AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE (3ª)

GIOVEDÌ 28 SETTEMBRE 2017
149ª Seduta

Presidenza del Vice Presidente
CORSINI
Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Della Vedova.

La seduta inizia alle ore 13.

SULLE DIMISSIONI DEL SENATORE CASINI DA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE

Il presidente CORSINI dà lettura della lettera con cui il senatore Casini, nella giornata di ieri, ha presentato al Presidente del Senato le sue dimissioni da Presidente della Commissione Affari esteri.

La Commissione prende atto.

IN SEDE CONSULTIVA
(2883) Deputato DAMBRUOSO ed altri. - Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo violento di matrice jihadista, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 1a Commissione. Esame. Parere non espresso)

Il presidente relatore CORSINI (Art.1-MDP) illustra il disegno di legge n. 2883, già approvato dalla Camera dei deputati, su cui la Commissione è chiamata ad esprimere un parere alla Commissione Affari costituzionali.
Ricorda alcuni documenti internazionali adottati recentemente su tale questione, ed in particolare la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 2178 del 24 settembre 2014, espressamente rivolta all'adozione di misure di contrasto al fenomeno dei combattenti terroristi stranieri. Con la Risoluzione del 25 novembre 2015 - richiamata dall'articolo 1 del disegno di legge - il Parlamento europeo ha inoltre auspicato un'azione decisa sul versante della prevenzione della radicalizzazione e del reclutamento di cittadini europei da parte di organizzazioni terroristiche.
La Commissione europea, con l'adozione dell'Agenda europea sulla sicurezza per il periodo 2015-2020, ha poi individuato nella prevenzione del terrorismo e nella lotta alla radicalizzazione alcune delle sfide più urgenti.
Il disegno di legge in esame, che è di iniziativa parlamentare, circostanza che va segnalata con apprezzamento, si compone di 12 articoli. L'articolo 1 stabilisce l'obiettivo di prevenire i fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell'estremismo jihadista, favorire la deradicalizzazione, nel rispetto delle garanzie fondamentali in materia di libertà religiosa, e recuperare in termini di integrazione le persone coinvolte da tali fenomeni. Il testo precisa che per radicalizzazione jihadista si intende quel fenomeno relativo a persone che simpatizzano o aderiscono manifestamente ad ideologie di matrice jihadista, ispirate all'uso della violenza e del terrorismo, politicamente o religiosamente motivati.
Il testo prevede l'istituzione di un Centro nazionale sulla radicalizzazione (CRAD) presso il Ministero dell'interno, con il compito di sviluppare interventi e programmi di prevenzione del fenomeno con un piano strategico nazionale a scadenza annuale.
Viene inoltre prevista l'istituzione di un Comitato parlamentare bicamerale per il monitoraggio di questi fenomeni, che svolge le sue attività avvalendosi di componenti della magistratura, delle Forze di polizia, di ministri di culto e di operatori sociali. Il Comitato deve presentare alle Camere una relazione annuale.
Al Governo viene poi affidato il compito di presentare al Parlamento, entro il mese di febbraio di ogni anno, una relazione sulle politiche attuate nell'anno precedente.
Il provvedimento prevede altresì lo svolgimento di specifiche attività di formazione per il personale coinvolto nelle attività di prevenzione e contrasto , interventi preventivi in ambito scolastico e progetti di formazione universitaria e post-universitaria per la formazione di figure professionali specializzate. Si prevede anche la collaborazione tra le università italiane e quelle degli Stati aderenti all'Organizzazione della cooperazione islamica con cui l'Italia ha sottoscritto accordi di cooperazione culturale, fra cui Azerbaijian, Indonesia, Bangladesh, Iran, Iraq, Turchia, Algeria, Arabia Saudita e Sudan.
Il provvedimento prevede poi attività di comunicazione e informazione volte a favorire l'integrazione e il dialogo interculturale e interreligioso, in particolare attraverso il coinvolgimento della RAI, anche con programmi in lingua araba.
Il provvedimento prevede infine un piano nazionale per la rieducazione e la deradicalizzazione di detenuti e degli internati coinvolti in tali fenomeni, sotto la competenza del Ministero della giustizia. Il senatore VERDUCCI (PD) sottolinea l'importanza del provvedimento, anche tenuto conto degli esiti delle missioni svolte da una delegazione della Commissione in Algeria e in Tunisia. In questi Paesi si stanno sperimentando esperienze importanti, improntate alla convivenza e al dialogo, anche attraverso insegnamenti appropriati delle interpretazioni coraniche.
Condivide la proposta di parere, che rafforza l'impegno dell'Italia nell'area del Mediterraneo e sul fronte del dialogo interreligioso.

