LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI (8ª)


MARTEDI' 22 LUGLIO 2003
240ª Seduta (pomeridiana)


Presidenza del Presidente
GRILLO



La seduta inizia alle ore 15,15.



IN SEDE CONSULTIVA
(Doc. LVII, n. 3) Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2004-2007
(Parere alla 5ª Commissione. Seguito dell'esame e rinvio)


Riprende l'esame sospeso nella seduta antimeridiana di oggi.

Il senatore Paolo BRUTTI ricorda in primo luogo che il documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) era stato presentato all'opinione pubblica come il momento in cui il Governo avrebbe dato concreta attuazione alla politica infrastrutturale della maggioranza di centrodestra. Tali aspettative sembrano oggi ampiamente disattese a causa di un contesto economico internazionale che pregiudica fortemente l'efficacia delle opzioni di politica economica di cui dispone il Governo. Il DPEF contiene nondimeno alcuni elementi di verità laddove, per la prima volta e seppur in termini giustificativi, ammette che le condizioni dell'economia italiana sono ormai preoccupanti. Risulta invece inadeguato allorché propone di superare l'attuale situazione di crisi con strumenti di politica economica non coerenti con le esigenze da fronteggiare: suggerisce infatti una politica infrastrutturale, di respiro nazionale ed europeo, che ricerchi un'utile sponda nel semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea, in occasione del quale sarebbe avviato un new deal delle politiche comunitarie, tra cui prima di tutte, quella infrastrutturale. A tale riguardo ritiene innanzitutto che l'indirizzo impresso dalla presidenza italiana alle politiche comunitarie potrà comunque essere modificato, o disatteso, dalle presidenze successive e che il semestre costituisce inoltre un orizzonte temporale insufficiente a valutare i risultati scaturenti dalle politiche infrastrutturali, la cui attuazione richiede invece tempi molto lunghi. Notevoli perplessità suscita poi l'estensione a livello comunitario degli strumenti di finanza creativa, proposta del ministro Tremonti, la cui efficacia non è stata ancora sperimentata nel nostro paese. Così come non pochi dubbi sorgono sulla realizzabilità degli interventi infrastrutturali, indicati nell'allegato al DPEF, relativi alle ventuno opere strategiche, già individuate lo scorso anno, ed alle nuove novantuno, la cui rilevanza cruciale indurrebbe comunque ad apprestarne l'avvio. Nel documento in esame non sono infatti indicate le relative scadenze finanziarie nell'arco del prossimo triennio ed a tale riguardo - osserva - sarebbe stato necessario un prospetto contabile con l'indicazione delle fonti di finanziamento e degli impieghi della spesa. Conclude infine rilevando che il DPEF per la manovra di finanza pubblica 2004-2007, se può rappresentare un momento politico di compromesso per le forze di maggioranza, non costituisce certamente un elemento utile a valutare positivamente l'azione del Governo da parte dell'opposizione.

Il senatore CHIRILLI interviene richiamando l'importanza del piano Van Miert e dei corridoi intermodali in esso previsti, al fine di consentire l'apertura dell'economia italiana ai paesi dell'Est. In uno scenario futuro nel quale assume maggior rilievo la distinzione tra l'est e l'ovest dell'Europa, piuttosto che tra Europa del nord ed Europa del sud, il DPEF sembra dimenticare le potenzialità di sviluppo offerte al nostro Paese dal contesto euro-mediterraneo, sottovalutando le opportunità di crescita offerte dal corridoio 8. Accanto a tale considerazione, osserva inoltre che il DPEF, da un lato, prevede di attribuire al Mezzogiorno il 40 per cento delle risorse stanziate per la realizzazione di opere pubbliche, dall'altro, non chiarisce quale sia la fonte delle risorse finanziarie all'uopo occorrenti e non specifica quanto degli importi necessari provenga da fondi da reperire nel bilancio di previsione e quanto da finanziamenti derivanti dal quadro comunitario di sostegno.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 15,50.