SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


8a Commissione permanente
(LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI)


*309a seduta: mercoledì 3 maggio 2017, ore 8,30
310a seduta: giovedì 4 maggio 2017, ore 9


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 139-bis del Regolamento, dell'atto:
Schema di decreto legislativo recante razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, finalizzata al rilascio di un documento unico - Relatori alla CommissioneBORIOLI e GIBIINO
(Previe osservazioni della 1a Commissione)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 8, commi 1, lettera d), e 5, della legge 7 agosto 2015, n. 124)
Seguito e conclusione esame. Parere favorevole con condizioni e osservazioni (n. 392)

INTERROGAZIONI ALL’ORDINE DEL GIORNO


FASIOLO- Ai Ministri dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

Rai Way SpA è la società italiana proprietaria delle infrastrutture e degli impianti per la trasmissione e diffusione televisiva e radiofonica della Rai;

è presente capillarmente su tutto il territorio nazionale disponendo di una sede centrale a Roma, 23 sedi territoriali e oltre 2.300 siti dislocati sul territorio italiano;

l'importo del canone ordinario (uso domestico) è stato ridotto per il 2016 a 100 euro, diviso in rate addebitate nella bolletta elettrica a partire dal mese di luglio, con l'auspicabile risultato di incidere sensibilmente sull'alta percentuale di evasione dell'imposta;

considerato che:

numerosi sindaci e amministratori italiani hanno segnalato, a seguito del passaggio al segnale digitale terrestre, le costanti e crescenti difficoltà di accesso al servizio televisivo pubblico da parte di singoli utenti e famiglie;

numerosi enti territoriali, in diverse regioni italiane, negli ultimi 10 anni, hanno acquistato e gestiscono direttamente, con notevoli costi, impianti di diverse dimensioni e potenza per assicurare la trasmissione del segnale televisivo nelle zone non raggiunte dal segnale delle torri gestite da Rai Way;

tenuto conto che:

all'obbligo al pagamento dell'imposta del canore Rai deve corrispondere la reale possibilità di fruizione del servizio radiotelevisivo, garantendo la ricezione di tutti i canali in chiaro, in particolare quelli del servizio pubblico;

l'assenza o la debolezza del segnale televisivo digitale terrestre non colpisce solo le aree interne di montagna (oggetto specifico dell'interrogazione 3-02552), ma anche località costiere di primario interresse turistico-ricettivo quali Grado (Gorizia) e Lignano Sabbiadoro (Udine);

le migliaia di cittadini, non raggiunte da un segnale sufficiente per la ricezione in chiaro delle trasmissioni televisive diffuse sulla piattaforma del digitale terreste, hanno dovuto provvedere, a proprie spese, all'acquisto di un decoder satellitare e all'installazione dell'antenna parabolica per un importo complessivo di circa 250 euro,

si chiede di sapere:

quale sia la valutazione in merito alla necessità di attuare interventi di indirizzo nei confronti del concessionario unico del servizio pubblico radiotelevisivo, socio di maggioranza assoluta di Rai Way SpA, al fine di: avviare un completo monitoraggio su tutto il territorio italiano relativo alla ricezione del segnale televisivo, coinvolgendo nel monitoraggio le Regioni, le Unioni di Comuni, le associazioni di enti locali quali Anci; impegnare Rai Way nel potenziamento delle infrastrutture per la trasmissione del segnale televisivo; attivare un tavolo interministeriale relativo alle strategie per la risoluzione del divario digitale, secondo quanto previsto dall'Agenda digitale nazionale;

se, nelle more dell'attuazione degli interventi richiesti, i Ministri in indirizzo intendano attivarsi, per quanto di competenza, al fine di riconoscere una riduzione del canone di abbonamento al servizio radiotelevisivo pubblico per quei cittadini che risiedono in comuni non raggiunti o raggiunti solo parzialmente dal segnale diffuso dagli impianti di proprietà di Rai Way SpA.


(3-02650)


PAGLIARI- Al Ministro dello sviluppo economico. -

Premesso che:

con più sentenze, pubblicate l'11 maggio 2016, il TAR dell'Emilia-Romagna, sez. distaccata di Parma, ha annullato i provvedimenti di soppressione degli uffici postali di alcuni comuni o loro frazioni;

il TAR fonda l'accoglienza, essenzialmente, sulla tesi che, quand'anche siano stati rispettati i parametri di distanza dall'ufficio postale, la soppressione non può essere decisa senza sentire il Comune "interessato" e senza la dimostrazione che la soppressione è giustificabile in ragione della situazione complessiva del contesto e non per il mero interesse economico dell'azienda Poste italiane: e ciò perché la società stessa riceve un contributo statale, altrimenti non giustificabile, stante il divieto di aiuti di Stato, per compensare il danno economico provocato dalle sedi disagiate;

è evidente che tali motivi assumono, sul piano politico, un rilievo che va oltre il caso singolo e concreto e pongono il problema di una revisione delle decisioni assunte e caratterizzate dagli stessi vizi dei provvedimenti annullati,

si chiede di sapere quali orientamenti il Ministro in indirizzo intenda assumere in riferimento alla vicenda in questione.

(In allegato alla presente interrogazione è stata trasmessa documentazione che resta acquisita agli atti del Senato).


(3-02926)