziati con il Parlamento europeo. L'entrata in vigore del regolamento concernente il Dispositivo costituisce il presupposto per la presentazione ufficiale dei Piani e, pertanto, la sua pronta adozione rappresenta uno snodo essenziale per il processo di assegnazione delle risorse.

Pagamenti e finanza digitale

Nel corso della riunione vi è stato uno scambio di opinioni sul "Pacchetto sulla finanza digitale" presentato dalla Commissione europea il 24 settembre 2020. Del pacchetto fanno parte due comunicazioni strategiche in materia di finanza digitale e pagamenti al dettaglio, nonché tre proposte legislative sulle cripto-attività, su un regime "pilota" per infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia dei registri distribuiti (blockchain) e sulla resilienza digitale operativa del settore finanziario.

Il pacchetto è volto a ridurre la frammentazione del mercato, promuovere la concorrenza e favorire l'innovazione contenendone i rischi legati alla stabilità finanziaria, alla protezione dei consumatori e all'antiriciclaggio. Nell'illustrazione delle proposte sarebbe stato mostrato apprezzamento per il report sull'euro digitale pubblicato dalla Banca centrale europea (BCE) il 2 ottobre 2020. I ministri hanno espresso il loro sostegno alle proposte della Commissione. Il dibattito si è concentrato sul settore dei pagamenti al dettaglio, in cui negli ultimi anni si sono registrati miglioramenti di rilievo per quanto il mercato dell'UE sia ancora frammentato e dipenda in larga misura dai grandi attori globali. La presidenza ha messo in evidenza la sua intenzione di lavorare intensamente alle proposte legislative.

Secondo la Commissione "il futuro della finanza è digitale". La crisi sanitaria ha accelerato i processi già in atto, per cui una quota sempre maggiore dei servizi di pagamento, finanziamento e investimento avviene tramite tecnologie digitali. Sostenere la transizione digitale nell'UE è una priorità chiave per la Commissione, come stabilito nella comunicazione di febbraio 2020 ("Plasmare il futuro digitale dell'Europa") e più di recente nell'ambito del piano per la ripresa.

La strategia in materia di pagamenti al dettaglio prevede 4 ambiti di obiettivi e azioni:

