DIFESA (4ª)

MERCOLEDÌ 15 SETTEMBRE 2004
136ª Seduta

Presidenza del Presidente
CONTESTABILE


Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Bosi.

La seduta inizia alle ore 15.


IN SEDE REFERENTE

(Doc. XXII, n. 27) FORCIERI ed altri - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale militare italiano impiegato nelle missioni internazionali di pace, sulle condizioni della conservazione e sull'eventuale utilizzo di uranio impoverito nelle esercitazioni militari sul territorio nazionale
- e petizione n. 838 ad esso attinente
(Seguito e conclusione dell'esame)

In apertura di seduta il presidente CONTESTABILE ricorda brevemente che nella seduta dello scorso 28 luglio aveva riferito il relatore Bonatesta, si era svolta la discussione generale ed era stato fissato il termine per la presentazione di eventuali emendamenti per il 31 agosto alle ore 18. Dà quindi conto dei pareri espressi, rispettivamente il 29 luglio e nella giornata di ieri, dalle Commissioni Sanità (favorevole con osservazioni) e Giustizia (nulla osta con osservazioni).

Si procede quindi all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 1.

Il relatore BONATESTA (AN), dopo aver posto brevemente l'accento sulla necessità di pervenire ad una sollecita approvazione del documento in titolo, cha fa fronte ad una esigenza attuale e particolarmente sentita dall'opinione pubblica, dà per illustrato l'emendamento 1.1.

Il senatore FORCIERI (DS-U) osserva brevemente che sarebbe a suo avviso opportuna una riformulazione dell'emendamento in questione, in modo tale da inserire le parole: "e sulle loro cause" dopo l'inciso: "che hanno colpito il personale italiano impegnato nelle missioni internazionali di pace".

Il relatore BONATESTA (AN), considerata la fondatezza dell'osservazione poc'anzi espressa dal senatore Forcieri, riformula l'emendamento 1.1 nel senso da essa indicato.

La senatrice DE PETRIS (Verdi-U), aggiunge la propria firma all'emendamento 1.2 e lo dà per illustrato.

Il relatore BONATESTA (AN) invita i presentatori a considerare l'opportunità di un ritiro dell'emendamento 1.2, giacché sarebbe, in caso contrario, costretto ad esprimere un parere contrario all'approvazione. Infatti, alcuni punti evidenziati dalla proposta emendativi potrebbero risultare di difficile applicazione, inficiando, in concreto, lo svolgimento dei lavori dell'organo parlamentare.

Il sottosegretario BOSI -dopo aver premesso che in ordine a provvedimenti chr mirano ad istituire d'inchiesta (per di più monocamerali), è consuetudine del Governo rimettersi alla volontà della Commissione allo scopo di non esercitare indebite interferenze nell'attività ispettiva del Parlamento- osserva incidentalmente che sull'emendamento 1.2 potrebbero essere fonte di perplessità le disposizioni di cui alle lettere b (che risulterebbe, in concreto, di difficile applicazione) e d, che sembrerebbe far riferimento ad un quadro normativo internazionale già esistente ed operante in ordine ai materiali potenzialmente pericolosi.

La senatrice DE PETRIS (Verdi-U) ribadisce invece l'attualità delle problematiche sottese ai punti b) e d) di cui all'emendamento 1.2. Infatti, i possibili effetti sulle popolazioni della contaminazione da uranio impoverito hanno avuto particolare risonanza nell'area adiacente il poligono di Salto di Quirra, mentre, d'altro lato, la futura Commissione d'inchiesta non potrà non tenere conto delle indagini portate avanti sull'argomento dalle agenzie internazionali. Apprezzate le circostanze, dichiara tuttavia di ritirare l'emendamento in questione.

Il sottosegretario BOSI dichiara di apprezzare la decisione della senatrice De Petris di ritirare l'emendamento 1.2, e ciò ancorché le tematiche ad esso sottese siano comunque degne di essere ponderatamente analizzate da un punto di vista sostanziale ed esprimendo quindi una tendenziale adesione in via di principio ai punti salienti dell'emendamento ritirato.

Viene quindi, previa verifica del numero legale, posto ai voti ed approvato l'emendamento 1.1 (Nuovo testo).

