SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVI LEGISLATURA --------------------

7a Commissione permanente
(ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI, RICERCA
SCIENTIFICA, SPETTACOLO E SPORT)


75ª seduta: martedì 10 febbraio 2009, ore 15
76ª e 77ª seduta: mercoledì 11 febbraio 2009, ore 8,30 e 15


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

I. Interrogazioni.Svolte

II. Seguito dell'audizione, ai sensi dell'articolo 46, comma 1, del Regolamento, del Ministro per i beni e le attività culturali sulle prospettive di riforma delle fondazioni lirico-sinfoniche.

IN SEDE CONSULTIVA
Esame del disegno di legge:
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 dicembre 2008, n. 200, recante misure urgenti in materia di semplificazione normativa (Approvato dalla Camera dei deputati). - Relatore alla Commissione POSSA.
(Parere alla 1a Commissione)Esame e rinvio
(1342)

IN SEDE REFERENTE

Esame congiunto dei disegni di legge:
1. Legge quadro sulla qualità architettonica.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 8ª, della 13ª Commissione della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1264)
2. ASCIUTTI ed altri .- Legge quadro sulla qualità architettonica.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 13ª Commissione della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1062)
- Relatore alla Commissione ASCIUTTI.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

I. Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 139-bisdel Regolamento, degli atti:
1. Proposta di nomina di un componente, in qualità di consigliere delegato, del Consiglio di amministrazione della Fondazione "Istituto nazionale per il dramma antico".
(n. 25)
2. Proposta di nomina di un componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione "Istituto nazionale per il dramma antico".
(n. 26)
3. Proposta di nomina di un componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione "Istituto nazionale per il dramma antico".
(n. 27)
4. Proposta di nomina di un componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione "Istituto nazionale per il dramma antico".
(n. 28)
(Parere al Ministro per i beni e le attività culturali, ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo 29 gennaio 1998, n. 20)

- Relatrice alla CommissioneDE FEO.

II. Esame, ai sensi dell'articolo 139-bisdel Regolamento, degli atti:
1. Proposta di nomina del Presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia italiana.- Relatore alla Commissione POSSA.
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento)
(n. 32)

2. Elenco delle proposte di istituzione e di finanziamento di Comitati nazionali e di Edizioni nazionali per l'anno 2009.- Relatore alla Commissione de ECCHER.
(Parere al Ministro per i beni e le attività culturali, ai sensi dell'articolo 2, comma 2, della legge 1° dicembre 1997, n. 420)
(n. 60)

INTERROGAZIONI ALL’ORDINE DEL GIORNO

        FIORONI. – Al Ministro per i beni e le attività culturali. – Premesso che:

            nell’ambito del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante «Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere d’acquisto delle famiglie», tra i fondi reperiti per la relativa copertura finanziaria risultano utilizzati due milioni di euro che il precedente Governo aveva assegnato alle cinque Accademie storiche italiane, tra cui l’Accademia delle belle arti Vannucci di Perugia;#F1#
            in particolare all’Accademia di belle arti Vannucci di Perugia sono state tagliate risorse pari a 400.000 euro, risorse indispensabili ad assicurare la normale attività didattica di un’istituzione antica e blasonata quale è l’Accademia Vannucci;
            l’Accademia Vannucci è uno degli Istituti superiori di istruzione artistica più antichi e prestigiosi d’Italia, oltre che più vivaci sotto il profilo culturale; attualmente accoglie 250 studenti provenienti da quattordici regioni italiane, quattordici Paesi di tre continenti e da trentacinque comuni dell’Umbria; ciò contribuisce a rendere l’Accademia una realtà estremamente composita e dal respiro internazionale;
            il titolo di studio rilasciato dall’Accademia è equipollente a quello universitario;
            il taglio delle risorse previsto nei confronti dell’Accademia Vannucci dal citato decreto-legge comprometterebbe irrimediabilmente la gestione ordinaria dell’istituzione, e precluderebbe ogni possibilità di fare progetti e programmi a lunga scadenza,
        si chiede di sapere:
            se il Ministro in indirizzo non ritenga inopportuno e irragionevole distrarre fondi destinati alla cultura, allo studio e alla ricerca;
            in particolare, se non ritenga urgente e necessario intervenire affinché vengano ripristinate le risorse destinate dal precedente Governo all’Accademia di belle arti Vannucci di Perugia, fiore all’occhiello della cultura e dell’arte del nostro Paese, anche al fine di garantire il diritto allo studio a centinaia di studenti attualmente iscritti presso l’Accademia stessa.

