SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


13a Commissione permanente
(TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI)


*242ª seduta: giovedì 7 luglio 2016, ore 9


ORDINE DEL GIORNO


IN SEDE REFERENTE

I. Esame del disegno di legge:
Paola DE PIN. - Norme straordinarie per il miglioramento della qualità dell'aria a tutela della salute e dell'ambiente nella Pianura Padana
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2277)
II. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. CUOMO. - Misure urgenti in materia di gestione e prevenzione del rischio idrogeologico - Relatrice alla Commissione PUPPATO
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1101)
2. DI GIACOMO ed altri. - Istituzione del Parco nazionale del Matese - Relatore alla Commissione MANCUSO
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1776)
3. Deputato MARIANI ed altri. - Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque (Approvato dalla Camera dei deputati) - Relatore alla Commissione MORGONI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 9ª, della 10ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2343)
III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. D'ALI'. - Disposizioni per lo sviluppo sostenibile delle piccole isole
(Pareri della 1ª, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(117)
2. DE POLI. - Disposizioni per favorire la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile delle isole minori
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(512)
3. Pamela Giacoma Giovanna ORRÙ ed altri. - Misure per la crescita nelle isole minori. Laboratorio Isole
(Pareri della 1ª, della 2a, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(828)
4. RANUCCI ed altri. - Misure a sostegno delle isole minori finalizzate ad uno sviluppo sostenibile
(Pareri della 1ª, della 2a, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(962)
5. SANTANGELO ed altri. - Legge quadro per lo sviluppo delle isole minori
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6ª, della 7ª, della 8a, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1650)
- Relatore alla Commissione MANCUSO
IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. D'ALI'. - Nuove disposizioni in materia di aree protette
(Pareri della 1ª, della 3ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(119)
2. Loredana DE PETRIS. - Nuove disposizioni in materia di aree naturali protette
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 3ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1004)
3. CALEO. - Nuove norme in materia di parchi e aree protette
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª e della 10ª Commissione)
(1034)
4. PANIZZA ed altri. - Modifiche alla legge 6 dicembre 1991, n. 394, in materia di aree protette e introduzione della Carta del parco
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1931)
5. Ivana SIMEONI ed altri. - Disposizioni per il rilancio delle attività di valorizzazione dei parchi nazionali
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2012)
- Relatore alla Commissione CALEO
V. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. CASSON ed altri. - Nuova normativa speciale per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna. Delega al Governo in materia di assetti e competenze istituzionali lagunari
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª e della 14ª Commissione)
(198)
2. DE POLI. - Riforma della legislazione speciale per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª e della 14ª Commissione)
(312)
3. DALLA TOR ed altri. - Riforma della legislazione speciale per la salvaguardia di Venezia e la sua laguna
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª e della 14ª Commissione)
(1060)
- Relatori alla Commissione DALLA ZUANNA e Laura PUPPATO

AFFARI ASSEGNATI

I. Esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, dell'affare:
Problematiche ambientali derivanti dal transito delle grandi navi nella laguna di Venezia
(n. 618)
II. Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, degli affari:
1. Problematiche ambientali connesse alla realizzazione di impianti di trattamento a caldo dei rifiuti, anche con riferimento agli impianti di pirogassificazione e di pirolizzazione
(n. 302)
2. Problematiche ambientali che interessano la centrale ENEL di Cerano in Brindisi e le conseguenti ricadute nella Penisola salentina - Relatore alla Commissione ZIZZA
(n. 385)

ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA

Seguito dell'esame, ai sensi dell’articolo 144 del Regolamento, degli atti comunitari:
1. Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo a norma dell'articolo 18, paragrafo 2, della direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e di riparazione del danno ambientale (COM (2016) 204 definitivo) - Relatore alla Commissione MARINELLO
(Pareri della 2ª, della 3ª e della 14ª Commissione)
(n. 136)
2. Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Trarre il massimo beneficio dalle politiche ambientali dell'UE grazie ad un regolare riesame della loro attuazione" (COM (2016) 316 definitivo) - Relatore alla Commissione DALLA ZUANNA
(Pareri della 3ª e della 14ª Commissione)
(n. 170)
IN SEDE CONSULTIVA