Non essendo stati presentati emendamenti all'articolo 2, la Commissione procede all'esame delle proposte modificative relative all'articolo 3.

Il presidente CONTESTABILE illustra l'emendamento 3.1, osservando che esso innova contemplando la nomina del Presidente della Commissione da parte del Presidente del Senato e non l'elezione da parte dei componenti. Attraverso tale meccanismo sarebbe peraltro più agevole, nonché assai opportuno, far sì che l'organo di inchiesta sia composto in maggioranza da quei parlamentari in possesso delle necessarie nozioni di tipo tecnico per poter interpretare correttamente i dati raccolti, ed in particolare da coloro che provengono dall'esercizio della professione medica.

Sull'emendamento 3.1 esprimono parere favorevole il relatore BONATESTA (AN) ed il sottosegretario BOSI.

Il senatore FORCIERI (DS-U) osserva però che sarebbe opportuno lasciare piena libertà alla Commissione d'inchiesta nella costituzione del proprio Ufficio di Presidenza. A ragionare diversamente, infatti, si potrebbe incorrere nel rischio che il Presidente nominato dal Presidente del Senato non riscuota la piena fiducia della Commissione, con indesiderati effetti sul corretto svolgimento dei lavori della stessa.

Il senatore PERUZZOTTI (LP) esprime invece piena condivisione in ordine alle ragioni sottese all'emendamento 3.1. E' infatti a suo avviso assolutamente necessario evitare che i lavori della Commissione d'inchiesta vengano inficiati da inopportune strumentalizzazioni di carattere politico, le quali a tutto servirebbero tranne che all'accertamento della verità in ordine alle delicate questioni sottese al pericolo derivante dall'utilizzo di munizionamento all'uranio impoverito.

Il presidente CONTESTABILE ribadisce la necessità di scegliere i membri della Commissione d'inchiesta tra quei parlamentari in possesso della cultura medica necessaria ad una corretta interpretazione degli elementi informativi raccolti, ed in particolare da coloro che hanno esercitato la professione medica per diversi anni. Solo in tal caso, a suo avviso, si potrebbe effettivamente pervenire ad un'analisi obiettiva dei fatti, a prescindere da qualsiasi considerazione di parte.

Replica brevemente il senatore FORCIERI (DS-U), osservando che in ogni caso non appare opportuno costituire una commissione a carattere eminentemente tecnico, ancorché composta comunque da parlamentari.

Il senatore COMPAGNA (UDC), nel preannunciare, a nome della propria parte politica, il voto favorevole sull'emendamento 3.1, osserva che, soprattutto in questa legislatura, in ordine a molte Commissioni parlamentari d'inchiesta sembrerebbe sussistere una pregiudiziale di sospetto tale da alterarne la struttura ideale (quali, a titolo di esempio, le cosiddette "commissioni canaglia"). Sotto questo aspetto, l'emendamento in questione mirerebbe a scongiurare l'insorgere di tale, funesta, pregiudiziale in ordine al costituendo organo monocamerale, e tale finalità non può che essere valutata favorevolmente.

Il senatore FORCIERI (DS-U) osserva che sarebbe quanto meno opportuno che il Presidente della Commissione d'inchiesta, ancorché nominato direttamente dal Presidente del Senato, fosse scelto all'interno dei membri della Commissione stessa, e non in aggiunta ad essi. Ciò infatti attenuerebbe il suo carattere di estraneità rispetto al costituendo organo parlamentare.

Il presidente CONTESTABILE, preso atto della fondatezza dell'ultima osservazione del senatore Forcieri, riformula la propria proposta modificativa nell'emendamento 3.1 (Nuovo testo), precisando brevemente che lo scopo sotteso alla sua proposta emendativa era proprio quello di garantire una adeguata competenza tecnica della Commissione d'inchiesta attraverso una scelta mirata dei suoi componenti. La necessità di ciò sarebbe peraltro imposta dalla particolarità dell'oggetto d'indagine della Commissione stessa, che presuppone la conoscenza di determinate nozioni.
Resta in ogni caso fermo, prosegue l'oratore, che, in ultima analisi, la composizione dell'organo sarà decisa dal Presidente del Senato, d'intesa con i Gruppi parlamentari, secondo i criteri che essi riterranno più opportuni.

