SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------

7a Commissione permanente
(ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI, RICERCA
SCIENTIFICA, SPETTACOLO E SPORT)


238ª seduta: mercoledì 9 dicembre 2015, ore 15,15


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Esame, ai sensi dell'articolo 139-bisdel Regolamento, dell'atto:
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/60/UE relativa alla restituzione dei beni culturali usciti illecitamente dal territorio di uno Stato membro e che modifica il regolamento (UE) n. 1024/2012 - Relatore alla Commissione LIUZZI
(Previe osservazioni della 1ª, della 5ª e della 14ª Commissione)
(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 1 della legge 9 luglio 2015, n. 114)
(n. 242)
Esame e rinvio
IN SEDE CONSULTIVA

Esame del disegno di legge:
Legge annuale per il mercato e la concorrenza (Approvato dalla Camera dei deputati) - Relatrice alla Commissione DI GIORGI
(Parere alla 10a Commissione)
(2085)
Esame e rinvio
IN SEDE REFERENTE

I. Esame del disegno di legge:
PAGLIARI ed altri. - Modifiche alla legge 20 dicembre 2012, n. 238, per il sostegno e la valorizzazione del Festival Verdi di Parma e Busseto - Relatrice alla Commissione PUGLISI
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(1375)

II. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. ZANDA. - Legge quadro in materia di valorizzazione della qualità architettonica e disciplina della progettazione. Delega al Governo per la modifica del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 - Relatrice alla Commissione DI GIORGI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 8ª, della 13ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(74)
2. Mauro Maria MARINO ed altri. - Norme per l'educazione alla cittadinanza economica - Relatrice alla Commissione PUGLISI
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1196)
3. PAGLIARI ed altri. - Modifica all'articolo 24 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, in materia di ricercatori a tempo determinato - Relatrice alla Commissione PUGLISI
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 11ª Commissione)
(1873)
4. Deputato Raffaella MARIANI ed altri. - Interventi per il sostegno della formazione e della ricerca nelle scienze geologiche (Approvato dalla Camera dei deputati) - Relatrice alla Commissione DI GIORGI
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 13ª Commissione)
(1892)
III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. GIRO ed altri. - Modifiche al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, e alla legge 21 aprile 1962, n. 161, in materia di attività cinematografiche ed istituzioni culturali
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª, della 10ª e della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(649)
2. Rosa Maria DI GIORGI ed altri. - Legge quadro in materia di riassetto e valorizzazione delle attività cinematografiche e audiovisive, finanziamento e regime fiscale. Istituzione del Centro nazionale del cinema e delle espressioni audiovisive
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª, della 10ª e della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1835)
- Relatrice alla Commissione DI GIORGI

IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Manuela GRANAIOLA ed altri. - Norme per la statizzazione degli istituti musicali pareggiati
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(322)
2. TORRISI ed altri. - Disposizioni per la statizzazione degli exIstituti musicali pareggiati
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(934)
3. Stefania GIANNINI. - Disposizioni per la statizzazione degli Istituti musicali pareggiati
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(972)
4. MARCUCCI. - Norme per la statalizzazione degli ex Istituti musicali pareggiati
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(1616)
- Relatore alla Commissione MARTINI
INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

MORONESE, SERRA, MONTEVECCHI, BERTOROTTA, CASTALDI, CIAMPOLILLO, COTTI, DONNO, GAETTI, LEZZI, PETROCELLI, PUGLIA, SANTANGELO, TAVERNA, GIARRUSSO- Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

la legge 7 agosto 1990 n. 245 ha previsto l'istituzione formale della Seconda Università degli Studi di Napoli (in acronimo SUN) demandando alla decretazione ministeriale la costituzione e l'attivazione dei relativi corsi di laurea. In particolare l'art. 10, al comma 1, della suddetta legge recante "Istituzione della II Università di Napoli" enuncia: " È istituita, nell'area metropolitana di Napoli, la II Università";

l'istituzione della Seconda Università degli Studi di Napoli è stata resa effettiva con i successivi decreti attuativi, decreto ministeriale 25 marzo 1991 e decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 1991;

oggi la Seconda Università degli Studi di Napoli consta di 19 dipartimenti didattici e più di 30.000 iscritti;

considerato che a quanto risulta agli interroganti:

