DIFESA (4a)


MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2002
44a Seduta

Presidenza del Vice Presidente
PALOMBO


Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Bosi.

La seduta inizia alle ore 15,10.


IN SEDE REFERENTE

(699-bis) Modifica dell'articolo 1, comma 63, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, concernente spese connesse con interventi militari all'estero, risultante dallo stralcio, disposto dal Presidente del Senato, ai sensi dell'articolo 126, comma 3, del Regolamento e comunicato all'Assemblea il 4 ottobre 2001, del comma 2 dell'articolo 35 del disegno di legge di iniziativa governativa
(Seguito e conclusione dell'esame)

Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 26 giugno 2002, al termine della discussione generale.

Poiché nessuno chiede di intervenire, il PRESIDENTE, verificata la presenza del numero legale, pone ai voti il conferimento del mandato al relatore Peruzzotti di riferire favorevolmente in Assemblea sull'articolo unico del disegno di legge in titolo, che risulta approvato all'unanimità.

Il PRESIDENTE dà quindi conto, d'intesa con il presidente Contestabile, della proposta di chiedere al Presidente del Senato, ai sensi dell'articolo 37 del Regolamento, il trasferimento alla sede deliberante del disegno di legge n. 699-bis. Su tale proposta convengono i rappresentanti dei Gruppi presenti in seduta. Il Presidente si riserva di acquisire il consenso anche dei restanti Gruppi componenti la Commissione.


IN SEDE DELIBERANTE

(1435) Disposizioni per disincentivare l'esodo del personale militare addetto al controllo del traffico aereo
(Discussione e rinvio)

Riferisce sul provvedimento in titolo il senatore COLLINO, osservando che esso prevede disposizioni per disincentivare l'esodo del personale militare addetto al controllo del traffico aereo. Infatti, nell'anno 2001 a fronte di una forza complessiva di quattrocentosessanta unità, sentouno controllori sono stati collocati in congedo su domanda.
Osserva quindi che l'esodo dei controlli di volo viene sollecitato dalle migliori condizioni economiche presenti presso l'Ente nazionale di assistenza al volo (ENAV) lasciando così l'Amministrazione proprio nel momento in cui hanno raggiunto il massimo della loro efficienza operativa.
Si rende quindi necessaria ogni iniziativa affinché il controllo dei cieli sia reso più sicuro anche assicurando la dovuta serenità agli operatori del settore militare, e fronteggiare il fenomeno con adeguate misure di contenimento per frenare l'esodo del personale addetto al controllo del traffico aereo.
Ricorda inoltre che le misure già assunte dai decreti legislativi n. 490 del 30 dicembre 1997 e n. 196 del 12 maggio 1995 si sono peraltro dimostrate insufficienti a risolvere il problema considerato che i controllori, a fronte di tali provvedimenti, terminerebbero le ferme obbligatorie mediamente intorno ai 32 anni.
Con il presente disegno di legge si intende dunque contenere la propensione a lasciare anticipatamente l'Amministrazione attraverso la previsione di ulteriori cinque ferme volontarie biennali, cui sono correlati dei premi in maniera da indurre il personale a permanere in servizio fino al 42° anno di età.
Passando ad una disamina approfondita degli articoli rileva che l'articolo 1 introduce per il personale addetto al controllo del traffico aereo, che abbia terminato le ferme obbligatorie, la possibilità di contrarre cinque ulteriori ferme volontarie biennali alle quali sono connessi adeguati premi, mentre l'articolo 2, al comma 1 riconosce al personale che sia già in possesso della qualifica di controllore di traffico aereo alla data di entrata in vigore della legge, la facoltà di accedere, entro il 42° anno di età, alle medesime forme volontarie, sempre che sia in possesso dell'abilitazione di 3° grado ed abbia prestato servizio per almeno dieci anni e al comma 2, considera invece l'ipotesi in cui il suddetto personale, già altamente qualificato, non abbia potuto contrarre tutte le ferme volontarie previste, perché, ad esempio, di età superiore ai 32 anni alla data di entrata in vigore della legge: in tale caso viene riconosciuto agli interessati il diritto a percepire, al momento della cessazione del servizio per raggiunti limiti di età, un premio pari alla differenza tra l'importo complessivo dei premi di cui al comma 2, dell'articolo 1 e quello dei premi percepiti. L'articolo 3, infine quantifica gli oneri finanziari.

Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione generale.

Il senatore PERUZZOTTI nell'esprimere, a nome del proprio Gruppo parlamentare, avviso favorevole sul provvedimento, rimarca l'opportunità di prevedere incentivi di natura analoga per tutto il personale delle Forze armate, e ciò allo scopo di impedire che ad esse venga meno un importante patrimonio di professionalità ed esperienza.

Il senatore NIEDDU, pur dichiarandosi d'accordo sulla necessità del provvedimento, ritiene opportuna l'eliminazione di alcune incongruenze che emergerebbero relativamente alla quantificazione degli oneri finanziari. Esprime comunque, a nome della sua parte politica, avviso favorevole sul disegno di legge in titolo.

Il senatore DINI sottolinea l'opportunità del provvedimento, volto ad impedire l'esodo di personale altamente specializzato dell'aeronautica militare. Osserva inoltre che gli incentivi dovrebbero essere calibrati in maniera tale da impedire l'esodo dei controllori di volo militari verso organismi civili, quali l'ente nazionale di assistenza al volo.

Interviene quindi il senatore MELELEO, per esprimere avviso favorevole sul provvedimento a nome della sua parte politica.

Il PRESIDENTE dichiara quindi chiusa la discussione generale.

Replica agli intervenuti il sottosegretario BOSI, sottolineando la peculiare natura del disegno di legge all'esame della Commissione. Il provvedimento, infatti, mira a far fronte ad un'esigenza attuale, cercando di scongiurare un fenomeno (l'esodo dei controllori di volo militari) che, in assenza di interventi legislativi, potrebbe assumere in un prossimo futuro dimensioni allarmanti.

Per quanto concerne l'adozione di incentivi analoghi per il restante personale delle Forze armate, osserva che l'adozione di tali misure dovrebbe essere preceduta da un'analisi approfondita e ponderata, allo scopo di impedire il sorgere di situazioni sperequative.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.


IN SEDE REFERENTE

(1287) PALOMBO. - Istituzione della Forza di Completamento
(Esame e rinvio)

Riferisce sul provvedimento in titolo il senatore MINARDO, rilevando che le profonde e rapide trasformazioni politiche e militari degli ultimi tempi stanno determinando un quadro mondiale, europeo e nazionale sempre più complesso e dinamico. In tale contesto l'impegno dell'Italia si rivela ogni giorno più impegnativo, sia sul piano internazionale, sia sul piano nazionale al fine di tutelare la popolazione, il proprio patrimonio storico, artistico, ambientale ed industriale e i potenziali obiettivi situati nel territorio italiano, come le ambasciate e le basi della Nato. Ricorda quindi che il Parlamento ha dotato l'Italia in materia di difesa e solidarietà sociale di leggi consone ed adeguate alle mutate esigenze, ponendo il Paese al livello delle maggiori Nazioni dell'Occidente. La legge 14 novembre 2000, n. 331 consente infatti di ricorrere al reclutamento su base obbligatoria solo nei casi previsti dall'articolo 2 della stessa legge ed entro il 2007; inoltre le Forze Armate, in forza del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, saranno costituite esclusivamente da professionisti. In questo contesto emerge tuttavia il problema della scarsa disponibilità di uomini.
Osserva quindi che appare pertanto urgente e quanto mai opportuno un intervento correttivo di carattere legislativo, che garantisca che la difesa del paese possa essere espletata senza carenza di uomini. Tale fine si propone il disegno di legge n. 1287, di iniziativa del senatore Palombo e recante "Istituzione della Forza di Completamento", che nella sostanza intende creare una concreta riserva di volontari, non interferendo con il dettato dell'articolo 2 della legge n. 331 del 2000, ma ampliandone la portata. Infatti il disegno di legge in titolo, suddiviso in undici articoli, prevede che possano essere richiamati gli ex appartenenti alle Forze armate, anche congedati da più di cinque anni, stabilendo in particolare i limiti di età, il controllo medico dell'idoneità al servizio militare e l'addestramento ciclico tecnico-professionale e tecnico-operativo del bacino interessato, numericamente prefissato, gli incentivi giuridico-economici a favore del personale in parola e, infine, la clausola di copertura finanziaria e quella di entrata in vigore della legge.
Auspica, infine, l'adozione di un provvedimento similare a favore dell'Arma dei Carabinieri, che riveste un ruolo di primo piano nei molteplici impegni che vedono coinvolte le Forze armate.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

SULL'AUDIZIONE DEL DIRETTORE DEL SISMI NELL'UFFICIO DI PRESIDENZA CONGIUNTO DELLE COMMISSIONI AFFARI COSTITUZIONALI E DIFESA

