Commissione parlamentare di inchiesta sull'esposizione a possibili fattori patogeni, con particolare riferimento all'uso dell'uranio impoverito

Mercoledì 2 marzo 2011
22a Seduta

Presidenza del Presidente
COSTA


Interviene il prof. Carlo Foresta, Presidente della Società italiana di fisiopatologia della riproduzione, accompagnato dal dott. Andrea Garolla.

Assiste alla seduta, ai sensi dell'art. 23 comma 6 del Regolamento interno, il collaboratore della Commissione, prof. Domenico Della Porta.



La seduta inizia alle ore 14,30


SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI

Il PRESIDENTE avverte che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta odierna. Dispone altresì, ai sensi dell'art. 13, comma 3 del Regolamento interno, l'attivazione del circuito audiovisivo.


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il senatore FERRANTE (PD) comunica di essersi recato lunedì scorso al Poligono interforze di Salto di Quirra, dove è stato accolto dal Comandante della base che, nel corso dei colloqui, ha dato prova di un apprezzabile spirito di apertura e di trasparenza. La breve visita svolta conferma la necessità di un sopralluogo della Commissione, al fine di ascoltare sia il Comandante del Poligono, sia gli enti locali e le organizzazioni del territorio. Occorrerà pertanto valutare, in base agli impegni prevedibili, la possibilità che tale missione si svolga nell'arco di più di una giornata.

Il PRESIDENTE, nel ricordare che il sopralluogo nell'area di Salto di Quirra è stato già deciso, ritiene preferibile completare in una giornata tutte le attività, che dovrebbero svolgersi tra la Prefettura di Cagliari, dove verranno tenute le audizioni dei vari soggetti, a partire dal Prefetto, e l'area del Poligono di Salto di Quirra. La durata della missione dovrà essere valutata anche in relazione agli orari degli aerei di linea e alla disponibilità delle autorità locali.
Il Presidente avverte inoltre che il Procuratore della Repubblica di Lanusei, dott. Fiordalisi, titolare dell'inchiesta nell'area del Poligono, ha dato la sua disponibilità ad essere ascoltato in Commissione il 16 marzo. La missione potrebbe svolgersi successivamente a tale audizione.

Il senatore GALLO (PdL) fa presente che nei giorni scorsi è apparsa su molti quotidiani la notizia del ritrovamento di cassette contenenti presumibilmente uranio impoverito all'interno dei depositi del Poligono di Salto di Quirra, nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Lanusei. Questa notizia, tutta da verificare, ripropone comunque l'esigenza di assoggettare ad un controllo rigoroso il materiale usato nei poligoni di tiro al fine di accertare in modo definitivo la sussistenza di rischi per il personale militare e civile che vi presta servizio e per le popolazioni residenti nelle aree adiacenti.

Il senatore SCANU (PD) informa di essersi incontrato nella giornata di ieri con il prof. Garaci, Presidente dell'Istituto superiore di sanità al quale, secondo il mandato conferitogli dalla Commissione, ha rappresentato l'esigenza di un coinvolgimento dell'Istituto stesso sulle problematiche poste dalla ipotizzata presenza di uranio impoverito e dalle accertate condizioni di grave inquinamento ambientale dell'area del Poligono di Salto di Quirra. Il Presidente Garaci ha accolto l'invito della Commissione e si è detto disponibile ad effettuare i passi necessari per la creazione di un board scientifico, previo confronto con la Regione Sardegna, e per l'avvio di una indagine sistematica di carattere epidemiologico e sanitario nella zona di Salto di Quirra. Tale questione, ha ricordato infine il senatore Scanu, è stata, tra l'altro, posta con chiarezza nella mozione di cui è primo firmatario, approvata all'unanimità dal Senato la scorsa settimana.

Il senatore CAFORIO (IdV), nell'associarsi alle parole del senatore Gallo, ricorda che la Commissione ha i poteri necessari per verificare quello che avviene nei poligoni e per acquisire tutte le informazioni sul materiale bellico utilizzato. Esprime quindi il proprio compiacimento per la sollecitudine con cui il Presidente ha aderito e dato seguito alla sua richiesta di ascoltare il Procuratore della Repubblica di Lanusei, dott. Fiordalisi.

