COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA
sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette «morti bianche»


MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
81a Seduta

Presidenza del Presidente
TOFANI


Assistono alla seduta, ai sensi dell’articolo 23, comma 6, del Regolamento interno, i collaboratori dottoressa Varinia Cignoli, dottoressa Francesca Costantini, dottor Valentino Di Giacomo e maresciallo capo Giovanni Maceroni.

Intervengono, in rappresentanza della Consulta interassociativa italiana per la prevenzione (CIIP), il dottor Rino Pavanello, presidente, il dottor Rocco Vitale, presidente della Commissione formazione, e i dottori Vincenzo Di Nucci, Claudio Francia e Arnaldo Zaffanella, delegati Ufficio di Presidenza.


La seduta inizia alle ore 14,30.


SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI

Il presidente TOFANI avverte che sarà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta e propone altresì di attivare, ai sensi dell’articolo 13, comma 2, del Regolamento interno della Commissione, il circuito audiovisivo. Non facendosi osservazioni, tale forma di pubblicità è adottata per il prosieguo dei lavori.


Audizione dei rappresentanti della Consulta interassociativa italiana per la prevenzione (CIIP).

Il presidente TOFANI, dopo un breve indirizzo di saluto, introduce l’audizione in titolo, che concerne il tema della formazione in materia di sicurezza sul lavoro. Si tratta di un aspetto essenziale nella strategia di prevenzione e contrasto al fenomeno degli infortuni e delle malattie sul lavoro, che presuppone però una chiara definizione della figura del formatore che è chiamato a svolgere tale attività.

Il dottor PAVANELLO, dopo aver ringraziato la Commissione per l'audizione concessa alla Consulta interassociativa italiana per la prevenzione (CIIP), richiama sinteticamente il quadro normativo vigente in materia di formazione per la salute e la sicurezza del lavoro, imperniato sul decreto legislativo n. 81 del 2008. Tale normativa definisce compiutamente il concetto di "formazione", senza però specificare i requisiti professionali che devono possedere coloro che svolgono tale attività. La definizione di questi requisiti è infatti demandata alla Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Stante anche la complessità della materia, la Commissione consultiva sta ancora lavorando sul punto; d'altra parte, quand'anche i criteri di qualificazione dei formatori della sicurezza fossero stati già definiti, sarebbe comunque sempre necessario un intervento legislativo per istituire un sistema di assistenza e controllo che garantisca concretamente l'applicazione e il rispetto di tali criteri, a beneficio degli operatori e delle imprese. La mancanza di una normativa specifica ha infatti creato una situazione di grande incertezza, favorendo un mercato parallelo delle consulenze e degli attestati di sedicenti formatori della sicurezza, privi delle necessarie qualifiche e che danneggiano le aziende che si affidano a loro.
Richiama quindi una serie di normative di rango secondario che debbono essere ancora emanate per completare l'attuazione del decreto legislativo n. 81 del 2008, soffermandosi in particolare sui criteri di qualificazione dei formatori e sul libretto formativo dei lavoratori. Vi è inoltre l'imminente scadenza del termine per i criteri di aggiornamento professionale dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione (ASPP).
Illustra quindi una serie di proposte per definire la figura del formatore professionale, sulla base dell'esperienza della CIIP. In primo luogo, poiché all'interno di un'azienda accanto ai lavoratori esiste una pluralità di soggetti che debbono ricevere formazione per la salute e la sicurezza sul lavoro, ciascuno con le proprie specifiche esigenze, è opportuno distinguere tra formatori qualificati (che svolgono attività formativa in via prevalente o esclusiva) e operatori formati (che esercitano altre mansioni ma erogano comunque formazione ad altre persone). Per ciascuno è possibile identificare una serie di requisiti di competenza, a seconda dell'area di specializzazione, basati su titoli di studio o su specifiche esperienze professionali e di docenza maturate.
Una volta definiti i requisiti specifici dei formatori, si devono anche individuare forme per dare loro pubblica evidenza, come già previsto per altre figure del sistema di prevenzione e protezione individuate dalle disposizioni vigenti, quali gli RSPP e gli ASPP, i medici competenti ecc. A ciò si deve accompagnare un sistema premiale e di controllo (di tipo evidentemente pubblicistico) che garantisca l'effettività dei requisiti e il loro rispetto. Infine, cita alcune importanti sentenze in materia dell'obbligo di formazione per la salute e sicurezza del lavoro.

Il presidente TOFANI ringrazia il dottor Pavanello per il prezioso contributo della Consulta. Condivide l'opportunità di mettere a punto una proposta normativa in materia, previo confronto con i competenti Ministeri di settore e con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. A tal fine, si riserva di approfondire ulteriormente la questione, certamente assai complessa.

Il senatore NEROZZI (PD) chiede alla CIIP di fornire una relazione sullo stato attuale del sistema della formazione in Italia, che sembra avere caratteristiche non omogenee sul territorio nazionale.

Il dottor PAVANELLO conferma la piena disponibilità della CIIP a collaborare con la Commissione per tutti i necessari approfondimenti sul tema.

Il PRESIDENTE dichiara infine conclusa l’audizione in titolo.

La seduta termina alle ore 15,20.