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, dell'atto comunitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarietà:
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce norme relative alla messa a disposizione sul mercato di prodotti fertilizzanti recanti la marcatura CE e che modifica i regolamenti (CE) n. 1069/2009 e (CE) n. 1107/2009 - Relatore alla Commissione VACCARI
(Osservazioni alla 9ª Commissione)
(n. COM (2016) 157 definitivo)

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione
Svolta
INTERROGAZIONE ALL’ORDINE DEL GIORNO

MORONESE, CIOFFI, PUGLIA, DONNO, CAPPELLETTI, PAGLINI, CRIMI, MONTEVECCHI, GIARRUSSO, BUCCARELLA, BERTOROTTA, LUCIDI, SANTANGELO, NUGNES, LEZZI- Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

in data 17 maggio 2016 è stato presentato a Roma il rapporto redatto da Legambiente dal titolo "Ecosistema rischio", che racchiude i risultati di un'indagine sulle attività realizzate dalle amministrazioni comunali di tutta Italia, ai fini della mitigazione del rischio idrogeologico;

dal suddetto rapporto è emerso che, nella sola città di Napoli, oltre 100.000 cittadini si trovano ogni giorno in zone esposte al pericolo di frane o alluvioni e che, nell'intera Regione Campania, il numero di comuni, in cui sono presenti aree a pericolosità da frana e aree a pericolosità idraulica è pari a 504 (oltre il 91 per cento dei comuni campani), per una superficie complessiva di circa 3.338 chilometri quadrati, corrispondente al 24,4 per cento dell'intera Regione;

per la Campania i dati raccolti si riferiscono a soli 61 comuni, che hanno risposto al questionario oggetto dell'indagine, pari al 14 per cento circa dei comuni a rischio della Regione;

dei comuni intervistati, l'84 per cento ha risposto di avere sul proprio territorio abitazioni presenti in aree a rischio idrogeologico e il 44 per cento segnala, addirittura, la presenza di interi quartieri situati in tali aree; a tali risultanze bisogna associare il 30 per cento delle amministrazioni intervistate che ha evidenziato la presenza in zone esposte a rischio di frana o alluvione di strutture sensibili come scuole o ospedali;

considerato che:

i dati raccolti nel rapporto di Legambiente evidenziano che l'urbanizzazione delle aree a rischio non è un fenomeno che appartiene solo al passato, tanto che dall'indagine emerge che, nell'8 per cento dei comuni intervistati, sono stati realizzati edifici in aree a rischio anche nell'ultimo decennio, a fronte dei quali solo il 2 per cento delle amministrazioni ha avviato la delocalizzazione di edifici abitativi e il 3 per cento di fabbricati industriali;

la parte di indagine riguardante l'informazione dei cittadini sul rischio e i comportamenti da adottare in caso di emergenza, ha evidenziato che il 62 per cento dei comuni è dotato di un piano d'emergenza che contempla il rischio idrogeologico, ma solo il 44 per cento di essi lo ha aggiornato; soltanto nel 31 per cento dei comuni è stata svolta attività di informazione dei cittadini, e solo il 15 per cento ha realizzato esercitazioni della protezione civile;

secondo gli ultimi dati raccolti dall'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Irpi) del Cnr nel "Rapporto Periodico sul Rischio posto alla Popolazione italiana da Frane e Inondazioni", pubblicato nel gennaio 2016, nel 2015, frane e alluvioni hanno causato sull'intero territorio nazionale 18 vittime (di cui 3 in Campania), 1 disperso, 25 feriti e 3.694 persone evacuate. Questi eventi hanno coinvolto 19 regioni, 56 province, 115 comuni e 133 località. Nel periodo dal 2010 al 2014 le vittime sono state 145, con 44.528 persone evacuate o senzatetto, con eventi che si sono verificati in tutte le regioni italiane;