Il PRESIDENTE osserva che l'audizione del dott. Fiordalisi - che tra l'altro ha acquisito la consulenza della dott.ssa Gatti, la quale ha tempestivamente informato la Presidenza del conferimento di tale incarico - potrà concorrere in modo molto efficace alla conoscenza della situazione dell'area di Salto di Quirra. Poiché la missione della Commissione potrebbe comportare accertamenti anche di natura tecnica, è bene che ad essa prendano parte anche la dott.ssa Gatti stessa e il capitano Paride Minervini, consulente balistico della Commissione. Il supporto tecnico si rivela infatti indispensabile nel momento in cui, a fronte di situazioni particolarmente delicate, si richiede alla Commissione di agire con la serenità e la riservatezza di cui ha dato finora ampia prova.
Il Presidente comunica quindi che il Ministero della difesa ha provveduto a trasmettere la relazione conclusiva del progetto SIGNUM, corredata da numerosi allegati. Data la ponderosità del lavoro, il Ministero ha provveduto ad inviarlo anche in un CD, e in tale forma verrà distribuito ai componenti della Commissione ed ai consulenti esperti nelle discipline mediche. Dispone quindi, ai sensi dell'art. 19, del Regolamento interno, che tale materiale venga segretato; pertanto, esso verrà distribuito nominativamente in copie numerate e l'ufficio di segreteria ne terrà specifica registrazione.
Per quanto riguarda infine l'incontro sul quale ha riferito il senatore Scanu, occorre prendere atto della disponibilità dell'Istituto superiore di sanità, dal quale la Commissione si attende ora la formulazione di una proposta compiuta, con l'auspicio che l'indagine possa svolgersi nell'arco di tre mesi.

Il senatore SCANU (PD) propone di inviare una lettera di ringraziamento al Presidente Garaci per la disponibilità dimostrata, e di trasmettere la stessa lettera, per conoscenza, ai Ministri della Salute e della Difesa, richiedendo anche a questi ultimi un impegno a sostenere l'iniziativa dell'Istituto.

Il PRESIDENTE concorda con la proposta del senatore Scanu, ribadendo che nella comunicazione all'Istituto Superiore della Sanità dovrà essere specificata la richiesta di concludere l'indagine in tre mesi.

Non facendosi obiezioni, così rimane stabilito.

Audizione del prof. Carlo Foresta, Presidente della Società italiana di fisiopatologia della riproduzione

Il PRESIDENTE rivolge un cordiale benvenuto al prof. Foresta e al dott. Andrea Garolla, che lo accompagna. Ricorda che il prof. Foresta è il referente scientifico della ricerca coordinata dalla Direzione generale della sanità militare del Ministero della difesa, avente ad oggetto la valutazione delle patologie del tratto riproduttivo maschile nei militari impiegati nei teatri operativi. Il progetto - ben noto al Presidente in quanto avviato nel periodo in cui ricopriva la carica di Sottosegretario di Stato alla Difesa - si è proposto di valutare se per tale personale il rischio di patologie gonadiche sia più elevato rispetto ai loro colleghi che non hanno partecipato a missioni di pace, con riguardo alla valutazione, in un gruppo selezionato di soggetti, delle influenze ambientali nei soggetti impiegati all'estero, in relazione a fertilità, sessualità, funzioni endocrine del testicolo e insorgenza di neoplasie testicolari, nonché alla valutazione del rischio dell'aumento di abortività e dell'incidenza dei figli nati successivamente all'esposizione. Dà quindi la parola al prof. Foresta, ricordando che è già stata inviata alla Commissione e distribuita ai suoi componenti, copia della relazione consegnata al committente alla fine dell'anno scorso.

