SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


13a Commissione permanente
(TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI)


*283ª seduta: martedì 31 gennaio 2017, ore 15,15
284ª e 285ª seduta: mercoledì 1° febbraio 2017, ore 8,45 e 15
286ª seduta: giovedì 2 febbraio 2017, ore 8,45


ORDINE DEL GIORNO

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Comunicazioni del Presidente
Svolte

IN SEDE REFERENTE

I. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. CUOMO. - Misure urgenti in materia di gestione e prevenzione del rischio idrogeologico - Relatore alla Commissione CUOMO
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1101)
2. DI GIACOMO ed altri. - Istituzione del Parco nazionale del Matese - Relatore alla Commissione MANCUSO
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1776)
3. Paola DE PIN. - Norme straordinarie per il miglioramento della qualità dell'aria a tutela della salute e dell'ambiente nella Pianura Padana - Relatore alla Commissione ARRIGONI
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2277)
4. ORELLANA ed altri. - Delega al Governo per la modifica della normativa in materia di utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura - Relatore alla Commissione MIRABELLI
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 9ª, della 10ª e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2323)
5. Deputato Raffaella MARIANI ed altri. - Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque (Approvato dalla Camera dei deputati) - Relatore alla Commissione MORGONI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 9ª, della 10ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2343)
6. Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Realacci ed altri; Patrizia Terzoni ed altri) - Relatori alla Commissione MANCUSO e VACCARI
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2541)
II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. D'ALI'. - Disposizioni per lo sviluppo sostenibile delle piccole isole
(Pareri della 1ª, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(117)
2. DE POLI. - Disposizioni per favorire la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile delle isole minori
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(512)
3. Pamela Giacoma Giovanna ORRÙ ed altri. - Misure per la crescita nelle isole minori. Laboratorio Isole
(Pareri della 1ª, della 2a, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(828)
4. RANUCCI ed altri. - Misure a sostegno delle isole minori finalizzate ad uno sviluppo sostenibile
(Pareri della 1ª, della 2a, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(962)
5. SANTANGELO ed altri. - Legge quadro per lo sviluppo delle isole minori
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6ª, della 7ª, della 8a, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1650)
- Relatore alla Commissione MANCUSO

III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. CASSON ed altri. - Nuova normativa speciale per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna. Delega al Governo in materia di assetti e competenze istituzionali lagunari
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª e della 14ª Commissione)
(198)
2. DE POLI. - Riforma della legislazione speciale per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª e della 14ª Commissione)
(312)
3. DALLA TOR ed altri. - Riforma della legislazione speciale per la salvaguardia di Venezia e la sua laguna
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª e della 14ª Commissione)
(1060)
- Relatori alla Commissione DALLA ZUANNA e Laura PUPPATO

AFFARI ASSEGNATI

I. Esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, degli affari:
1. Problematiche ambientali derivanti dal transito delle grandi navi nella laguna di Venezia
(n. 618)
2. Problematiche connesse alla prevenzione del rischio sismico e idrogeologico sul territorio nazionale
(n. 849)
3. Problematiche ambientali connesse alla demolizione dell'edilizia abusiva
(n. 853)
4. Problematiche ambientali relative alla situazione dei rifiuti in talune Regioni e Città italiane
(n. 854)

II. Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, dell'affare:
Problematiche ambientali che interessano la centrale ENEL di Cerano in Brindisi e le conseguenti ricadute nella Penisola salentina - Relatore alla Commissione ZIZZA
(n. 385)

ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA

I. Seguito dell'esame, ai sensi dell’articolo 144 del Regolamento, degli atti comunitari:
1. Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione del regolamento (UE) n. 691/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai conti economici ambientali europei (COM (2016) 663 definitivo) - Relatore alla Commissione MIRABELLI
(Osservazioni della 3ª, della 5ª e della 14ª Commissione)
(n. 247)
2. Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni "Governance internazionale degli oceani: un'agenda per il futuro dei nostri oceani" (JOIN (2016) 49 definitivo) - Relatore alla Commissione CALEO
(Osservazioni della 3ª, della 10ª e della 14ª Commissione)
(n. 254)
3. Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio "Attuazione dell'accordo di Parigi. Progressi dell'UE verso il raggiungimento dell'obiettivo minimo "-40%" (richiesta dall'articolo 21 del regolamento (UE) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2013 relativo a un meccanismo di monitoraggio e comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra e di comunicazione di altre informazioni in materia di cambiamenti climatici a livello nazionale e dell'Unione europea e che abroga la decisione n. 280/2004/EC) (COM (2016) 707 definitivo) - Relatrice alla Commissione PUPPATO
(Osservazioni della 3ª e della 14ª Commissione)
(n. 258)
4. Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulle statistiche elaborate conformemente al regolamento (CE) n. 2150/2002 relativo alle statistiche sui rifiuti e sulla loro qualità (COM (2016) 701 definitivo) - Relatore alla CommissioneVACCARI
(Osservazioni della 1ª, della 3ª e della 14ª Commissione)
(n. 271)
5. Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni "Il futuro sostenibile dell'Europa: prossime tappe L'azione europea a favore della sostenibilità" (COM (2016) 739 definitivo) - Relatore alla Commissione DALLA ZUANNA
(Osservazioni della 3ª, della 5ª e della 14ª Commissione)
(n. 280)

