SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


11a Commissione permanente
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)


*178ª seduta: mercoledì 9 settembre 2015, ore 15,30


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni Interrogazioni svolte

IN SEDE REFERENTE

I. Seguito dell'esame del disegno di legge:
Silvana AMATI e altri. - Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, in tema di trattamenti spettanti al coniuge superstite e ai figli dei caduti sul lavoro, nonché integrazioni alla legge 11 marzo 2011, n. 25, in materia di quote obbligatorie e di riserva per l'assunzione di lavoratori - Relatore alla Commissione PAGANO
(Pareri della 1a e della 5a Commissione)
Seguito esame e rinvio (1769)

II. Esame del disegno di legge:
Deputato Luisella ALBANELLA e altri. - Modifiche agli articoli 1 e 3 della legge 5 gennaio 1953, n. 4, in materia di consegna dei prospetti di paga ai lavoratori (Approvato dalla Camera dei deputati)- Relatrice alla Commissione MANASSERO
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a e della 10a Commissione)
Esame e rinvio (2017)


INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO

PEZZOPANE, CASSON, CUOMO, CUCCA, D'ADDA, FASIOLO, IDEM, PADUA, PAGLIARI, SCALIA, VALENTINI- Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e per la semplificazione e la pubblica amministrazione. -

Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

da un monitoraggio effettuato dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri in merito ai vincitori e agli idonei di concorso pubblico risulterebbe che sono circa 3.000 i vincitori e oltre 84.000 gli idonei che da oltre 2 anni sono in attesa di assunzione;

si tratta il più delle volte di laureati che, dopo aver sostenuto e superato lunghe ed impegnative procedure selettive per accedere al pubblico impiego, vengono poi privati di quel diritto all'assunzione conquistato con merito ed abnegazione;

tra questi, a ben 5 anni dalla conclusione del concorso, sono ancora in attesa di essere assunti la maggior parte dei vincitori e tutti gli idonei del concorso a 404 posti per l'area C, posizione economica C1, profilo delle attività amministrative, da assumere presso l'INAIL con contratto a tempo indeterminato;

la procedura selettiva, che ha coinvolto 15.000 partecipanti, si è conclusa nel 2010, con la pubblicazione della graduatoria nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 11 del 9 febbraio 2010, comprendente 566 persone, di cui 404 vincitori e 162 idonei;

dalla conclusione del concorso, l'INAIL in questi anni ha proceduto (ciò anche a causa del turnovere dell'adozione nella XVI Legislatura di provvedimenti che di fatto hanno fortemente limitato l'assunzione di personale nella pubblica amministrazione) all'assunzione di un numero ridotto di vincitori; nello specifico, secondo quanto risulta dal monitoraggio richiamato, risulterebbe che ad oggi sarebbero in attesa di assunzione 305 vincitori e 111 idonei;

l'alta percentuale di rinunciatari ha consentito lo scorrimento della graduatoria fino alla 150° posizione e comunque l'intero scorrimento della graduatoria non consentirebbe di ricoprire tutti e 404 posti messi a concorso;

considerato, inoltre, che:

il tempo di attesa lungo ed a giudizio degli interroganti inaccettabile per l'assunzione presso l'ente, oltre a favorire la dispersione di figure professionali qualificate e necessarie a far fronte alla consistenti carenze di organico all'interno dello stesso ente, sta pesantemente danneggiando un numero consistente di uomini e di donne che nel programmare la loro vita hanno comprensibilmente e legittimamente fatto affidamento sulla certezza di un'assunzione che da troppo tempo tarda ad arrivare;

è necessario garantire il diritto costituzionale dei vincitori,

si chiede di sapere:

se ai Ministri in indirizzo, ciascuno per quanto di competenza, risulti se persistano e, in caso affermativo, quali siano i motivi che hanno impedito sino ad oggi all'INAIL di procedere all'assunzione dei vincitori di concorso;

se risulti, ed eventualmente in che tempi, che l'ente intenda riprendere le assunzioni;

qualora la mancata assunzione dovesse dipendere da presenze soprannumerarie o in eccedenza rispetto alla dotazione organica ridefinita dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 gennaio 2013, se siano a conoscenza dell'ammontare di tali esuberi e rispetto a quali qualifiche, categorie o profili professionali;

quali urgenti iniziative, nell'ambito delle proprie attribuzioni, intendano adottare per sbloccare la paralisi assunzionale dell'INAIL relativamente alla graduatoria, prevedendo eventualmente anche la condivisione della stessa con pubbliche amministrazioni che presentano carenze di personale.
(3-01611)

BERTUZZI, ALBANO, PEZZOPANE, MATTESINI, ORRU', LAI, SCALIA, FABBRI, ZANONI, RICCHIUTI, LUCHERINI, MANASSERO, LO GIUDICE, AMATI- Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

