FINANZE E TESORO (6ª)

GIOVEDÌ 12 MAGGIO 2005
275ª Seduta

Presidenza del Vice Presidente
CASTELLANI
Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Molgora e per la Presidenza del Consiglio dei ministri Ventucci.

La seduta inizia alle ore 9.

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni

Il sottosegretario VENTUCCI risponde all'interrogazione n. 3-01976 del senatore Castellani, facendo presente che il Consiglio dei Ministri il 23 dicembre 2004 ha deliberato la proroga, fino al 31 dicembre 2005, dello stato di emergenza relativo agli eventi sismici verificatisi nel territorio delle regioni Umbria e Marche, il 26 settembre 1997. Il provvedimento si era reso necessario per garantire la validità di alcune disposizioni derogatorie, già previste dalle numerose ordinanze di protezione civile e per attuare il completamento degli interventi di ricostruzione con particolare attenzione alle problematiche normative al quadro normativo in materia tributaria e previdenziale. Infatti, con la fine dello stato di emergenza, decadono anche le disposizioni di natura fiscale previste a sostegno della popolazione gravemente colpita dall'evento calamitoso, che hanno peraltro permesso la ripresa delle normali condizioni di vita.
Con l'articolo 3 dell'ordinanza 3390 del 29 dicembre 2004 è stato previsto il differimento al 31 dicembre 2005 dei termini relativi ai contributi previdenziali e assistenziali e alle entrate di natura patrimoniale assimilata, la cui sospensione, unitamente ai versamenti aventi natura tributaria, era stata predisposta a favore dei soggetti interessati dagli eventi sismici del 1997, ai sensi delle ordinanze del Ministero dell'Interno, delegato per il coordinamento della protezione civile, n. 2728 del 1997 e 2908 del 1998.
Con l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3408 del 4 marzo 2005, i versamenti dei contributi non eseguiti per effetto delle predette sospensioni saranno effettuati, in un'unica soluzione, entro il mese di gennaio del 2006 o, a decorrere dallo stesso mese, senza aggravio di sanzioni e di interessi, mediante rateizzazione mensile pari a 5 volte il periodo di sospensione. In tal modo è possibile uniformare il termine per la ripresa della riscossione dei tributi sospesi già differiti al mese di gennaio 2005; inoltre gli adempimenti tributari, diversi dai versamenti, non ancora eseguiti per effetto delle predette sospensioni, verranno eseguiti entro il mese di gennaio 2006. Il sottosegretario ribadisce che i relativi oneri sono stati posti a carico delle disponibilità di cui all'articolo 15 della legge n. 61 del 1998 d'intesa con le regioni interessate ai sensi dell'articolo 107, comma 1, lettera c), del decreto legislativo n. 112 del 1998 e che pertanto il Ministero dell'economia e delle finanze ha ritenuto inidoneo, ai fini della copertura finanziaria degli oneri recati dall'ordinanza di differimento, l'ammontare delle risorse finanziarie rese disponibili per il 2005 dalla legge 30 dicembre 2004, n. 311, ai sensi del comma 203 dell'articolo 1. Infine, in riferimento ai provvedimenti agevolativi in materia di versamento delle somme dovute a titolo di tributi e contributi, disposti a favore dei soggetti interessati dal sisma del 3 e 16 dicembre 1990 verificatosi nel territorio delle province di Catania, Ragusa e Siracusa e dagli eventi alluvionali del 1994 nel territorio della regione Piemonte, il Sottosegretario fa presente che la modalità di restituzione è stata disposta ai sensi rispettivamente dell'articolo 9, comma 17, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 e dell'articolo 4, comma 90, della legge 24 dicembre 2003, n. 350. Tale ultima disposizione si regolarizza versando l'intero ammontare del dovuto, al netto dei versamenti già eseguiti a titolo di capitale e interessi e diminuito al 10 per cento.

Il presidente CASTELLANI si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo in quanto è rimasta impregiudicata la questione della disparità di trattamento tra i contribuenti dell'Umbria e delle Marche e quelli di altre regioni italiane colpiti da eventi calamitosi, così come l'altra questione del ripristino dell'intero finanziamento per l'Umbria e per le Marche per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 1997.

Il sottosegretario MOLGORA risponde all'interrogazione n. 3-02075 del senatore Eufemi, concernente l'acquisizione del concerto da parte dei Ministeri dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti ai fini dell' emanazione del decreto interministeriale di attuazione dell' articolo 86, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, come modificato dall'articolo 1 del decreto legislativo 27 aprile 2001, n. 193, in materia di fermo amministrativo dei beni mobili registrati.
Come evidenziato nell'interrogazione, la questione ha già formato oggetto di una risposta in Commissione Finanze della Camera dei deputati svoltasi il 26 gennaio 2005.
Al riguardo, occorre rappresentare che, nonostante i solleciti, da ultimo in data 4 maggio 2005, non è ancora pervenuto al Ministero dell'economia e delle finanze il concerto dei Dicasteri dell' interno e delle infrastrutture.
L 'acquisizione del concerto costituisce condizione per l'inoltro dello schema di provvedimento al Consiglio di Stato per il prescritto parere.

Il senatore EUFEMI (UDC) si dichiara totalmente insoddisfatto della risposta, rilevando criticamente gli eccessivi ritardi nell'adozione del provvedimento di attuazione relativo al fermo amministrativo e gli ingenti costi per l'erario derivanti da tale ritardo. Sottolinea poi come da notizie di stampa risulti che il parere del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sia già stato espresso nel senso di dichiarare l'incompetenza di tale dicastero rispetto a problematiche di carattere eminentemente fiscale e come, comunque, il parere del Consiglio di Stato non sia a tutt'oggi stato emanato. Auspica pertanto una sollecita definizione della procedura di adozione del provvedimento di attuazione del fermo amministrativo da parte del Ministero dell'Economia, in modo da garantire la celerità dell'azione amministrativa, ovvero di rendere noti eventuali nuovi motivi di ritardo rispetto alla mancata espressione dei sollecitati pareri dei Ministeri competenti. Preannuncia infine la presentazione di un ulteriore strumento di sindacato ispettivo per verificare lo stato di attuazione della procedura, soprattutto dal punto di vista delle conseguenze finanziarie derivanti dal trascorrere del tempo e auspica che in sede di svolgimento dell'audizione da lui richiesta nella seduta di ieri del direttore dell'Agenzia delle entrate possa essere affrontata anche tale problematica.

Il presidente CASTELLANI informa che il sottosegretario incaricato di rispondere all'interrogazione n. 3-01958 della senatrice De Petris non potrà intervenire alla seduta e che, pertanto, lo svolgimento di tale interrogazione è rinviato.

La senatrice DE PETRIS (Verdi-Un) esprime il proprio disappunto per il mancato avvertimento con un congruo anticipo della necessità di rinviare lo svolgimento dell'interrogazione, peraltro da lei presentata in tempi non recenti, auspicando la disponibilità da parte del Ministero a fornire quanto prima gli elementi di risposta relativamente alla problematica oggetto dell'interrogazione. Ritiene infatti che la questione della dismissione del patrimonio immobiliare degli enti di previdenza pubblici, investendo i problemi abitativi di numerosi cittadini, costituisca un tema di estrema rilevanza.

Il presidente CASTELLANI assicura che solleciterà il Governo affinchè fornisca in tempi brevi risposta all'interrogazione non svolta e dichiara chiusa la procedura informativa.

La seduta termina alle ore 9,25.