  1. soluzioni di pagamento sempre più digitali e istantanee di portata paneuropea: nel novembre del 2020, ossia allo scadere del periodo di esenzione temporanea stabilito dal regolamento che istituisce l'area unica dei pagamenti in euro (Single Euro Payments Area SEPA) per il soddisfacimento dei requisiti di adesione allo schema per i pagamenti istantanei in euro sviluppato dal Consiglio europeo per i pagamenti (SCT Inst). Un pagamento istantaneo è un trasferimento elettronico al dettaglio con accredito dei fondi sul conto del beneficiario in pochi secondi anziché in uno o più giorni lavorativi. La Commissione esaminerà il numero di prestatori di servizi di pagamento nonché il numero di conti in grado di inviare e ricevere bonifici istantanei SEPA e, su tale base, deciderà se è opportuno proporre una normativa che imponga l'adesione dei prestatori di servizi di pagamento allo schema SCT Inst entro la fine del 2021. La Commissione valuterà inoltre l'opportunità di imporre l'adesione da parte di tutti i portatori di interessi alla totalità o a una parte delle funzionalità aggiuntive dello schema SCT Inst che potrebbero comprendere anche eventuali standard futuri per i codici QR. Nel contesto del riesame della direttiva sui servizi di pagamento (PSD2), la Commissione valuterà il livello di protezione dei consumatori che effettuano pagamenti istantanei in relazione, ad esempio, al diritto ai rimborsi e alle commissioni applicate. Saranno esaminate inoltre, se del caso in collaborazione con la Banca centrale europea e/o l'Autorità bancaria europea (ABE), le misure per far fronte a rischi specifici, quali il rischio di liquidità, il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e i reati presupposto associati. Entro la fine del 2023 la Commissione: esaminerà la fattibilità dello sviluppo di un'"etichetta" per le soluzioni di pagamento paneuropee ammissibili; esaminerà modalità per facilitare la diffusione delle specifiche europee per i pagamenti con carta senza contatto (CPACE) e sosterrà la modernizzazione dei dispositivi dei commercianti dell'UE per l'accettazione dei pagamenti, consentendo ad esempio ai registratori di cassa di emettere ricevute elettroniche. La Commissione continuerà inoltre a fornire orientamenti, se necessario, per garantire che le soluzioni di pagamento istantaneo e i rispettivi modelli di business siano conformi alle norme dell'UE in materia di concorrenza. Al fine di facilitare l'interoperabilità transfrontaliera e nazionale, la Commissione esaminerà, in stretta collaborazione con l'ABE, le modalità per promuovere l'uso dell'identità elettronica e delle soluzioni basate su servizi fiduciari, sfruttando l'ulteriore potenziamento del regolamento eIDAS, per sostenere l'adempimento delle prescrizioni di autenticazione forte del cliente a norma della PSD2 per l'accesso al conto e la disposizione di operazioni di pagamento. Nel 2022 la Commissione realizzerà uno studio sul livello di accettazione dei pagamenti digitali nell'UE, in particolare da parte delle PMI e delle pubbliche amministrazioni. Al fine di sostenere l'emissione di una valuta digitale della banca centrale per le operazioni al dettaglio in euro, la Commissione lavorerà a stretto contatto con la BCE sugli obiettivi e sulle opzioni politiche nonché sulle misure per garantire un elevato livello di complementarità tra le soluzioni di pagamento sviluppate dal settore privato e il necessario intervento delle autorità pubbliche;
  2. mercati innovativi e competitivi dei pagamenti al dettaglio: in stretto coordinamento con l'ABE, la Commissione monitorerà attentamente l'attuazione delle prescrizioni in materia di autenticazione forte del cliente. Nel contesto del riesame della PSD2, la Commissione farà il punto sull'impatto dell'autenticazione forte del cliente sul livello di frode nei pagamenti nell'UE ed esaminerà se si debbano prendere in considerazione misure supplementari per affrontare nuovi tipi di frode, in particolare per quanto riguarda i pagamenti istantanei. Nel riesaminare la PSD2, la Commissione, in stretto coordinamento con l'ABE, prenderà in esame i limiti legali esistenti per i pagamenti senza contatto, al fine di trovare un equilibrio tra la loro praticità e i rischi di frode. Al fine di affrontare adeguatamente i rischi potenziali posti dai servizi non regolamentati, garantire una maggiore coerenza nei vari atti legislativi sui pagamenti al dettaglio e promuovere una vigilanza e una sorveglianza solide, la Commissione intende valutare