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO

GIOVANARDI- Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Premesso che:

in data 16 aprile 2015 il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Barbara Degani, ha risposto in 13a Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato ad un atto di sindacato ispettivo dell'interrogante in tema di utilizzo di cave estrattive in provincia di Modena al servizio della costruenda arteria autostradale "Cispadana" (3-01617);

la risposta, come rilevato anche dal Presidente della Commissione, ha totalmente eluso le questioni poste, si chiede di conoscere quali risultino le ragioni del tentativo di cancellare senza motivazione dalla programmazione provinciale di Modena la cava "Forna Pascoletti" sita nel comune di Finale Emilia per favorire l'aumento di cubature di due cave site nel comune di San felice sul Panaro, con uno spostamento di valore di alcuni milioni di euro, e a chi facciano capo le cave beneficiarie di questo spostamento.


(3-01860)
DALLA ZUANNA, PUPPATO, CASSON, CUCCA, CUOMO, FASIOLO, LAI, SANTINI, SCALIA, SOLLO- Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

in questi giorni è iniziata l'attività di disboscamento e scavo relativo al progetto "Derivazione delle falde del medio Brenta all'interno del Modello strutturale degli acquedotti del Veneto (MOSAV) e dello Schema acquedotti Veneto centrale (SAVEC)", nei pressi e nel letto del medio corso del fiume Brenta, destando fondati timori sia fra i cittadini che fra gli amministratori locali;

nel corso degli ultimi decenni, il medio corso del Brenta (fra Bassano e Padova) è stato sottoposto all'escavazione di milioni di tonnellate di ghiaia, che hanno portato a rilevanti modifiche morfologiche e a gravi scompensi e rischi di dissesto ambientale. Ad esempio, una profonda modifica di carattere idrogeologico del territorio di Carmignano di Brenta, di San Giorgio in Brenta (Comune di Fontaniva, in provincia di Padova) e di tutta la zona circostante è avvenuta quando, a partire dal primo dopoguerra, sono cominciate le escavazioni di ghiaia e sabbia nel greto del fiume per poi estendersi in cave di profondità a poche decine di metri dal fiume. Questa attività ha prodotto un duplice effetto, abbassando il letto del fiume di diversi metri (fino a 7) e abbassando il livello delle falde. L'abbassamento del letto del fiume ha portato al crollo del ponte di Fontaniva sul fiume Brenta nel 1976, durante una piena, il dissesto statico del ponte della ferrovia a poche decine di metri, il dissesto statico del ponte di Carturo a pochi chilometri a valle da San Giorgio in Brenta;

colpisce anche la creazione del cosiddetto bacino Giaretta, sulla sponda destra del Brenta in località Camazzole (Comune di Carmignano, Padova), un'enorme depressione profonda fino a 15 metri ed estesa per 90 ettari costruita negli anni 1986-1988 con la scusa di creare una vasca di laminazione, peraltro mai autorizzata come tale dall'Autorità di bacino, che non ha però mai visto realizzare il completamento delle sponde arginali, e di fatto ha sconvolto l'assetto idrogeologico dell'area, garantendo nel contempo la realizzazione di enormi profitti per la vendita di ghiaia, senza portare però alcun vantaggio dal punto di vista della sicurezza idraulica;

l'attività di escavazione negli anni recenti si è ridotta e poi bloccata, grazie anche alla continua attività di gruppi di cittadini e di amministrazioni locali, che hanno puntato ad un diverso rapporto con il territorio e con il fiume, visto come oasi ambientale da fruire e vivere da parte di tutti, fatta salva la necessaria attività di messa in sicurezza idrogeologica;

tuttavia, negli ultimi anni sono state proposte nuove attività di modifica morfologica del corso del Brenta, di diversa natura: scavo di nuovi pozzi per il prelievo di acqua dolce in falda; rafforzamento degli argini (ma con il prelievo "a compensazione" di ulteriore materiale); interventi per favorire la ricarica della falda. Tutti questi interventi, curiosamente, prevedono il prelievo di grandi quantità di ghiaia. Insomma, si scrive acqua, si legge ghiaia;

tali interventi, specialmente quelli di escavazione dei pozzi per il prelievo di acqua dolce, hanno conosciuto nelle ultime settimane una forte accelerazione, con l'idea di aumentare i prelievi direttamente dalla falda anche per rifornire gli acquedotti della bassa pianura veneta, recentemente minacciati dalla presenza di inquinanti chimici. Le ruspe sono tornate sulle sponde del Brenta;