La senatrice FATTORINI (PD) esprime perplessità sul provvedimento in esame, anche perché vi sono già in atto da anni importanti iniziative, sia a livello parlamentare che a livello governativo, per contrastare i fenomeni di radicalizzazione estremista.

Il senatore AMORUSO (ALA-SCCLP) concorda con la perplessità espressa dalla senatrice Fattorini, e in particolare critica l'istituzione di una Commissione bicamerale sui fenomeni di radicalizzazione. Su questi temi, infatti, sono già attivi organismi parlamentari, sia a livello interno che a livello internazionale, in particolare del bacino del Mediterraneo, che operano per ottenere gli stessi risultati

La senatrice GIANNINI (PD), pur sottolineando l'importanza del provvedimento, sottolinea la necessità che le iniziative previste non si sovrappongano a quelle già attive, a livello sia parlamentare che governativo.

Il senatore SANGALLI (PD), pur condividendo alcune osservazioni critiche dei colleghi, ritiene tuttavia che il provvedimento in esame fornisca strumenti importanti per contrastare un fenomeno sempre più preoccupante.

Il senatore COMPAGNA (FL (Id-PL, PLI)) esprime preoccupazione per il provvedimento, che evoca una sorta di Consiglio delle relazioni con l'Islam, mutuato dalle esperienze francesi, che è stato già sperimentato in passato in Italia in modo fallimentare.

Il presidente relatore CORSINI illustra quindi uno schema di parere favorevole con raccomandazione (pubblicato in allegato). Verificata la presenza del numero legale, mette quindi ai voti lo schema di parere illustrato.

La Commissione non approva.

(Doc. LVII, n. 5-bis) Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017 - Allegati I, II, III e IV - Annesso
(Parere alla 5a Commissione. Esame. Parere favorevole)