i nuovi rischi derivanti dai servizi non regolamentati, in particolare i servizi tecnici accessori alla prestazione di servizi di pagamento o di moneta elettronica regolamentati, e valutare se e come tali rischi possano essere mitigati al meglio, anche sottoponendo a una vigilanza diretta i prestatori di servizi accessori o le entità cui sono esternalizzate attività, facendo rientrare talune attività nell'ambito di applicazione della PSD2, ove giustificato. La Commissione valuterà altresì l'adeguatezza dei requisiti prudenziali, operativi e in materia di tutela dei consumatori applicabili a istituti di pagamento, istituti di moneta elettronica ed emittenti di token di moneta elettronica, considerando l'opportunità di allinearne il contenuto e di garantire collegamenti adeguati tra la vigilanza dei servizi di pagamento e la sorveglianza di sistemi, schemi e strumenti di pagamento;
  3. sistemi di pagamento al dettaglio efficienti e interoperabili e altre infrastrutture di sostegno: nel quadro del riesame della direttiva sul carattere definitivo del regolamento (direttiva 98/26/CE), volta a garantire che gli ordini di trasferimento e pagamento di prodotti finanziari possano essere finalizzati, principalmente limitando i problemi dovuti all’insolvenza di un partecipante, la Commissione valuterà se includere nell'ambito di applicazione gli istituti di pagamento e di moneta elettronica, da sottoporre a vigilanza e attenuazione dei rischi adeguate. Parallelamente all'applicazione attuale e futura delle norme sulla concorrenza, la Commissione valuterà inoltre l'opportunità di proporre una legislazione volta a garantire un diritto di accesso a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie alle infrastrutture tecniche ritenute necessarie per supportare la prestazione di servizi di pagamento;
  4. pagamenti internazionali efficienti, anche per le rimesse: ove possibile, la Commissione si aspetta che i gestori dei sistemi di pagamento, in particolare laddove anche la giurisdizione del destinatario abbia adottato sistemi di pagamento istantaneo, facilitino i collegamenti tra sistemi europei quali il TARGET Instant Payment settlement (TIPS) o il Real Time 1 (RT1) e i sistemi di pagamento istantaneo di Paesi terzi, purché questi ultimi garantiscano un livello adeguato di tutela dei consumatori, misure di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e misure di attenuazione dei rischi derivanti da interdipendenze. L'accesso diretto dei prestatori di servizi di pagamento non bancari ai sistemi di pagamento potrebbe aumentare i potenziali vantaggi di tali collegamenti. La Commissione si adopererà affinché le norme internazionali facilitino l'inclusione di dati più approfonditi nei messaggi di pagamento. Al fine di aumentare ulteriormente la trasparenza delle operazioni transfrontaliere, la Commissione incoraggia i prestatori di servizi di pagamento a utilizzare l'iniziativa globale per i pagamenti (Global Payment Initiative - GPI) della Società per le telecomunicazioni finanziarie interbancarie mondiali (SWIFT), che facilita il tracciamento in tempo reale dei pagamenti transfrontalieri da parte degli istituti partecipanti. L'ampio utilizzo della funzione di tracciamento (tracker) consentirebbe ai prestatori di servizi di pagamento da cui ha origine l'operazione di stimare meglio e comunicare al pagatore il tempo massimo di esecuzione di un pagamento transfrontaliero. La Commissione valuterà, nel quadro del riesame della PSD2, se sia necessario migliorare ulteriormente la trasparenza delle operazioni internazionali transfrontaliere. Dato che i pagamenti istantanei stanno diventando la norma anche a livello internazionale, la Commissione valuterà l'opportunità di prescrivere che il tempo massimo di esecuzione delle operazioni tra prestatori di servizi di pagamento che hanno entrambi sede nell'UE (le cosiddette operazioni "two-leg") si applichi anche alle operazioni "one-leg" (operazioni in cui il prestatore di servizi di pagamento o del beneficiario o del pagatore si trova al di fuori dell'Unione). La Commissione segue con interesse i lavori in corso svolti nel quadro del Consiglio europeo dei pagamenti sull'eventuale ulteriore armonizzazione delle regole commerciali e degli standard di messaggistica per le operazioni "one-leg" e valuterà se sia necessario renderli obbligatori. Tutte le azioni strategiche di cui sopra possono, secondo la Commissione, facilitare i flussi transfrontalieri e quindi apportare benefici anche alle rimesse.

