LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI (8ª)

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2005
493ª Seduta

Presidenza del Presidente
GRILLO

La seduta inizia alle ore 15,15.

IN SEDE REFERENTE

(3587) Conversione in legge del decreto-legge 17 agosto 2005, n. 163, recante disposizioni urgenti in materia di infrastrutture
(Seguito dell'esame e rinvio)

Il presidente relatore GRILLO (FI) dichiara aperta la discussione generale.

Il senatore Paolo BRUTTI (DS-U) interviene rilevando preliminarmente la illegittimità costituzionale del decreto-legge in esame, privo dei requisiti di necessità ed urgenza che presuppongono l’impiego di tale strumento normativo. L’assenza di tali requisiti è infatti evidente se si considera che oggetto del decreto-legge sono argomenti come il fabbisogno di personale del Registro italiano dighe, le procedure di spesa dei Servizi integrati infrastrutture e trasporti (SIIT), le competenze degli iscritti all’ordine dei dottori commercialisti e la soluzione della annosa vicenda dei lavoratori socialmente utili. Il decreto-legge risulta inoltre carente sotto il profilo della omogeneità delle materie trattate e completamente incongruente nella corrispondenza del contenuto al titolo. Si sofferma poi su talune questioni di merito del provvedimento, con particolare riferimento alla previsione dell’articolo 3 e alle assunzioni, a tempo determinato, autorizzate in favore del Registro italiano dighe, sottolineando che, in questo caso, il Governo ha eluso i limiti agli incrementi della spesa introdotti con l’ultima legge finanziaria. Conclude infine sottolineando l’imbarazzo del suo Gruppo nel discutere un provvedimento di così scarso rilievo strategico, mentre il dibattito politico nazionale è condizionato dalla proposta di modifica della legge elettorale avanzata dalla maggioranza.

Il senatore ZANDA (Mar-DL-U) fa presente la evidente incostituzionalità del decreto-legge in esame che rappresenta un caso da manuale della assenza dei requisiti di necessità ed urgenza che presuppongono l’impiego di tale strumento normativo. L’abuso della decretazione di urgenza rappresenta pertanto un vulnus all’ordinamento talmente rilevante da configurare la violazione dei principi costituzionali fondamentali. Sostiene pertanto la necessità di modificare il provvedimento, al fine di renderlo congruo rispetto alle finalità che con esso si vogliono perseguire. Si riserva infine di approfondire alcune questioni di merito nel corso dell’esame in Assemblea, auspicando che già in sede di Commissione possano essere individuati gli opportuni interventi correttivi del provvedimento.

Il senatore MONTALBANO (DS-U) si associa alle considerazioni espresse dai senatori Paolo Brutti e Zanda in merito alla insussistenza dei presupposti di urgenza e necessità alla base della decretazione d’urgenza. Nel merito del provvedimento esprime poi la propria perplessità sulle modalità di assunzione del personale relative al Registro italiano dighe e critica la disposizione contenuta all’articolo 4, relativa alla soluzione delle vicende dei lavoratori socialmente utili della città di Catania, evidentemente finalizzata all’esclusivo vantaggio delle esigenze elettorali del Sindaco di quella città. Sotto questo profilo il provvedimento appare incostituzionale, ai sensi dell’articolo 3 della Costituzione, poiché privilegia i lavoratori socialmente utili di Catania penalizzando quelli di altre città che – sulla base dei requisiti previsti dal citato articolo 4 - non possono accedere ai vantaggi economici previsti dal decreto-legge. Al richiamo del Presidente della Repubblica sulla necessità di stabilire una scala di priorità con riguardo ai provvedimenti da adottare in chiusura di legislatura, la desolante risposta della maggioranza consiste nell’inserire in un decreto-legge privo dei necessari presupposti costituzionali i criteri per la fissazione della retribuzione del Presidente del Registro italiano dighe.

Poiché non vi sono altri interventi, il Presidente dichiara conclusa la discussione generale.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16,20.