Il senatore PERUZZOTTI sottolinea l'opportunità, stante la delicatezza della materia, di uno spostamento dell'orario di convocazione dell'Ufficio di Presidenza congiunto delle Commissioni affari costituzionali e difesa, previsto nella giornata di domani alle ore 8,30 allo scopo di audire il generale Pollari, direttore del SISMI, in relazione ai disegni di legge nn. 233, 550 e 1513, concernenti la riforma dei servizi di informazione e sicurezza, attualmente all'esame delle Commissioni riunite. Ciò, a suo avviso, consentirebbe infatti una più ampia e profonda partecipazione al dibattito. Ritiene altresì opportuno acquisire la più ampia documentazione possibile relativamente all'ordinamento dei servizi di informazione di altri Paesi europei, allo scopo di mettere i senatori in grado di trarre maggiori elementi conoscitivi e comparativi dall'audizione.

Il PRESIDENTE, pur rilevando la non infondatezza delle osservazioni mosse dal senatore Peruzzotti, ricorda che l'orario dell'Ufficio di Presidenza congiunto era già stato deliberato nell'ultima seduta delle Commissioni riunite. Si impegna comunque a sottoporre al presidente Contestabile la possibilità di prevedere un secondo incontro con il Generale Pollari per approfondire doverosamente le tematiche.


La seduta termina alle ore 15,40.

DISEGNI DI LEGGE IN SEDE DELIBERANTE
20º  Resoconto  stenografico
SEDUTA DI MERCOLEDÌ 17 luglio 2002
 
Presidenza del vice presidente PALOMBO
I N D I C E

DISEGNI DI LEGGE IN SEDE DELIBERANTE
(1435) Disposizioni per disincentivare l’esodo del personale militare addetto al controllo del traffico aereo
(Discussione e rinvio)


    * Presidente
 
Pag. 3, 4, 5  e  passim
    Bosi, sottosegretario di Stato per la difesa
 
5
    Collino (AN), relatore
 
3
    * Dini (Mar-DL-U)
 
4
    Meleleo (UDC:CCD-CDU-DE)
 
5
    * Nieddu (DS-U)
 
4
    Peruzzotti (LP)
 
4
    
N.B. L’asterisco indica che il testo del discorso è stato rivisto dall’oratore.
        Sigle dei Gruppi parlamentari: Alleanza Nazionale: AN; Democratici di Sinistra-l’Ulivo: DS-U; Forza Italia: FI; Lega Padana: LP; Margherita-DL-l’Ulivo: Mar-DL-U; Per le Autonomie: Aut; Unione Democristiana e di Centro: UDC: CCD-CDU-DE; Verdi-l’Ulivo: Verdi-U; Misto: Misto; Misto-Comunisti italiani: Misto-Com; Misto-Lega per l’Autonomia lombarda: Misto-LAL; Misto-Libertà e giustizia per l’Ulivo: Misto-LGU; Misto-Movimento territorio lombardo: Misto-MTL; Misto-MSI-Fiamma Tricolore: Misto-MSI-Fiamma; Misto-Nuovo PSI: Misto-NPSI; Misto-Partito repubblicano italiano: Misto-PRI; Misto-Rifondazione Comunista: Misto-RC; Misto-Socialisti democratici italiani-SDI: Misto-SDI; Misto Udeur-Popolari per l’Europa: Misto-Udeur-PE.


    
I lavori hanno inizio alle ore 15,15.

DISEGNI DI LEGGE IN SEDE DELIBERANTE
(1435) Disposizioni per disincentivare l’esodo del personale militare addetto al controllo del traffico aereo
(Discussione e rinvio)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge n. 1435.

