Legislatura 17ª - Dossier n. 395 4 Sez. I
Azioni disponibili
Articolo 1, comma 115
(Centri di competenza ad alta specializzazione nell’ambito del Piano nazionale Industria 4.0)
Il comma 115, introdotto nel corso dell’esame alla Camera, finanzia i centri di competenza ad alta specializzazione nell’ambito del Piano nazionale Industria 4.0 entro il limite di spesa di 20 milioni per il 2017 e di 10 milioni per il 2018, demandando la definizione delle modalità di costituzione e delle forme di finanziamento degli stessi ad un decreto del Ministero dello sviluppo economico da adottarsi di concerto con il ministero dell’economia e finanze, entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge in esame.
Il comma 115, introdotto nel corso dell’esame alla Camera, finanzia i centri di competenza ad alta specializzazione nell’ambito del Piano nazionale Industria 4.0. Il comma, in particolare, demanda ad un decreto del Ministero dello sviluppo economico da adottarsi di concerto con il ministero dell’economia e finanze, entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge in esame, la definizione delle modalità di costituzione e delle forme di finanziamento, entro il limite di spesa di 20 milioni per il 2017 e di 10 milioni per il 2018, di centri di competenza ad alta specializzazione, nella forma di partenariato pubblico-privato, aventi lo scopo di promuovere e realizzare progetti di ricerca applicata, di trasferimento tecnologico e di formazione su tecnologie avanzate, nel quadro degli interventi connessi al Piano “Industria 4.0”.
La misura si inserisce nel quadro degli interventi previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0 con specifico riguardo alla linea d’azione volta al sostegno dello sviluppo delle competenze.
Si segnala al riguardo che, nel Piano Nazionale Industria 4.0, per la creazione di selezionati Competence Center a livello nazionale su tematiche Industria 4.0, è individuato un impegno pubblico per 100 milioni di euro, da affiancare a quello privato per altrettanti 100 milioni.
Nel Piano si fa riferimento a pochi e selezionati Competence Center nazionali, polarizzati su ambiti tecnologici specifici e complementari, che dovrebbero avere i seguenti scopi: Formazione e awareness su Industria 4.0; Live demo su nuove tecnologie e accesso a best practice in ambito Industria 4.0; Advisory tecnologica per PMI su Industria 4.0; Lancio ed accelerazione di progetti innovativi e di sviluppo tecnologico; Supporto alla sperimentazione e produzione “in vivo” di nuove tecnologie Industria 4.0; Coordinamento con centri di competenza europei.
Il Piano, presentato dal Governo il 21 settembre 2016, ha un orizzonte temporale individuato nel 2017-2020 e prevede misure concrete in base a tre principali linee guida: operare in una logica di neutralità tecnologica; intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali; agire su fattori abilitanti.
Le direttrici strategiche, citate altresì nella Nota di aggiornamento al DEF 2016, sono:
misure a sostegno degli investimenti innovativi, stimolando la crescita degli investimenti privati da 80 a 90 miliardi nel 2017, e portando un incremento di circa 11,3 miliardi di spesa privata per ricerca e sviluppo
misure a sostegno dello sviluppo delle competenze; Sul piano delle competenze e della formazione, il piano vuole diffondere una cultura 4.0 attraverso: Scuola Digitale e Alternanza Scuola Lavoro; percorsi Universitari e Istituti Tecnici Superiori dedicati; potenziamento dei Cluster e dei dottorati; creazione di Competence Center e Digital Innovation Hub
misure per le infrastrutture abilitanti volte ad assicurare adeguate infrastrutture di rete, garantire la sicurezza e la protezione dei dati, collaborare alla definizione di standard di interoperabilità internazionali
strumenti pubblici di supporto quali:
0,9 miliardi per il rifinanziamento per il 2017 del Fondo centrale di garanzia, con sua contestuale riforma
1 miliardo da destinare a contratti di sviluppo focalizzati su investimenti Industria 4.0
100 milioni per investimenti su catene digitali di vendita (Piano Made in Italy)
Il Piano prevede una cabina di regia a livello governativo caratterizzata dalla presenza di operatori pubblici (Politecnici di Bari, Milano, Torino, Scuola superiore S. Anna di Pisa, ITT, CREA, società pubbliche long term investor come Cassa depositi e prestiti) e privati (mondo economico ed imprenditoriale) nonché le organizzazioni sindacali, oltre che le Istituzioni competenti (PCM, MEF, MISE; MIUR; Ministero del Lavoro, MIPAAF, Ministero dell’ambiente).
Inoltre, il Piano preannuncia le seguenti misure:
Proroga del cd. “super ammortamento” al 140% ad eccezione di veicoli ed altri mezzi di trasporto, con una maggiorazione ridotta al 120%;
Iperammortamento fino al 250% sugli investimenti in tecnologie, agrifood, bio-based economy, a supporto dell’ottimizzazione dei consumi energetici;
Raddoppio del credito di imposta per ricerca e sviluppo (aliquota spesa interna dal 25% al 50%) e massimale annuo di spesa da 5 a 20 milioni;
Partecipazione di Cassa depositi e prestiti a supporto di industria 4.0, mediante la costituzione di Fondi di investimento dedicati all’industrializzazione di idee e brevetti ad alto contenuto tecnologico;
Incremento della detrazione fiscale (fino al 30%) per investimenti fino ad 1 milione in start-up e PMI innovative;
Scambio salario produttività attraverso un innalzamento dei tetti all’attuale detassazione.