SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


13a Commissione permanente
(TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI)


120ª seduta: mercoledì 25 febbraio, ore 15
121ª seduta: giovedì 26 febbraio, ore 9


ORDINE DEL GIORNO


IN SEDE REFERENTE
I. Esame del disegno di legge:
SANTANGELO ed altri. - Legge quadro per lo sviluppo delle isole minori - Relatore alla Commissione MANCUSO
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6ª, della 7ª, della 8a, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1650)

II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. D'ALI'. - Disposizioni per lo sviluppo sostenibile delle piccole isole
(Pareri della 1ª, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(117)
2. DE POLI. - Disposizioni per favorire la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile delle isole minori
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(512)
3. Pamela Giacoma Giovanna ORRU' ed altri. - Misure per la crescita nelle isole minori. Laboratorio Isole
(Pareri della 1ª, della 2a, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(828)
4. RANUCCI ed altri. - Misure a sostegno delle isole minori finalizzate ad uno sviluppo sostenibile
(Pareri della 1ª, della 2a, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(962)
- Relatore alla Commissione MANCUSO
Seguito esame congiunto dei disegni di legge nn. 117, 512, 828 e 962. Congiunzione con l'esame del disegno di legge n. 1650 e rinvio.
III. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Realacci ed altri; Bratti ed altri; De Rosa ed altri) - Relatrice alla Commissione MANASSERO
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1458)
2. Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economye per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali (Approvato dalla Camera dei deputati)- Relatore alla Commissione VACCARI
(Pareri della 1a, della 2a, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1676)
Seguito esame e rinvio
IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. D'ALI'. - Nuove disposizioni in materia di aree protette
(Pareri della 1ª, della 3ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(119)
2. Loredana DE PETRIS. - Nuove disposizioni in materia di aree naturali protette
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 3ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1004)
3. CALEO. - Nuove norme in materia di parchi e aree protette
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª e della 10ª Commissione)
(1034)
- Relatore alla Commissione CALEO

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione
INTERROGAZIONE ALL’ORDINE DEL GIORNO

FABBRI, AMATI, BORIOLI, CALEO, CARDINALI, D'ADDA, ESPOSITO Stefano, FASIOLO, FAVERO, MIRABELLI, MANASSERO, MORGONI, ORRU', PEZZOPANE, PUPPATO, PUGLISI, RANUCCI, SCALIA, SOLLO, SPILABOTTE, VACCARI, VERDUCCI- Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

a partire dal 4 febbraio 2015, una forte ondata di maltempo ha colpito alcune regioni dell'Italia centrale e meridionale e, in particolare, molti territori della regione Marche;
i maggiori problemi hanno riguardato il reticolo idrografico dei fiumi Foglia, Metauro e Misa, fenomeni franosi nel pesarese, e fortissimi danneggiamenti alla fascia costiera;
a ciò si aggiungono i numerosi allagamenti, come confermato dalla Coldiretti, soprattutto nella valle del Foglia e in quella del Misa;
la porzione di arenile compresa tra Fano ed Ancona è stata inghiottita dal mare;
le mareggiate hanno devastato ampi tratti del litorale e impedito il regolare deflusso delle piene dei fiumi, causando ingenti danni alle infrastrutture pubbliche e private e alle attività produttive localizzate sulla costa;
oltre alla zona di Senigallia, dove è scattato il preallarme per l'alluvione a seguito all'innalzamento del livello del Misa e dove tutte le scuole sono state chiuse, allagamenti e danni hanno colpito e allagato anche le città di Fano, di Pesaro e il suo entroterra, dove è esondato il fiume Foglia;
in località Casinina, frazione del comune di Auditore (Pesaro-Urbino), il Foglia ha tracimato gli argini allagando diverse abitazioni: i residenti sono stati tratti in salvo dai mezzi anfibi dei Vigili del Fuoco, che hanno soccorso anche alcuni automobilisti in panne;
allagamenti di scantinati e primi piani delle abitazioni sono stati registrati anche a Fano;
ad Ancona il mare ha abbattuto un tratto della diga di contenimento della Fincantieri e ha invaso parte dei capannoni;
ancora una volta, in presenza di forti e insistenti piogge, il territorio nazionale si trova a dover fare i conti con frane, cedimenti di infrastrutture, argini che non riescono a trattenere l'impatto delle acque;
nei primi giorni di maggio 2014, infatti, le Marche e i suoi territori erano stati in parte già interessati da eccezionali eventi meteorologici che hanno provocato esondazioni di diversi corsi d'acqua, allagamenti in aree urbane ed extraurbane, frane, interruzioni stradali e ferroviarie;
in una situazione come questa, emerge con ancora più forza la necessità di spostare l'asse degli interventi di messa in sicurezza dei territori da una logica emergenziale ad una logica di lungo periodo;
il 9 febbraio, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha chiesto al Governo di dichiarare lo stato di emergenza per i territori colpiti dall'eccezionale ondata di maltempo,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga di deliberare, quanto prima, lo stato di emergenza per le province marchigiane e per i territori colpiti dalla forte ondata di maltempo iniziata il 4 e 5 febbraio e lo stato di calamità naturale per i danni all'agricoltura;
se non ritenga di stanziare un pacchetto di prime risorse volte al ristoro dei danni subiti dai privati e dalle attività produttive, per la messa in sicurezza delle aree colpite e, più in generale, per il contrasto al dissesto idrogeologico dell'intero territorio nazionale;
se non ritenga di prevedere, per le aree colpite di cui in premessa, l'esclusione dal patto di stabilità interno delle risorse necessarie per gli interventi post-calamità provenienti dallo Stato, nonché le spese sostenute dagli enti locali a valere su risorse proprie o provenienti da donazioni di terzi.
(3-01634)