COLLINO (AN), relatore. Il disegno di legge n. 1435, presentato dal Ministro della difesa, Martino, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, prevede disposizioni per disincentivare l’esodo del personale militare addetto al controllo del traffico aereo. È un disegno di legge necessario in questo particolare momento anche in relazione alle esigenze internazionali. Infatti, nell’anno 2001, a fronte di una forza complessiva di 460 unità, 101 controllori sono stati collocati in congedo su domanda.
L’esodo dei controllori di volo (CTA) viene sollecitato dalle migliori condizioni economiche presenti presso l’Ente nazionale di assistenza al volo (ENAV); lasciano così l’Amministrazione proprio nel momento in cui singolarmente hanno raggiunto il massimo della loro efficienza operativa. L’importanza che assume il controllo dello spazio aereo è fondamentale per la sicurezza nazionale: infatti, i controllori di volo, oltre a regolare l’attività degli aeromobili militari e in parte di quelli civili, svolgono un lavoro prezioso a sostegno degli interventi di carattere militare contro eventuali vettori potenzialmente pericolosi per la sicurezza del volo e degli obiettivi al suolo.
Gli eventi dell’11 settembre dello scorso anno, che hanno scosso il mondo intero, non possono essere dimenticati. E’ quindi necessaria ogni iniziativa affinché il controllo dei cieli sia reso più sicuro, anche assicurando la dovuta serenità agli operatori del settore militare. Si rende, pertanto, necessario fronteggiare il fenomeno con adeguate misure di contenimento per frenare l’esodo del personale CTA.
Le misure già assunte dai decreti legislativi n. 490 del 30 dicembre 1997 e n. 196 del 12 maggio 1995, si sono dimostrate insufficienti a risolvere il problema considerato che i controllori, a fronte di tali provvedimenti, terminerebbero le ferme obbligatorie mediamente intorno ai 32 anni.
Con il presente disegno di legge si intende contenere la propensione a lasciare anticipatamente l’Amministrazione attraverso la previsione di ulteriori cinque ferme volontarie biennali, cui sono correlati dei premi in maniera da indurre il personale a permanere in servizio fino al 42º anno di età.
L’articolo 1 introduce per il personale CTA, che abbia terminato le ferme obbligatorie, la possibilità di contrarre cinque ulteriori ferme volontarie biennali alle quali sono connessi adeguati premi per un valore complessivo di circa 43.000 euro; l’articolo 2, comma 1, riconosce al personale che sia già in possesso della qualifica di controllore di traffico aereo alla data di entrata in vigore della legge, la facoltà di accedere, entro il 42ºanno di età, alle medesime ferme volontarie, sempre che sia in possesso dell’abilitazione di terzo grado ed abbia prestato servizio per almeno dieci anni; l’articolo 2, comma 2, concerne l’ipotesi in cui il suddetto personale, già altamente qualificato, non abbia potuto contrarre tutte le ferme volontarie previste, perché, ad esempio, di età superiore ai 32 anni alla data di entrata in vigore della legge: in tale caso viene riconosciuto agli interessati il diritto a percepire, al momento della cessazione del servizio per raggiunti limiti di età, un premio pari alla differenza tra l’importo complessivo dei premi di cui al comma 2 dell’articolo 1 e quello dei premi percepiti; infine l’articolo 3 quantifica gli oneri finanziari.

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione generale.

PERUZZOTTI (LP). Prendo atto della puntuale relazione del senatore Collino. Sarebbe però opportuno – disponendo di statistiche precise da prendere come punto di riferimento – incentivare tutti i nostri militari a non lasciare le Forze armate affinché siano competitive e puntualmente presenti per ogni esigenza sia interna che esterna al Paese.
Quindi, è opportuno che il Governo predisponga un piano per impedire la fuga di personale dalle Forze armate, dalla Guardia di finanza all’Arma dei carabinieri; dall’Esercito all’Aeronautica, alla Sanità militare. È opportuno mantenere all’interno delle Forze armate queste potenzialità che – esistenti – non devono andare disperse. Con questo auspicio, preannuncio il voto favorevole della Lega a questo provvedimento.

NIEDDU (DS-U). Signor Presidente, colleghi, anche a noi il provvedimento sembra un intervento utile per le finalità espresse. Chiedo, però, al relatore se sono state fatte le opportune verifiche riguardo ad alcune annotazioni presenti anche nella nota di lettura predisposta dagli uffici relativamente al problema degli oneri relativi alla concretizzazione delle misure di incentivazioni biennali successive al decimo anno di servizio prestato. In sostanza, si evidenzia che le risorse ipotizzate non sarebbero sufficienti a conseguire lo scopo. Credo sia opportuno fare questa verifica per evitare di licenziare un provvedimento legislativo che, da subito, presenterebbe difficoltà di applicazione. Per il resto, preannuncio voto favorevole.

