SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVI LEGISLATURA --------------------

11a Commissione permanente
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)


122ª seduta: martedì 1° dicembre 2009, ore 15,30
123ª seduta: mercoledì 2 dicembre 2009, ore 16


ORDINE DEL GIORNO



MARTEDI'

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni.
Interrogazioni svolte

MERCOLEDI'
IN SEDE REFERENTE

I. Esame del disegno di legge:

THALER AUSSERHOFER e PETERLINI. - Modifiche all'articolo 1, comma 40, della legge 8 agosto 1995, n. 335, in materia di interventi a favore della donna lavoratrice - Relatore alla Commissione MORRA.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 14ª Commissione)
(1718)


II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Vittoria FRANCO ed altri. - Misure urgenti a sostegno della partecipazione delle donne alla vita economica e sociale nonché deleghe al Governo in materia di tutela della maternità delle lavoratrici autonome e di rispetto della parità di genere.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(784)
2. BUGNANO ed altri. - Misure urgenti volte a favorire l'integrazione della donna nel mercato del lavoro (Fatto proprio dal Gruppo parlamentare Italia dei Valori, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento).
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1405)
- Relatore alla Commissione MORRA.

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO


ROILO , VIMERCATI - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -
Premesso che il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, nell'affidare alle Aziende sanitarie locali la vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, stabilisce all'articolo 13, comma 6, che l'importo delle somme che le ASL, in qualità di organi di vigilanza, ammettono a pagare in sede amministrativa, integrano l'apposito capitolo regionale per finanziare l'attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dai dipartimenti di prevenzione delle stesse ASL, come previsto da Piano regionale 2008-2010 per la prevenzione della sicurezza e della salute negli ambienti di lavoro;
considerato che:
alla luce dell'alto numero di infortuni e di morti nei luoghi di lavoro a causa della mancata applicazione delle norme di sicurezza, diventa estremamente importante l'attività di formazione e prevenzione svolta nei luoghi di lavoro;
la destinazione delle risorse di cui in premessa consentirebbe di incrementare le risorse umane preposte alla prevenzione, oltre a migliorare le risorse formative e tecnologiche;
allo stato attuale, sembrerebbe che molte Regioni risultino inadempienti rispetto alla norma di cui in premessa,
si chiede di sapere:
a quanto ammontino le risorse derivanti dalle sanzioni comminate dalle ASL finora introitate dalle Regioni;
se tali risorse siano state vincolate in appositi capitoli di bilancio per gli scopi indicati dal decreto legislativo n. 81 del 2008 e, in caso di risposta negativa, a quali utilizzi siano state destinate e quali provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda invece assumere per garantire le risorse necessarie per lo svolgimento delle attività di prevenzione e formazione alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro;
quale sia il numero degli ispettori addetti al controllo nei luoghi di lavoro, distinti per ASL, nonché il numero delle persone addette alla formazione e prevenzione distribuite nelle varie ASL.
(3-01043)

BUTTI - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -
Premesso che:
la Glaston Italy SpA di Bregnano (Como), facente capo ad un’azienda multinazionale finlandese con 1.200 dipendenti, di cui 320 nella sede italiana di Bregnano, ha aperto lo scorso 12 novembre la procedura di mobilità per 167 lavoratori;
il drastico taglio annunciato dall’azienda dipende dalla scelta di delocalizzazione ed esternalizzazione della produzione, nonché da ragioni di ordine finanziario legate al progetto di ristrutturazione aziendale, che motivano il mancato ricorso a procedure di cassa integrazione ordinaria o straordinaria previsti dalla legislazione italiana;
la notizia dei prossimi licenziamenti è giunta ai diretti interessati come un fulmine a ciel sereno, tenuto conto che già a maggio 2009 48 dipendenti della sede di Bregnano erano usciti in mobilità volontaria su richiesta della stessa azienda;
le intenzioni dell’azienda hanno suscitato grande preoccupazione ed hanno determinato l’immediata mobilitazione dei lavoratori e delle forze sindacali, nonché dei rappresentanti istituzionali del territorio, per salvaguardare i posti i lavoro a rischio e per portare l’azienda ad un ripensamento della strategia annunciata;
la procedura attivata dall’azienda porta a scaricare sui lavoratori i costi di una crisi di cui non hanno alcuna responsabilità; al contrario si ritiene che le difficoltà denunciate dall’azienda richiedano la presentazione di un serio piano industriale che eviti il ricorso a soluzioni di carattere esclusivamente finanziario che hanno pesato negativamente sull’attuale assetto economico e produttivo della Glaston,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo ritenga opportuno adottare, anche in termini di “moral suasion”, nei confronti del gruppo Glaston, affinché sia ritirata la procedura di mobilità e si attivi tra le parti un confronto di merito sul piano industriale e sull’utilizzo di ammortizzatori sociali in alternativa alle misure annunciate, che assicuri il mantenimento dell’unità produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali dei 167 dipendenti interessati, evitando di assestare un ulteriore colpo negativo al settore manifatturiero comasco.
(3-01053)