LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI (8a)

MERCOLEDI' 9 APRILE 2003
194a Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Vice Presidente
PEDRAZZINI


La seduta inizia alle ore 8,40.


IN SEDE CONSULTIVA

(Doc. LXXXVII, n. 3) Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2002
(Parere alla Giunta per gli affari delle Comunità europee. Esame e rinvio)

Il senatore CHIRILLI introduce la relazione sulla partecipazione dell'Italia alla Unione europea nel 2002 sottolineando che giunge quest'anno in contemporanea con l'esame della legge comunitaria 2003, fatto nuovo, questo, che permetterà al Parlamento di partecipare alla fase ascendente in cui si definiscono le linee guida del contributo che il nostro Paese sarà chiamato a dare nel semestre di presidenza dell'Unione. Relativamente ai profili di competenza dell'8a Commissione, nella relazione sono da segnalare i paragrafi 2.7, dedicato ai trasporti, e 2.8 che ha per oggetto il settore delle telecomunicazioni. La relazione annette grande importanza alla qualità dei modi di trasporto in termini di sostenibilità, minore impatto ambientale e promozione dell'uso di moderne tecnologie. A tale obiettivo dovranno concorrere le energie e le risorse pubbliche e private comunitarie e nazionali da mobilitare per il funzionamento delle nuove infrastrutture tese ad assicurare un sistema efficiente, sicuro, al riparo dagli atti di terrorismo. Per quanto riguarda i trasporti stradali, nel corso del 2002 sono stati registrati da parte dell'Italia interventi presso organi comunitari ed autorità dei paesi interessati ai valichi alpini, al fine di raggiungere intese volte a rendere più agevole il trasporto delle merci. Nel Consiglio europeo di Copenaghen si è affacciata la soluzione della graduale liberalizzazione per i veicoli commerciali rispondenti allo standard di "Euro 4" (a minore impatto ambientale) a partire dal 2004, con una progressiva riduzione del transito per altri veicoli. Tale soluzione non ha trovato tuttavia l'orientamento politico favorevole di alcuni paesi della Comunità, anche se un passo in avanti si è registrato lo scorso mese di gennaio con l'approvazione, da parte del Parlamento europeo, di una proposta riguardante i transiti in territorio austriaco che sembrerebbe mettere d'accordo i partners europei. La relazione evidenzia l'importanza della sicurezza nei tunnel, oggetto di una proposta di direttiva della Commissione del dicembre 2002 volta ad armonizzare gli standard di sicurezza minimi. In ordine alla sicurezza stradale, la relazione richiama le proposte di modifica dei regolamenti sui tempi di guida e di riposo dei conducenti, la proposta di direttiva sulla formazione professionale dei conducenti per il trasporto su strada di merci e passeggeri, nonché altri provvedimenti in via di definizione riguardanti, tra l'altro, cinture di sicurezza, specchi retrovisori e l'omologazione di trattori agricoli e forestali. Per quanto concerne la sicurezza connessa agli aspetti strutturali della motorizzazione, una vasta attività ha inoltre interessato varie direttive e regolamenti per la definizione di elementi tecnici armonizzati quali le masse e le dimensioni dei veicoli circolanti, la limitazione della velocità dei veicoli a motore, l'adeguamento tecnico delle specifiche dei tachigrafi digitali di controllo, l'omologazione dei veicoli a due o tre ruote e la riduzione delle emissioni inquinanti di questi ultimi. Per quanto riguarda i trasporti marittimi osserva che si è sviluppata nel 2002 un'azione volta ad assicurare un contesto giuridico idoneo a realizzare una migliore e più efficace tutela della vita umana in mare e dell'ambiente marino in Europa. L'affondamento della petroliera Erika al largo delle coste della Galizia, nel dicembre 1999, ha determinato la volontà della presidenza spagnola e di quella danese di adottare provvedimenti atti a garantire un più elevato grado di sicurezza e di protezione delle persone e dell'ambiente. A tale riguardo è da sottolineare la conclusione del procedimento di adozione del pacchetto "Erika 1" con il regolamento CE 417/2002 riguardante l'eliminazione progressiva delle petroliere monoscafo. Un secondo pacchetto di misure integrative denominate "Erika 2" ha visto l'approvazione di importanti provvedimenti quali la direttiva 2002/59 relativa al sistema di monitoraggio per migliorare la sicurezza del traffico marittimo e prevenire l'inquinamento del mare e delle coste. Con il regolamento 1406/2002 è stata istituita l'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA), con l'obiettivo di assicurare un livello elevato di riforme di sicurezza nella navigazione marittima. Nel 2003 è previsto il completamento del pacchetto "Erika 2" con l'adozione della proposta di regolamento per la costituzione del fondo complementare per l'indennizzo delle vittime delle maree nere provocate da idrocarburi.
Nel settore dei trasporti aerei al Consiglio di fine 2002 si è raggiunto l'accordo sul pacchetto di proposte per istituire il cielo unico europeo con l'obiettivo di trasformare lo spazio aereo europeo in uno spazio integrato sulla base di principi comuni e disciplinato con le stesse regole al fine di realizzare un alto grado di sicurezza ed efficienza del traffico aereo nella Comunità. Importanti iniziative hanno riguardato inoltre la compensazione e l'assistenza ai passeggeri, l'assegnazione delle bande orario, la sicurezza dell'aviazione civile, il contenimento del rumore negli aeroporti.
