il 9 ottobre 2006, a Milano in via Ventura, ha aperto l’Istituto arabo-italiano; l’istituto, frequentato da 150 bambini islamici, molti dei quali figli di coppie miste italo-egiziane, ha iniziato la propria attività didattica, nonostante la mancanza di regolari autorizzazioni, indispensabili per l’avvio dell’attività stessa; considerato, inoltre, che: l’istanza di autorizzazione di scuola straniera, presentata in data 4 maggio 2006, ha avuto esito negativo, ovvero non ha ricevuto l’autorizzazione del Ministero della pubblica istruzione; l’avvio dell’attività senza autorizzazione di una scuola straniera, che ha rapporti con autorità consolari straniere, al di fuori di accordi intergovernativi, è in aperto contrasto con la normativa vigente e soprattutto con i principi sanciti dalla Costituzione italiana in tema di diritti umani ed ordinamento civile; non solo la documentazione prodotta, tardivamente, dall’Istituto è stata valutata negativamente dal Ministero della pubblica istruzione, ma vi sono anche problemi sul rispetto della normativa anti-incendio, si chiede di sapere: quali provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di ristabilire una situazione di legalità, e sospendere immediatamente l’attività dell’Istituto; altresì, quali provvedimenti intenda adottare affinché sia assicurato il rispetto delle garanzie, previste dalla legge italiana, a tutela delle famiglie e degli studenti.