DIFESA (4a)

MERCOLEDI' 15 MAGGIO 2002
36a Seduta

Presidenza del Presidente
CONTESTABILE


Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Bosi.

La seduta inizia alle ore 15,30.


SULLE MISSIONI DELLA COMMISSIONE

Il senatore PERUZZOTTI, muovendo dal fatto che un esame comparativo tra i criteri addestrativi in uso presso la Marina militare italiana e le principali marine europee costituirebbe senz'altro un utile elemento informativo per la Commissione, propone di effettuare una visita nel Regno unito allo scopo di prendere cognizione dei criteri addestrativi in uso presso la Royal Navy.

Conviene la Commissione.


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione

Il sottosegretario BOSI risponde all'interrogazione nn. 3-00407 del senatore Calogero Sodano osservando preliminarmente che il poligono di Drasy, ubicato nella provincia agrigentina, riveste notevole importanza per le attività addestrative della Brigata Aosta, in quanto è utilizzabile per 260 giornate all'anno ed è ben servito dalla rete viaria. Esso è utilizzato per esercitazioni di tiro con armi individuali e di reparto, nonché per l'effettuazione di tiri con cannone da 105 millimetri della blindo Centauro. Il munizionamento impiegato è di tipo convenzionale, quindi non ricompreso tra i materiali altamente inquinanti.
Ritiene inoltre che la presenza di un parco naturale in corrispondenza di un'area addestrativa non è motivo preclusivo per un'equilibrata convivenza né la causa per richiedere la sospensione delle esercitazioni o lo spostamento in altro sito del poligono. Infatti, analoghe situazioni sono presenti già in altre zone del territorio nazionale, come ad esempio i poligoni di Ponticello, nell'area del Parco di Fanes in provincia di Bolzano e di Carpegna, nell'area del Parco Simone Simoncello in provincia di Pesaro.
Osserva poi che l'attuale possibilità di costruire un parco naturale nell'area in argomento è una diretta conseguenza della pluriennale esistenza della struttura militare che, con la sua presenza, ha anche contribuito a salvaguardare l'ambiente naturale.
Ricorda in ultimo che attraverso procedure di coordinamento definite dalle autorità militari e civili nell'ambito dei Comitati misti paritetici regionali, è stato sempre possibile conseguire un modus di convivenza tra le aree naturalistiche e quelle militari in grado di soddisfare sia le aspettative ambientalistiche e turistico- economiche degli enti locali, sia le esigenze addestrative delle unità, e ciò potrebbe essere realizzato anche per il poligono a mare di Drasy.

Replica il senatore Calogero SODANO, rammentando di aver posto il problema al ministero della Difesa sin dal 1994. Ricorda inoltre come il poligono insista su di una delle zone a più alto valore naturalistico della zona agrigentina, mettendo a repentaglio la sopravvivenza di tale importante patrimonio. Osserva da ultimo che il piano regolatore della città prevede un parco marino protetto, e che sarebbe quanto mai auspicabile procedere sia ad un'opera di bonifica generale dell'area per scongiurare la presenza di materiali inquinanti, sia allo spostamento in altra zona del poligono.
Si dichiara quindi insoddisfatto delle delucidazioni fornite dal rappresentante del Governo.


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Programma pluriennale di A/R dello Stato maggiore della Difesa n. 2/2002 relativo al sistema satellitare di osservazione della terra COSMO-Skymed/Pleiades (n. 100)
(Parere al Ministro della difesa, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lett. b) della legge 4 ottobre 1988, n. 436. Esame. Parere favorevole)