Nel settore dei trasporti ferroviari la Comunità europea ha compreso, negli ultimi anni, la rilevanza della politica di rilancio del trasporto ferroviario quale elemento preminente per la sostenibilità dello sviluppo del sistema dei trasporti europeo. Nella consapevolezza delle difficoltà che si frappongono alla realizzazione del sistema ferroviario comunitario, la Commissione europea ha presentato proposte volte a completare e sviluppare il primo pacchetto ferroviario entrato in vigore il 15 marzo 2002. Tali nuove proposte costituiscono il secondo pacchetto ferroviario e riguardano la sicurezza del trasporto, l'ampliamento dei mercati del trasporto ferroviario delle merci, l'interoperabilità, l'istituzione di un'agenzia europea per le ferrovie. Ricorda quindi le questioni relative allo sviluppo intermodale dei trasporti, con il programma "Marco Polo" e la realizzazione del progetto di navigazione satellitare "Galileo". Per l'anno 2003 si attende da parte della Commissione la presentazione delle proposte per la creazione di una autorità operativa di sicurezza del sistema ferroviario.
L'Italia nel semestre di presidenza si muoverà secondo una logica di continuità con il programma della precedente presidenza greca. Pertanto, oltre alle priorità relative alla rete transeuropea dei trasporti, alla sicurezza e competitività del trasporto marittimo, alla sicurezza stradale, alla conclusione del secondo pacchetto ferroviario, alla negoziazione con gli Stati Uniti di una zona transatlantica aerea comune, da parte italiana vi sarà l'impegno di portare a soluzione i temi della tariffazione dell'uso delle infrastrutture dell'interoperabilità dei sistemi di pedaggio autostradale, del potenziamento infrastrutturale, dello sviluppo di una rete europea dei trasporti (TEN-T) integrata ed efficiente. In tale quadro di rafforzamento della libera circolazione di mezzi e di persone, la presidenza italiana affronterà la problematica del traffico attraverso le Alpi e la sicurezza dei tunnel, privilegiando soluzioni che prevedano l'incentivazione di modalità di trasporto con più basso impatto ambientale. Per il trasporto logistico la presidenza italiana intende privilegiare l'asse nord-sud, Monaco-Innsbruck, Bolzano-Trento-Verona, rispetto all'asse trasversale Stoccarda-Salisburgo-Vienna.
Nel settore delle telecomunicazioni l'Italia intende proseguire nell'azione di completa apertura dei mercati e di eliminazione di ostacoli alla concorrenza assecondando le misure comunitarie adottate dal Consiglio telecomunicazioni del 7 marzo 2002. Nell'ambito del piano d'azione "E-Europe 2005" saranno condotte le opportune azioni nei campi del commercio on-line, dell'apprendimento a distanza dell'e-Government e della sanità. L'Italia si impegnerà nell'incentivare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di programmi riferiti ad opere cinematografiche e televisive europee, riservando particolare attenzione ai programmi comunitari Media e Media plus. Il nostro Paese si adopererà in sede comunitaria per l'affermazione delle nuove tecnologie, favorendo l'evoluzione del settore e garantendo un elevato grado di sicurezza e tutela delle comunicazioni.
In materia di appalti pubblici, nel corso del 2003, dovrebbero concludersi i lavori relativi all'emanazione del pacchetto legislativo attualmente al vaglio del Parlamento europeo sulla procedure di aggiudicazione di forniture, lavori e servizi e sugli appalti relativi ai settori dell'acqua, dell'energia e dei trasporti. Le nuove norme introdurranno importanti novità quali meccanismi di committenza per via elettronica, il dialogo competitivo, gli accordi quadro per i committenti pubblici per commesse di lungo periodo. Altre novità riguardano la ponderazione relativa a ciascun criterio di aggiudicazione, l'obbligo di esclusione dei concorrenti condannati in via definitiva per reati di criminalità organizzata, la frode ai danni della Comunità e la corruzione. Riguardo poi alle osservazioni avanzate dalla Comunità europea circa le nuove modifiche introdotte con la legge n. 166 del 2002 alla legge quadro sugli appalti pubblici, sarà probabilmente opportuno chiarire la figura del promotore che, così come prevista dalle modifiche introdotte all'articolo 37-bis della legge n. 109 potrebbe configurare una distorsione alla concorrenza. Sarà poi opportuno rivedere la normativa relativa all'affidamento diretto ai lottizzanti delle opere sotto la soglia comunitaria. La nuova normativa europea mira inoltre alla ricompattazione delle norme sugli appalti secondo una logica trasversale della materia estesa ai settori ambientali e sociali. Prevede altresì la revisione della normativa per l'accesso alle gare per gli operatori di gruppo nonché una nuova classificazione delle cause di esclusione dalla gara, tra cui particolare interesse assume l'esclusione per reati ambientali. Sono previsti infine istituti innovativi quali la pubblicità telematica ed un vocabolario comune sulla materia.

