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GIUNTA PER IL REGOLAMENTO
MERCOLEDI’ 24 OTTOBRE 2007
7a seduta



Presidenza del Presidente del Senato
MARINI

La seduta inizia alle ore 15


PARERE AL PRESIDENTE AI SENSI DELL’ARTICOLO 18, COMMA 3, DEL REGOLAMENTO, SULL’INTERPRETAZIONE DELL’ARTICOLO 98 DEL REGOLAMENTO.


Il PRESIDENTE, introducendo l'argomento all'ordine del giorno, comunica di aver ritenuto di convocare prontamente la Giunta per il Regolamento al fine di dare un segnale nella direzione di un chiarimento della questione così come si era presentata nella seduta pomeridiana del giorno precedente. La questione riguarda l'interpretazione dell'articolo 98 del Regolamento, che prevede la possibilità per ciascun senatore di richiedere l'acquisizione del parere del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro. La lettera dell'articolo 98 è piuttosto esplicita: poiché la richiesta può essere avanzata prima della chiusura della discussione generale, è possibile che la stessa sia presentata anche nel corso della discussione stessa, e quindi non solo prima del suo inizio. Nell'ottobre del 2001 la Giunta per il Regolamento fu chiamata a pronunciarsi sull'interpretazione della predetta norma regolamentare. In base al parere che fu allora adottato, e che egli pienamente condivide, venne affermata l'analogia della richiesta di parere al CNEL con la questione sospensiva. Pertanto, sempre secondo la pronuncia della Giunta, tale richiesta deve essere avanzata prima dell'inizio della discussione generale, ferma restando la possibilità - qualora emergano elementi nuovi - che la stessa venga ammessa nel prosieguo della discussione medesima.
Proseguendo nella sua introduzione il Presidente rileva altresì che, nel momento in cui la Presidenza si trova a dover valutare una richiesta presentata ai sensi dell'articolo 98 del Regolamento, due siano in particolare gli interessi da contemperare. Innanzi tutto l'interesse della Presidenza di poter esprimere una valutazione di carattere sostanziale sulla finalità della richiesta stessa e poi l'interesse di garantire all'Aula la certezza del momento della votazione. Ed è quest'ultimo interesse che conduce all'assimilazione della richiesta alla questione sospensiva. Ritornando nello specifico sulla decisione assunta il giorno precedente, il Presidente rileva di aver tenuto conto altresì del particolare oggetto all'esame dell'Assemblea e cioè un decreto-legge facente parte della manovra finanziaria, con tempi rapidi di discussione, e sul quale risultava già espressa una valutazione del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro articolata sia nella trasmissione di osservazioni e proposte come documento scritto che nell'audizione di rappresentanti di quell'organo presso la Commissione bilancio in sede referente. In conclusione, il Presidente ribadisce di voler tenere ferma l'interpretazione adottata dalla Giunta medesima nel 2001 ed in particolare la fissazione del momento temporale in cui la richiesta di parere al CNEL ex articolo 98 debba essere presentata, cioè prima dell'inizio della discussione generale.


Interviene quindi il senatore CARUSO per manifestare - così come del resto già espresso in Assemblea - il proprio dissenso sulla decisione assunta dalla Presidenza. Egli la ritiene non soltanto non corretta ma anche influenzata dagli interventi che erano stati fatti da senatori della maggioranza. Sarebbe stato invece opportuno procedere ad una breve sospensione della seduta - al fine di effettuare le valutazioni del caso - e quindi passare alla votazione della richiesta presentata dal senatore Calderoli. Rammentando il parere della Giunta del 2001, egli ne critica i contenuti, che andrebbero contro il tenore letterale dell'articolo 98. Secondo quest' ultimo, la richiesta di parere al CNEL può essere presentata prima della chiusura della discussione generale e quindi non soltanto prima del suo inizio. Quanto poi alla specifica configurazione della richiesta ex articolo 98, sussiste una totale difformità tra gli obiettivi della stessa e gli apporti che invece a tenore dell'articolo 49 del Regolamento, il CNEL stesso può fornire o su propria iniziativa o perché richiesto dalla Commissione in fase referente. Si tratta quindi di due percorsi diversi e complementari.
Concludendo il proprio intervento, il senatore Caruso rileva altresì che non risponde a verità l'affermazione secondo la quale le osservazioni e le proposte del CNEL, pervenute nella fase antecedente la discussione in Aula, fossero conoscibili ai senatori. Le stesse infatti sono state soltanto stampate in allegato al resoconto della Commissione bilancio. Al Presidente va comunque il suo ringraziamento per aver prontamente convocato la Giunta per il Regolamento.