Il senatore MANFREDI (FI) esprime, a nome del Gruppo Forza Italia, avviso favorevole sull'emendamento 3.1 (Nuovo testo).

Il senatore BISCARDINI (Misto-SDI) pone l'accento sulla inopportunità di pervenire ad una configurazione sui generis dell'organo parlamentare d'inchiesta. Preannuncia, a nome della propria parte politica, il voto favorevole sull'emendamento 3.1 (Nuovo testo).

I senatori FORCIERI (DS-U), COLLINO (AN), DE PETRIS (Verdi-U) e TIRELLI (LP) esprimono parimenti l'avviso favorevole, a nome dei rispettivi Gruppi, sull'emendamento 3.1 (Nuovo testo).

Posto ai voti, l'emendamento 3.1 (Nuovo testo) risulta approvato dalla Commissione.

Il presidente CONTESTABILE avverte quindi che, essendo stato approvato dalla Commissione l'emendamento 3.1 (Nuovo testo), integralmente sostitutivo dell'articolo 3 del provvedimento iscritto all'ordine del giorno, la successiva proposta emendativa 3.2 non verrà posta in votazione in quanto è da considerarsi preclusa, ancorché di contenuto similare.

Non essendo stati presentati emendamenti all'articolo 4, si passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 5.

La Commissione approva l'emendamento 5.1, che recepisce, tra l'altro, una delle osservazioni formulate dalla Commissione Sanità nel proprio parere.

Il relatore BONATESTA (AN) illustra brevemente l'emendamento 5.2, osservando che si prefigge esclusivamente un intervento di carattere formale ai fini di una maggiore coerenza del testo, in ossequio a quanto osservato dalla Commissione Giustizia nel proprio parere.

Posto ai voti, l'emendamento 5.2 è parimenti approvato dalla Commissione.

Non essendo stata presentata alcuna proposta emendativa all'articolo 6 si passa all'esame dell'unico emendamento presentato all'articolo 7.

Il relatore BONATESTA (AN) illustra brevemente l'emendamento 7.1, osservando che esso mira ad adeguare il testo del documento in esame alle osservazioni formulate dalla Commissione Giustizia nel parere espresso nella giornata di ieri.

Il presidente CONTESTABILE osserva che, in ogni caso, i commi 3 e 4 dell'articolo 7 non appaiono anomali (come indicato nelle osservazioni formulate dalla Commissione Giustizia), tutt'al più ultronee. Infatti, disposizioni similari possono essere rinvenute nei provvedimenti istitutivi di numerose commissioni parlamentari d'inchiesta.

Posto ai voti, l'emendamento 7.1 risulta approvato dalla Commissione.

Essendo esaurita la trattazione delle proposte emendative, si procede infine al conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea.

Per dichiarazione di voto finale interviene la senatrice DE PETRIS (Verdi-U), ponendo l'accento sia sulla necessità di una sollecita approvazione del documento in titolo, sia sull'opportunità di approfondire gli eventuali effetti collaterali derivanti dall'utilizzo di munizioni all'uranio impoverito sulle popolazioni civili e preannunciando, a nome del proprio Gruppo di appartenenza, il voto favorevole.

Il senatore PERUZZOTTI (LP) interviene per dichiarazione di voto favorevole sul documento in titolo, auspicando al contempo che l'esame in Assemblea possa concludersi in tempi rapidi e sulla base di una solida intesa tra tutte le forze politiche.

Interviene quindi il senatore FORCIERI (DS-U), auspicando una sollecita approvazione in Assemblea del documento iscritto all'ordine del giorno, e preannunciando, a nome del Gruppo DS-L'Ulivo, il voto favorevole. L'istituzione di una apposita Commissione d'inchiesta costituisce infatti, a suo avviso, un'indubbia testimonianza della sensibilità del Parlamento nei confronti di coloro che hanno contratto gravi malattie a seguito dell'utilizzo di munizioni all'uranio impoverito e dei loro familiari.