Il senatore MELELEO, relatore sul provvedimento in titolo, osserva che, considerando l'attuale situazione geopolitica, vi è l'esigenza di estendere il concetto di sicurezza e di difesa degli interessi nazionali verso aree anche non direttamente confinanti con il territorio del Paese. Tali esigenze vengono attualmente soddisfatte tramite l'utilizzo, dal 1995, del sistema satellitare militare Helios-1, gestito in compartecipazione da Francia (78,9 per cento), Italia (14,1 per cento) e Spagna (7 per cento), il quale necessita ormai di essere sostituito, anche tenuto conto dei tempi estremamente lunghi che lo sviluppo di un sistema satellitare normalmente richiede. Negoziazioni intercorse tra le controparti italiana e i corrispondenti organi francesi, hanno portato quindi alla stesura di un accordo quadro firmato il 29 gennaio 2001, che prevede che i due Paesi sviluppino in comune ed impieghino un sistema dual-use, destinato ad utilizzare civili e militari, costituito da quattro satelliti radar e da due satelliti ottici ad alta risoluzione. Il programma di cooperazione è a articolato in tre fasi: quella di definizione, già iniziata ed avente l'obiettivo di individuare l'architettura e le specifiche tecniche di sistema, il piano temporale di sviluppo, la realizzazione, il lancio ed i costi; quella di sviluppo e produzione dei satelliti e del segmento di terra e del loro lancio, che inizierà dopo la verifica dei risultati delle attività e degli studi della fase di definizione, prevedendo l'effettuazione del primo lancio di un satellite radar nel 2004 e di uno ottico nel 2005 sino a completamento della costellazione nel 2006; infine quella operativa.
Per quanto attiene agli oneri finanziari, rileva che i costi globali del programma, limitatamente alle prime due fasi, sono orientativamente 440 milioni di euro per i due satelliti ottici, 570 milioni di euro per i quattro satelliti radar e 60 milioni di euro per le stazioni di terra, per un totale di 1070 milioni di euro a condizioni economiche riferite al gennaio del 2000. Tale somma sarà coperta per 600 milioni di euro dall'Italia e per 470 milioni di euro dalla Francia. Gli oneri graveranno per 445 milioni di euro a carico dell'Asi e per la rimanente quota di 155 milioni di euro a carico della difesa, secondo una ripartizione temporale che va dal 2002 al 2006.
Pone infine l'accento sul fatto che l'accordo raggiunto mira a coprire tutte le esigenze nazionali, della difesa, governative in genere e anche commerciali, dei due Paesi, permettendo una cooperazione paritetica e globale per gli aspetti militari e civili in un settore di interesse strategico sino ad oggi controllato sul mercato europeo esclusivamente dalla Francia. In particolare la difesa italiana si vedrà assicurata sia la capacità di osservazione della Terra con sensori ottici ad altissima risoluzione, ad esclusivo uso militare, sia quella con sensori radar, come richiesto dalle esigenze nazionali.
Propone quindi alla Commissione l'emissione di un parere favorevole.

Sulla proposta di parere formulata dal relatore intervengono, a nome del proprio Gruppo di appartenenza ed esprimendo avviso favorevole, i senatori PASCARELLA, BEDIN, PALOMBO, MINARDO e PERUZZOTTI.

Il PRESIDENTE, previa verifica del numero legale, pone quindi in votazione la proposta di parere favorevole formulata dal relatore, che risulta approvata.


Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente un programma di utilizzazione dei contingenti delle Forze armate nei servizi di sorveglianza e controllo di obiettivi fissi. (n. 101)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 18 della legge 26 marzo 2001, n. 128. Esame. Parere favorevole)

Riferisce sul provvedimento in titolo il senatore PERUZZOTTI, osservando che l'emergenza terroristica non può ancora considerarsi esaurita. Inoltre la campagna internazionale guidata dagli Stati Uniti contro l'organizzazione Al Qaeda è ancora in corso. Lo schema di decreto all'esame della Commissione muove quindi dalla constatazione che le esigenze di protezione dei siti sensibili e dei bersagli a rischio per le quali si era a suo tempo previsto l'impiego delle Forze armate al fianco delle Forze dell'ordine non sono venute meno. Riconosce però che il rischio percepito si è attenuato, permettendo di conseguenza una riduzione delle località da proteggere e del personale militare da adibirvi: tra i siti sensibili che spetterà ai militari di sorvegliare sono state infatti escluse molte delle infrastrutture contemplate nel precedente decreto dello scorso autunno, mentre figureranno ancora le principali basi militari statunitensi e Nato in Italia, nonché le aree di sedime prossime ad alcuni aeroporti, per i quali, in particolari circostanze, i prefetti potranno anche disporre forme di sorveglianza dall'interno degli immobili. Inoltre il contingente che le Forze armate presteranno a queste funzioni di concorso nel mantenimento dell'ordine pubblico viene ridotto dai 4 mila militari, volontari e di leva, originariamente previsti a 2.252, e le province interessate scendono parallelamente da settantaquattro a quaranta. L'impiego del contingente militare risulta autorizzato per sei mesi a decorrere dal 1° aprile 2002.
Per quanto attiene agli organi finanziari, ricorda che è demandato ad un decreto del ministro dell'Economia, di concerto con i ministri dell'Interno e della Difesa, il compito di determinare la speciale indennità da corrispondere ai militari impegnati nel programma di protezione, prevista dall'articolo 20 della legge n. 128 del 2001. Non è quindi noto l'impatto monetario complessivo del provvedimento.
Conclude proponendo alla Commissione l'emissione di un parere favorevole.

