SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


11a Commissione permanente
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)


21ª seduta: martedì 10 settembre 2013, ore 15,30
22ª seduta: mercoledì 11 settembre 2013, ore 15,30
23ª seduta: giovedì 12 settembre 2013, ore 9


ORDINE DEL GIORNO


MARTEDI' E MERCOLEDI'
IN SEDE CONSULTIVA

Esame dei disegni di legge:

1. Misure di semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e di riordino normativo. - Relatore alla Commissione BERGER.
(Parere alla 1ª Commissione)
(958)
2. Conversione in legge del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo. - Relatore alla Commissione SERAFINI.
(Parere alla 7ª Commissione)
Esame e rinvio (1014)
3. Conversione in legge del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. - Relatore alla Commissione ICHINO.
(Parere alla 1ª Commissione)
(1015)

ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA

Esame, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, dell'atto comunitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarietà:

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla partecipazione dell'Unione al programma di ricerca e sviluppo a sostegno di una vita attiva e autonoma avviato congiuntamente da più Stati membri. - Relatrice alla Commissione SPILABOTTE.
(Osservazioni della 3ª e della 14ª Commissione)
Esame, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, dell'atto comunitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarità, e rinvio (n. COM (2013) 500 definitivo)


IN SEDE REFERENTE
I. Esame del disegno di legge:

GRANAIOLA ed altri. - Interpretazione autentica della disciplina relativa al trasferimento del personale docente dal Ministero della pubblica istruzione ai ruoli dell'INPS, di cui all'ordinanza ministeriale n. 217 del 1998. - Relatrice alla Commissione GATTI.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 7ª Commissione)
Esame e rinvio (772)

II. Seguito dell'esame della proposta di inchiesta parlamentare:

CASSON ed altri. - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo al sistema della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. - Relatrice alla Commissione FAVERO.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a e della 12a Commissione)
(Doc. XXII, n. 3)
GIOVEDI'
PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni.
INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO


GATTI, D'ADDA, GHEDINI Rita, FAVERO, MATTESINI, PARENTE, ANGIONI, SPILABOTTE- Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
l'11 ottobre 2011, nel corso della seduta della XI Commissione permanente (Lavoro pubblico e privato) della Camera dei deputati, il rappresentante del Governo rispondeva all'interrogazione 5-05257, con la quale la prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo, in qualità di deputata, sollecitava l'Esecutivo a fornire chiarimenti riguardanti l'idoneità delle misure preposte alla determinazione e alla relativa copertura dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese;
nel corso del suo intervento il Sottosegretario Bellotti ribadiva l'importanza dell'istituzione del portale Cliclavoro, ritenuto uno strumento utile, grazie agli elementi tecnici e organizzativi che lo caratterizzano, a consentire l'incrocio dei dati di domanda e offerta di lavoro raccolti mediante l'utilizzo di molteplici fonti;
«tale portale» proseguiva l'esponente del Governo «rappresenta uno strumento importante e innovativo, dotato di infinite potenzialità: è la soluzione tecnica e organizzativa che offre a cittadini, imprese e operatori (pubblici e privati) un luogo di incontro virtuale dove poter accedere a informazioni e servizi dedicati. Questo portale serve a cittadini e imprese per cercare o offrire lavoro, ma rappresenta anche un punto di riferimento per chi già lavora e vuole tenersi aggiornato sulle tendenze del mercato e sulle posizioni aperte (...). Al portale contribuiscono in modo attivo una serie di soggetti - pubblici e privati - che mettono in rete i propri patrimoni informativi attraverso la condivisione dei dati; tra questi occorre considerare in primo luogo le Regioni e le Province. Un importante ruolo, poi, è svolto dall'Inps, che mette a disposizione i dati dei percettori di trattamenti di sostegno al reddito (...) dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che ha iniziato a rendere disponibili su Cliclavoro i curricula dei laureati di tutte le università pubbliche e private, dal Ministero della pubblica amministrazione e innovazione, per la diffusione dei concorsi pubblici. Oltre a favorire l'incontro tra domanda e offerta, Cliclavoro ha l'obiettivo di diventare un punto di riferimento imprescindibile per gli operatori che si occupano di intermediazione e per gli utenti che hanno bisogno di formazione, orientamento e supporto negli adempimenti legislativi»;
il Sottosegretario Bellotti concludeva il suo intervento affermando che i dati inseriti in Cliclavoro e quelli utilizzati per analisi previsionali, elaborati dal sistema informativo Excelsior, erano pronti per essere studiati allo scopo di analizzare le tendenze del mercato del lavoro, studiare la domanda soddisfatta, consentire una programmazione degli interventi di politica attiva, promuovere un'informazione chiara e trasparente e che le prime sperimentazioni erano già in atto; infatti «i dati dell'incontro tra domanda e offerta sono incrociati con le comunicazioni obbligatorie, (...) per studiare il rapporto tra formazione universitaria e inserimento nel mondo del lavoro; dalla prossima rilevazione trimestrale di Excelsior, Unioncamere e Ministero incroceranno i dati dell'indagine con la vacancy di Cliclavoro e i rapporti di lavoro instaurati, per analizzare il rapporto tra posti ricercati e capacità di assorbimento del mercato»;
a più di un anno e mezzo di distanza dallo svolgimento della predetta seduta si ritiene necessario sollecitare il Governo affinché renda noto lo stato di attuazione del procedimento di studio e incrocio di dati del portale Cliclavoro e del sistema informativo Excelsior,
si chiede di sapere:
quali siano i risultati derivanti dall'esame dei dati inseriti nel portale Cliclavoro e da quelli elaborati dal sistema informativo Excelsior relativi: all'analisi delle tendenze del mercato del lavoro; allo studio della domanda soddisfatta; alla programmazione degli interventi di politica attiva; alla promozione di un'informazione chiara e trasparente;
quale sia l'esito dell'incrocio delle rivelazioni trimestrali effettuate nell'ultimo anno da Excelsior, Unioncamere e Ministero del lavoro e delle politiche sociali con la vacancy di Cliclavoro e i rapporti di lavoro instaurati, per analizzare il rapporto tra posti ricercati e capacità di assorbimento del mercato;
quale sia l'esito sin qui prodotto dall'incrocio dei dati relativi all'incontro tra domanda e offerta di lavoro con quelli riguardanti le comunicazioni obbligatorie, utilizzando tutti i database disponibili (compreso lo stock dei disoccupati rilevabile dai centri per l'impiego), al fine di studiare il rapporto tra formazione scolastica e universitaria e inserimento nel mondo del lavoro;
se il Ministro in indirizzo ritenga i dati a sua disposizione soddisfacenti rispetto alle aspettative.
(3-00132)
SPILABOTTE, GATTI, D'ADDA , FAVERO, ANGIONI, GHEDINI Rita, SCALIA- Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. -
Premesso che:
la 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) del Senato ha avviato un'indagine conoscitiva sulla vicenda dell'Ilva di Taranto per verificare in tempi rapidi lo stato di attuazione dei contenuti previsti dai decreti legge entrati in vigore nei mesi scorsi;
nell'ambito dei suddetti provvedimenti venivano indicate risorse certe in materia di bonifiche ambientali e di infrastrutture e un sistema di controllo che potesse vigilare sulla piena applicazione dell'autorizzazione integrata ambientale e sui conseguenti investimenti previsti;
considerato che:
l'Ilva di Taranto è un patrimonio industriale fondamentale per il sistema Italia e la sua chiusura rappresenterebbe un colpo mondiale mortale all'industria siderurgica nazionale;
Ilva SpA, società di proprietà del Gruppo Riva, è presente sul territorio nazionale con ulteriori unità produttive a Genova, Novi Ligure, Racconigi, Patrica;
lo stabilimento di Patrica, in provincia di Frosinone, è specializzato nella produzione di zincato alluminato e opera in rapporto di dipendenza tecnico-operativa dallo stabilimento Ilva di Taranto;
presso tale stabilimento sono attualmente impiegati 67 lavoratori di cui 2 quadri, 15 impiegati, 4 interinali, 46 operai;
considerato altresì che, a quanto risulta agli interroganti:
nel febbraio 2012 la proprietà ha avviato una procedura di richiesta di Cassa integrazione guadagni straordinaria per le unità produttive di Taranto, Patrica e Torino, conclusa con un accordo presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali in data 14 marzo 2013;
il 22 aprile 2013 l'amministratore delegato di Ilva SpA ha comunicato la chiusura dello stabilimento di Patrica ravvisando situazioni tali da non poter determinare esuberi di natura strutturali;
già in precedenza la proprietà aveva manifestato l'intenzione di procedere alla chiusura di detto stabilimento dopo aver delocalizzato e trasferito integralmente le attività di alluminatura allo stabilimento di Novi Ligure;
con il sequestro del prodotto finito e semilavorato del sito di Taranto disposto dalla magistratura in data 26 novembre 2012 veniva di fatto bloccato il piano di riconversione in attesa dell'entrata in vigore del decreto-legge salva-Ilva (decreto-legge n. 207 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 231 del 2012);
nonostante il parere favorevole espresso della Consulta su tale decreto, la società ha ritenuto di dover procedere alla cancellazione del nuovo piano industriale dello stabilimento di Patrica;
è di questi giorni la notizia delle dimissioni in blocco del consiglio d'amministrazione in seguito al sequestro di otto milioni di euro;
la chiusura dello stabilimento Ilva di Patrica e la conseguente perdita di 67 posti di lavoro si inseriscono nel quadro di una grave crisi occupazionale e di deindustrializzazione del territorio frusinate in cui negli ultimi anni si sta assistendo ad un preoccupante declino socio-economico, che non accenna a diminuire;
preoccupano, inoltre anche le pesanti ricadute prodotte anche del fallimento di un'altra importante azienda come la Videocon Tecnologis di Anagni, con i suoi 1.300 dipendenti per i quali è scaduta la cassa integrazione ed è stata avviata la procedura di mobilità;
considerato che nei giorni scorsi il Governo, con un provvedimento d'urgenza (decreto-legge n. 61 del 2013), ha disposto il commissariamento temporaneo dello stabilimento di Taranto ciò al fine di assicurare la continuità della produzione, il risanamento ambientale e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali,
si chiede di sapere:
in questa fase di gestione eccezionale e straordinaria di Ilva SpA, quali iniziative di propria competenza i Ministri in indirizzo intendano adottare per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Patrica, salvaguardando in tal modo gli attuali livelli occupazionali, evitando ulteriori, gravi danni economici e sociali al territorio frusinate fortemente piegato dalla crisi economica di questi anni e da una scarsa politica di investimenti da parte dello Stato;
se non ritengano necessario, anche alla luce delle ultime iniziative adottate nei confronti dell'Ilva di Taranto, rivedere il piano di sviluppo industriale della stessa società anche nell'ottica del rilancio del sito di Patrica;
se, in fine, non intendano al più presto adottare le misure per il riconoscimento dell'area di crisi industriale del sistema locale del lavoro Frosinone Anagni ai sensi del decreto-legge n. 83 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134 del 2012, il cui atto di adesione è sottoscritto anche dal Comune di Patrica oltre che da altri 29 comuni interessati, anche in considerazione degli impegni assunti in tal senso dal Governo il 12 giugno 2013 con l'accoglimento dell'ordine del giorno G1.20 al decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43.
(3-00151)