Il relatore SANGALLI (PD) illustra la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017 che reca un nuovo quadro programmatico di finanza pubblica che prevede: un incremento del PIL (in termini reali) pari all'1,5 per cento sia per l’anno in corso sia per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e all'1,3 per cento per il 2020; un tasso di disoccupazione pari all'11,2 per cento per l'anno in corso, al 10,7 per cento per il 2018, al 10 per cento per il 2019, al 9,5 per cento per il 2020; un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni (in rapporto al PIL) pari al 2,1 per cento per l’anno in corso, all'1,6 per cento per il 2018, allo 0,9 per cento per il 2019, allo 0,2 per cento per il 2020.
La revisione degli obiettivi di indebitamento netto rispetto al quadro programmatico del Documento di economia e finanza 2017 si basa, da un lato, su una nuova previsione, più positiva, del ritmo di crescita del nostro Paese (ritmo che rimane, tuttavia, inferiore a quello dei "principali partner europei") e, dall'altro lato, su un orientamento più elastico, espresso di recente (anche ai fini di agevolare le economie meno dinamiche) dalla Commissione europea, relativamente alle possibilità di scostamento dai percorsi di correzione strutturale dei saldi di finanza pubblica.
I suddetti obiettivi del nuovo quadro programmatico verranno perseguiti senza l'attivazione delle clausole di salvaguardia previste (in via eventuale) da precedenti provvedimenti legislativi di finanza pubblica. In luogo dell'attivazione di tali clausole, che comporterebbe un incremento delle imposte indirette (IVA ed accise), il Governo intende adottare una manovra prossima allo 0,5 per cento del PIL, che riguarderà la spesa pubblica per 0,15 punti di PIL e le entrate per la restante parte. Riguardo agli incrementi di spesa in singoli settori, la legge di bilancio per il 2018 - afferma sempre la Nota - destinerà le limitate risorse a disposizione a pochi mirati obiettivi: investimenti pubblici e privati, occupazione giovanile e lotta alla povertà.
Con riferimento allo scenario macroeconomico internazionale, la Nota di aggiornamento evidenzia condizioni più favorevoli rispetto a quelle indicate dal DEF, segnalando che la congiuntura economica, europea ed internazionale, risulta essere stata positiva nel primo semestre 2017, evidenziando una crescita più diffusa e solida, con il commercio internazionale in ripresa anche grazie ai mercati emergenti (+4,7 per cento). La relazione evidenzia poi come ci si aspetti un moderato e costante apprezzamento dell'euro sul dollaro nel corso del prossimo triennio.
Il Documento segnala però che nel 2018 è previsto un certo rallentamento della crescita europea, anche per il persistere di fattori di incertezza quali la Brexit, il terrorismo e le tendenze protezionistiche di molti Paesi, e anche tenuto conto degli effetti dell'apprezzamento dell'euro sul dollaro. Il Fondo Monetario internazionale, in particolare, stima la crescita complessiva del PIL mondiale al 3,5 per cento nel 2017 e al 3,6 nel 2018, proietta per l'area euro una crescita dell'1,9 per cento nel 2017 e dell'1,7 nel 2018. A sua volta la BCE stima la crescita dell'area euro al 2,2 per cento per il 2017 e all'1,8 nel 2018.
Un focusdella Nota specifico segnala una performance superiore alle attese delle esportazioni italiani in termini di volumi (+8 per cento rispetto all'anno precedente), con un maggior contributo ascrivibile all'area extra europea (+9,1 per cento). Progressi si segnalano, in particolare, verso la Russia e il Mercosur, ma anche verso gli Stati Uniti (terzo partner commerciale dell'Italia dopo Germania e Francia) e la Cina. Le vendite, viceversa, si contraggono unicamente verso i Paesi dell'OPEC. L'Italia - evidenzia la nota citando l'ultimo rapporto dell'Organizzazione mondiale del commercio - nel 2016 è stata il nono esportatore mondiali.
Fra gli ulteriori capitoli di interesse della Nota di aggiornamento, si cita quello relativo alla ricognizione aggiornata delle azioni di riforma in corso o da intraprendere, in risposta alle raccomandazioni ricevute a livello comunitario ed in attuazione del Programma Nazionale di Riforma dello scorso aprile. In generale può dirsi che il Consiglio dell'Unione europea stia continuando ad apprezzare gli sforzi compiuti dall'Italia nell'ultimo periodo, riducendo il numero delle raccomandazione da cinque a quattro. Le indicazioni sono relative alla necessità di rafforzare la crescita e di assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche del Paese, in particolare attraverso una politica fiscale finalizzata a trasferire il carico fiscale gravante sui fattori produttivi verso imposte meno penalizzanti per la crescita. Gli altri ambiti su cui intervenire, riguardano la necessità di riformare la giustizia civile e quella penale, la lotta alla corruzione, la riforma del pubblico impiego e delle società partecipate, la legge sulla concorrenza, la dismissione da parte del sistema bancario di parte dei crediti in sofferenza, la contrattazione salariale ed una maggiore efficacia nelle politiche attive del lavoro, oltre ad una razionalizzazione della spesa sociale.
Gli allegati alla Nota, che sintetizzano relazioni sulle spese di investimento e relative leggi pluriennali, non presentano aspetti specifici di interesse per la Commissione, anche in ragione del fatto che sul bilancio del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale non insistono né leggi pluriennali di spesa né contributi pluriennali.
Con riferimento al Ministero dello sviluppo economico, si segnala, nel quadro della missione 10 del in materia di energia e diversificazione delle fonti energetiche, lo stato di avanzamento dei lavori - che non evidenzia problemi - relativi all'attuazione dell'Accordo di cooperazione tra la Russia e l'Italia nel campo dello smantellamento dei sommergibili nucleari della Marina russa e della gestione sicura di rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito, ai sensi della legge di ratifica dell'Accordo (legge n. 160 del 2005).
Di un certo interesse anche la relazione del Ministero dell'Ambiente relativa alle spese di investimento per la missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente), ed in particolare per il Programma 05 (Sviluppo sostenibile, rapporti e attività internazionali), che evidenzia come le attività programmate riguardino la partecipazione italiana alla capitalizzazione del Fondo verde per il Clima, istituito dalla Conferenza delle Parti (COP 16) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in attuazione degli sforzi dei Paesi in via di sviluppo nel conseguire gli obiettivi dell'Accordo stesso.
Dà quindi lettura di uno schema di parere favorevole.

Nessuno chiedendo di intervenire, il presidente CORSINI, verificata la presenza del numero legale, pone quindi ai voti lo schema di parere favorevole sul Documento in titolo (pubblicato in allegato).