Si apre il dibattito.

Il senatore PALOMBO rileva come, stante il perdurare dell'emergenza terroristica, così come sottolineato dallo stesso relatore, appaia contraddittorio ridurre da settantaquattro a quaranta le province interessate alla protezione e, conseguentemente, da 4 mila a 2.252 il numero dei militari da impiegare. L'apparato di sorveglianza, infatti non andrebbe ridotto, bensì potenziato. A tal riguardo ricorda che il disegno di legge n.1287 recante "Istituzione della forza di completamento", di cui egli è primo firmatario, potrebbe soddisfare tale esigenza a costi molto contenuti e ne auspica quindi una sollecita calendarizzazione.

Il senatore PASCARELLA ribadisce la propria contrarietà all'utilizzo dei militari di leva nei servizi di sorveglianza degli obiettivi considerati come sensibili. Reputa altresì opportuno destinare le risorse disponibili soprattutto nel potenziamento dei servizi di intelligence e nell'accrescimento delle capacità di collaborazione con altri governi, soprattutto europei, al fine di prevenire nuovi attentati da parte delle numerose cellule terroristiche presenti.

Interviene quindi il senatore MELELEO per esprimere, a nome della propria parte politica, avviso favorevole sulla proposta di parere presentata dal relatore.

Non essendovi altri iscritti a parlare il PRESIDENTE, previa verifica del numero legale, pone ai voti la proposta di parere favorevole formulata dal relatore, che risulta approvata.


IN SEDE DELIBERANTE

(932) STANISCI. - Istituzione della “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare”
(1348) Istituzione della “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare”
(Seguito della discussione congiunta e approvazione di un testo unificato)

Riprende la discussione congiunta, sospesa nella seduta di ieri.

Il PRESIDENTE, in sostituzione del relatore designato, ricorda che tutte le Commissioni consultate hanno fatto pervenire i prescritti pareri e che nella seduta di ieri si era chiusa la discussione generale.

Previa verifica del numero legale, sono dunque separatamente posti ai voti e approvati gli articoli 1 e 2 del testo unificato. Il testo unificato nel suo complesso, posto quindi in votazione, risulta del pari approvato.

La seduta termina alle ore 16,15.

TESTO UNIFICATO DEI DISEGNI DI LEGGE
NN. 932 E 1348

Art. 1.
(Istituzione della “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare”)

1. A perenne ricordo del sacrificio dei marinai militari e civili deceduti e sepolti in mare è istituita la “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare” da commemorare annualmente il giorno 12 del mese di novembre presso il Monumento al marinaio d'Italia nella città di Brindisi.
2. La ricorrenza è da considerarsi solennità civile ai sensi dell'articolo 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260 e non determina riduzione dell'orario di lavoro negli uffici pubblici né, qualora cada nei giorni feriali, costituisce giorno di vacanza o comporta riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge 5 marzo 1977, n. 54.
Art. 2.
(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

INTERROGAZIONI
DISEGNI DI LEGGE IN SEDE DELIBERANTE
15º  Resoconto  stenografico
SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 maggio 2002
 Presidenza del presidente CONTESTABILE
I N D I C E

INTERROGAZIONI
  
  Presidente
 
Pag. 3, 4
    Bosi, sottosegretario di Stato per la difesa
 
3
    Sodano Calogero (UDC:CCD-CDU-DE)
 
4

DISEGNI DI LEGGE IN SEDE DELIBERANTE
(932) STANISCI: Istituzione della «Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare»
(1348)
Istituzione della «Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare»
(Seguito della discussione congiunta e approvazione di un testo unificato)
   
Presidente
 
Pag. 5
ALLEGATO (contiene i testi di seduta)
 
Pag. 6

 
N.B. I testi di seduta sono riportati in allegato al Resoconto stenografico.

L’asterisco indica che il testo del discorso è stato rivisto dall’oratore.