        BASTICO. – Al Ministro dell’istruzione, università e ricerca. – Premesso che:

            il 25 agosto 2008, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, dottor Luigi Catalano, ha emanato il decreto di riorganizzazione degli uffici dirigenziali;
            nell’ambito di tale riorganizzazione, quattro dei sei dirigenti a contratto sono stati rimossi dal loro incarico;
            il 25 agosto erano già trascorsi ventuno giorni dall’entrata in vigore (risalente al 4 agosto 2008) del decreto ministeriale 11 aprile 2008, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 18 luglio 2008, e 11 giorni dalla scadenza dei 90 giorni dalla data in cui il Governo ha ottenuto la fiducia del Parlamento. A parere dell’interrogante, tale provvedimento di rimozione dagli incarichi risulta, quindi, privo dei presupposti giuridici, in quanto alle due scadenze richiamate (entrata in vigore del Regolamento di riorganizzazione dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna e scadenza del termine dei 90 giorni dalla fiducia al Governo), gli interessati non avevano ricevuto nessuna comunicazione relativa alla cessazione del loro incarico e, di fatto, avevano continuato per tacita proroga a svolgere le funzioni loro assegnate;
            per quanto attiene, poi, alla rescissione unilaterale dei contratti dei dirigenti interessati, non c’è stata alcuna considerazione per la competenza, il senso di responsabilità, la capacità e l’impegno espressi nello svolgimento del proprio incarico;
            i contratti dirigenziali hanno durata triennale, dato il valore riconosciuto alla continuità nel sistema scolastico, e considerata la valutazione positiva concordemente espressa sui dirigenti rimossi, si ritiene pertanto grave, immotivata e incoerente con il principio della valorizzazione del merito l’interruzione del loro contratto, a metà mandato e in prossimità d’avvio dell’anno scolastico;
            a Modena, in particolare, la riorganizzazione prevista determina il secondo cambio di dirigenza negli ultimi tre anni;
            si valuta negativamente che il provvedimento – tanto rilevante per il sistema scolastico regionale e locale, poiché incide inevitabilmente sull’organizzazione e sulla qualità dell’offerta scolastica, dalla scuola dell’infanzia a quella superiore – sia stato assunto senza alcun raccordo né con i rappresentanti della Regione Emilia-Romagna né con le autonomie locali. Non solo perché si ritiene che il dialogo e il confronto interistituzionale siano premesse indispensabili per il buon funzionamento del sistema scolastico, ma anche alla luce delle specifiche competenze degli enti territoriali in merito all’edilizia, al sostegno agli alunni con disabilità, ai servizi collegati (mensa, trasporti), ai mediatori culturali per studenti alloglotti, al personale educativo assistenziale. È del tutto evidente che un forte coordinamento nella programmazione tra Uffici scolastici e istituzioni locali vada a vantaggio dell’offerta scolastica e della sua organizzazione,
        si chiede di sapere quali siano le ragioni che hanno ispirato tale provvedimento e quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere per evitare eventuali danni erariali all’amministrazione, data – ad avviso dell’interrogante – la presunta illegittimità del provvedimento in parola.

        POLI BORTONE. – Al Ministro dell’istruzione, università e ricerca. – Premesso che:

            con nota n. 12738 del 29 luglio 2008 la Direzione generale del personale della scuola del Ministero dell’istruzione, università e ricerca comunicava alle Direzioni regionali i nominativi dei neo dirigenti scolastici da nominare in ruolo in entrata presso i diversi Uffici scolastici per l’anno scolastico 2008-2009, secondo le 157 disponibilità comunicate con nota specifica del 16 luglio 2008;
            nella mattinata del 30 luglio 2008 la Direzione generale del personale del Ministero informava, con una nota diramata per le vie brevi, che era stata sospesa la pubblicazione degli elenchi dei candidati idonei alle procedure concorsuali per Dirigente scolastico da assumere per l’anno scolastico 2008-2009 su base interregionale;
            il giorno successivo, 31 luglio 2008, gli elenchi già compilati degli idonei a detto incarico venivano «rivisti, corretti e ripuliti» degli idonei del II settore del concorso ordinario, i quali venivano scalzati dai candidati del I settore dei concorsi riservati del 2002 e del 2006,
        l’interrogante chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto sopra esposto e, in caso affermativo:
            se intenda intervenire al fine di chiarire i motivi, i criteri e le modalità in base ai quali si è provveduto a modificare una graduatoria già compilata e resa pubblica;
            se intenda intervenire al fine di individuare coloro i quali, dirigenti e funzionari, hanno provveduto a tali modificazioni;
            se e con quali mezzi intenda intervenire al fine di porre rimedio a tale operato ripristinando la prima graduatoria stilata e la conseguente nomina alla funzione dirigenziale di tutti i candidati idonei del II settore del concorso ordinario «sostituiti» da quelli dei concorsi riservati, evitando in tal modo che possa essere instaurato un contenzioso che potrebbe vedere l’Amministrazione soccombente.