DINI (Mar-DL-U). Ritengo opportuno questo provvedimento, teso a garantire la sicurezza aerea del nostro Paese.
Sarebbe una perdita netta per il traffico aereo l’esodo di personale altamente specializzato, appartenente all’Aeronautica, che tenderebbe ad uscire dal servizio per altri incarichi. Al contempo, il numero delle unità non è molto alto. Questi provvedimenti, quindi, potrebbero rendere competitivi i premi previsti al punto da disincentivare il passaggio ad altri enti.
Gli oneri complessivi riportati nella nota di lettura fornita dal Servizio del bilancio corrispondono, confermandoli, a quelli menzionati nella relazione tecnica del disegno di legge. Peraltro, anche in considerazione di quanto affermato dal collega Nieddu, auspico che una volta approvato il presente disegno di legge, il Governo faccia in ogni caso fronte ai suddetti oneri, sia che essi corrispondano a quelli previsti, sia se dovessero risultare leggermente diversi.
La presente è una materia su cui il Parlamento dovrà ritornare; il che sarebbe da evitare ma, se questi dati numerici dovessero essere confermati, credo che si potrà senz’altro procedere, considerato che tutti gli altri aspetti sono invece molto ben specificati.

MELELEO (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, confermo le considerazioni svolte dai colleghi, preannunciando il voto favorevole del mio Gruppo al provvedimento in esame.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale e invito il rappresentante del Governo a prendere la parola.
        BOSI,
sottosegretario di Stato per la difesa. Signor Presidente, immagino che ci sarà occasione di intervenire nuovamente nel prosieguo dell’esame del presente disegno di legge; prendo tuttavia la parola per confermare, sia pure sinteticamente, quanto accennato dal relatore, il quale ha definito il presente un «provvedimento tampone». Quest’ultimo, infatti, mira a far fronte ad un’esigenza attuale, cercando di risolvere il problema di un esodo (quello del personale militare addetto al controllo del traffico aereo), che in assenza di interventi legislativi potrebbe diventare massiccio; in tal senso si è intervenuti in parte, attraverso un protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero della difesa e dall’ENAV, ed in parte, mediante una specifica forma di incentivazione.
Vero è che interventi a favore di queste categorie di militari che svolgono funzioni particolarmente interessanti per altre istituzioni possono essere interpretate dal resto del personale militare come una sorta di discriminazione. Del resto, tutti auspicheremmo che le retribuzioni in questo settore fossero adeguate e soddisfacenti e questo dovrebbe valere per tutte le attività e le specializzazioni; è altrettanto vero, però, che in questo caso siamo chiamati ad intervenire in una fase di emergenza, e quindi nello stesso modo in cui si è proceduto per quanto riguarda i piloti dell’Aeronautica, oggi si interviene per i controllori di volo.
È necessario inoltre tenere presente che la possibilità di obbligare alla ferma per oltre un certo periodo è pressoché impossibile, perché contraria al dettato costituzionale. I meccanismi prescelti servono quindi a «raffreddare» il desiderio di esodo, ma non ad impedirlo.
In questa fase, tra il reclutamento e l’esodo, che può avvenire dopo un periodo di 10 anni di ferma obbligatoria legata al periodo della formazione, riteniamo di poter garantire la funzionalità del servizio. L’estensione ad altre categorie di questo tipo di incentivi è possibile, ma va valutata e ponderata con molta attenzione per evitare – ripeto – l’insorgere di situazioni sperequative. Ciò sarà comunque oggetto di esame in fase di discussione del provvedimento in materia di sanità militare, laddove verranno concesse delle facoltà ai medici militari tali da rendere conveniente rimanere in servizio.
Ribadisco, tuttavia, che questi strumenti, leve ed incentivazioni debbono essere utilizzati con una certa prudenza onde evitare che all’interno del personale appartenente alle Forze armate si creino sperequazioni tra funzioni, alla lunga destinate a creare situazioni di malcontento diffuso.
Allo stato, quindi, ci limitiamo ad approvare questi provvedimenti tampone, sperando che in futuro si creino le condizioni per una riconsiderazione più generale delle retribuzioni del nostro personale militare sulla base di quanto già avviene negli altri Paesi europei.

PRESIDENTE. Sono certo di interpretare il pensiero di tutti i colleghi, augurandomi che in futuro con il riordino delle nostre Forze armate, provvedimenti tampone come il presente – volti a rallentare l’esodo dei militari, ma non ad impedirlo- non risultino più necessari. Dal momento che dobbiamo costituire un nuovo modello di difesa – esigenza rispetto alla quale non possiamo più tirarci indietro, giacché è la stessa situazione internazionale ed europea a richiederlo – è opportuno che questo genere di norme non vengano più proposte, in quanto rappresentano il segnale di un’instabilità e di un’incertezza che non possiamo assolutamente più permetterci.

Rinvio il seguito della discussione del disegno di legge in titolo ad altra seduta.

I lavori terminano alle ore 15,35.
Licenziato per la stampa dall’Ufficio dei Resoconti