SENATO DELLA REPUBBLICA
------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


8a Commissione permanente
(LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI)


*104a e *105a seduta: mercoledì 8 ottobre 2014, ore 9 e 15,30
*106a seduta: giovedì 9 ottobre 2014, ore 9


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni
Interrogazioni svolte

IN SEDE REFERENTE

Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Delega al Governo per la riforma del codice della nautica da diporto
(Pareri della 1a, della 2a, della 3a, della 5a, della 7a, della 10a, della 13a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1167)
2. RANUCCI ed altri. - Deleghe al Governo per la revisione della Parte prima del codice della navigazione in materia di navigazione marittima e interna nonché per la revisione del codice della nautica
(Pareri della 1a, della 2a, della 3a, della 4a, della 5a, della 6a, della 10a, della 11a, della 13a e della 14a Commissione)
(953)
- Relatore alla Commissione RANUCCI

ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA

Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, degli atti comunitari:
1. Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che abroga il regolamento (CEE) n. 1192/69 del Consiglio relativo alle norme comuni per la normalizzazione dei conti delle aziende ferroviarie (COM (2013) 26 definitivo)
(Pareri della 3a e della 14a Commissione)
(n. 8)
2. Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'Agenzia dell'Unione europea per le ferrovie e che abroga il regolamento (CE) n. 881/2004 (COM (2013) 27 definitivo)
(Pareri della 3a e della 14a Commissione)
(n. 9)
3. Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1370/2007 per quanto riguarda l'apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia (COM (2013) 28 definitivo)
(Pareri della 3a e della 14a Commissione)
(n. 10)
4. Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, che modifica la direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce uno spazio ferroviario europeo unico, per quanto riguarda l'apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia e la governance dell'infrastruttura ferroviaria (COM (2013) 29 definitivo)
(Pareri della 3a e della 14a Commissione)
(n. 11)
5. Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'interoperabilità del sistema ferroviario dell'Unione europea (COM (2013) 30 definitivo)
(Pareri della 3a e della 14a Commissione)
(n. 12)
6. Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla sicurezza delle ferrovie (COM (2013) 31 definitivo)
(Pareri della 3a e della 14a Commissione)
(n. 13)
- Relatore alla Commissione SONEGO

IN SEDE CONSULTIVA

Esame, ai sensi dell'articolo 125-bis del Regolamento, del documento:
Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2014 e connessi allegati - Relatore alla Commissione MARGIOTTA
(Parere alla 5a Commissione)
(Doc. LVII, n. 2-bis -Allegati I, II e III)
INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO


BOCCHINO, SANTANGELO, DONNO, FUCKSIA, CAMPANELLA, SERRA, BLUNDO, CAPPELLETTI, ROMANI Maurizio, COTTI- Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

nel Comune di Monreale (Palermo) è presente, tra le altre, la scuola dell'infanzia di via Polizzi, frazione di Pioppo, la cui costruzione è risalente agli anni '80;

la scuola, nell'anno 2006, è stata oggetto di una prima relazione tecnica, effettuata da un tecnico comunale, che evidenziava forti criticità nella struttura dell'edificio;

da quella data diverse volte è stata chiusa per effettuare riparazioni urgenti volte a renderla agibile e, nei periodi di chiusura, è stato locato dal Comune un immobile privato al canone mensile di 6.000 euro;

successivamente, nell'anno 2008, la scuola dell'infanzia di via Polizzi è stata riaperta e l'immobile privato è stato utilizzato per gli alunni della scuola secondaria di primo grado;

nel febbraio 2012, a seguito di ulteriori infiltrazioni d'acqua, il sindaco con ordinanza n. 31 del 22 febbraio 2012 ne ha disposto la chiusura, ma essa è stata riaperta la settimana successiva dopo gli opportuni interventi tecnici;

a giugno dello stesso anno lo stesso tecnico comunale che nel 2006 aveva periziato l'immobile ha confermato ancora la presenza di criticità e il sindaco ha ordinato nuovamente la chiusura dell'edifico scolastico, annullando la revoca della locazione dell'immobile privato 3 giorni prima della scadenza prevista;

nel luglio 2012 il sindaco con ordinanza n. 90 ha disposto nuovamente la chiusura della struttura di via Polizzi per procedere ad un'accurata perizia della stessa;

a settembre 2012 il dirigente scolastico ha organizzato i locali della vicina scuola secondaria di primo grado in maniera da accogliere sia gli alunni della scuola dell'infanzia che quelli della scuola primaria nonché quelli della scuola secondaria di primo grado, mentre il contratto di locazione dell'immobile del privato ha continuato a rimanere in essere, nonostante lo stesso rimanga inutilizzato, sempre a 6.000 euro mensili, e rinnovato fino al giugno 2019;

nel maggio 2013 si è svolto il sopralluogo tecnico con i 3 professionisti che hanno ricevuto l'incarico dal provveditorato interregionale per le opere pubbliche Sicilia-Calabria) del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. L'incontro era finalizzato alla progettazione e direzione dei lavori di messa in sicurezza della scuola materna di via Polizzi. Il gruppo di lavoro era costituito dall'ingegnere Mario Della Corte responsabile unico del procedimento (che dovrà occuparsi anche delle funzioni di responsabile dei lavori), il geometra Massimo Liotta, progettista e direttore dei lavori e l'ingegnere Giuseppe Spitale, progettista e direttore operativo, l'ingegnere Salvatore Cassarà dell'ufficio tecnico del Comune di Monreale. A seguito dell'incontro il vice sindaco Nazzareno Salamone ha dichiarato che questo sopralluogo rappresenta un grande passo avanti nella realizzazione di questa struttura i cui lavori dovrebbero essere realizzati in tempi brevi con un importo di 80.000 euro. Il sindaco Filippo Di Matteo ha dichiarato che "Ho chiesto ai tecnici di accelerare al più presto tutte le procedure per dotare la frazione di una opera adeguata e moderna da metterla a disposizione dei bambini di Pioppo";