La senatrice ALBERTI CASELLATI si associa al senatore Caruso nel ringraziare la Presidenza per la convocazione della Giunta, pur dolendosi che la stessa convocazione sia stata fatta ex post e cioè dopo che la decisione della Presidenza era stata già assunta. Sarebbe stato infatti opportuno procedere ad una sospensione della seduta e in quella fase convocare la Giunta per il Regolamento. Quanto all'articolo 98 del Regolamento, integrato dall'interpretazione della Giunta del 2001, non possono esservi dubbi sul fatto che la richiesta di parere presentata, trattata proceduralmente come una questione sospensiva, debba poi essere posta in votazione. Nel caso in questione tale principio è stato disatteso, sul presupposto che il CNEL avesse già reso osservazioni alla Commissione bilancio. Al riguardo, ella cita il tenore esatto dell'articolo 10, comma 1, lettere f) e g) della legge 30 dicembre 1986, n. 936, in base alle quali vi sarebbe una netta differenziazione, nell'ambito delle pronunce di quell'organismo, tra l'espressione di pareri e la formulazione di osservazioni e proposte.


Interviene quindi il senatore MANZELLA, il quale dichiara di condividere pienamente la decisione assunta dalla Presidenza nella seduta del giorno antecedente, fondata su motivazioni di carattere sostanziale. Al di là di sottili distinzioni giuridiche, ciò che ha ispirato la Presidenza è stato il dato oggettivo che una pronuncia da parte del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro fosse comunque pervenuta e che quindi - così come espresso dal senatore Gronchi nella relazione del 1970 al progetto di modifica del Regolamento del Senato - occorre sempre evitare che il CNEL si pronunci due volte sulla medesima questione. In base poi al più volte ricordato parere della Giunta del 2001, poiché la richiesta di parere al CNEL si configura come una specifica variante della questione sospensiva, si può altresì ritenere che, allorquando l'Assemblea abbia già votato una questione sospensiva vera e propria - come nel caso di ieri -, si determini una sorta di effetto preclusivo nei confronti della richiesta di parere al CNEL. Infine, un ulteriore elemento che può suffragare la decisione assunta ieri, basata su valutazioni di carattere sostanziale, è quella di considerare assolutamente pregnante il valore dell'istruttoria legislativa in Commissione. Di tal che, è in quella sede che debbono dispiegarsi in maniera totalizzante gli apporti esterni. Tali principi sono stati sanciti dalle circolari dei Presidenti di Camera e Senato del 10 gennaio 1997 (che alla Camera sono stati poi fatti propri dalle norme regolamentari ma che al Senato comunque si sono affermati in via di prassi), e per effetto di essi disposizioni come quella dell’articolo 98 dovrebbero considerarsi sostanzialmente caducate.

Il senatore CENTARO, riprendendo i contenuti di altri interventi, afferma anch'egli che sarebbe stato doveroso, da parte della Presidenza, sospendere la seduta e procedere alla convocazione della Giunta per il Regolamento, per poi passare alla votazione della richiesta di parere presentata ex articolo 98. Il senso della convocazione della Giunta è ora quello di una riflessione ex post sulla questione, per poter tracciare delle linee utili per il futuro. Ritiene altresì di non condividere il parere della Giunta del 2001, perché la lettera dell'articolo 98 è estremamente chiara, fissando la possibilità di poter avanzare la richiesta prima della chiusura della discussione generale. L'unica valutazione che la Presidenza può fare è quella della pertinenza della richiesta all'oggetto della discussione, vale a dire se la richiesta di parere al CNEL si giustifichi con l'incidenza del disegno di legge all'esame dell'Assemblea nelle materie di competenza di quell'organo. Effettuata tale valutazione, la Presidenza non può non mettere in votazione la richiesta avanzata. Ciò che è stato deciso invece - e cioè che le osservazioni e proposte già pervenute assorbissero il contenuto della richiesta di parere - confligge con la lettera delle norme di cui alla citata legge n. 936 del 1986 ed in particolare con la distinzione operata dalle lettere f) e g) dell'articolo 10.
Concludendo, il senatore Centaro auspica che la Giunta esprima un parere che per il futuro sancisca - anche confermando i contenuti della precedente pronuncia del 2001 quanto alla consacrazione del momento temporale in cui deve essere presentata tale richiesta incidentale - che la Presidenza, una volta effettuata la delibazione della pertinenza della richiesta con l'oggetto della discussione debba comunque procedere alla votazione. Formula quindi l'invito al Presidente a sottoporre alla Giunta una proposta di questo tenore.