Preannunciano quindi, a nome dei rispettivi Gruppi di appartenenza, il voto favorevole i senatori MANFREDI (FI), COLLINO (AN) (sottolineando l'importanza di procedere ad una obiettiva verifica di carattere scientifico, prescindendo da ogni considerazione politica) e TOGNI (Misto-RC) (sottolineando la particolare valenza del documento in titolo, volto a fornire una risposta concreta alle numerose richieste di chiarimenti provenienti dall'opinione pubblica).

La Commissione conferisce quindi mandato al relatore BONATESTA (AN) a riferire favorevolmente in assemblea sul documento in titolo, con gli emendamenti approvati.

Il presidente CONTESTABILE ricorda infine che, nella relazione scritta da sottoporre all'esame dell'Assemblea, sarà menzionata la petizione n. 838, vertente sull'argomento del documento in titolo, ad esso abbinata sulla base dell'articolo 141 del Regolamento, e da ritenersi assorbita per analogia con la citata norma.

La seduta termina alle ore 16.


EMENDAMENTI AL DOCUMENTO XXII, n. 27


Art. 1
1.1
Il Relatore
Inserire dopo la parola "malattie" le seguenti "e sulle loro cause".

1.1 (Nuovo Testo)
Il Relatore
Inserire dopo le parole "missioni internazionali di pace" le seguenti "e sulle loro cause".

1.2
Bedin, De Petris
Al comma 1, sostituire le parole da "che indaghi" fino alla fine del comma, con le seguenti:
" con le seguenti finalità:
a) indagare sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale italiano, civile e militare, impegnato nelle missioni internazionali di pace;
b) accertare le effettive condizioni di stoccaggio e conservazione dei materiali bellici contenenti uranio impoverito, anche verificando gli eventuali effetti di contaminazione sulle popolazioni residenti nei territori interessati;
c) verificare se ed in quale misura, in occasione di esercitazioni militari sul territorio nazionale sia stato utilizzato materiale bellico contenente uranio impoverito, accertando in tal caso gli eventuali effetti di contaminazione sulle popolazioni residenti nei territori interessati;
d) individuare le misure più idonee a favorire la massima trasparenza negli scambi informativo con i Paesi alleati in ordine all'impiego e allo stoccaggio di materiali che possano esporre le popolazioni e gli operatori a danni alla salute non controllabile né circoscrivibili."

Art. 3
3.1
Contestabile
Sostituire l'articolo con il seguente:
"Art. 3
1. La Commissione è composta da venti senatori, oltre il Presidente, nominati dal Presidente del Senato della Repubblica in proporzione al numero dei componenti i Gruppi parlamentari.
2. Il Presidente del Senato provvede, altresì, alla nomina del Presidente della Commissione.
3. Con gli stessi criteri e la stessa procedura di cui ai commi 1 e 2 si provvede alle eventuali sostituzioni in caso di dimissioni dalla Commissione o di cessazione del mandato parlamentare.
4. La Commissione elegge, nella prima seduta, due Vice Presidenti e due Segretari. "

3.1 (Nuovo testo)
Contestabile
Sostituire l'articolo con il seguente:
"Art. 3
1. La Commissione è composta da ventuno senatori, nominati dal Presidente del Senato della Repubblica in proporzione al numero dei componenti i Gruppi parlamentari.
2. Il Presidente del Senato provvede altresì alla nomina, fra i componenti, del Presidente della Commissione.
3. Con gli stessi criteri e la stessa procedura di cui ai commi 1 e 2 si provvede alle eventuali sostituzioni in caso di dimissioni dalla Commissione o di cessazione del mandato parlamentare.
4. La Commissione elegge, nella prima seduta, due Vice Presidenti e due Segretari. "

3.2
Tomassini
Al comma 1, aggiungere infine le seguenti parole: ", e dal Presidente, anch'egli nominato dal Presidente del Senato".


Art. 5
5.1
Tomassini
Al comma 1, dopo la parola: "operativi", inserire la seguente: "idonei".

5.2
Il Relatore
Al comma 1, sostituire le parole: "dai Presidenti delle Camere, d'intesa tra di loro." con le seguenti: "dal Presidente del Senato.".
Art. 7

7.1
Il Relatore
Sopprimere i commi 3 e 4.