Il professor FORESTA, ringraziato il Presidente per l'invito rivoltogli, ricorda preliminarmente che la ricerca di valutazione delle patologie del tratto riproduttivo maschile nei militari impiegati nei teatri operativi, nata su iniziativa dell'Università di Padova, presso la quale presta la sua attività didattica e di ricerca, è stata finanziata prevalentemente dal Ministero della Salute, essendo venuto a mancare il cofinanziamento da parte dell'amministrazione della Difesa, a causa di un disguido di carattere temporale. Il progetto nasce dalla preoccupazione relativa allo stato di salute dei militari che si trovano ad operare nei teatri esteri, preoccupazione alimentata anche dai precedenti riscontri effettuati sul personale militare di eserciti stranieri impiegato in missioni di pace, in particolare per gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Come risulta dalla letteratura scientifica, le ricerche svolte avevano fatto registrare, nel caso dell'esercito degli Stati Uniti, una minore fertilità ed una maggiore abortività, e, per quello della Gran Bretagna, un aumento dei tumori al testicolo.
Le unità coinvolte nello studio sono quelle degli aeroporti militari di Padova e di Villafranca e delle caserme dei Carabinieri di Gorizia e Laives (BZ): in una prima fase sono state fornite a tutto il personale militare informazioni sulle norme di prevenzione andrologica. Sono stati poi distribuiti dei questionari ed è stato rivolto l'invito a sottoporsi, su base volontaria, ad una visita specialistica con l'esecuzione di una ecografia scrotale e dell'analisi del liquido seminale. Purtroppo, osserva il prof. Foresta, non è stato possibile estendere questa fase della ricerca ad unità dell'Esercito. Rispondendo ad un quesito sulle ragioni di tale indisponibilità, rivoltogli dal senatore FERRANTE (PD), precisa che, per la maggior parte dei casi, si trattava di unità già impegnate in zone operative all'estero.
Proseguendo nell'esposizione, il prof. Foresta fa presente che sono stati stabiliti circa mille contatti, con la distribuzione di 800 questionari e l'esecuzione di 708 visite con ecografia e l'effettuazione di 413 analisi del liquido seminale. Il complesso del personale militare coinvolto è stato quindi suddiviso tra il personale recatosi in missione (casi) e il personale mai destinato in zone operative (controlli) con età equivalente tra i due gruppi. Sugli 803 soggetti esaminati sono state individuate le seguenti patologie andrologiche: nel 28,8 per cento, presenza di varicocele; nell'11,8 per cento, oligozoospermia, ovvero riduzione del numero degli spermatozoi; nel 3,1 per cento, disturbi della sessualità; nel 2,5 per cento, criptorchidismo; nel 2,9 per cento, malattie sessualmente trasmesse e, infine, un solo caso di tumore. Distinguendo tra casi e controlli non si riscontrano significative differenze per le varie patologie, salvo per i casi delle malattie trasmesse sessualmente, prevalenti tra il personale impiegato all'estero. Si tratta di un dato significativo, poiché alla maggiore esposizione al rischio non ha evidentemente fatto seguito un corrispondente adeguamento della cultura della prevenzione. Per la percentuale di oligozoospermia, non si è registrata alcuna differenza tra casi e controlli, mentre un dato molto interessante riguarda il declino della produzione di spermatozoi in modo proporzionale rispetto alla durata del periodo di permanenza nei teatri operativi. E', ovviamente, un dato che non consente una lettura univoca, poichè occorre considerare le numerose variabili ambientali che possono concorrere a determinarlo. Va altresì rilevato che in particolare tra i militari impiegati nella missione in Iraq sono stati registrati casi significativi di oligozoospermia che, peraltro, non ha comportato infertilità. In quel tipo di habitat, infatti, vi sono numerosi fattori che possono influenzare negativamente tale dato come, ad esempio lo stress o l'alimentazione. Anche nel Kossovo è stata registrata una situazione analoga.
Traendo un bilancio provvisorio della ricerca - prosegue il prof. Foresta - occorre sottolineare in primo luogo la necessità di un ampliamento quantitativo dell'indagine, poiché al momento i numeri considerati non appaiono sufficienti per tracciare conclusioni di carattere generale. Va poi dedicata una particolare attenzione all'informazione e alla prevenzione per le malattie sessualmente trasmesse. I dati registrati in proposito sono importanti, poiché coloro che hanno contratto tali malattie possono riportarle in patria. Un altro tema di rilievo è la possibile estensione della ricerca a zone specificamente individuate. In apertura di seduta si è parlato del caso del Poligono di Salto di Quirra dove, secondo alcune notizie di stampa - peraltro da verificare - vi sarebbe presenza di uranio impoverito. In queste aree, che presentano caratteristiche ambientali particolari, potrebbero svolgersi ricerche sulla spermatogenesi e su eventuali cause che influenzano negativamente la produzione di spermatozoi.