La senatrice FINOCCHIARO, condividendo la decisione assunta dalla Presidenza nella seduta di ieri, ritiene che la stessa abbia del tutto confermato l'interpretazione adottata dalla Giunta per il Regolamento nel 2001. Poiché, in base a quest'ultima, la richiesta di parere al CNEL deve essere presentata - così come la questione sospensiva - prima dell'inizio della discussione generale, correttamente la Presidenza non ha ritenuto di mettere in votazione la richiesta del senatore Calderoli che, come si desume dal Resoconto, è pervenuta dopo che il Presidente aveva dichiarato aperta la discussione generale. Quanto alle osservazioni formulate da altri senatori circa la differente natura delle pronunce del CNEL, così come sancita dalle lettere f) e g) dell'articolo 10 della citata legge n. 936 del 1986, ella sostiene che è proprio in base alla lettera f) che nel caso di specie il CNEL ha fatto pervenire il suo apporto. Quest'ultima disposizione infatti assegna al predetto organismo compiti di consulenza ed elaborazione della legislazione, i quali sono stati esercitati proprio esprimendo le valutazioni sulla manovra finanziaria che sono pervenute alla Commissione bilancio. Conclusivamente, la senatrice Finocchiaro ribadisce che con la decisione assunta dalla Presidenza non si è consumato alcuno strappo né rispetto al parere assunto dalla Giunta per il Regolamento nel 2001 né quanto alle competenze del CNEL, così come fissate dalla Costituzione e dalla legge. Può peraltro costituire oggetto di riflessione la questione se la richiesta di parere al CNEL debba essere del tutto assimilata alla questione sospensiva.

Anche il senatore ZANDA non ritiene che, nell'ambito delle pronunce del CNEL, debba essere affrontata la distinzione tra il carattere di parere e quello di osservazioni e proposte. La questione è stata pertanto giustamente inquadrata dal punto di vista sostanziale. Quanto agli aspetti formali, il parere della Giunta reso nel 2001 è assai chiaro. La richiesta incidentale deve essere infatti presentata prima dell'inizio della discussione generale e vi è soltanto la facoltà - da parte della Presidenza - di ammetterla nel corso della discussione. Potrebbe senz'altro procedersi ad una più compiuta riflessione da parte della Giunta della questione medesima così come del resto occorrerebbe che la Giunta stessa affrontasse le numerose questioni che nei mesi scorsi sono state sottoposte al suo esame perché ritenute urgenti.


Il PRESIDENTE ritiene di dover chiarire - in base agli interventi effettuati - che la richiesta presentata ieri dal senatore Calderoli, che in base al Resoconto risulta pervenuta dopo la dichiarazione di apertura della discussione generale, fosse stata in realtà preceduta da una richiesta scritta pervenuta con lieve anticipo al banco della Presidenza e che altresì il senatore Calderoli avesse in precedenza chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori.

Interviene il senatore ALBONETTI che, in qualità di componente della Commissione bilancio, ritiene di dover fornire utili spunti di informazione circa i lavori della Commissione. Ribadisce altresì che le osservazioni e proposte trasmesse dal CNEL, su richiesta della Commissione bilancio - così come testualmente menzionato dal documento - si riferiscono sia alla legge finanziaria sia al decreto-legge all'esame dell'Assemblea.

Il senatore STIFFONI rileva che l'articolo 98 del Regolamento è pienamente vivo e vigente. In base ad esso, la richiesta di parere al CNEL può quindi configurarsi come una variante specifica della questione sospensiva, sebbene la facoltà del Presidente di poterla ammettere anche nel corso della discussione generale la faccia differire dalla medesima questione sospensiva. Ribadisce la sua contrarietà circa le decisioni assunte dalla Presidenza di non procedere alla votazione della richiesta stessa, in quanto non si poteva ritenere che quest'ultima fosse stata soddisfatta dalla preventiva presentazione da parte del CNEL di osservazioni e proposte che si riferiscono soltanto alla legge finanziaria ma non al decreto-legge all'esame dell'Assemblea.

Replicando a tutti gli intervenuti, il PRESIDENTE ribadisce che la decisione da lui assunta è stata ispirata da valutazioni di carattere sostanziale, contemperando gli interessi di cui faceva cenno in apertura ed in particolare la garanzia della certezza della votazione, e altresì considerando che all'esame dell'Assemblea ci fosse un decreto-legge da dover discutere con tempi rapidi. Resta ferma l'interpretazione che la Giunta ha adottato nel 2001, alla quale egli non ritiene debbano essere operate variazioni, pur riservandosi di sottoporre nuovamente alla Giunta l'esigenza di un approfondimento della questione, analogamente a tutte le altre questioni sottoposte all'esame della Giunta stessa.

La Giunta prende atto.

Dopo brevi interventi dei senatori Caruso e Centaro, il Presidente dichiara conclusa la riunione.

La seduta termina alle ore 16,05