La strategia in materia di finanza digitale prevede 4 ambiti di obiettivi e strumenti:

  1. rimuovere la frammentazione del mercato unico digitale: la Commissione ritiene opportuno che entro il 2024 l'UE attui un solido quadro normativo che permetta l'utilizzo di soluzioni interoperabili per l'identità digitale, così da consentire ai nuovi clienti di accedere ai servizi finanziari in modo rapido e semplice ("onboarding"). Tale quadro dovrebbe essere basato su norme in materia di antiriciclaggio e di contrasto del finanziamento del terrorismo più armonizzate, nonché sulla revisione del quadro in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche (regolamento eIDAS). Il riutilizzo dei dati del cliente dovrebbe essere subordinato al consenso informato del cliente stesso, consenso basato sulla piena trasparenza in merito alle conseguenze e alle implicazioni di tale riutilizzo. Entro il 2024, inoltre, la Commissione che il principio del sistema del "passaporto" e dello sportello unico per il rilascio delle autorizzazioni dovrebbe essere applicato in tutti i settori con un forte potenziale per la finanza digitale. Le imprese dovrebbero poter contare sulla stretta collaborazione tra i facilitatori dell'innovazione in materia di vigilanza nazionali del forum europeo dei facilitatori in materia di innovazione (European Forum for Innovation Facilitators - EFIF) e su una nuova piattaforma dell'UE per la finanza digitale. Nel 2021, la Commissione proporrà l'armonizzazione delle norme sull'onboarding dei clienti e partirà dall'imminente riesame del regolamento eIDAS per attuare un quadro transfrontaliero interoperabile per le identità digitali. La Commissione valuterà la necessità di introdurre ulteriori regimi armonizzati in materia di rilascio di autorizzazioni e di "passaporto", collaborerà con le autorità europee di vigilanza (AEV) al fine di rafforzare l'EFIF e istituirà una piattaforma dell'UE per la finanza digitale allo scopo di incoraggiare la cooperazione tra portatori di interessi pubblici e privati;
  2. adeguare il quadro normativo dell'UE per favorire l'innovazione digitale: in tale ambito la Commissione propone un nuovo quadro normativo dell'UE per le cripto-attività, che comprende token correlati ad attività (conosciuti anche come "stablecoin") e "utility token". Tramite riesami costanti, la Commissione intende rimuovere i potenziali ostacoli normativi sostanziali all'innovazione derivanti dalla legislazione in materia di servizi finanziari. Fornirà su base regolare orientamenti interpretativi sulle modalità di applicazione della normativa vigente in materia di servizi finanziari alle nuove tecnologie. Ulteriori orientamenti interpretativi sull'applicazione delle norme esistenti miglioreranno la chiarezza normativa, permettendo al settore finanziario di conseguire una maggiore efficienza mediante un utilizzo più ampio della tecnologia di registro distribuito (Distributed Ledger Technology - DLT) nell'ambito dei mercati dei capitali, pur continuando a rispettare le norme di sicurezza e mantenendo un alto livello di protezione dell'utente. Al riguardo, la Commissione propone un nuovo quadro normativo per infrastrutture di mercato basate sulla DLT;
  3. promuovere l'innovazione guidata dai dati nella finanza istituendo uno spazio comune di dati finanziari: la Commissione modificherà la normativa dell'UE, al fine di garantire che le informative al pubblico siano rese disponibili in formati standardizzati e leggibili meccanicamente e metterà a punto un'infrastruttura per l'informativa al pubblico finanziata dall'UE. Nel 2021 la Commissione presenterà una strategia sui dati di vigilanza. La Commissione presenterà una proposta legislativa su un nuovo quadro in materia di finanza aperta entro la metà del 2022, partendo da iniziative più ampie in materia di accesso ai dati alle quali la proposta sarà pienamente allineata;
  4. far fronte alle sfide e ai rischi connessi alla trasformazione digitale: la Commissione intende realizzare, entro la metà del 2022, i necessari adattamenti dell'attuale quadro normativo in materia di servizi finanziari per quanto riguarda la protezione del consumatore e le norme prudenziali, al fine di proteggere gli utenti finali della finanza digitale, salvaguardare la stabilità finanziaria, proteggere l'integrità del settore finanziario dell'UE e garantire la parità di condizioni. Al riguardo, la Commissione propone un nuovo quadro dell'UE per il rafforzamento della resilienza operativa digitale per i settori della finanza in tutta l'Unione, al fine di migliorare la gestione del rischio relativo alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) di vari istituti finanziari, compresi i prestatori di servizi di pagamento. Tale iniziativa è coerente con la direttiva sulle infrastrutture critiche europee. La Commissione lavorerà in stretto coordinamento con l'ABE per avvalersi degli insegnamenti tratti dall'attuazione degli orientamenti dell'ABE sulle TIC e la gestione dei rischi per la sicurezza, che sono applicabili dal giugno 2020.

Unione dei mercati dei capitali

La Commissione ha presentato inoltre la Comunicazione su un nuovo piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali (Capital Markets Union - CMU), cui ha fatto seguito uno scambio di pareri fra i ministri.

L'obiettivo finale del Piano è quello di far convergere i mercati nazionali dei capitali in un vero mercato unico a livello UE. Il piano d'azione si basa inoltre sulla convinzione che attraverso mercati dei capitali realmente integrati su base europea sia possibile garantire il necessario supporto a una ripresa economica che sia "verde", "digitale", "inclusiva" e "resiliente", facilitare l'accesso ai finanziamenti da parte delle imprese dell'UE, in particolare le piccole e medie imprese (PMI) e incentivare il risparmio e l'investimento a lungo termine.

La Commissione ha adottato il primo piano di azione per la CMU nel 2015. Nonostante i progressi registrati in alcuni ambiti, la revisione alla quale è stato sottoposto il piano nel 2017 ha evidenziato che permangono diversi ostacoli alla fluida circolazione dei capitali all'interno dell'UE. Nel novembre del 2019 la Commissione ha riunito 28 dirigenti del settore, esperti, rappresentanti dei consumatori e studiosi nel contesto di un forum di alto livello. Nel giugno del 2020 tale forum ha pubblicato la propria relazione finale contenente 17 raccomandazioni rivolte alla Commissione e agli Stati membri per far progredire la CMU. Un invito a fornire un riscontro su tale relazione finale ha fornito alla Commissione i punti di vista di una più ampia gamma di parti interessate.