"Garanzia Giovani" è il piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile, che prevede investimenti a favore degli Stati membri dell'Unione europea con tassi di disoccupazione superiori al 25 per cento;

tali investimenti devono essere utilizzati a favore di "politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un'attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo (Neet - Not in Education, Employment or Training)";

il programma è rivolto ai giovani trai 15 e i 29 anni, residenti in Italia, siano essi cittadini comunitari o stranieri extra Unione europea regolarmente soggiornanti;

secondo quanto previsto dal programma, l'Italia dovrà garantire ai giovani al di sotto dei 30 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio, entro 4 mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale;

"Garanzia Giovani" è, quindi, un'iniziativa concreta che può aiutare ragazzi residenti in Italia, non impegnati in un'attività lavorativa né inseriti in un corso scolastico o formativo, a entrare nel mondo del lavoro, valorizzando le loro attitudini e il loro background formativo e professionale;

per il nostro Paese sono stati stanziati dall'Unione europea 1,5 miliardi di euro;

considerato che:

il Governo, attraverso i canali di comunicazione istituzionali, ha pubblicizzato in modo consistente l'iniziativa, come dimostrano le numerose richieste di partecipazione presentate;

il coinvolgimento del mondo imprenditoriale nel programma è certamente un obiettivo prioritario per incrementare le opportunità di lavoro e formazione per i giovani, viste anche le numerose difficoltà dei centri per l'impiego ad attivare i percorsi di formazione;

il programma "Garanzia Giovani" è gestito dalle Regioni, che hanno predisposto piani attuativi specifici;

vi è tuttavia la fondata preoccupazione che le misure potrebbero coinvolgere soggetti privati non orientati all'individuazione e alla creazione di lavoro;

nonostante il progetto abbia suscitato grandi speranze in chi è fuori dai circuiti di studio e di lavoro, esso si sta rivelando uno strumento burocratico, farraginoso e poco efficace; infatti sono numerose le segnalazioni di disservizi ed inefficienze fino ad oggi registrate nell'applicazione del programma;

attualmente, sembrerebbe essere l'utente che, al momento di accettare il percorso di inserimento personalizzato, spazia sulle varie offerte del programma (formazione, accompagnamento al lavoro, tirocinio, apprendistato, servizio civile, autoimprenditorialità, bonus occupazionale alle imprese), e firma un "patto di servizio" con il quale entrano in gioco le società accreditate, gli enti di formazione o agenzie per il lavoro;

a quanto risulta all'interrogante, inoltre, l'intervento degli enti privati sarebbe rilevante; nel caso dell'accompagnamento al lavoro, ad esempio, finanziato con 205 milioni di euro, la società sarebbe retribuita in due forme: avrebbe un rimborso elevato in caso di "raggiungimento del risultato", cioè la stipula di un contratto di lavoro ma, in subordine, avrebbe una "quota fissa" in caso di mancato raggiungimento;

il rimborso sarebbe differenziato a seconda del tipo di contratto e del profilo dell'utente: nel caso di un tempo indeterminato o apprendistato si va da 1.500 a 3.000 euro a utente (a seconda della difficoltà a collocare il soggetto interessato), nel caso di tempo determinato, apprendistato o somministrazione di 12 mesi si va da 1.000 a 2.000 euro che scendono, rispettivamente, a 600 e 1.200 se il contratto è tra i 6 e gli 11 mesi. La "quota fissa" invece, sarebbe stabilita al 10 per cento delle cifre descritte facendone una media: si tratta di 130-160 euro a utente;

nel caso del bonus occupazionale (finanziato con 190 milioni di euro), invece, alle aziende che si fanno carico del contratto di lavoro proposto, verrebbe riconosciuto un bonus consistente;

sarebbero finanziati i contratti a tempo determinato per 6-12 mesi, a tempo determinato superiore a 12 mesi e a tempo indeterminato. In quest'ultimo caso, a seconda della difficoltà del soggetto, si va da 1.500 a 6.000 euro a lavoratore, mentre per i tempi determinati a 6 mesi si va da 1.500 a 2.000 euro e per quelli fino a 12 mesi da 3.000 a 4.000 euro;

considerato, dunque, che:

con tale meccanismo a giudizio dell'interrogante vi è il rischio reale che i soldi finiscano nelle casse delle imprese anziché al lavoratore, mentre potrebbero cumularsi con altri incentivi pubblici, come ad esempio quelli per il contratto a tutele crescenti;

da notizie pervenute all'interrogante sembrerebbe che gran parte degli investimenti stanziati a favore del progetto vengano gestiti in modo poco trasparente senza tra l'altro essere soggetti ad alcun controllo;

sarebbe auspicabile un sistema di valutazione in itinere ai fini di una revisione del programma, per correggere le eventuali disfunzioni,

si chiede di sapere:

se il Governo non ritenga necessario ed opportuno prevedere un monitoraggio sull'andamento del programma "Garanzia Giovani" provvedendo anche alla raccolta e alla diffusione dei dati relativi;

se e come intenda vigilare sul corretto svolgimento del piano stesso;

quali misure correttive intenda adottare per rendere il programma "Garanzia Giovani" più performante.
(3-01938)