Sigle dei Gruppi parlamentari: Alleanza Nazionale: AN; Unione Democristiana e di Centro: UDC: CCD-CDU-DE; Forza Italia: FI; Lega Padana: LP; Democratici di Sinistra-l’Ulivo: DS-U; Margherita-DL-l’Ulivo: Mar-DL-U; Verdi-l’Ulivo: Verdi-U; Gruppo per le autonomie: Aut; Misto: Misto; Misto-Comunisti italiani: Misto-Com; Misto-Rifondazione Comunista: Misto-RC; Misto-Socialisti Democratici Italiani-SDI: Misto-SDI; Misto-Lega per l’autonomia lombarda: Misto-LAL; Misto-Libertà e giustizia per l’Ulivo: Misto-LGU; Misto-Movimento territorio lombardo: Misto-MTL; Misto-Nuovo PSI: Misto-NPSI; Misto-Partito repubblicano italiano: Misto-PRI; Misto-MSI-Fiamma Tricolore: Misto-MSI-Fiamma.


I lavori hanno inizio alle ore 15,30.

INTERROGAZIONI

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca lo svolgimento dell’interrogazione 3-00407, presentata dal senatore Sodano Calogero.

BOSI, sottosegretario di Stato per la difesa. Il poligono a mare di Drasy che insiste nella provincia agrigentina, riveste notevole importanza per l’attività addestrativa dei reparti della brigata «Aosta», in particolar modo del 6º reggimento «lancieri Aosta» e del 4º reggimento genio guastatori di Palermo, in quanto è utilizzabile per 260 giornate all’anno ed è ben servito dalla rete viaria.
Tale sedime è utilizzato per esercitazioni di tiro con armi individuali e di reparto – il calibro massimo impiegato è il 7,62 millimetri – e per l’effettuazione di tiri con cannone da 105 millimetri della blindo «Centauro», impiegando munizionamento convenzionale che si ritiene non sia annoverabile tra i materiali altamente inquinanti.
Nell’ambito del progetto relativo alla riorganizzazione della struttura organizzativa per la gestione dei poligoni e delle aree addestrative, attualmente in fase di implementazione, l’area in argomento è stata destinata alla funzione di «isola addestrativa di secondo livello», in quanto è possibile svolgere esercitazioni a fuoco a livello complesso minore e attività addestrative per le operazioni di supporto per la pace. Essa rappresenta infatti l’unica risorsa in fatto di aree addestrativa nel settore Sud-Ovest della Sicilia.
Ciò posto, si ritiene che la presenza di un parco naturale in corrispondenza di una area addestrativa non deve essere considerata motivo preclusivo per un’equilibrata convivenza, né tanto meno la causa per richiedere la sospensione delle esercitazioni o lo spostamento in altro sito del poligono in argomento. Infatti, analoghe situazioni sono presenti già in altre zone del territorio nazionale, come ad esempio il poligono di Ponticello nell’area del Parco di Fanes, in provincia di Bolzano, e il poligono di Carpegna nell’area del Parco «Simone Simoncello» in provincia di Pesaro.
Inoltre, in un’ottica più generale e sulla base delle esperienze maturate presso altri poligoni militari, corre l’obbligo di osservare che l’attuale possibilità di costituire un parco naturale nell’area in argomento è una diretta conseguenza della pluriennale esistenza della struttura militare che, con la sua presenza, ha anche contribuito a salvaguardare l’ambiente naturale.
In ultimo, si rappresenta che attraverso procedure di coordinamento definite dalle autorità militari e civili nell’ambito dei Comitati misti paritetici regionali, è stato sempre possibile conseguire un modus di convivenza tra le aree naturalistiche e quelle militari in grado di soddisfare sia le aspettative ambientalistiche e turistico-economiche degli enti locali, sia le esigenze addestrative delle unità. Ciò, verosimilmente, potrebbe essere realizzato anche per il poligono a mare di Drasy, di concerto con le competenti autorità locali.
Aggiungo infine che verranno date disposizioni affinché i reperti dell’attività svolta vengano raccolti sul territorio, così come previsto dalla normativa. Verranno pertanto richiamati i responsabili militari, precisando che sono tenuti a raccogliere dopo le esercitazioni il materiale di risulta e a redigere apposito verbale. Questo verrà comunicato come sollecitazione al rispetto della normativa vigente ai reparti che operano in quel poligono.