entrando più nello specifico, desta perplessità la costruzione di 5 nuovi pozzi in alveo del Brenta nel comune di Carmignano (per la cui protezione si prevede l'escavazione in alveo di circa 100.000 metri cubi di materiale), dato che 4 nuovi pozzi a ovest, fuori alveo, già previsti e autorizzati, porteranno a un prelievo di 950 litri al secondo a regime se dimostrabile, mentre i 4 pozzi già esistenti, gestiti dalla società Etra, prelevano già 800 litri al secondo. I lavori per la costruzione di tali pozzi in alveo sono iniziati in questi giorni, destando allarme fra i cittadini e gli amministratori;

negli ultimi mesi i rappresentanti del Gruppo Ambiente di Carmignano e del comitato "Giù le mani dal Brenta" hanno sottoposto all'attenzione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, della Regione Veneto, delle amministrazioni provinciali di Padova e Vicenza, del Consorzio di bonifica Brenta, del Consiglio di bacino Brenta, dei sindaci del territorio interessato e dell'Arpav numerose osservazioni e richieste di chiarimento in merito ai progetti della Regione Veneto per la realizzazione di nuovi pozzi a Carmignano di Brenta. A supporto di tali allarmi si segnalano alcune note stilate dal Consorzio di bonifica Brenta (30 dicembre 2015), dalla società botanica italiana (17 novembre 2015), dal Centro italiano studi di biologia ambientale (20 dicembre 2015), dall'Associazione italiana ittiologi acque dolci del 27 novembre 2015;

tali gravi problematiche sono state rappresentate anche in un'interrogazione posta in data 23 settembre 2015 dal consigliere regionale Ruzzante all'assessore per l'ambiente della Regione Veneto, a cui è stata data una risposta giudicata però non soddisfacente;

relativamente al progetto di difesa della sponda sinistra del Brenta, tra Cittadella, Carmignano e Fontaniva (tutti comuni in provincia di Padova), che prevede l'escavazione di circa 600.000 metri cubi di ghiaia a compensazione per la realizzazione di un argine di circa 600-700 metri, si evidenza che l'intervento porterebbe a un sistematico abbassamento dell'area, in alcuni punti anche di 4 metri e mezzo, esteso da argine ad argine per qualche chilometro di lunghezza; ciò significa che tutto quello che c'è all'interno degli argini (golene, aree verdi, habitat fluviale, habitat faunistico e floreale) dovrebbe essere completamente spianato. L'ingente materiale dovrebbe essere trasportato fuori dagli argini del Brenta con l'impiego di decine di migliaia di camion e lungo una viabilità inadeguata con conseguente inquinamento ambientale. Di nuovo, si scrive "protezione dall'acqua", si legge "escavazione di ghiaia";

nel contempo, non vi è traccia di interventi sulla sponda destra del Brenta, a difesa del comune di Carmignano, che, particolarmente nella località Camazzole, sul lato nord-est del bacino Giaretta, risulta fortemente indebolita, come risulta anche dalle note dell'Autorità di bacino del 28 marzo 2001 e precedenti;

durante l'incontro tra sindaci e comitati dei cittadini del dicembre 2015, è stata sollecitata la necessità di intervento da parte della commissione tecnica per una valutazione approfondita e permanente sull'impatto dei previsti nuovi pozzi ed escavazioni sull'habitat naturale e urbano interessato. Non viene posta in questione la necessaria solidarietà fra territori per garantire un corretto approvvigionamento idrico alla bassa pianura. Quanto avvenuto in questi anni dimostra che, spesso, tali attività vengono utilizzate per garantire interessi privati, senza tuttavia raggiungere i risultati previsti, con seri rischi per l'ambiente e la sicurezza idrogeologica;

appare ragionevole nel caso specifico, prima di scavare nuovi pozzi in alveo, valutare l'effetto sulla falda dei già previsti nuovi pozzi costruiti extra alveo e garantire il previsto progetto di rimpinguamento della falda;

vista la grande rilevanza che il fiume Brenta occupa nell'idrografia e nell'assetto idrogeologico della pianura padano-veneta,

si chiede di sapere:

quali iniziative di competenza i Ministri in indirizzo intendano adottare per garantire il giusto equilibrio fra le esigenze di approvvigionamento idrico della bassa pianura veneta, il mantenimento del livello di falda nell'alta pianura e la protezione dell'ambiente fluviale del medio corso del Brenta, scongiurando lo scempio di uno straordinario habitat naturale;

quali iniziative intendano adottare per accelerare le opere di messa in sicurezza degli argini del medio corso del Brenta, evitando nel contempo che, con la scusa di interventi di protezione, si realizzino con il metodo della compensazione ulteriori e devastanti escavazioni di ghiaia, che rischiano di causare danni maggiori rispetto a quelli che si vorrebbero evitare.

(3-02775)