La Commissione ha tenuto conto di tali contributo nello sviluppare le 16 misure che costituiscono il Piano d'azione:

  1. istituire una nuova piattaforma attiva a livello UE (punto di accesso unico europeo) che fornisca agli investitori informazioni finanziarie e in materia di sostenibilità riguardanti le società;
  2. semplificare le norme relative alla quotazione su mercati e istituire di un fondo per sostenere le PMI in sede di offerta pubblica iniziale (Initial public offering - IPO);
  3. riesaminare il quadro legislativo dei fondi di investimento europei a lungo termine (European long-term investment funds - ELTIF) per incentivare il ricorso a tali organismi di investimento;
  4. incentivare gli investitori istituzionali a effettuare investimenti più a lungo termine, eliminando gli ostacoli normativi che in tale ambito incontrano le imprese di assicurazione e prevedendo un trattamento prudenziale adeguato degli investimenti a lungo termine nel capitale delle PMI da parte delle banche;
  5. valutare l'opportunità di introdurre l'obbligo per le banche di segnalare le PMI, alle quali hanno negato la concessione di credito, a finanziatori alternativi;
  6. rivedere il quadro normativo attuale in materia di cartolarizzazioni per semplificare il ricorso a tali operazioni da parte delle banche con l'obiettivo di migliorare l'erogazione di credito;
  7. valutare lo sviluppo di un quadro europeo delle competenze finanziarie e la possibilità di introdurre l'obbligo per gli Stati membri di promuovere misure di apprendimento a sostegno dell'educazione finanziaria, in particolare in relazione all'investimento responsabile e a lungo termine;
  8. modificare il quadro giuridico esistente affinché gli investitori ricevano una quantità e qualità di informazioni coerenti con il loro grado di sofisticazione e una consulenza di qualità, equa e informazioni chiare e comparabili sui prodotti;
  9. sviluppare quadri di valutazione delle pensioni;
  10. proporre un sistema comune, normalizzato e applicabile in tutta l'UE per l'esenzione dalla ritenuta fiscale alla fonte per gli investimenti transfrontalieri;
  11. conseguire un'armonizzazione minima o una maggiore convergenza in settori mirati del diritto fallimentare applicabile a soggetti non bancari ed esaminare le possibilità per migliorare la comunicazione di dati al fine di consentire una valutazione regolare dell'efficacia dei regimi nazionali di recupero dei crediti;
  12. prendere in considerazione la possibilità di introdurre una definizione UE di "azionista" e di chiarire e armonizzare ulteriormente le norme che disciplinano l'interazione tra investitori, intermediari ed emittenti, valutando altresì possibili ostacoli nazionali all'uso di nuove tecnologie digitali in questo settore;
  13. migliorare l'erogazione di servizi di regolamento a livello transfrontaliero nell'UE;
  14. proporre l'istituzione di un sistema consolidato di pubblicazione post-negoziazione efficace ed esaustivo per gli strumenti di capitale e gli strumenti finanziari simili agli strumenti di capitale;
  15. rafforzare il quadro di tutela e agevolazione degli investimenti nell'UE;
  16. lavorare a favore di un codice unico migliorato per i mercati dei capitali valutando la necessità di un'armonizzazione ulteriore delle norme UE e monitorando i progressi compiuti in materia di convergenza della vigilanza.

I ministri hanno delineato la loro valutazione globale del piano d'azione rinnovato, comprese le loro priorità riguardo ai principi e alle misure menzionati nella comunicazione della Commissione. Lo scambio di opinioni contribuirà alla preparazione delle conclusioni del Consiglio sull'Unione dei mercati dei capitali, che la presidenza intende adottare a dicembre.

Semestre europeo 2020

I ministri hanno proceduto a uno scambio di opinioni sugli insegnamenti tratti dal semestre europeo 2020 e sulle vie da seguire nel contesto della ripresa dalla crisi. La discussione si è concentrata sulle modifiche che saranno apportate nel 2021 in vista dell'introduzione del Dispositivo per la ripresa e la resilienza.

Altro

La presidenza ha inoltre informato i ministri in merito alle prossime tappe a seguito del sostegno fornito dall'Eurogruppo alla candidatura di Frank Elderson (Paesi Bassi) quale nuovo membro del comitato esecutivo della BCE. La raccomandazione del Consiglio sulla nomina di Frank Elderson sarà adottata mediante procedura scritta, seguita dalla nomina definitiva del nuovo membro da parte del Consiglio europeo previa consultazione del Parlamento europeo e del consiglio direttivo della BCE.

I ministri hanno inoltre fatto il punto sui preparativi per la riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G20 del 14 ottobre e per la riunione annuale del Comitato monetario e finanziario internazionale (International Monetary and Financial Committee - IMFC) del 15 e 16 ottobre, nonché sull'esito dell'invito a proporre un candidato europeo, la ministra svedese Magdalena Andersson, in vista dell'elezione della presidenza dell'IMFC.