LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI (8a)

MERCOLEDI' 11 FEBBRAIO 2004
305a Seduta (pomeridiana)

Presidenza del Presidente
GRILLO



La seduta inizia alle ore 15,05.


PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulla situazione del sistema portuale italiano e sulle prospettive connesse agli sviluppi della normativa comunitaria di settore: seguito dell'esame del documento conclusivo.
(Seguito e conclusione dell'esame. Approvazione del documento conclusivo)

Riprende l'indagine conoscitiva sospesa nella seduta antimeridiana di oggi.

Il senatore PEDRAZZINI (LP), nel sottolineare il cambiamento sostanziale avvenuto nella movimentazione delle merci marittime a seguito del processo di globalizzazione, rileva che, in tale quadro, il sistema portuale deve risultare coerente rispetto alla pianificazione generale dei trasporti del Paese. A tale proposito fa presente la necessità di una forte intesa tra le autorità portuali e gli enti locali dell’hinterland di riferimento che passa attraverso una più efficacia strutturazione dei rapporti tra questi soggetti ed una adeguata rappresentanza in seno agli organismi rappresentativi in ambito portuale.

Il senatore Paolo BRUTTI (DS-U), pur esprimendo apprezzamento per la discussione svolta in Commissione sulla materia della riforma delle autorità portuali, non può tuttavia formulare un giudizio di merito prima di disporre del testo di legge definitivo. Osserva poi che il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva prosegue sostanzialmente l’indirizzo già presente nella legge n. 84 del 1994. A tale riguardo ritiene necessario operare alcuni cambiamenti al fine di qualificare più propriamente il ruolo delle autorità portuali rispetto alle finalità commerciali ed al rapporto con gli enti locali dell’hinterland di riferimento.

Il presidente GRILLO precisa che la riforma del sistema portuale è un dato ormai è storico, poiché è già stata posta in essere dieci anni fa con la legge n. 84 del 1994 e sulla quale non è bene tornare indietro.

Il senatore Paolo BRUTTI (DS-U) ribadisce che l’elemento di novità potrebbe essere l'attribuzione alle autorità portuali di un ruolo che consenta ad esse di superare i contrasti che talvolta sorgono con le amministrazioni locali contigue al porto. Inoltre, la definizione delle funzioni delle autorità portuali potrebbe essere compiuta attraverso la progressiva integrazione dei porti con le aree territoriali di riferimento. Per quanto riguarda poi i porti di transhipment, fa presente la necessità di favorire il loro sviluppo anche sulla considerazione delle pressanti spinte derivanti dalla globalizzazione dei flussi commerciali.

Il senatore ZANDA (Mar-DL-U)ritiene che il documento conclusivo risenta di talune carenze relative alle audizioni svolte in Commissione, quali ad esempio la mancata audizione dei presidenti delle maggiori autorità portuali. Non è stato infatti possibile recepire le istanze di alcuni dei soggetti più direttamente interessati alla modifica della normativa di settore. Per quanto riguarda la questione attinente ai rapporti tra autorità portuali ed enti locali propone di prendere in considerazione la soluzione adottata negli Stati Uniti d’America, laddove all’autorità portuale sono attribuite importanti responsabilità anche in tema di protezione ambientale delle aree. L’attuale struttura dei rapporti delle autorità portuali con gli enti locali limita invece la completezza delle competenze delle autorità stesse. Ricorda poi che alcuni dei soggetti auditi hanno manifestato perplessità in merito all’organizzazione attuale del Ministero delle infrastrutture e trasporti tale da non consentire di dedicare sufficiente attenzione alle diverse esigenze delle realtà portuali. Per quanto attiene, infine, alla sicurezza dei porti italiani, osserva che il problema rileva non solo con riferimento alla questione di eventuali attacchi terroristici, ma anche con riferimento ai trasporti di merci pericolose e, a tal fine, ricorda il recente incidente marittimo verificatosi a Porto Torres.

Il presidente GRILLO riassume brevemente le osservazioni proposte dai senatori intervenuti nel dibattito ribadendo che, una volta conclusa l’indagine, sarà avviato l'esame dei disegni di legge di riforma del settore, già assegnati alla Commissione, nell’ambito del quale sarà possibile approfondire tutte le questioni sollevate. Condivide comunque l'opinione secondo cui il valore di un porto è dato anche dal sistema di comunicazioni che vi sta dietro. Ritiene poi necessario procedere a velocizzare l’attività di valutazione per la realizzazione di nuove infrastrutture, non potendosi prescindere dalle questioni inerenti alla sicurezza dei trasporti di persone e merci. Ricorda poi che, invece dell’intervento dei singoli presidenti delle autorità portuali, è parso preferibile audire l’associazione che riunisce le ventuno autorità portuali italiane, anche al fine di disporre del necessario livello di sintesi delle istanze rappresentate da queste ultime. Fa presente, inoltre, che la riforma da avviare mira ad un miglioramento della normativa esistente puntando al completamento del processo di autonomia delle autorità portuali attivato da oltre un decennio. Propone infine di procedere all’approvazione del documento conclusivo dell’indagine conoscitiva nel testo già illustrato, data l'assenza di concrete proposte integrative.

La senatrice DONATI (Verdi-U) dichiara il voto contrario per le ragioni esposte nel dibattito.

I senatori VERALDI (Mar-DL-U) e Paolo BRUTTI (DS-U) dichiarano il voto contrario a nome del proprio Gruppo.

Il senatore CICOLANI (FI) dichiara il voto favorevole a nome del suo Gruppo.

Verificata la presenza del numero legale, la proposta di documento conclusivo è posta ai voti e quindi approvata.


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: "Regolamento di organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti"(n. 328).
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59. Seguito dell'esame e rinvio)

Riprende l'esame sospeso nella seduta del 4 febbraio scorso.

Il senatore CICOLANI (FI), relatore, illustra la proposta di parere favorevole con osservazioni relativa allo schema di decreto in titolo e riportata in allegato.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

PER FATTO PERSONALE

Il senatore ZANDA (Mar-Dl-U) lamenta che nella seduta antimeridiana di ieri della Commissione il presidente Grillo sia intervenuto nei suoi riguardi in modo poco consono in quanto, anziché regolare il dibattito che si stava svolgendo tra lui e uno dei rappresentanti dell'UPA - Utenti pubblicitari associati, ha espresso un giudizio nel merito delle sue affermazioni che sarebbe stato accettabile se fosse avvenuto in una fase di dibattito tra le forze politiche ma non in presenza di soggetti terzi, invitati in audizione per acquisire elementi informativi sul tema della pubblicità nei media.

Il presidente GRILLO sottolinea che il senso del suo intervento non era quello inteso dal senatore Zanda, porge perciò le sue scuse. Ritiene tuttavia che la sua notazione, in sè, sia suffragata da elementi di verità che la Commissione avrà occasione di dibattere.

La seduta termina alle ore 16,35.
PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE SULLO SCHEMA DI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RECANTE: "REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI" (N. 328)



L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,

esaminato, ai sensi dell'art. 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59,
considerato che

- dà attuazione alle disposizioni recate dal decreto legislativo n. 152 del 2003 che ha modificato il decreto legislativo n. 300 del 1999 nella parte relativa al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
- provvede alla riorganizzazione degli uffici centrali dell'Amministrazione riconfermando l'articolazione in quattro dipartimenti costituiti da n. 16 direzioni generali ed uffici di livello dirigenziale generale;
- provvede al riordino degli uffici decentrati dell'Amministrazione con l'istituzione dei Servizi integrati infrastrutture e trasporti (SIIT) articolati in due settori organici l'uno relativo all'area infrastrutture e l'altro all'area trasporti;
constatato che sul regolamento sono intervenuti:

- il parere favorevole con osservazioni del Consiglio di Stato, reso nell'adunanza del 15 dicembre 2003;
- il parere favorevole del Servizio bilancio del Senato della Repubblica reso con nota di lettura del febbraio 2004;
esprime parere favorevole a condizione che siano recepite le seguenti osservazioni:

a) con riferimento al comma 2-ter dell'art. 43 del decreto legislativo n. 300 del 1999, come modificato dal decreto legislativo n. 152 del 2003, istitutivo a livello sovraregionale dieci Servizi integrati infrastrutture e trasporti, il carattere della sovraregionalità organizzativa, esplicitamente contemplato nella fonte primaria e legittimamente rilevato dal Consiglio di Stato, sia insormontabile almeno relativamente alle regioni continentali e che, pertanto, non può essere condivisa l'individuazione del SIIT Lombardia a dimensione unica regionale ma si debba procedere all'accorpamento della regione Lombardia con la regione Liguria, ferma l'istituzione del SIIT Piemonte-Valle d'Aosta;
b) si debba perseguire, in un ottica di ottimizzazione della funzionalità organizzativa, un momento istituzionale di raccordo tra uffici centrali e decentrati del Ministero e che tale momento possa rinvenirsi nel prevedere la partecipazione stabile del Direttore generale del SIIT per il Lazio e per l'Abruzzo alla Conferenza permanente dei Capi dipartimento, contemplata dall'art. 2 dello schema di regolamento; parimenti deve prevedersi la possibilità che i Capi dipartimento, partecipino alle riunioni della Conferenza permanente dei Direttori dei Settori organici dei SIIT, presieduta dal Direttore generale del SIIT per il Lazio e per l'Abruzzo, di cui al comma 8 dell'art. Il dello schema di regolamento;
c) alla luce del nuovo testo (2002) della Convenzione di Londra sulla salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS) i compiti attribuiti al Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, di cui all'art.8 dello schema di regolamento, debbano essere opportunamente integrati prevedendo esplicitamente le attività relative alla vigilanza e controllo operativi in materia di sicurezza delle navi e delle strutture portuali nei confronti di minacce;
d) all'articolo 11 comma 8 è preferibile sostituire la parola "presieduta" con la parola "coordinata";
e) è del tutto opportuno che venga limitata la fase transitoria e, pertanto, venga soppresso il comma 4 dell'articolo 16.