Il presidente PEDRAZZINI, apprezzata la relazione del senatore Chirilli, rinvia il seguito dell'esame del documento in titolo.


Schema di decreto legislativo recante: "Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso" (n. 201)
(Osservazioni alla 13a Commissione. Esame. Osservazioni favorevoli con rilievi)

Il presidente PEDRAZZINI illustra il provvedimento di attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli a fine vita, le cui finalità riguardano la conservazione ed il miglioramento della qualità dell'ambiente, il corretto funzionamento del mercato interno e lo sviluppo delle attività legate al recupero ed al riciclaggio di materiali provenienti dai veicoli rottamati. In accordo con i principi comunitari della precauzione e dell'azione preventiva, il decreto individua le misure per prevenire e controllare la produzione dei rifiuti (con particolare riguardo alle sostanze pericolose) favorendo il reimpiego ed il riciclaggio di materiali provenienti dai veicoli fuori uso, anche attraverso la progettazione e la produzione di nuovi veicoli appositamente finalizzata. Il decreto stabilisce inoltre misure volte a migliorare l'efficienza delle attività degli operatori economici coinvolti nel ciclo di vita dei veicoli dalla progettazione alla gestione della rottamazione. Per il monitoraggio sulla corretta attuazione delle attività previste dal decreto e per la conseguente valutazione del raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla direttiva e dal decreto, è stato incaricato l'Osservatorio nazionale sui rifiuti. Sulla base dei dati derivanti dall'attività di monitoraggio svolta dal citato Osservatorio, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT) dovrà redigere uno studio che fornirà le indicazioni per definire, entro gennaio 2006, le modalità adeguate per il ritiro gratuito dei veicoli a fine vita.
Pur esprimendo un giudizio favorevole sullo schema di decreto in titolo, ritiene tuttavia necessario osservare che le attribuzioni dei diversi operatori nell'ambito della attività di smaltimento dei rifiuti derivanti dalla rottamazione dei veicoli non risultano ben definite e che pertanto la questione deve essere segnalata alla Commissione di merito.

Intervenendo nel dibattito il senatore FORMISANO evidenzia che nulla dice il decreto con riferimento alla responsabilità del proprietario del veicolo una volta che questi abbia consegnato lo stesso al centro di demolizione. Secondo la normativa vigente infatti ogni responsabilità continuerebbe a permanere in capo al proprietario del veicolo sino a che non sia stata operata la cancellazione al PRA. Riterrebbe quindi opportuno che il decreto legislativo contenesse anche la previsione esplicita dell'esonero del proprietario del veicolo da ogni responsabilità una volta consegnata l'autovettura al centro di demolizione.

La Commissione dà quindi mandato al presidente PEDRAZZINI, nella sua veste di relatore, di esprimere osservazioni favorevoli con i rilievi avanzati da lui e dal senatore Formisano.

La seduta termina alle ore 9,20.