Il PRESIDENTE, nel ringraziare il prof. Foresta per l'ampia e chiara esposizione, sottolinea la necessità di non inoltrarsi in valutazioni incaute, e basate solo su notizie di stampa non verificate, circa la presenza di uranio impoverito in impianti militari. Osserva quindi che dalle conclusioni del Progetto SIGNUM, del quale si è fatto cenno in apertura di seduta, sembrerebbe che non vi siano spostamenti significativi, per quel che riguarda le patologie oggetto dell'inchiesta parlamentare, tra i militari impegnati nelle missioni di pace e la generalità della popolazione, anche tenuto conto della giovane età dei soggetti considerati.

Il professor FORESTA osserva che occorrerebbe riconsiderare l'età dei soggetti presi in esame, poiché la media si aggira attorno ai 37 anni.

(I lavori proseguono in seduta segreta dalle ore 15,05 e riprendono in seduta pubblica alle ore 15,10).

Il prof. FORESTA ricorda quindi che non vi è una differenza significativa tra casi e controlli anche per le patologie tumorali del testicolo, mentre sottolinea il dato, già richiamato, delle malattie sessualmente trasmesse, rispetto alle quali è ovviamente necessario assumere iniziative di informazione e prevenzione. Si pone, a questo punto, il problema di come utilizzare le informazioni emerse dalla ricerca e di valutare se esse debbano essere ulteriormente approfondite o se debbano essere utilizzate e con quali modalità, almeno per la parte che maggiormente coinvolge il committente.

Il PRESIDENTE osserva che tali quesiti dovrebbero essere rivolti al Ministero della Difesa, che ha coordinato la ricerca.

Il professor FORESTA chiarisce che il progetto nasce da una proposta dell'Università di Padova, è stato fatto proprio dal Ministero della Difesa e finanziato da quello della Salute che, peraltro, considera ormai concluso tale percorso.

La senatrice FONTANA (PD) considera molto interessante l'ipotesi formulata dal prof. Foresta, di svolgere una indagine per la valutazione delle patologie del tratto riproduttivo maschile per quello che concerne la situazione specifica dell'area di Salto di Quirra. Una tale iniziativa, tra l'altro, potrebbe concorrere a valorizzare il tema della prevenzione e, anche per tale motivo, ritiene che quanto comunicato nell'odierna seduta dal prof. Foresta debba essere considerato un inizio e che pertanto la Commissione debba sostenere la proposta di proseguire la ricerca.

Il PRESIDENTE ritiene che gli interrogativi posti dal prof. Foresta debbano essere fatti propri dalla Commissione e rivolti ai Ministri della Difesa e della Salute, con l'invito a valutare l'opportunità di assicurare il loro supporto a una prosecuzione dello studio, rivolto in particolare all'area di Salto di Quirra. Sullo stesso tema, peraltro, potrebbe essere acquisito l'avviso dei consulenti della Commissione.

La Commissione conviene con la proposta del Presidente.

Il PRESIDENTE ringrazia quindi il prof. Foresta e dichiara conclusa l'audizione.


CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE avverte che la Commissione tornerà a riunirsi mercoledì 9 marzo, alle ore 14,30, per l'audizione di una rappresentanza del Coordinamento nazionale danneggiati da vaccini (CONDAV).


La seduta termina alle ore 15,15.