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GIUNTA PER IL REGOLAMENTO
MERCOLEDI' 11 OTTOBRE 2017
18a seduta

Presidenza del Presidente del Senato
GRASSO


La seduta inizia alle ore 12.55


Il PRESIDENTE comunica che il Comitato ristretto, costituito nella seduta dell'11 luglio scorso e composto dai senatori Bernini, Buccarella, Calderoli e Zanda, ha predisposto una proposta unitaria di modifica al Regolamento del Senato che è stata distribuita ai componenti della Giunta.

Il senatore ZANDA esprime la propria personale soddisfazione sul complesso delle modifiche proposte, dirette a semplificare i lavori del Senato e condivise nel merito da tutti i componenti del Comitato.
In particolare, una delle novità più significative è rappresentata dall'introduzione, all'articolo 14, di norme antiframmentazione in materia di costituzione dei Gruppi parlamentari: ciascun Gruppo, composto da almeno 10 senatori, dovrà infatti rappresentare un partito o un movimento politico che abbia presentato alle elezioni del Senato propri candidati con il medesimo contrassegno e non sarà più consentita la costituzione successiva di nuovi Gruppi che non abbiano analoghe caratteristiche.
Alla stessa ratio risponde la previsione della decadenza dall'incarico dei componenti dell'Ufficio di Presidenza, sia dell'Assemblea sia delle Commissioni, che entrino a far parte di un Gruppo diverso da quello al quale appartenevano al momento dell'elezione.
Si è inoltre inteso valorizzare l'attività delle Commissioni permanenti, con particolare riguardo alla fase dell'istruttoria legislativa: nella programmazione dei lavori due settimane al mese saranno infatti riservate esclusivamente ai lavori in sede decentrata.
In relazione ai pareri sulle nomine governative, la proposta introduce inoltre la possibilità per le Commissioni di procedere all'audizione del candidato proposto dal Governo.
Nell'ottica di una sempre più stretta convergenza dei regolamenti parlamentari delle due Camere, il senatore Zanda segnala che il Comitato ristretto ha ritenuto di attribuire alla 11a Commissione permanente anche la competenza in materia di lavoro pubblico, analogamente a quanto previsto dal Regolamento della Camera dei deputati. Alla stessa logica corrisponde anche la modifica della disciplina di cui all'articolo 107 del Regolamento, in materia di maggioranza nelle deliberazioni. Per il computo degli astenuti si è scelto infatti di adottare una disciplina analoga a quella prevista nell'altro ramo del Parlamento, che considera gli astenuti presenti ai soli fini del numero legale, mentre ai fini del raggiungimento del quorum deliberativo vengono computati soltanto i voti favorevoli o contrari.
Con specifico riferimento ai lavori dell'Assemblea, il Comitato ha proceduto, da un lato, alla soppressione di disposizioni sostanzialmente disapplicate, come ad esempio l'articolo 98 in materia di richiesta di parere del CNEL; dall'altro ad una significativa razionalizzazione di alcune fasi del procedimento in Aula. E' previsto in particolare che la seduta dell'Assemblea sia unica, anziché suddivisa in antimeridiana e pomeridiana ed è stata eliminata la possibilità di richiedere la verifica del numero legale in sede di votazione del processo verbale; viene ridotta la durata di tutti gli interventi e la validità della richiesta di voto elettronico, effettuata ad inizio seduta, viene estesa a tutte le votazioni. Inoltre, la possibilità di presentare questioni incidentali o proposte di modifica al Calendario dei lavori è stata limitata ad un senatore per Gruppo parlamentare.
Si sofferma, infine, sulle modifiche dirette ad accelerare l'iter di alcuni provvedimenti: la proposta prevede infatti un rafforzamento della procedura di urgenza e introduce una corsia preferenziale per i disegni di legge, gli atti d'indirizzo e di sindacato ispettivo, sottoscritti da almeno un terzo dei componenti del Senato.