a giudizio degli interroganti i dati emersi dalla ricerca confermerebbero l'urgenza di avviare, da parte dei comuni, una politica volta a ridurre il rischio, al quale sono sottoposti ogni giorno i cittadini;

considerato inoltre che a quanto risulta agli interroganti:

con delibera della Giunta regionale n. 146 del 27 maggio 2013 è stato deciso di attuare l'attività per il supporto finanziario alle province ed ai comuni, ai fini della predisposizione, applicazione e diffusione dei piani di protezione civile, attraverso un avviso pubblico, con il quale verrà assegnata in totale la somma di 15.000.000, euro nell'ambito del "POR Campania FESR 2007/2013 - Obiettivo Operativo 1.6" per interventi finalizzati alla predisposizione, applicazione e diffusione dei piani di protezione civile;

la Campania è stata tra le regioni più colpite dagli eventi meteo climatici di forte intensità verificatisi fra il 13 e il 15 ottobre 2015; i danni estremamente gravi alle abitazioni e alle attività industriali hanno interessato, sia la città di Benevento, che diverse aree della provincia beneventana, dove si sono verificate le piene di diversi corsi d'acqua, frane in centri abitati e lungo la viabilità, oltre a diffusi fenomeni di ruscellamento e flussi canalizzati di acqua e detriti;

con delibera del Consiglio dei ministri del 6 novembre 2015 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 30 novembre 2015) è stato dichiarato, fino al centottantesimo giorno dalla data del medesimo provvedimento, lo stato d'emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici, che dal 14 al 20 ottobre 2015, hanno colpito il territorio della regione Campania, ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, commi 1 e 1-bis, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modificazioni e integrazioni;

con ordinanza del capo Dipartimento della protezione civile (Ocdpc) n. 298 del 17 novembre 2015 (Gazzetta Ufficiale n. 227 del 27 novembre 2015), per fronteggiare l'emergenza derivante dagli eventi calamitosi citati si è provveduto alla nomina del commissario delegato;

il Consiglio dei ministri del 16 maggio 2016 ha approvato la proroga dello stato d'emergenza, dichiarato il 6 novembre 2015, al fine di consentire il completamento delle operazioni di protezione civile, tese a contrastare i danni causati dagli eccezionali eventi meteorologici, che, nei giorni dal 14 al 20 ottobre 2015, hanno colpito il territorio della regione Campania;

considerato infine che:

ampie aree della regione Campania, nel corso degli anni, sono state interessate da numerosi interventi di edilizia selvaggia e abusivismo diffuso, che hanno realizzato un'intensa cementificazione e con essa una forte impermeabilizzazione dei suoli;

a giudizio degli interroganti, l'insorgere dei fenomeni evidenziati è stato favorito dalla scarsità dei controlli e dalla mancanza di un'adeguata politica di prevenzione e monitoraggio del territorio, che ha contribuito a determinare i disastri praticamente annunciati, ultimo dei quali proprio quello verificatosi nel beneventano nel mese di ottobre 2016,

si chiede di sapere:

quali iniziative intenda intraprendere il Ministro in indirizzo, in termini di attività di prevenzione del dissesto idrogeologico in Campania;

se ritenga opportuno avviare apposite campagne informative a livello nazionale e, in particolare, se intenda supportare la regione Campania nell'attivazione di apposite campagne informative, rivolte ai cittadini residenti nei territori a rischio;

quale sia lo stato dell'iter dell'erogazione del finanziamento "POR 2007-2013", ammontante a 15 milioni di euro, destinato ai comuni campani per la realizzazione di interventi finalizzati alla predisposizione, applicazione e diffusione dei piani di protezione civile;

alla luce dei dati contenuti nel citato rapporto pubblicato da Legambiente, se siano state programmate misure specifiche per limitare i fenomeni di abusivismo diffuso, che tendono a impermeabilizzare i suoli;

quali iniziative intenda intraprendere affinché sia garantito il rimboschimento e la ripiantumazione delle aree adiacenti ai fiumi, ovvero lungo i pendii, la cui stabilità è fondamentale per mitigare il rischio frane.


(3-02892)