LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI (8a)

GIOVEDI' 22 GENNAIO 2004
293a Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
GRILLO


Intervengono il ministro delle comunicazioni Gasparri e il sottosegretario di Stato per lo stesso dicastero Baldini.


La seduta inizia alle ore 8,35.


IN SEDE REFERENTE

(2674) Conversione in legge del decreto-legge 24 dicembre 2003, n. 352, recante disposizioni urgenti concernenti modalità di definitiva cessazione del regime transitorio della legge 31 luglio 1997, n. 249
(Seguito dell'esame e rinvio)

Riprende l'esame sospeso nella seduta pomeridiana di ieri.

Il sottosegretario BALDINI, in sede di replica, fa presente, con riferimento alla questione di costituzionalità del decreto-legge in esame emersa nel corso della discussione generale, che il termine del 31 dicembre 2003 fissato dalla Corte costituzionale per il riassetto definitivo del settore non è stato rispettato a causa del rinvio del disegno di legge alle Camere da parte del Presidente della Repubblica. Si è imposta così la necessità di una normativa temporanea che regoli il settore in questo momento di transizione dal sistema di trasmissione analogico a quello digitale. Il decreto-legge è quindi un passaggio imprescindibile a cui non è possibile porre censure costituzionali. Sul piano del merito osserva poi che la verifica che il decreto-legge demanda all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni mira ad accertare se, ad oggi, permangono le condizioni che hanno determinato la sentenza n. 466 del 2002 della Corte costituzionale.

Il presidente GRILLO, relatore, ritiene che le proposte di modifica del decreto-legge in esame devono essere formulate tenendo conto che l'altro ramo del Parlamento ha ripreso l'iter del disegno di legge per il riassetto del sistema radiotelevisivo. Osserva poi che il decreto-legge recepisce alcuni rilievi contenuti nel messaggio del Presidente della Repubblica riducendo il periodo entro il quale deve essere conclusa la verifica da parte dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ed attribuendo effettivi poteri sanzionatori alla stessa Autorità. In qualità di relatore illustra quindi alcuni emendamenti che mirano ad integrare il decreto-legge anche sulla scorta delle considerazioni emerse nel corso delle audizioni informali svolte dalla Commissione. Invita quindi i componenti della Commissione ad illustrare gli emendamenti riferiti al testo del decreto legge.

Il senatore FALOMI (DS-U) procede alla illustrazione degli emendamenti di cui è primo firmatario. Essi mirano ad esplicitare le finalità della verifica effettuata dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e a specificare i criteri indicati alle lettere a), b) e c) dell'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 352 del 2003. Per quanto riguarda gli emendamenti relativi alla lettera a), l'obiettivo è quello di indicare chiaramente il parametro dell'utenza raggiunta dal segnale, individuandolo in termini di popolazione effettivamente coperta e facendo riferimento al limite quantitativo dell'80 per cento già contenuto nella legge n. 249 del 1997. La quota di popolazione raggiunta è inoltre rapportata ai nuovi programmi effettivamente trasmessi attraverso il digitale terrestre. Gli emendamenti riferiti alla lettera b), poi, chiariscono meglio le caratteristiche tecniche relative ai decoder, richiedendo che la tipologia di riferimento per il calcolo di un limite quantitativo pari al 60 per cento sia dotata di un canale di ritorno atto a consentire l'interattività del servizio. Per quanto riguarda poi la lettera c), gli emendamenti proposti mirano a distinguere la programmazione sui canali analogici da quella trasmessa sui canali digitali. La nuova programmazione tramite il digitale terrestre deve essere inoltre contraddistinta da contenuti informativi idonei a contribuire effettivamente al pluralismo delle opinioni, rimanendo esclusa dal novero la programmazione esclusivamente musicale o quella di intrattenimento popolare. Gli emendamenti proposti mirano inoltre a conferire attribuzioni più certe per ciò che riguarda le sanzioni che l'Autorità garante per le comunicazioni può irrogare e chiariscono infine che la scadenza per il 31 maggio 2004 costituisce il termine ultimo entro cui il regime transitorio deve cessare.

Il senatore VERALDI (Mar-DL-U) interviene in sede di illustrazione degli emendamenti sottolineando che quelli presentati dal suo Gruppo non sono finalizzati ad un'azione di filibustering ma mirano ad un dialogo e ad un confronto costruttivo, ricercando formule di miglioramento del testo legislativo all'esame della Commissione. Auspica pertanto che l'atteggiamento della maggioranza sia aperto e disponibile ad accettare le modifiche del testo proposte.

La senatrice DONATI (Verdi-U) illustra gli emendamenti presentanti dal Gruppo dei Verdi-L'Ulivo che mirano a chiarire i criteri che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni deve adottare per verificare la diffusione della tecnologia digitale terrestre. Per quanto riguarda la lettera a) dell'articolo 1, comma 1, gli emendamenti proposti fissano il limite quantitativo dell'80 per cento della popolazione raggiunta che deve essere inoltre residente nei capoluoghi di provincia e richiedono altresì l'effettiva fruizione dei programmi irradiati. Gli emendamenti riferiti alla lettera b) definiscono invece le caratteristiche tecniche dei decoder che devono essere in grado di garantire l'interattività del servizio. Tali decoder devono poi essere diffusi almeno tra il 60 per cento della popolazione raggiunta dal segnale. Per quanto riguarda la lettera c), la programmazione trasmessa tramite la tecnologia digitale terrestre deve avere contenuti nuovi e diversi rispetto alla programmazione trasmessa sui canali analogici. Infine, il termine entro il quale l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni deve adottare i provvedimenti previsti dalla legge dovrebbe essere esplicitamente fissato al 31 maggio 2004.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 9,35.