Comunicati stampa del Senato
    • Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: sabato 25 novembre Palazzo Madama aperto al pubblico

      Il Senato della Repubblica apre le porte di Palazzo Madama nella giornata di sabato 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, nonché per l'iniziativa "Musei in Musica". All'ingresso principale di Piazza Madama, a partire dalle ore 17, ciascun visitatore potrà richiedere, gratuitamente e fino ad esaurimento, un massimo di due biglietti se adulto e un biglietto se minorenne. Il primo ingresso è alle ore 18. Il Palazzo resterà aperto fino a mezzanotte, con ultimo ingresso alle ore 23,30.
      Nel percorso della visita - guidata dal personale del Senato - sono compresi l'Aula Legislativa, il Cortile d'Onore, la Sala Maccari, la Sala Pannini e la Sala Garibaldi.
      Al centro della Sala Garibaldi è esposta una realizzazione della ceramista Ignazia Mattana, due scarpe rosse con la targa "No alla violenza sulle donne".

      Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: la facciata di Palazzo Madama illuminata di rosso per due notti

      Il Senato della Repubblica aderisce alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999. Un appuntamento che assume quest'anno una particolare importanza, all'indomani dell'approvazione all'unanimità, nell'Aula del Senato, del disegno di legge recante "Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica".

      La facciata di Palazzo Madama sarà dunque illuminata con il colore rosso dal tramonto di venerdì 24 e di sabato 25 novembre, fino all'alba di sabato 25 e di domenica 26 novembre.

      Irpinia: La Russa, ricordiamo con profonda commozione le numerose vittime

      "Il 23 novembre 1980 una forte scossa di terremoto colpì la Basilicata, parte della Puglia e devastò la terra d'Irpinia. In pochi secondi, interi paesi vennero rasi al suolo: quasi tremila le persone che morirono sotto le macerie, centinaia i feriti. Negli anni successivi non mancarono dolore ed enormi sacrifici e la ricostruzione non fu facile ma da quell'evento così drammatico, la popolazione seppe reagire con forza, coraggio e determinazione. A quarantatré anni da una delle più grandi tragedie che hanno colpito la nostra Nazione, rinnoviamo con profonda commozione il ricordo delle numerose vittime e rivolgiamo ai loro familiari la nostra sentita vicinanza".

      Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa.