SENATO DELLA REPUBBLICA
------------------- XVI LEGISLATURA --------------------


7a Commissione permanente
(ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI, RICERCA
SCIENTIFICA, SPETTACOLO E SPORT)


305ª e 306ª seduta: mercoledì 8 giugno 2011, ore 8,30 e 15


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

I. Seguito dell'indagine conoscitiva sugli effetti connessi all'eventuale abolizione del valore legale del diploma di laurea: audizione di CIPUR, USPUR e SAUR.
Svolta

II. Seguito dell'indagine conoscitiva sullo sport di base e dilettantistico: seguito dell'esame del documento conclusivo.

III. Interrogazioni.

IN SEDE REFERENTE

I. Esame del disegno di legge:
BEVILACQUA e GENTILE. - Disposizioni per favorire il sostegno di alunni con disabilità. - Relatrice alla Commissione COLLI.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 10ª, della 12ª e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2594)
II. Seguito dell'esame del disegno di legge:
Deputato BARBIERI ed altri. - Concessione di contributi per il finanziamento della ricerca sulla storia e sulla cultura del medioevo italiano ed europeo (Approvato dalla Camera dei deputati).- Relatore alla Commissione de ECCHER.
(Pareri della 1ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2548)

III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Anna Maria SERAFINI ed altri. - Diritto delle bambine e dei bambini all'educazione e all'istruzione dalla nascita fino a sei anni.
(Pareri della 1ª, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(812)
2. Massimo GARAVAGLIA ed altri. - Disposizioni in materia di attuazione di un piano straordinario di intervento per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1543)
3. MASCITELLI ed altri. - Legge quadro per la promozione dello sviluppo degli asili nido con il concorso dello Stato (Fatto proprio dal Gruppo parlamentare Italia dei Valori, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento).
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1673)
4. RIZZOTTI. - Disposizioni concernenti l'istituzione di asili aziendali.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione per le questioni regionali)
(2315)
- Relatore alla Commissione PITTONI.

IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. ASCIUTTI. - Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, in materia di istituzioni di alta cultura.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(518)
2. PAPANIA. - Riordino delle norme in materia di formazione musicale e coreutica.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(539)

3. BUGNANO ed altri. - Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, recante riforma delle Accademie di belle arti, dell'Accademia nazionale di danza, dell'Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(912)
4. ASCIUTTI ed altri. - Norme per la valorizzazione del sistema dell'alta formazione e specializzazione artistica e musicale.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(1451)
5. ASCIUTTI ed altri. - Valorizzazione del sistema dell'alta formazione e specializzazione artistica e musicale.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(1693)
6. CAMBER e STIFFONI. - Norme in materia di alta formazione artistica, musicale e coreutica.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2276)
7. STIFFONI ed altri. - Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, in materia di Conservatori di musica e di Istituti musicali pareggiati.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(2406)
8. SBARBATI ed altri. - Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, e misure urgenti per il settore italiano dell'alta formazione artistica e musicale.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(2415)
9. STIFFONI ed altri. - Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, in materia di istituzioni di alta formazione musicale e coreutica.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2675)
- Relatore alla CommissioneASCIUTTI.

IN SEDE CONSULTIVA

Seguito dell'esame del disegno di legge:
VITA ed altri. - Disposizioni per garantire la neutralità delle reti di comunicazione, la diffusione delle nuove tecnologie telematiche e lo sviluppo del software aperto. - Relatore alla Commissione VITA.
(Parere alla 8ª Commissione)
(1710)
INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO


BASTICO , BARBOLINI , GHEDINI , VITALI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Premesso che:
in Emilia-Romagna la programmazione regionale dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2011-2012 è stata svolta nei tempi e nei modi stabiliti dalla normativa vigente;
in esito a tale programmazione, pur essendo pervenute proposte da più province, è stata approvata l'istituzione di 3 sezioni di licei musicali nelle province di Bologna, Modena e Forlì-Cesena, in quanto considerate le più adeguate, per l'ampiezza dell'offerta formativa ad indirizzo musicale presente nel territorio (dalla scuola dell'infanzia, alla scuola primaria di primo grado, ai percorsi di istruzione post diploma), per la presenza di sperimentazioni consolidate nel tempo, mediante l'utilizzazione del monte ore a disposizione dell'autonomie scolastiche, nonché per l'adeguatezza delle strutture scolastiche e per il consolidato rapporto con le istituzioni musicali pareggiate operanti nel territorio;
la programmazione regionale ha inoltre previsto l'istituzione della sezione di liceo coreutico nella provincia di Reggio Emilia;
nel corso del confronto con il Direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna, preliminare all'adozione da parte della Giunta regionale della delibera di presa d'atto degli esiti della programmazione per l'anno scolastico 2011-2012, era emersa la disponibilità dello stesso dirigente a proporre le suddette istituzioni al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nel quadro di quanto disposto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 85 del 2010 sulla revisione dell'assetto ordinamentale, didattico e organizzativo dei licei, con specifico riferimento all'articolo 13, commi 6 e 7;
dal combinato disposto dei suddetti commi si desume che l'istituzione sia delle 40 sezioni di liceo musicale che delle 10 di liceo coreutico previste in prima applicazione del decreto, sia le successive, da autorizzare da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, è posta a carico del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, cui spetta la messa a disposizione degli organici corrispondenti e necessari;
nella medesima programmazione regionale, che coincide con l'entrata in vigore, peraltro tardiva, del decreto del Presidente della Repubblica di riordino dell'istruzione secondaria superiore, fra cui quello dei licei, si prevedeva, la richiesta di attivazione di nuovi indirizzi di studio e, in particolare, la trasformazione del preesistente liceo musicale sperimentale di Parma in sezione di liceo musicale del Liceo Bertolucci, rinviando alla programmazione successiva (anno scolastico 2011-2012) la proposizione di ulteriori sezioni di liceo musicale, rientranti nelle disposizioni citate, anche al fine di consentire la costruzione delle relazioni a livello locale con tutti i soggetti interessati, in primis Conservatori di musica (appartenenti alle Istituzioni di alta formazione artistica e musicale) ed enti locali;
in Emilia-Romagna, dunque, è attualmente attiva un'unica sezione di liceo musicale a Parma, a cui se ne aggiungerebbe, stante l'indicazione ministeriale, una seconda a Forlì, a differenza di altre Regioni, quali il Veneto e la Lombardia, dove sono presenti rispettivamente 8 licei musicali, in particolare, in Veneto a Verona, Este, Belluno, Montagnana, Padova, Vicenza, Castelfranco Veneto, Venezia e in Lombardia due a Milano, nonché uno a Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia, Busto Arsizio, Como;
con nota del 7 aprile 2011, prot.n. 9618, il Vice Direttore dell'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna comunica ai dirigenti degli uffici di ambito territoriale che "saranno attivati per il prossimo anno scolastico 2011-2012 il Liceo coreutico presso il liceo "Matilde di Canossa" di Reggio-Emilia ed il liceo musicale presso il Liceo artistico di Forlì, previa valutazione della sussistenza delle condizioni di avvio a seguito di successivo accertamento ispettivo";
nella medesima nota nessun chiarimento viene fornito in ordine ai criteri e alle motivazioni che hanno determinato tale decisione e nulla viene riferito in merito all'esclusione di due proposte fortemente motivate nel quadro programmatorio regionale e locale; in via del tutto informale si apprende che la scelta sarebbe ricaduta sui suddetti licei, in considerazione delle maggiori risorse presenti sul territorio che potrebbero ridurre il ricorso ad ulteriore organico;
considerato che:
la decisione comunicata dall'USR ha determinato un forte allarme tra gli studenti e le famiglie che, avendo optato per un percorso di studio previsto dall'ordinamento scolastico, già si erano attivate in tal senso; ad esempio a Modena, le iscrizioni sono state regolarmente raccolte e sono state svolte le prove di selezione degli studenti;
tale decisione ha creato grave contrarietà anche nelle istituzioni locali (comuni e province) che vedono svilito il loro impegno in termini di investimenti e minata la completezza dei percorsi di formazione musicale, dalla scuola dell'infanzia all'alta formazione, per i quali molto hanno speso in termini di risorse e strutture,
si chiede di sapere:
per quali motivazioni e sulla base di quali criteri siano state compiute le scelte di cui alla sopracitata nota del dirigente dell'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna;
se, alla luce dei fatti esposti in premessa, il Ministro in indirizzo non ritenga necessario intervenire nei tempi e nei modi opportuni per favorire l'istituzione di licei musicali nelle città di Modena e di Bologna, anche al fine di superare le evidenti disparità esistenti in relazione all'offerta formativa musicale tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.
(3-02077)


FRANCO Vittoria - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Premesso che:
l'articolo 3 della legge 8 ottobre 2010, n. 170, sui disturbi specifici di apprendimento (DSA) stabilisce che la diagnosi dei DSA venga effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici assicurati dal Servizio sanitario nazionale;
da numerose famiglie con bambini che presentano DSA arrivano segnalazioni del fatto che molte scuole richiedono la diagnosi del Servizio sanitario nazionale anche a quegli studenti che, avendola ricevuta e depositata prima dell'entrata in vigore della legge, se la vedono negare;
trattandosi di diagnosi già accettate, in quanto conformi alle previsioni contenute nella nota ministeriale del 5 gennaio 2005, ciò crea grave disagio agli studenti e alle famiglie;
in previsione dei prossimi esami di Stato ciò potrebbe comportare il fatto che studenti affetti da DSA non possano usufruire dei sistemi compensativi e dispensativi previsti dalla legge, pur avendo ricevuto diagnosi finora valide;
ciò crea incertezze e timori di non vedere riconosciuta la loro condizione e rappresenta una grave lesione dei diritti di quei ragazzi dislessici,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare per ovviare alla situazione di incertezza e di transitorietà descritta in premessa e per portare serenità ai ragazzi e alle loro famiglie.
(3-02108)


VICARI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Premesso che:
lo Stato garantisce agli studenti portatori di handicap un sostegno nelle attività didattiche nelle scuole italiane;
attualmente, per quanto attiene alle scuole secondarie di secondo grado, esiste una suddivisione delle attività di sostegno in quattro aree disciplinari: scientifica, tecnica, umanistica e psicomotoria;
considerato che:
la legge n. 104 del 1992 garantisce attività didattiche di sostegno agli studenti portatori di disabilità che frequentano le scuole italiane di primo e secondo grado;
il compito del sostegno è affidato ad insegnanti specializzati che assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano;
nell'istituire il ruolo dell'insegnante di sostegno, il legislatore non ha mai menzionato una suddivisione in aree disciplinari, né tantomeno l'istituzione di elenchi o graduatorie plurime;
la suddivisione in aree appare non avere alcun fondamento in nessuna norma di legge e infatti tutti gli insegnanti di sostegno seguono il medesimo corso di specializzazione ricevendo la stessa formazione e di fatto, nelle scuole, viene loro richiesto di affiancare tutti i docenti curricolari e di seguire gli studenti in tutte le materie a prescindere dalla cosiddetta area di appartenenza;
l'aleatorietà delle aree è inoltre comprovata dalla frequentissima migrazione degli insegnanti di sostegno dall'una all'altra, il che si traduce in una grave mancanza di continuità didattica per lo studente e gravi disagi per l'insegnante medesimo;
atteso che:
lo stesso Governo, rispondendo nel corso di una seduta della VII Commissione permanente (Cultura) della Camera dei deputati del 6 luglio 2010 ad un'analoga interrogazione (5-02694), faceva notare come la proposta di unificare l'elenco degli insegnanti di sostegno delle scuole secondarie di secondo grado fosse meritevole di attenzione, soprattutto in quanto "l'attività di integrazione degli alunni disabili, ai sensi della vigente normativa, non attiene allo specifico insegnamento ma alle effettive necessità dell'alunno riferite alla propria tipologia di handicap";
a tutt'oggi non risulta che il Ministro abbia preso in considerazione la possibilità di riunire in un unico elenco le citate quattro aree disciplinari,
l'interrogante chiede di sapere se il Ministro in indirizzo possa confermare quanto esposto e se ritenga di dover intervenire al più presto per mettere in atto quanto suggerito presso la Camera dei deputati, ovverosia la modifica del decreto ministeriale n. 132 del 26 aprile 1993 in modo che esista un unico elenco degli insegnanti di sostegno delle scuole secondarie di secondo grado, come già avviene per quelle di primo grado.
(3-02171)