non risulta agli interroganti che il Ministero delle infrastrutture abbia comunicato a tutt'oggi all'amministrazione comunale gli esiti del sopralluogo,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto e se disponga della perizia dei 3 professionisti incaricati del sopralluogo a maggio 2013, e se intenda renderla nota;

se intenda, ed entro quali tempi, porre in essere tutti gli adempimenti del caso affinché venga restituita alla comunità monrealese la struttura scolastica e ne venga ripristinata la piena funzionalità;

se non ritenga opportuno intervenire prontamente al fine di disporre i finanziamenti necessari per la ristrutturazione dell'immobile pubblico entro i termini previsti dall'art. 2-bis del decreto-legge 15 ottobre 2013, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 dicembre 2013, n. 137, e successive modifiche, in modo tale da dare possibilità all'amministrazione locale di avvalersi della possibilità di recedere dal contratto di locazione con privati di cui al medesimo decreto-legge, conseguendo così si da subito gli obiettivi di contenimento della spesa alla base della normativa citata.

(3-00728)

PANIZZA, TONINI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

il 25 giugno 2002 è stata adottata la direttiva 2002/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale, un passo in avanti nell'elaborazione della politica dell'Unione europea in materia di inquinamento acustico;

la direttiva mira a definire "un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell'esposizione al rumore ambientale". A tal fine la direttiva impone agli Stati membri di mettere in atto una serie di interventi e, più in particolare, di determinare l'esposizione al rumore ambientale mediante la mappatura acustica, di adottare piani d'azione in base ai risultati della mappatura acustica e di garantire che il pubblico sia informato in merito al rumore ambientale e ai relativi effetti;

il rumore ambientale rappresenta un problema significativo in tutta l'Unione europea per le conseguenze che esso ha sulla salute. Numerosi studi indicano, infatti, che il rumore ambientale costituisce un fattore di rischio per la salute pubblica e che l'esposizione al rumore presenta in Europa una tendenza in crescita rispetto ad altri fattori di stress. L'urbanizzazione, la domanda crescente di trasporti motorizzati e le lacune della pianificazione urbana costituiscono le cause principali dell'esposizione al rumore ambientale. Inoltre, l'inquinamento acustico è spesso presente in aree urbane nelle quali anche la qualità dell'aria può essere un problema;

anche a livello economico l'inquinamento acustico provoca effetti negativi, tra i quali si può annoverare il deprezzamento del valore degli immobili;

considerato che:

il quadro legislativo nazionale prevede la regolamentazione di qualsiasi attività rumorosa e una pianificazione territoriale e urbanistica che tenga conto del clima acustico delle aree urbane;

all'inizio del 2013 l'Europa ha richiamato l'Italia per non avere adempiuto alle norme comunitarie a tutela dell'ambiente proprio in riferimento all'inquinamento acustico e la Commissione ha messo in mora il nostro Paese per il mancato rispetto della legge europea in materia;

nelle varie regioni della penisola, rispetto all'attuazione della direttiva, si stanno facendo passi in avanti, compatibilmente con le risorse a disposizione. In particolare, sul territorio di Trento sono stati messi in campo diversi interventi di abbattimento della soglia di rumore lungo le linee ferroviarie, le principali arterie stradali, l'autostrada del Brennero;

tuttavia, nella parte centrale della città di Trento (in particolare nella zona "Cristo Re") si torna a chiedere con forza la realizzazione delle barriere antirumore perché da un decennio i cittadini sopportano gravi disagi derivanti dall'esercizio delle infrastrutture della ferrovia (passaggio di treni, soprattutto quelli merci) che hanno fortemente compromesso le condizioni di vivibilità;

l'amministrazione comunale di Trento ha in progetto l'interramento di tale tratta della linea ferroviaria, ma è evidente che tale intervento, anche qualora si trovassero le necessarie risorse finanziarie, richiederebbe tempi comunque molto lunghi;

inoltre, le Ferrovie dello Stato hanno ottenuto una deroga riguardante la velocità di passaggio nel tratto della città (deroga forse unica in Italia);

con la revisione dell'ordine di priorità dell'aprile 2011 la parte centrale di Trento non è ricompresa né tra gli interventi in corso, né tra quelli programmati e tantomeno finanziati, ma è soltanto annoverata tra gli interventi da programmare. La zona in questione sarebbe stata scavalcata da 5 interventi che cronologicamente risultano essere stati progettati dopo e tale inversione comporta gravi ritardi ed inadempienze provocando pesanti danni ai cittadini della zona nonché all'asilo nido, alle scuole e alle altre strutture presenti;

la legge quadro sull'inquinamento acustico di cui alla legge n. 447 del 1995 è puntuale nel sancire i "principi fondamentali", ed i «principi generali che costituiscono per le regioni a statuto speciale e le provincie autonome di Trento e Bolzano norme fondamentali di riforma economico-sociale» e attenta nell'individuare le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Provincie e dei Comuni con i rispettivi doveri di controllo e vigilanza e le relative sanzioni amministrative,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti in premessa e quali iniziative intenda assumere per ovviare ai disagi;

se, in merito alla deroga che la società Ferrovie dello Stato vanta, riguardante la velocità di attraversamento nel tratto centrale della città, intenda intervenire, al più presto, con atti di propria competenza, al fine di prevederne il superamento, permettendo così il rallentamento del passaggio dei treni nel cuore di Trento.


(3-01106 già 4-00684)