GIUNTA PER IL REGOLAMENTO
GIOVEDI' 15 MARZO 2012
15a seduta

Presidenza del Presidente del Senato
SCHIFANI

SEGUITO DELL'ESAME E RINVIO DELLA PROPOSTA DI MODIFICAZIONE DEL REGOLAMENTO: QUAGLIARIELLO E ZANDA - RIFORMA ORGANICA DEL REGOLAMENTO DEL SENATO (DOC. II, N. 29)

Nell'introdurre i lavori il PRESIDENTE comunica che il senatore Quagliariello, a causa di un imprevisto, non potrà prendere parte ai lavori della seduta odierna.

Il senatore BELISARIO avanza preliminarmente una questione di metodo che meriterebbe, a suo avviso, di essere risolta in via definitiva.
Egli, infatti, rende noto di aver trasmesso una seconda lettera alla Presidenza del Senato, al fine di chiedere nuovamente di essere designato relatore al fianco dei senatori Quagliariello e Zanda.
Ritiene inoltre necessario risolvere la questione del testo base che, a suo avviso, non può essere il Documento II, n. 29. Ciò se non altro perché erano state antecedentemente presentate altre iniziative di modifica organica al Regolamento del Senato. Inoltre, non gli pare si possa dire che il documento redatto dai senatori Quagliariello e Zanda, sia il frutto di una compiuta e formalizzata istruttoria capace di includere tutti i contributi già pervenuti alla Giunta.
Alla luce di queste considerazioni, a suo giudizio, occorrerebbe procedere a definire un testo frutto della ricezione di tutti i contributi utili e che possa dirsi davvero esito di un lavoro collegiale. A tal fine, l'istituzione di un Comitato ristretto gli appare la soluzione preferibile.

Il PRESIDENTE, nel prendere atto delle considerazioni di metodo ribadite dal senatore Belisario, lo invita comunque ad illustrare i contenuti della proposta di modifica del Regolamento a sua prima firma, affinché la Giunta sia posta nelle condizioni di valutarne la portata e sviluppare un dibattito che di questa tenga conto anche ai fini della redazione di un testo inclusivo delle proposte di intervento sul Regolamento del Senato. Conferma che si farà garante di ogni spazio di integrazione delle novelle regolamentari, assicurando, senza limiti di tempo, lo sviluppo di ogni apporto costruttivo.

Il senatore BELISARIO ribadisce come quella dianzi illustrata sia una vera e propria questione preliminare di metodo sull'opportunità che non sia il Documento II, n. 29 il testo da cui prendere le mosse.

Il senatore CALDEROLI, al fine di individuare il metodo con cui procedere, fa riferimento al testo dell'articolo 18, comma 3, del Regolamento vigente, secondo il quale spetta alla Giunta l'iniziativa o l'esame di ogni proposta di modificazione del Regolamento.
Da questa norma si inferisce un chiaro favore affinché tutte le proposte di revisione regolamentare trovino uno spazio di illustrazione in Giunta: ciò vale anche per quelle che non siano firmate dai componenti di quest'organo ma da altri membri dell'Assemblea.
In seguito a questa valutazione, si potrà redigere un testo, anche nell'ambito di un Comitato ristretto, che tenga conto di tutti gli spunti provenienti da ciascuna delle iniziative presentate alla Giunta e da essa istruite.

Il senatore ZANDA ribadisce quanto espresso nel corso di una precedente seduta in cui Egli aveva illustrato lo spirito con cui, insieme con il senatore Quagliariello, ha interpretato il mandato ricevuto dalla Giunta. La redazione del testo in corso di esame è stata il frutto di un continuo e costruttivo confronto di orientamenti ma non è da ritenersi definitivo né gravato da preclusioni di integrazione o modifica, il che depone in favore del superamento delle questioni di metodo che oggi sembrano riproporsi all'attenzione della Giunta per il Regolamento.

Il senatore GASPARRI osserva che la massima apertura ai contributi di tutti i Senatori è tangibile non solo per via delle posizioni assunte dai due relatori e le rassicurazioni offerte dalla Presidenza, ma anche apprezzando la partecipazione ai lavori dei senatori Viespoli e Rutelli che, sebbene non componenti della Giunta per il Regolamento, sono posti in condizione di offrire il loro contributo. Stante lo spirito di ampio confronto che si va delineando in questa prima fase istruttoria in seno alla Giunta, auspica che le prospettate questioni di metodo possano trovare una loro composizione, data l'importanza del compito riformatore che tutti sono chiamati ad affrontare.

Il senatore BELISARIO riprende brevemente la parola. Ribadisce una volta ancora le ragioni che ispirano le proprie ripetute richieste di mutare l'andamento assunto dai lavori della Giunta, della quale ricorda la sostanziale inazione per lunghi mesi. Durante questo periodo, peraltro, si è verificata una crisi di Governo e una significativa mutazione degli equilibri tra maggioranza e opposizioni. Ancora una volta considera queste vicende come concause dello squilibrio a sfavore delle opposizioni che oggi si verifica nella composizione del collegio dei relatori nonché nelle incertezze sulla natura - di testo base o di mera proposta tra le tante - del documento redatto dai senatori Quagliariello e Zanda.

La senatrice FINOCCHIARO ricorda che i senatori Quagliariello e Zanda depositarono due proposte organiche di modifica del Regolamento, già prima di redigere il testo oggi all'esame della Giunta.
Il fatto che, a quel tempo, gli sviluppi del rapporto di fiducia tra Camere e Governo non fossero prevedibili per come si manifestano in questo finale di legislatura, rende comprensibile i rilievi svolti dal senatore Belisario. Tuttavia, a suo giudizio, le questioni ribadite anche oggi dal rappresentante dell'Italia dei Valori meritano di trovare soluzione nel confronto di merito sulle modifiche al testo in esame, verso le quali i Relatori e il Presidente hanno manifestato disponibilità. Viceversa, non le pare proficuo insistere su questioni procedurali e di metodo che rischiano di non risultare fruttuose per il buon andamento e l'economia dei lavori della Giunta per il Regolamento.