SODANO Calogero (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, mi dichiaro assolutamente insoddisfatto. È da tempo che, prima come sindaco della città di Agrigento, avevo posto questo problema al Ministro della difesa; sin dal 1994 al ministro Previti, quando fu peraltro soppresso il distretto militare, ma fu conservato appunto questo poligono di Drasy, in una delle zone più belle della fascia costiera di Agrigento. Si tratta di una zona di calanche gessose e, come diceva prima il Sottosegretario, non vi è stata ancora una sola operazione di pulizia neanche di tutto quello che viene lasciato dopo le operazioni militari.
Sono comunque del parere che questo poligono di tiro debba essere spostato in altro sito. Il piano regolatore generale della città ha previsto in quel luogo la realizzazione di un parco, territoriale ed anche marino. Vi è un alto inquinamento acustico, ma anche di tipo ambientale; sarebbe pertanto opportuno che il Governo, il Ministro, il Sottosegretario, così come ha detto alla fine della sua risposta, cominciassero quanto meno a garantire una pulizia generale del luogo. Credo che vi siano sul terreno dei colpi di mortai, probabilmente anche inesplosi.
La strada che conduce a Punta Bianca, che è all’opposto della fascia costiera di Scala dei Turchi, è – ripeto – di inestimabile valore paesistico e sarebbe opportuno che il Governo pensasse seriamente a localizzare questo poligono in un’altra zona.

PRESIDENTE. Lo svolgimento dell’interrogazione è così concluso.

I lavori proseguono in altra sede dalle ore 15,45 alle ore 16,10.

DISEGNI DI LEGGE IN SEDE DELIBERANTE

(932) STANISCI: Istituzione della «Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare»
(1348) Istituzione della «Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare»
(Seguito della discussione congiunta e approvazione di un testo unificato)

PRESIDENTE, f.f. relatore. L’ordine del giorno reca il seguito della discussione congiunta dei disegni di legge nn. 932 e 1348, sospesa nella seduta di ieri. Comunico che sul testo unificato dei disegni di legge in titolo le Commissioni consultate hanno fatto pervenire i prescritti pareri.
Ricordo altresì che nella seduta della scorsa settimana si era aperta la discussione generale, che è stata dichiarata chiusa nella seduta di ieri.
Passiamo alla votazione degli articoli.
(Il Presidente accerta la presenza del numero legale).
Metto ai voti l’articolo 1.
È approvato.
Metto ai voti l’articolo 2.
È approvato.
Metto ai voti nel suo complesso il testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge nn. 932 e 1348, che assumerà il seguente titolo: «Istituzione della “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare“».
È approvato.
I lavori terminano alle ore 16,15.
Allegato

INTERROGAZIONI

SODANO Calogero. – Al Ministro della difesa. – Per sapere se sia a conoscenza che in territorio agrigentino, sulla fascia costiera di straordinaria bellezza che va da Punta Bianca a Zingarello e alle Dune di S. Leone, è localizzato un poligono di tiro che ospita esercitazioni militari, con gravi danni all’ambiente.
Non si tratta solo di una questione di salvaguardia dell’ambiente, aspetto peraltro degno della massima considerazione e tutela, ma di attenzione verso una zona destinata a diventare riserva naturale per offrire ampi spazi di verde e di respiro attorno ad un tratto ancora oggi incontaminato della costa siciliana.
Le esercitazioni militari in un luogo di incomparabile bellezza sono «fuor di luogo» e lasciano sul terreno e in mare i residuati delle prove altamente inquinanti.
Considerati i gravi danni che ne derivano, primi fra tutti alla salute e all’incolumità dei cittadini, si chiede di sapere se non si ritengano necessari e urgenti la sospensione delle suddette esercitazioni e lo spostamento, in altro sito, del poligono di tiro.

(3-00407)
 
TESTO UNIFICATO DEI DISEGNI DI LEGGE NN. 932 E 1348

    Istituzione della «Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare»
Art. 1.
(Istituzione della «Giornata della memoria dei
marinai scomparsi in mare»)


1. A perenne ricordo del sacrificio dei marinai militari e civili deceduti e sepolti in mare è istituita la «Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare» da commemorare annualmente il giorno 12 del mese di novembre presso il Monumento al marinaio d’Italia nella città di Brindisi.
2. La ricorrenza è da considerarsi solennità civile ai sensi dell’articolo 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260 e non determina riduzione dell’orario di lavoro negli uffici pubblici né, qualora cada nei giorni feriali, costituisce giorno di vacanza o comporta riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge 5 marzo 1977, n. 54.
Art. 2.
(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.