La Commissione approva.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno 2017, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (n. 447)
(Parere al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale ai sensi dell'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448. Esame. Parere favorevole)

La relatrice GIANNINI (PD) illustra lo schema di decreto ministeriale riguardante il riparto, per il 2017, dei contributi del Ministero degli Esteri ad enti e istituti di carattere internazionalistico. Questi contributi sono assegnati sulla base di una programmazione triennale. Il decreto in esame riguarda la seconda parte della programmazione 2016-2018.
Le risorse complessive per il 2017, assegnate dalla legge di stabilità dello scorso anno, sono di poco superiori a 778.000 euro. Di questi, 478.000 sono destinati ai contributi ordinari e 300.000 a contributi straordinari a progetto. Le risorse risultano ridotte rispetto allo scorso anno, ma solo perché il contributo a favore dalla Società Dante Alighieri (700.000 euro) è stato finalmente spostato ad un altro capitolo di spesa, come da tempo auspicato dalle Commissioni esteri di Camera e Senato.
La Fondazione Alcide De Gasperi ha rinunciato ai finanziamenti previsti (pari nel 2016 a 15.000 euro). Questa somma è stata attribuita per metà alla SIOI e per metà al fondo per i contributi a progetto.
A parte questa modifica, non ci sono altri cambiamenti nella ripartizione dei fondi: a IAI e ISPI vengono assegnati 102.500 euro ciascuno; alla SIOI 97.500 euro; al CeSPI 41.000 euro; al Comitato Atlantico e ad Aspen Institute Italia 15.000 euro ciascuno; al Forum per i problemi della pace e della guerra, 13.500 euro; 9.500 euro ciascuno vengono assegnati al Centro Studi Americani, al Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente, al Circolo di Studi Diplomatici, al Movimento europeo, all'Archivio Disarmo, alla Fondazione Magna Carta, all'Istituto di diritto umanitario e alla Fondazione Basso; 7.500 ciascuno vengono infine assegnati a Reset e all'Istituto di affari internazioni TWAI.

Il senatore AMORUSO (ALA-SCCLP) esprime la propria contrarietà rispetto alle scelte operate dal Governo nel provvedimento in discussione, criticando in particolare l'eccessiva frammentazione dei contributi. Tra gli enti di ricerca individuati nel documento, accanto ad istituti di alto livello, vi sono infatti enti che non meriterebbero un finanziamento pubblico. Ritiene invece assolutamente necessario rafforzare i contributi alla Società Dante Alighieri, per l'opera meritoria che svolge nella promozione e diffusione della lingua italiana all'estero.
Preannuncia quindi il proprio voto contrario.

Il senatore LUCIDI (M5S) preannunciando il voto contrario del proprio Gruppo, reitera la richiesta, già più volte avanzata in passato, di rivedere i criteri per l'attribuzione dei contributi ed operare un'adeguata verifica dei risultati raggiunti dagli enti di ricerca. Sottolinea criticamente che molti degli istituti beneficiari hanno nei propri organi dirigenti esponenti politici, circostanza che impedisce una loro reale obiettività.
Ricorda l'esigenza di coinvolgere università ed enti di ricerca pubblici, che possono garantire una maggiore imparzialità delle attività svolte.

La senatrice FATTORINI (PD), pur concordando con l'esigenza di rafforzare la ricerca universitaria e scientifica, ricorda che il provvedimento in esame riguarda un ambito del tutto diverso.

Il senatore COMPAGNA (FL (Id-PL, PLI)) concorda con l'osservazione della senatrice Fattorini, sottolineando che i fondi complessivi destinati agli enti di ricerca sono comunque molto esigui. Ritiene naturale che esponenti politici possano far parte di enti di studio e di ricerca. Ricorda infine che tali enti sono comunque sottoposti ad una vigilanza da parte del Ministero degli affari esteri.

La relatrice GIANNINI (PD) concorda con i colleghi Fattorini e Compagna. Ricorda che i fondi per la ricerca scientifica, e in particolare per l'internazionalizzazione delle università, sono aumentati notevolmente nel corso degli ultimi anni.