Il senatore CALDEROLI illustra la proposta del Comitato ristretto con la quale si è inteso fare tesoro dell'esperienza maturata nell'applicazione in concreto del Regolamento. In particolare, le proposte di modifica all'esame della Giunta perseguono tre finalità: razionalizzazione della disciplina della discussione, misure per scongiurare la frammentazione dei Gruppi politici, strumenti di garanzia delle prerogative dell'opposizione.
Precisa che il voto per alzata di mano è stato mantenuto per le sole deliberazioni aventi carattere squisitamente procedurale, con l'eccezione della questione pregiudiziale, la quale, conformemente a quanto previsto dal Regolamento della Camera dei deputati, sarà posta in votazione a scrutinio elettronico.
La previsione dell'assegnazione dei disegni di legge, di regola in sede deliberante o redigente - ad eccezione dell'ipotesi per le quali l'articolo 72, ultimo comma, della Costituzione prevede la riserva di esame in Assemblea - risulta a suo avviso del tutto armonica con la scelta di riservare due settimane al mese per l'attività delle Commissioni.
Ritiene meritevole di particolare apprezzamento la previsione del parere della Commissione bilancio limitatamente alle modifiche introdotte in Commissione. L'introduzione di misure di razionalizzazione della discussione, quali la riduzione ad una sola proposta per ciascun Gruppo parlamentare in sede di modifica del Calendario, di questioni incidentali, ovvero in sede di illustrazione degli emendamenti, consentirà una discussione più celere riducendo il rischio di un ricorso a tali istituti per ragioni di mero ostruzionismo.
Oltre ad un considerevole ridimensionamento dei tempi di intervento - prosegue il senatore Calderoli - risultano di particolare interesse le modifiche concernenti il voto a scrutinio segreto, che traggono spunto dalla disciplina attualmente prevista nell'altro ramo del Parlamento.
I criteri di composizione della 14a Commissione permanente vengono uniformati rispetto a quelli previsti per le altre Commissioni e viene, per la prima volta, dettata una disciplina di maggior dettaglio con riguardo alle modalità di posizione della questione di fiducia su emendamenti, in particolar modo rispetto alle possibilità di fornire precisazioni o effettuare correzioni su testi sui quali la fiducia è già stata posta.
Con riguardo alle disposizioni volte a limitare il fenomeno della frammentazione dei Gruppi parlamentari, si sofferma sul nuovo comma 4 dell'articolo 14, che ammette la possibilità di costituire Gruppi autonomi successivamente all'avvio della Legislatura nel solo caso in cui corrispondano a singoli partiti o movimenti politici che si siano presentati alle elezioni uniti o collegati.
Ritiene inoltre di particolare importanza la previsione dell'obbligo di convocare la Giunta per il Regolamento ove ne facciano richiesta un terzo dei senatori, la possibilità di attivare la calendarizzazione dei disegni di legge su impulso del medesimo quorum, nonché l'introduzione di un regime per il question time sul modello di quello previsto dal Regolamento della Camera. Viene infine introdotta una nuova disciplina per i disegni di legge di iniziativa popolare, il cui esame in sede referente deve essere concluso entro tre mesi dall'assegnazione. Decorso tale termine, il disegno di legge è iscritto d'ufficio nel calendario dei lavori dell'Assemblea.
Il senatore Calderoli segnala infine all'attenzione della Giunta l'opportunità di valutare l'introduzione di una disposizione concernente la verifica da parte della Presidenza dell'omogeneità del contenuto dei disegni di legge. Tale disposizione, tuttavia, dovrebbe essere in ogni caso condivisa anche dall'altro ramo del Parlamento.

A seguito dell'obiezione del PRESIDENTE, che ritiene necessario approfondire i profili di legittimità circa l'esercizio di poteri di valutazione della Presidenza con riferimento ai decreti-legge, il senatore Calderoli propone di esaminare tali aspetti in una fase successiva.

Il senatore BUCCARELLA, pur dichiarandosi favorevole ad una disposizione che consenta un vaglio della Presidenza sull'omogeneità dei disegni di legge, anche al fine di esercitare una sorta di moral suasion nei confronti degli attori istituzionali, conviene con la proposta del senatore Calderoli.
Nell'esprimere apprezzamento sul complesso delle modifiche proposte dal Comitato, manifesta tuttavia alcune perplessità sul nuovo articolo 34, che prevede l'assegnazione preferenziale dei disegni di legge, ad esclusione di quelli coperti da riserva di Assemblea, alternativamente in sede deliberante o redigente. Al fine di evitare problemi di interpretazione, sarebbe a suo avviso preferibile individuare solo una delle due sedi quale sede di assegnazione preferenziale.

Il PRESIDENTE, nel condividere una osservazione del senatore Zanda, rileva che i disegni di legge potrebbero essere assegnati di regola in sede redigente, salvo che ne sia richiesta l'assegnazione in deliberante ai sensi dell'articolo 35 del Regolamento. Sarà in ogni caso possibile discutere della migliore formulazione della norma in sede di esame degli emendamenti.

Il senatore FERRARA esprime perplessità sulla modifica che riguarda i tempi e le modalità di espressione del parere della Commissione bilancio sugli emendamenti. Un esame riferito esclusivamente alle modifiche approvate dalla Commissione al termine dell'esame in sede referente, risponde certamente ad esigenze di celerità dei lavori; tuttavia, durante la discussione in Assemblea, la 5a Commissione sarebbe comunque costretta ad esprimersi sulla copertura finanziaria di tutti gli emendamenti presentati, con la concreta probabilità di ritardare i lavori dell'Aula. In alternativa alla soluzione avanzata dal Comitato, propone pertanto alla Giunta di valutare la possibilità di introdurre per tutti i disegni di legge procedure che limitino la presentazione degli emendamenti in Assemblea, sul modello di quanto già previsto per i disegni di legge collegati dall'articolo 126-bis del Regolamento.

Il senatore CALDEROLI, nel rispondere alle perplessità espresse dal senatore Ferrara, precisa che la modifica all'articolo 40 del Regolamento, relativa ai pareri della Commissione bilancio, va letta ed interpretata nel presupposto che, a seguito dell'approvazione delle modifiche proposte, due terzi dei lavori del Senato si svolgeranno in Commissione: i lavori dell'Assemblea non dovrebbero pertanto subire ritardi. In questa stessa cornice va altresì intesa la modifica all'articolo 34 del Regolamento relativa all'assegnazione preferenziale in sede deliberante o redigente dei disegni di legge. Si dichiara comunque favorevole ad aderire eventualmente alla proposta di riservare l'assegnazione preferenziale alla sola sede redigente, che ha comunque il pregio di sottrarre all'esame dell'Aula alcune fasi, come la relazione o la discussione generale.

Il senatore ZANDA rileva come la formulazione del comma 1-bis dell'articolo 34 non fornisca una indicazione di priorità nell'assegnazione in sede deliberante o redigente; ad ogni modo, si dichiara disponibile a valutare una proposta in tal senso, anche in sede di esame degli emendamenti.

Il PRESIDENTE, non essendovi ulteriori richieste di intervento, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti per venerdì 20 ottobre.

La seduta termina alle ore 13.35