LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI (8ª)

GIOVEDÌ 21 LUGLIO 2005
487ª Seduta

Presidenza del Vice Presidente
PEDRAZZINI

La seduta inizia alle ore 8,50.

IN SEDE CONSULTIVA

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2006-2009 (Doc. LVII, n. 5)
(Parere alla 5ª Commissione. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni)

Riprende l'esame sospeso nella seduta pomeridiana di ieri.

Il senatore ZANDA (Mar-DL-U) interviene in discussione generale rilevando innanzitutto la genericità del Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2006-2009. Forti perplessità suscita in particolare la previsione del Governo di avviare, nel corso dei prossimi dodici mesi, cantieri per la realizzazione di opere pubbliche per un importo complessivo di circa 39 miliardi, ben superiore ai complessivi 32 miliardi relativi ai cantieri avviati nei precedenti quattro anni. Le tabelle relative allo stato di avanzamento delle opere ed alle disponibilità finanziarie ad esse finalizzate risultano poi di difficile lettura riportando spesso dati non omogenei e quindi non comparabili. Un esempio della genericità e della conseguente inaffidabilità del documento emerge con riferimento alle opere per la salvaguardia di Venezia che risulta tra le opere in cantiere quando invece non è stato ancora redatto il relativo progetto esecutivo. Particolarmente delicata è poi la questione relativa alla paventata tariffazione di alcune tratte stradali gestite dall’ANAS. Sembra infatti che sotto la pressione delle urgenze di bilancio si voglia avviare la cessione di quote di capitale dell’ANAS senza chiarire però i risvolti operativi di siffatta operazione. Il rischio che si profila è quello di una iniqua privatizzazione di un monopolio pubblico: come è già accaduto in passato, in analoghe situazioni, anche l’uscita dell’ANAS dal settore pubblico allargato potrebbe risolversi nell’attribuzione di un vantaggio economico agli stessi soggetti che tutti conoscono, con la svendita della rete stradale dello Stato. E’ necessario pertanto prevedere un sistema di governance e di controllo adeguato che permetta all’ANAS di far valere un effettivo potere contrattuale nei confronti dei soggetti eventualmente coinvolti in tale operazione.

Il senatore CHIRILLI (FI) sottolinea la necessità di tener conto, all’interno del Documento di programmazione economico-finanziaria per il prossimo quadriennio, delle spese per investimenti da realizzare nel Mezzogiorno. In tale contesto, particolare attenzione merita la questione del riordino delle ferrovie concesse, problema questo particolarmente sentito nella Regione Puglia, laddove è in atto la progressiva dismissione di importanti tratte ferroviarie gestite dai concessionari minori.

Il senatore MENARDI (AN) richiama l’attenzione del Relatore sulla necessità di prevedere significativi interventi nel settore della infrastruttura ferroviaria. Tale capitolo è infatti trascurato dal DPEF poiché l’efficientamento e la valorizzazione della rete ferroviaria rappresentano una strada certamente più faticosa rispetto agli interventi relativi al settore stradale su cui, da ultimo, si è soffermato il senatore Zanda. In assenza del coinvolgimento dei privati poco interessati al rilancio del sistema ferroviario nazionale, perché poco lucroso nell’immediato, spetta allo Stato avviare gli interventi all’uopo necessari.

Il presidente PEDRAZZINI pone l’accento sulla necessità di fissare con chiarezza finalità e limiti dell’eventuale intervento dei privati nel capitale dell’ANAS. Ritiene inoltre necessario specificare meglio il contenuto di taluni interventi infrastrutturali che necessitano di maggiori chiarimenti.

Il presidente GRILLO ricorda preliminarmente l’impegno profuso dal Governo nel rilancio delle infrastrutture strategiche del Paese facendo presente che se gli obiettivi di inizio legislatura non sono stati completamente raggiunti, ciò è da imputare in buona parte ad un sistema amministrativo che ha smorzato lo slancio iniziale della cosiddetta “legge obiettivo”. Il documento in esame ha però il pregio di individuare talune priorità rilevanti nel settore delle infrastrutture portuali e della logistica. Dichiara poi di condividere la posizione espressa dal senatore Zanda sulla questione dell’ANAS. L’operazione così come attualmente disegnata dal DPEF sembrerebbe infatti soffrire delle debolezze che hanno contraddistinto analoghi processi di privatizzazione guidati, in passato, dalla necessità di far cassa senza prevedere strumenti di controllo effettivo in mano pubblica.

Il senatore CICOLANI (FI) interviene in sede di replica facendo incidentalmente presente al senatore Zanda che la disciplina per la realizzazione delle infrastrutture strategiche prevede esplicitamente la possibilità di avviare i cantieri dopo l’approvazione del progetto definitivo e quindi prima di disporre del progetto esecutivo. Dichiara poi di condividere le preoccupazioni emerse riguardo all’ANAS S.p.A. e su tale tema andrà effettuato un apposito richiamo al Governo nel parere della Commissione. Parimenti condivisibili sono inoltre le osservazioni relative alla necessità di prevedere un sostegno finanziario per la realizzazione della variante alla strada statale numero 7 Appia volta a risolvere i problemi di viabilità e di sicurezza stradale dell’area pontina. Si farà inoltre carico di chiedere al Governo chiarimenti sulla mancanza, all’interno dell’allegato al DPEF, di un riferimento al collegamento Civitavecchia-Venezia invitandolo altresì ad approfondire le riflessioni conseguenti all’incremento dei fondi resi disponibili dal CIPE rispetto alla previsione originaria contenuta nella delibera del 2001.

Il senatore TUNIS (UDC) richiama incidentalmente il Relatore ad effettuare un richiamo esplicito nel parere sulla necessità di prevedere nel DPEF un adeguato sostegno finanziario per la realizzazione della variante alla strada statale n. 7 Appia, pena il voto contrario sul provvedimento in Assemblea da parte del Gruppo dell’UDC.

Annunciano il voto contrario, a nome dei rispettivi Gruppi parlamentari, i senatori DONATI (Verdi-Un), ZANDA (Mar-DL-U) e FALOMI (Misto-Cant).

Verificata la presenza del numero legale, la Commissione conferisce infine mandato al Relatore a redigere una proposta di parere favorevole con le osservazioni emerse nel corso del dibattito e dallo stesso accolte in sede di replica.

La seduta termina alle ore 9,30.