il 24 febbraio 2015 il rettore della SUN ha presentato la proposta di cambiamento del nome dell'Università e il senato accademico, approvando la proposta, ha invitato i dipartimenti universitari a esprimere il proprio parere;

a seguito del parere favorevole di 16 dipartimenti su 19 il 31 marzo 2015 il senato accademico, deliberando sul "cambio di denominazione Università", ha scelto come denominazione dell'Ateneo " Università della Campania-Luigi Vanvitelli";

dai dati in possesso degli interroganti risulterebbe che lo stesso rettore Giuseppe Paolisso, in occasione della conferenza tenuta presso il Rettorato il 31 marzo, abbia stimato per tale iniziativa un costo tra 150 e 200.000 euro per le insegne, 35.000 circa per l'operazione di rebranding e 30.000 euro per il nuovo logo;

risulta, altresì, agli interroganti che gli studenti non siano stati messi nelle condizioni di partecipare al citato processo decisionale che li riguardava direttamente. L'associazione studentesca "Ateneo Sun" in data 31 marzo 2015 ha, infatti, presentato formale richiesta di referendum, corredata di raccolta firme, al rettore il quale l'ha respinta, sembra perché ritenuta non necessaria, dal momento che i rappresentanti degli studenti avevano già espresso il loro voto sulla questione. I rappresentanti degli studenti hanno votato senza però aver consultato gli studenti stessi prima di esprimere una votazione in merito, a ciò si aggiunge tra l'altro che nessuna informazione ufficiale è stata fornita né prima né durante tale delibera;

dalle notizie rese note dalla stampa locale, risulterebbe che sia in corso una mobilitazione di associazioni e comitati spontanei con il coinvolgimento di studenti, professori e sindaci, e che sia stato costituito un comitato denominato "Contro il cambio del nome della Sun" che ha lanciato una petizione on line, la quale ad oggi ha raccolto più di 2.500 firme;

considerato, altresì, che:

la legge 9 maggio 1989, n. 168 recante "Istituzione del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica" all'articolo 6, commi 9 e 10, prevede tra l'altro che gli statuti e i regolamenti di ateneo una volta deliberati dagli organi competenti dell'università a maggioranza assoluta dei componenti siano trasmessi al Ministro che, entro il termine perentorio di 60 giorni, esercita il controllo di legittimità e di merito nella forma della richiesta motivata di riesame. Ove non sussistano rilievi, i suddetti provvedimenti verranno formalmente emanati dal rettore, diversamente il Ministro potrà, per una sola volta, con proprio decreto, rinviare gli statuti e i regolamenti all'Università, indicando le norme illegittime e quelle da riesaminare nel merito;

considerato inoltre che:

il nome SUN, Seconda Università di Napoli, divenuto simbolo di una grande tradizione culturale, è oggi un vero e proprio brand che permette alla stessa Università di essere riconosciuta nel contesto accademico nazionale ed internazionale;

ad avviso degli interroganti la delibera del senato accademico non risulta fondata da adeguate motivazioni né da un punto di vista culturale, né storico-ambientale;

a parere degli interroganti l'anomala rapidità della scelta ha comportato la violazione delle regole di una democrazia partecipativa, dal momento che non sono state rispettate le regole basilari di pubblicità e trasparenza. Non risulta, infatti, che sia stata pubblicata alcuna notizia sui siti ufficiali relativa alla volontà di cambiamento, che siano stati pubblicati dati ufficiali di previsioni di spesa né gli estratti di verbale delle sedute svoltesi il 24 e il 31 marzo 2015, nonostante siano state presentate anche formali richieste di copia degli stessi atti da parte degli studenti;

considerato infine che l'eventuale attuazione della citata delibera comporterebbe un gravoso e inutile dispendio di risorse economiche per l'Università stessa, nonché per gli studenti iscritti,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

se ritenga opportuno, in attuazione della citata legge 9 maggio 1989, n. 168, articolo 6, commi 9 e 10, esercitare il potere di "rinvio";

se ritenga opportuno, nel rispetto dell'autonomia dei dipartimenti e degli organismi che hanno partecipato alla decisione, intervenire con iniziative utili al fine di evitare che, ancora una volta, venga cagionato un danno economico-culturale e sociale.


(3-01847)