Il PRESIDENTE, facendo riferimento agli spunti emersi nel corso del dibattito, rileva che, tra tutte le proposte di modifica del Regolamento presentate nel corso della legislatura, ve ne sono soltanto alcune che si prefiggono di apportare organiche innovazioni al tessuto regolamentare; esse sono contenute nei Documenti: II, n. 6, a firma dei senatori Gasparri e Quagliariello; II, n. 13, d'iniziativa dei senatori Zanda, Finocchiaro e altri; II, n. 12, a firma del senatore Belisario e altri; II, n. 14, a firma del senatore D'Alia. Le prime due proposte sono da considerarsi ricomprese in quella oggi all'esame della Giunta per il Regolamento.
Pertanto appare opportuno prendere in considerazione, ai fini del prosieguo della discussione in Giunta, quella a prima firma del senatore Belisario e, previa verifica con l'interessato, quella redatta dal senatore D'Alia che oggi non è presente ai lavori. Le proposte citate potranno essere tenute in particolare riguardo per eventuali modifiche ed integrazioni da apportare al testo predisposto dai senatori Quagliariello e Zanda.

Il senatore CALDEROLI rammenta che nel corso della precedente seduta della Giunta per il Regolamento aveva richiamato l'attenzione sulle modifiche avanzate dal Comitato ristretto istituito per redigere le opportune modificazioni conseguenti all'entrata in vigore del trattato di Lisbona. Ritiene che anche tale contributo debba essere tenuto nel debito conto per integrare il Documento II, n. 29.

Il PRESIDENTE prende atto e chiede se vi siano Senatori che intendono intervenire nella discussione generale sospesa nella precedente seduta.

Interviene il senatore VIESPOLI il quale, precisando di rappresentare alcune considerazioni condivise con il senatore Rutelli, oggi impossibilitato a prendere parte ai lavori, svolge alcuni rilievi sulla disciplina concernente la formazione dei Gruppi parlamentari contenuta nel testo predisposto dai senatori Quagliariello e Zanda.
A parte la necessità di valutare attentamente il rapporto tra il rigido rispetto della corrispondenza tra Gruppi parlamentari e competitori elettorali, con il principio del libero mandato fissato dall'articolo 67 della Costituzione, ritiene che l'impianto generale dell'iniziativa in titolo sia orientato ad un eccessivo rigore nei requisiti necessari alla formazione dei Gruppi. Si scorge altresì una cessione di ruolo dei singoli Senatori in favore delle accresciute prerogative degli stessi Gruppi parlamentari. Tutto ciò conferma l'impressione che si tenda ad uno schema regolamentare di impostazione bipartitica. Esso si esprime in una sorta di connotato "dirigista" del nuovo Regolamento proposto. Più in particolare, le soglie di accesso alla formazione dei Gruppi parlamentari gli appaiono oltremodo rigide, così da imporre al Presidente, tra l'altro, oneri e responsabilità gravosi, nella gestione del dissenso all'interno dei Gruppi. Queste ultime tensioni rischiano di scaricarsi in particolare sul gruppo Misto. Le perplessità rispetto a questi profili non secondari si acuiscono per via della necessità di mantenere il raccordo con le riforme costituzionali ed elettorali, anch'esse in corso di gestazione.

Il senatore PISTORIO condivide che dalla lettura della proposta redatta dai senatori Quagliariello e Zanda emergono gli elementi tipici di una cultura politica di segno tendenzialmente bipolare, se non anche bipartitica. Del pari condivisibile è il rilievo su taluni eccessi di rigidità nei criteri di composizione dei Gruppi.
In particolare, il rafforzamento del principio di piena corrispondenza tra liste di candidati alle elezioni e Gruppi del Senato, gli appare legittimo ma non opportuno, dovendosi considerare la necessità di un raccordo con il sistema elettorale che le Camere vorranno adottare in questo scorcio finale di legislatura. Il rischio è quello di apportare modifiche regolamentari "al buio" che non tengano conto, cioè, delle future novità nella disciplina elettorale; queste ultime appaiono decisive a seconda che finiscano per delineare un quadro pluripartitico oppure tendenzialmente bipolare.
In definitiva, da questi aspetti trae l'impressione che le novelle regolamentari all'esame della Giunta siano originarie di un'altra fase della legislatura; e neanche il quadro attuale è certo si mantenga identico, quando si formerà il nuovo Senato, nel 2013. Non può non aversi particolare riguardo, infine, alle conseguenze che i criteri di modifica degli articoli 14 e 15 potrebbero sortire sul Gruppo Misto. Questo risentirebbe della poca duttilità ed elasticità delle norme che presiedono alla creazione delle singole compagini di Senatori, all'inizio e nel corso della legislatura.
A queste note di perplessità, si contrappone invece una tendenziale condivisione di quanto si intenderebbe introdurre per garantire corsie preferenziali, o comunque spazi garantiti all'azione legislativa, in favore del Governo nella programmazione dei lavori parlamentari. Si propone, comunque, di svolgere ulteriori rilievi nel prosieguo della discussione sul merito delle singole disposizioni proposte.

Il PRESIDENTE preannuncia che nella prossima riunione della Giunta potrà proseguire la discussione generale.

La seduta termina alle ore 16,05.