Il sottosegretario DELLA VEDOVA ricorda che il provvedimento in esame riguarda la ripartizione dei fondi per l'anno 2017, nell'ambito di una programmazione che è però di natura triennale. Pur esprimendo la disponibilità del Governo a discutere i criteri per l'attribuzione dei fondi, evidenzia che nel nostro Paese non vi sono molti altri enti di ricerca in materia di politica internazionale, oltre a quelli beneficiari dei contributi in esame.

Verificata la presenza del prescritto numero legale, la Commissione approva lo schema di parere favorevole sul provvedimento in esame proposto dalla relatrice (pubblicato in allegato).

IN SEDE REFERENTE
(2896) Ratifica ed esecuzione della Convenzione di Minamata sul mercurio, con annessi, fatta a Kumamoto il 10 ottobre 2013
(Esame e rinvio)

Il relatore PETROCELLI (M5S) illustra il disegno di legge recante la ratifica della Convenzione di Minamata dell'ottobre 2013 sul mercurio.
La Convenzione prende il nome dalla località giapponese teatro di uno dei peggiori disastri ambientali della storia, determinato dagli sversamenti decennali di acque reflue contaminate al mercurio, operati da una industria locale.
La Convenzione è entrata in vigore lo scorso 16 agosto ed è stata al momento ratificata da 81 Paesi.
Il documento affronta l’intero ciclo di vita del mercurio, dall’estrazione primaria alla gestione dei rifiuti, ed ha come obiettivo la protezione della salute e dell'ambiente dalle emissioni di questa sostanza e dei suoi composti nell’aria, nell’acqua e nel suolo. In particolare essa dispone delle restrizioni in materia di estrazione e di commercio internazionale del mercurio, vieta la fabbricazione di un’ampia gamma di prodotti con aggiunta di mercurio, limita l'uso del mercurio in prodotti e processi industriali e l’adozione di misure per ridurre le emissioni provenienti dall’estrazione dell’oro a livello artigianale e dalle attività industriali.
Più in dettaglio la Convenzione, oltre ad offrire un quadro delle definizioni relative alle attività di utilizzo e gestione del mercurio (articolo 2), inquadra le fonti di approvvigionamento della sostanza ed il relativo commercio (articolo 3) e stabilisce l'obbligo per gli Stati parte di adottare misure appropriate per impedire la produzione e la diffusione di prodotti che lo contengono in aggiunta (elencati nella parte I dell'allegato A) (articolo 4). Il testo detta inoltre norme relative ai processi di fabbricazione che comportino l'utilizzo di mercurio o di suoi composti (articolo 5), alle esenzioni accordabili su richiesta di una Parte (articolo 6), alle attività estrattive dell'oro a livello artigianale e su piccola scala (articolo 7).
Altri articoli sono relativi alle emissioni in atmosfera, nel suolo ed in acqua, allo stoccaggio temporaneo ecologico, ai rifiuti ed ai siti contaminati.
La Convenzione disciplina inoltre i propri meccanismi di finanziamento e gli aspetti relativi allo scambio di informazioni tra le Parti, ed istituisce un Comitato per promuoverne l'attuazione. Alla Conferenza delle Parti, istituita quale organo decisionale ed esecutivo della Convenzione, è affidato altresì anche il compito di monitorare e valutare costantemente lo stato di attuazione del testo internazionale.
Gli annessi al testo riguardano i prodotti contenenti mercurio non soggetti a limitazioni, i limiti dei processi produttivi in cui si utilizza mercurio, la lista delle fonti puntuali di emissioni di mercurio in atmosfera, le procedure per l'arbitrato e la conciliazione in caso di controversia tra le Parti.
Come evidenzia la relazione al disegno di legge, la ratifica della Convenzione non comporterà impatti significativi sul nostro sistema produttivo ed economico, essendosi nel corso degli anni l'Italia già adeguata ai regolamenti europei ed alle direttive che disciplinano aspetti coperti dal testo internazionale. Ricordo inoltre che l'Unione europea ha già predisposto un apposito Regolamento sul mercurio (il Regolamento (UE) 2017/852) che aggiorna il quadro legislativo previgente, le cui norme si applicheranno dal 1º gennaio 2018.
Il disegno di legge di ratifica si compone di 5 articoli che dispongono in merito, rispettivamente, all'autorizzazione alla ratifica, all'ordine di esecuzione, alla designazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare come autorità nazionale competente per la sua attuazione, alle disposizioni finanziarie ed all'entrata in vigore.
Gli oneri complessivi del provvedimento per il nostro Paese, fra spese per l'attuazione del testo e per la partecipazione alla Conferenza, sono quantificati in circa 450 mila euro annui.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

SULL'ESAME DEL DISEGNO DI LEGGE N. 2882

Il presidente CORSINI preannuncia la presentazione da parte del Governo di un emendamento al disegno di legge n. 2882.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle ore 14,05.

SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORE
SUL DISEGNO DI LEGGE N. 2883


La Commissione Affari esteri, emigrazione, esaminato per le parti di competenza il disegno di legge in titolo,
richiamata la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 2178/2014, la Risoluzione del Parlamento europeo del 25 novembre 2015 e l'Agenda europea sulla sicurezza per il periodo 2015-2020, che individuano nella prevenzione del terrorismo e nella lotta alla radicalizzazione alcune delle sfide più urgenti per la comunità internazionale;
valutato positivamente l'intento complessivo del provvedimento, finalizzato a prevenire i fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell'estremismo jihadista, a favorire la deradicalizzazione nel rispetto delle garanzie fondamentali in materia di libertà religiosa ed infine a consentire il recupero, in termini di integrazione, dei cittadini coinvolti in tali fenomeni;
espresso apprezzamento per la scelta di prevedere, nella composizione del Centro nazionale sulla radicalizzazione (CRAD), la presenza di rappresentanti del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;
preso altresì atto delle disposizioni relative al Comitato parlamentare bicamerale per il monitoraggio dei fenomeni di radicalizzazione e di estremismo violento di matrice jihadista, e apprezzata la previsione di informative periodiche sull'attività svolta;
ribadita la necessità che il contrasto ai fenomeni di radicalizzazione e di estremismo venga accompagnato da una contestuale azione di dialogo interreligioso, improntato al rispetto dei valori della cittadinanza globale, della eguaglianza di genere, nel quadro di norme che garantiscano i fondamentali diritti di libertà religiosa, anche con riferimento ai progetti di cooperazione culturale che l'Italia promuove con gli Stati aderenti all'Organizzazione della cooperazione islamica;
esprime, per quanto di competenza, parere favorevole con la seguente raccomandazione:
l'azione dell'Esecutivo tenga conto delle iniziative già in corso, sia a livello parlamentare che a livello governativo, evitando sovrapposizioni che rischierebbero di rallentare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE SUL
DOCUMENTO LVII, N. 5-BIS, ALLEGATI E RELATIVO ANNESSO

La 3a Commissione, Affari esteri, emigrazione, esaminato il Documento in titolo,
valutato il nuovo quadro programmatico di finanza pubblica definito dalla Nota di aggiornamento;
espresso apprezzamento per le previsioni che indicano un incremento del PIL italiano previsto per l'anno in corso e per gli anni immediatamente successivi, nonché la tendenziale diminuzione del tasso di disoccupazione nell'arco temporale di riferimento;
preso atto della rimodulazione del tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni rispetto al quadro programmatico del Documento di economia e finanza 2017;
apprezzato il fatto che il perseguimento degli obiettivi del nuovo quadro programmatico non determineranno l'attivazione delle clausole di salvaguardia previste dai precedenti provvedimenti legislativi di finanza pubblica;
preso altresì atto con favore del positivo quadro congiunturale economico, europeo ed internazionale, nel primo semestre 2017, e segnalato, in particolare, il dato relativo all'aumento rilevante delle esportazioni italiane in termini di volumi;
analizzate, per le parti di interesse, alcune relazioni sulle spese di investimento e relative leggi pluriennali di pertinenza del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare;
espresso infine apprezzamento per la riduzione del numero di raccomandazioni ricevute dal Consiglio dell'Unione europea;
esprime, per quanto di competenza, parere favorevole.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
SULL’ATTO DEL GOVERNO N. 447

La 3a Commissione, Affari esteri, emigrazione,
esaminato lo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno 2017, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (n. 447);
ribadita l'utilità di una costante verifica parlamentare sui contributi ordinari e straordinari concessi agli enti in oggetto;
preso atto della lieve diminuzione, rispetto allo scorso anno, dei contributi disponibili;
apprezzata l'operazione di razionalizzazione del capitolo di spesa n. 1163 della legge di stabilità, e la predisposizione di un apposito capitolo per il contributo a favore della Società Dante Alighieri, come da questa Commissione più volte auspicato;
esprime parere favorevole.