COMMISSIONE STRAORDINARIA
PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI
MERCOLEDI’ 24 OTTOBRE 2001
3ª Seduta
Presidenza del Presidente
PIANETTA

Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri Margherita Boniver.

La seduta inizia alle ore 13,35

PROCEDURE INFORMATIVE

Comunicazioni del Governo, ai sensi dell’articolo 46, comma 1, del Regolamento, sulle finalità e sugli esiti della recente missione umanitaria in Pakistan: audizione del sottosegretario di Stato per gli affari esteri Margherita Boniver.


In apertura di seduta il presidente PIANETTA informa che della audizione odierna sarà effettuato anche il resoconto stenografico.
Dà quindi la parola alla onorevole Boniver che a nome del Governo, riferirà su un tema estremamente delicato qual’è quello dell’emergenza umana in tutta l’area che ha il suo epicentro in Afghanistan. E’ ovvio che gli aspetti di strategia militare ed anche diplomatici non possono essere trascurati ma il motivo essenziale per cui la Commissione ha chiesto urgentemente un incontro con il Governo riguarda ovviamente la questione dei diritti umani che è oggetto della propria competenza istituzionale.

Il sottosegretario BONIVER ringrazia la Commissione per l’invito e si congratula per la volontà politica espressa con la costituzione e poi l’insediamento di una specifica Commissione parlamentare straordinaria per la promozione e la tutela dei diritti umani.
Informa quindi di aver effettuato dall’1 al 3 ottobre una missione in Pakistan assieme ad alti funzionari della Farnesina, nel corso della quale ha potuto verificare direttamente la grave emergenza umanitaria ed offrire un concreto aiuto finanziario consistente nella devoluzione di 15 miliardi, poi divenuti 20, all’Alto commissariato delle nazioni Unite per i rifugiati nonchè di 4 miliardi al Comitato interministeriale della Croce Rossa, per far fronti ai primi bisogni.
Dopo gli incontri politici, la delegazione ha visitato a Peshawar il campo dei rifugiati afgani di Katchagari dove ha potuto constatare di persona la precarietà della situazione attuale e l’imperativo assoluto di evitare nuovi afflussi di rifugiati in un Paese dagli equilibri davvero delicati. Ricorda per inciso che i rifugiati di questo campo profughi sono assemblati in casupole di fango da diciotto anni, dopo l’invasione sovietica del 1979, mentre la guerra civile sta martoriando quel Paese ormai da ventidue anni.
Sempre nel corso dei colloqui politici, il ministro del Pakistan per i territori del Nord ed i rifugiati Sarfaraz Khan ha fatto presente che il Pakistan non è in condizione di sostenere un’emergenza umanitaria come quella seguita all’invasione dell’Unione sovietica, quando si riversarono nelle province del Nord circa 4 milioni di rifugiati, cioè la popolazione più ampia di rifugiati della storia contemporanea. Il Pakistan è disposto ad assistere temporaneamente i rifugiati a condizione vi sia una garanzia di un loro rientro con la normalizzazione dell’Afghanistan.
Il sottosegretario Boniver ricorda come la cooperazione allo sviluppo italiana sia da tempo impegnata a favore del popolo afgano. Tra i principali interventi effettuati nel periodo compreso tra il 2000 e il 2001 ricorda come particolarmente significativi i contributi finanziari all’organizzazione non governativa Emergency del chirurgo italiano Gino Strada, per l’apertura di due ospedali in Afghanistan, dei quali quello di Kabul ha funzionato per un breve periodo ed è stato chiusto in seguito all’intervento del Ministero delle virtù dei talebani.
Naturalmente gli aiuti che il Governo italiano ha deliberato in favore degli organismi internazionali e così pure degli organismi non governativi devono considerarsi di pertinenza dell’esercizio finanziario per il 2001, dunque sono suscettibili (nel quadro della sessione di bilancio) di essere incrementati sensibilmente.
Si sofferma inoltre brevemente sugli aspetti propriamente politici della vicenda afgana, in particolare sulla iniziativa a proposito del cosiddetto “processo di Roma”, intorno al quale giustamente vi è moltissima cautela sia da parte dell’opposizione sia da parte della maggioranza, ma che rappresenta un importante ed originale contributo dell’Italia, ovviamente pur sempre e comunque sotto l’egida dell’ONU.
Tornando alle questioni più strettamente legate agli aspetti umanitari, vuole ricordare che il numero di profughi è destinato ad accrescersi. Non vorrebbe però che si trascurasse come l’attuale emergenza umanitaria si aggiunga all’elenco di morti civili, esecuzioni, torture, impiccagioni ed amputazioni che sono state perpetrate dal regime talebano.
Vuole dire anche che negli anni ‘80 la Comunità internazionale e gli organismi dell’ONU finanziavano l’accoglienza da parte del governo pakistano, ma finiti i primi anni di emergenza, l’aiuto finanziario si è ridotto fino a divenire, venuto a mancare l’effetto allarme, un rivolo miserabile. Dopo la nuova crisi, ha potuto constatare di persona gli effetti di questo calo di attenzione perchè, avendo insistito per visitare un unico campo profughi, gli è stato mostrato un campo che per quanto considerato tra i migliori, è affollato da 85 mila individui che vivono in condizione che non esita a definire “pazzesca”, come pazzesca è la dimensione che ha assunto l’emergenza umanitaria in questi giorni.
Conclude la propria esposizione soffermandosi sul problema delle donne afgane che - deve essere ricordato - rappresentano i deleritti tra i deleritti, ed in favore delle quali ha in programma una specifica riunione con le Associazioni non governative per un piano di pronto intervento, con uno stanziamento iniziale assolutamente insufficiente ma che rappresenta comunque un primo passo in favore delle donne afgane.

Intervengono il vicepresidente Patrizia TOIA, i senatori MARITATI, MUGNAI, FORLANI, DE ZULUETA, BIANCONI e MARTONI che esprimono tutti apprezzamento per l’ampia esposizione svolta dall’onorevole Boniver e pongono specifiche domande.

A tutti replica il sottosegretario BONIVER che, dopo essersi complimentata per lo spessore e la serietà degli interventi tutti ispirati ad una visione costruttiva, fornisce le assicurazioni ed i chiarimenti che sono stati richiesti.

La seduta termina alle ore 15,20.