SENATO DELLA REPUBBLICA
------------------- XVI LEGISLATURA --------------------

13a Commissione permanente

(TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI)



**279ª e 280ª seduta: mercoledì 13 luglio 2011, ore 11 e 15

ORDINE  DEL  GIORNO

(Supplemento)


PROCEDURE INFORMATIVE


Interrogazione.

INTERROGAZIONE ALL’ORDINE DEL GIORNO


MAZZUCONI , BASSOLI , VIMERCATI , FONTANA - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

il sito di interesse nazionale di Pioltello e Rodano, in provincia di Milano, è stato incluso nell'elenco dei siti di bonifica di interesse nazionale con la legge n. 388 del 2000 ed è stato perimetrato con decreto ministeriale 31 agosto 2001 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 252 del 2 ottobre 2001;
il perimetro del sito, di estensione pari a 830.000 metri quadri, include interamente il polo chimico ubicato al confine tra i territori comunali di Pioltello e di Rodano (localizzati a est del capoluogo di provincia), delimitato a nord dal tracciato ferroviario e a sud dalla SP 14 "Rivoltana";
a sud del polo chimico insiste il confine del parco agricolo di Milano;
il sito include 7 aree di proprietà di privati, oltre all'area ex SISAS, soggetta a curatela fallimentare dal 2001. È inoltre presente una limitata porzione di area di competenza di RFI, interessata dall'intervento di quadruplicamento della linea ferroviaria Pioltello-Treviglio;
in particolare nell'area ex SISAS (305.800 metri quadri), dove ha operato un'industria chimica, oggetto di dichiarazione di fallimento, le indagini di caratterizzazione avevano evidenziato: 1) acque di falda: contaminazione da metalli (cromo VI, arsenico), composti alifatici clorurati, composti aromatici; 2) presenza di tre discariche abusive denominate A, B, C, costituite da rifiuti derivanti dalla produzione industriale, per un volume complessivo pari a circa 340.000 metri cubi: le discariche "A" e "B" costituite da scarti di lavorazione dell'Acetilene (nerofumo), la discarica "C" costituita da rifiuti industriali pericolosi (fusti contenenti anidride ftalica e residui peciosi contenenti IPA, ftalati e cobalto); 3) terreni: contaminazione dei suoli da metalli (cadmio, cromo VI, mercurio, zinco), idrocarburi C12, composti alifatici clorurati e PCB;
l a parte restante del sito comprende inoltre l'area Antibioticos (369.000 metri quadri), stabilimento farmaceutico; le aree di proprietà del gruppo Air Liquide (105.500 metri quadri), destinate allo stoccaggio di gas tecnico-industriali e farmaceutici, attività classificata "industria a rischio di incidente rilevante"; area CGT (11.000 metri quadri), dove sorge uno stabilimento chimico; l'area Thermo Electron (24.708 metri quadri), attività di produzione e commercializzazione di apparecchi scientifici per analisi chimiche da laboratorio e da processo; area immobiliare 2C (10.200 metri quadri), dove opera la società Wilson Logistics Italia SpA, attività di spedizione merci per conto terzi e stoccaggio; area RFI (4.690 metri quadri);
anche la caratterizzazione delle aree appena citate ha evidenziato notevoli livelli di inquinamento con contaminazione delle acque di falda;
in generale, la falda dell'intera zona è esposta a rischio altissimo, quando non sia già pesantemente contaminata;
sull'area ex SISAS la Commissione della Comunità europea ha avviato, dal 2001, una procedura di infrazione comunitaria relativa alle tre discariche citate nei confronti della Repubblica italiana, non avendo quest'ultima adottato le misure necessarie ad assicurare che i rifiuti depositati nelle discariche fossero recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza recare pregiudizio all'ambiente;
in data 21 marzo 2007, al termine di una delicata trattativa avviata dallo Stato italiano con i servizi della Commissione europea, preso atto dell'avvio dei lavori di rimozione dei rifiuti presenti in area ex SISAS, il collegio dei commissari europei ha concesso al Governo italiano una sospensione del nuovo deferimento alla Corte di giustizia, subordinata al regolare invio di comunicazioni, da parte delle autorità italiane, relative allo stato di avanzamento degli interventi di bonifica delle tre discariche;
a seguito di tali fatti è stato attivato un accordo di programma finalizzato alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione urbanistica dell'area ex SISAS tra il Ministero in indirizzo, la Regione Lombardia, le amministrazioni comunali e il soggetto privato interessato all'acquisizione dell'area, finalizzato alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione urbanistica dell'area ex SISAS;
tale procedura è stata bruscamente interrotta con l'arresto di uno degli imprenditori interessati, Giuseppe Grossi, per reati connessi, pare, alla bonifica dell'area "Montecity - Santa Giulia";
a seguito di ciò è stato nominato un commissario, l'avvocato Luigi Pelaggi, capo della segreteria tecnica del Ministro in indirizzo al fine di concludere la bonifica e di evitare la sanzione europea;
tale risultato sarebbe stato conseguito stanti le comunicazioni alla stampa presentate dal Ministro in indirizzo e dal Presidente della Regione Lombardia;
viene data in questi giorni notizia di tangenti pagate al Commissario dalla ditta interessata alla bonifica, subentrata alla precedente;
non si vuole qui entrare nel merito delle indagini in corso, tuttavia l'accaduto è tale da sollevare nella popolazione residente nuovi timori sulle modalità con cui sono stati condotti i lavori, data l'estrema pericolosità dell'area,

si chiede di sapere:

se i lavori siano stati condotti con il perseguimento della bonifica dell'area ex SISAS;
quale sia lo stato delle acque di falda e fin dove sia presente la contaminazione;
quale sia la presenza di inquinanti;
dove e in quale misura siano stati smaltiti i rifiuti asportati dalle discariche e i terreni contaminati e, in generale, tutti rifiuti presenti nel sito;
se risponda al vero che siano stati mutati i codici relativi ai rifiuti al fine di ottenere più facile ingresso (e a costi inferiori) in impianti altrimenti non autorizzati a ricevere la tipologia presente nel sito;
che cosa si intenda fare per l'intera area, quali siano gli accordi con le attività ancora operanti e come si pensi di affrontare la situazione residua con particolare riferimento ai danni pregressi e all'inquinamento dell'intero comparto e della falda.
(3-02299)