che il Parco nazionale del Pollino è stato istituito con decreto del Ministero dell’ambiente il 31 dicembre 1990, mentre con il decreto del Presidente della Repubblica 15 novembre 1993 è stato istituito l’Ente Parco; che la complessità della gestione del Parco è anche dovuta al fatto che è a cavallo tra due regioni, la Calabria e la Basilicata, ed è il più grande parco d’Europa, che sono tre le province interessate, Provincia di Matera, Provincia di Potenza e Provincia di Cosenza; sono otto le Comunità montane interessate di cui tre quelle della Basilicata, Comunità montana Val Sarmento, Comunità montana Basso Sinni e Comunità montana Alto Sinni, e cinque quelle calabresi, Comunità montana Unione delle Valli, Comunità montana Appennino Paolano, Comunità montana Dors. App. Alto Tirreno, Comunità montana del Pollino e Comunità montana Alto Ionio; che i Comuni interessati dall’area del Parco nazionale del Pollino sono 24 per quel che riguarda la Basilicata e 32 per la parte calabrese, per un totale di 56 Amministrazioni Comunali; che da notizie di stampa ( «Gazzetta del Sud» di domenica 28 ottobre 2001) si è appreso che il ministro Matteoli avrebbe provveduto a nominare un Commissario presso l’Ente Parco del Pollino, nella persona di un deputato di Alleanza Nazionale, il quale ha rilasciato dichiarazioni nella veste vera o millantata di commissario del Parco; che da parte degli organi del Ministero non è giunta alcuna smentita; che la nomina a commissario, ove fosse confermata, rappresenterebbe un capovolgimento del metodo e delle regole democratiche e amministrative nella gestione del Dicastero, nonché un grave atto lesivo delle sedi istituzionalmente competenti e cioè le Commissioni parlamentari permanenti di Camera e Senato; considerato: che il ministro Matteoli ha proposto, in uno dei suoi primi atti, una significativa riduzione dei fondi a disposizione degli Enti Parco e per quanto riguarda la Calabria tagliando, rispetto al 2000, di lire 2.300.000.000 il fondo di dotazione del Parco dell’Aspromonte e di lire 1.300.000.000 quello relativo al Parco del Pollino; che, mentre il Governo di centrosinistra ha progressivamente aumentato i fondi a disposizione dei parchi e delle aree protette dai 47 miliardi del 1996 ai 121 miliardi del 2001, il centrodestra penalizza i parchi e la loro autonomia diminuendo i fondi a loro disposizione rispetto all’anno precedente mentre destina 7 miliardi ad un fondo nazionale gestito direttamente dal Ministro per non meglio precisate «azioni nazionali»; che il Parco del Cilento è stato in un primo momento commissariato e poi, dopo un ricorso al TAR circa l’illegittimità di tale atto, il provvedimento di commissariamento è stato sospeso; che in data 9 ottobre il Direttore del Servizio Conservazione Natura del Ministero ha inviato una lettera a tutti i componenti del Consiglio Direttivo del Parco, quale atto prodromico ai fini dell’eventuale esercizio del potere sostitutivo, contestando una forte giacenza di tesoreria, ed in tale senso ha richiesto a ciascuno di loro, nei dieci giorni successivi alla ricezione della nota, di giustificare tale situazione, adempimenti che i consiglieri del Parco stanno assolvendo proprio in questi giorni; che apparirebbe quanto mai strano che, mentre si attendono tutte le informazioni richieste e necessarie al fine di valutare con obiettività le contestazioni mosse, dall’altro lato il Ministero senza i necessari pareri nomini un Commissario, quasi ci fosse una sorta di pregiudizio nei confronti dell’attuale gestione del Parco; che la nomina dell’ex deputato in questione, più che per le competenze dello stesso, sarebbe una nomina politico-partitica (egli è stato il coordinatore della Federazione provinciale cosentina di Alleanza Nazionale) e in violazione delle norme e dei criteri che presiedono alla scelta dei dirigenti dei parchi, si chiede di sapere: se le notizie di stampa circa la nomina di un Commissario all’Ente Parco del Pollino rispondano al vero; qualora si rivelassero fondate le notizie di stampa sopra riportate, quali siano state le motivazioni che hanno portato il Ministero dell’ambiente a commissariare l’Ente Parco del Pollino; se, qualora si rivelassero infondate le notizie di stampa sopra riportate, il Ministro intenda collaborare con i legittimi amministratori del Parco al fine di portare a compimento il lavoro del quale la zona del Pollino attende da tempo la realizzazione e avviare nei termini ordinari le procedure previste dalla legge per la nomina del nuovo Presidente e dei nuovi organi.