        ADERENTI. – Al Ministro dell’istruzione, università e ricerca. – Premesso che:

            l’Istituto comprensivo 2 di Mantova include tre sedi scolastiche di scuola primaria denominate Ardigò, Don Mazzolari e Nievo distanti tra di loro da un minimo di 600 metri ad un massimo di un chilometro;
            la percentuale complessiva di alunni stranieri iscritti all’Ardigò è dell’8 per cento (su 250 iscritti), quella della Nievo è del 5,85 per cento (su 461 iscritti) e quella della Don Mazzolari è del 32,50 per cento (su 80 iscritti);
            il plesso scolastico Don Mazzolari, dal punto di vista strutturale (numero aule, giardino, eccetera) è quello che offre qualità migliore;
            a causa del progressivo aumento del numero degli alunni stranieri iscritti presso la Don Mazzolari e della consuetudine ad inserirvi, via via tutti i bambini di nuova immigrazione, con la motivazione che il numero complessivo degli alunni per classe è inferiore rispetto al numero degli alunni delle classi degli altri due plessi, è sempre più riscontrabile la fuga degli alunni italiani dalla scuola indicata (nel 1996 gli alunni iscritti erano 99 con 6 classi, ora sono 80 con 4 classi mentre nelle altre due sedi il numero degli iscritti è progressivamente aumentato negli ultimi 12 anni);
            le famiglie autoctone – prendendo atto che l’amministrazione comunale di Mantova intende assegnare nella zona un alto numero di appartamenti popolari facilmente fruibili da parte delle famiglie straniere – non vogliono che la scuola del quartiere Don Mazzolari assuma l’etichetta di scuola degli «stranieri» perdendo ulteriore utenza italiana e rischiando di scendere al di sotto dei 75 iscritti;
            a causa del programmato dimensionamento delle sedi scolastiche di scuola primaria con un numero inferiore di 75 alunni, le famiglie italiane temono la chiusura del plesso meglio attrezzato rispetto agli altri due;
            il Consiglio di istituto in data 13 febbraio 2008 ha deliberato che, per l’anno scolastico 2008-2009, gli alunni di nuova immigrazione, che devono frequentare la prima classe, saranno inseriti in corso d’anno nelle scuole Nievo e Ardigò, mentre quelli di età superiore saranno iscritti distribuendoli in tutte e tre le sedi. Inoltre ha stabilito che sarà programmata la preparazione dei criteri di inserimento e distribuzione degli alunni stranieri nelle scuole e nelle classi solo durante l’anno scolastico 2008-2009,
        si chiede di sapere per quali motivi il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo 2, dottor Lazzari, non abbia chiesto al Consiglio d’istituto di seguire le procedure indicate dalla circolare ministeriale n. 110 del dicembre 2007. Nello specifico tale circolare: a) indica i tempi utili per definire i criteri di iscrizione degli alunni non cittadini italiani, vale a dire dal mese di aprile ed entro giugno del 2008; b) richiama il decreto del Presidente della Repubblica 398 del 1999 indicante anche la ripartizione e l’assegnazione alle classi; c) chiede l’attivazione di accordi di rete per una distribuzione razionale delle iscrizioni sul territorio, anche attraverso intese con gli enti locali volte all’attivazione di ogni misura di accompagnamento (trasporti, mense, eccetera) utile al raggiungimento di un’equilibrata distribuzione della domanda e dell’offerta dei servizi scolastici attraverso un governo condiviso e programmato fra tutte le istituzioni.

        MARCUCCI. –Al Ministro dell’istruzione, università e ricerca.– Premesso che:

            l’Istituto di Alta formazione artistica e musicale (AFAM) Boccherini di Lucca è stato fondato nel 1842 e vi hanno studiato personaggi che hanno reso famosa la musica italiana nel mondo, come Alfredo Catalani e Giacomo Puccini;
            oggi l’istituto continua a formare giovani che spesso intraprendono brillanti carriere a livello nazionale ed internazionale e sta attuando una programmazione assai vivace e prestigiosa, con la realizzazione di un concertistico, con scambi internazionali con altre scuole (Trauman University del Missouri, Londra, Lione, Madrid, Bonn), con la realizzazione di una rivista, di DVD e CD prodotti dall’istituto stesso, e di numerose masterclass con docenti internazionali;
            l’istituto è stato fra i primi in Italia ad ottemperare a quanto previsto dallo Statuto dell’alta formazione artistica musicale, con la costituzione di tutti gli organi previsti e nel pieno rispetto delle norme del regolamento di contabilità e bilancio sotto il controllo sia dei Revisori dei conti sia del Nucleo di valutazione nominati dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca, vedendosi così assegnare dal Ministero 197.000 euro per l’anno finanziario 2007 e 140.000 euro per l’anno finanziario 2008 come contributi di funzionamento;
            a quanto consta all’interrogante, a bilancio preventivo già approvato, in data 29 ottobre 2008, con lettera del Direttore generale dell’Alta formazione artistica e musicale, Ufficio primo, dottor Giorgio Bruno Civello, il Ministero ha comunicato che «a causa dei tagli e accantonamenti annunciati sugli stanziamenti di bilancio per il prossimo e. f. allo stato non ci sono i presupposti per l’erogazione nell’esercizio in questione del contributo di finanziamento a favore di codeste Istituzioni», azzerando così il previsto contributo statale necessario per la sopravvivenza dell’istituto,#F1#
        si chiede di sapere quali provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda adottare affinché sia ripristinato il contributo in precedenza già assegnato al fine di garantire le condizioni di regolare funzionamento dell’istituto.