LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI (8a)

MARTEDI' 10 DICEMBRE 2002
158a Seduta

Presidenza del Vice Presidente
PEDRAZZINI



Interviene il sottosegretario di Stato per le comunicazioni Baldini.

La seduta inizia alle ore 15,10.


PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazione

Il sottosegretario BALDINI, rispondendo all'interrogazione n. 3-00588, fa innanzitutto presente che, a seguito della trasformazione dell'ente Poste Italiane in società per azioni, il Governo non ha il potere di sindacarne l'operato relativamente alla gestione aziendale la quale, come è noto, rientra nella competenza specifica degli organi statutari della società.
Il Ministero delle comunicazioni - quale autorità nazionale di regolamentazione del settore postale - infatti, ha, tra i propri compiti, quello di verificare la qualità del servizio universale erogato da Poste italiane. Tale attività è volta ad accertare che la qualità del servizio svolto su tutto il territorio nazionale risponda ai parametri fissati dalla normativa comunitaria e nazionale, peraltro recepiti nel contratto di programma, e ad adottare, nel caso in cui si dovesse verificare il mancato rispetto degli standard qualitativi fissati, idonei strumenti sanzionatori. Ciò premesso, la società Poste Italiane S.p.A. - interessata in merito a quanto ha formato oggetto dell'atto ispettivo in esame - ha precisato che la società SDA operava nel mercato quale corriere espresso nazionale ed internazionale già negli anni ottanta. Nell'ultimo decennio, tale società si è ulteriormente sviluppata, incrementando la propria attività ed affermandosi sul mercato in competizione con operatori di rilievo internazionale dotati di ingenti mezzi finanziari e da tempo volti alla conquista di quote di mercato in tutti i paesi sviluppati. Sul finire degli anni novanta Poste Italiane S.p.A.- orientata a promuovere lo sviluppo del settore dei pacchi che nel periodo precedente aveva fatto registrare perdite consistenti - ha avviato una complessa operazione di rilancio del settore stesso, articolata in diverse fasi e consistente in ristrutturazioni, integrazioni e specializzazioni che hanno comportato notevoli investimenti, fra i quali è da annoverare l'acquisizione della SDA.
Quanto al rapporto intercorrente fra la SDA stessa e le imprese di trasporto alle quali essa affida parte dei propri processi di lavorazione, Poste Italiane precisa che la giurisprudenza, in materia di posizioni lavorative paragonabili a quelle dei trasportatori di cui sopra (pony express, corrieri, fattorini, padroncini, ecc.) ha, da tempo, espresso l'orientamento di escludere l'applicabilità a questo tipo di rapporti, della normativa che regola il rapporto di lavoro subordinato, per qualificarlo come lavoro autonomo e imprenditoriale. Da quanto sopra specificato non appaiono, pertanto, pertinenti - secondo Poste - le lamentele circa l'incertezza che caratterizzerebbe la durata e gli aspetti economici dei rapporti intercorrenti fra i corrieri suddetti e la SDA in quanto, nei casi in esame si tratta di contratti di trasporto terrestre di cose, di subtrasporto, di trasporto cumulativo e di trasporto con rispedizione di merce, stipulati in adesione alle condizioni generali che vengono comunemente praticate nel settore a conclusione di trattative fra le parti.
In merito agli ulteriori aspetti riguardanti le azioni di protesta poste in essere nel corso del mese di luglio 2002 da alcuni trasportatori contrattualmente legati alla SDA, nei confronti della società Poste Italiane S.p.A., tale ultima società ha fatto presente di non avere la possibilità di intervenire nei rapporti contrattuali che i soggetti interessati hanno con la SDA, alla quale, più opportunamente, avrebbero dovuto rivolgere le loro rimostranze. Poste Italiane ha, comunque, riferito di aver avuto notizie circa l'avvio di un confronto fra le parti in questione allo scopo di affrontare le complesse problematiche poste nell'atto parlamentare in esame. A completamento di informazione la società Poste Italiane S.p.A. ha significato che, relativamente al segnalato comportamento "discriminatorio, intimidatorio e antisindacale" che la SDA avrebbe assunto nei confronti dei corrieri e dei loro rappresentanti sindacali, la genericità delle informazioni contenute nell'interrogazione parlamentare cui si risponde, non ha consentito l'effettuazione di specifici accertamenti al riguardo.

Il senatore Paolo BRUTTI si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta e sottolinea che il problema dei comportamenti discriminatori e antisindacali da parte dell'azienda richiamata esiste e il Governo ha il dovere di accertare la situazione anche al fine di evitare il blocco totale della consegna dei pacchi che si va profilando. Ricorda inoltre che in importanti trasmissioni televisive, nell'ultimo mese, vi sono state numerose segnalazioni circa i disservizi nella consegna dei pacchi a causa delle condizioni durissime di lavoro a cui i padroncini della SDA sottopongono i lavoratori delle loro imprese. Questo mette a rischio il servizio universale e l'efficienza di Poste Italiane S.p.A. Ritiene pertanto che debba essere ripristinata una situazione di normalità del servizio se non di eccellenza. Fa infine presente che ormai da tempo si lamentano discriminazioni tra le cooperative che prestano servizi postali nel senso che vengono escluse quelle che operavano precedentemente nel settore per privilegiare nuove cooperative politicamente affini alla maggioranza di Governo. Ritiene pertanto che anche questo aspetto debba essere approfondito.

La seduta termina alle ore 15,30.
INTERROGAZIONI

 


25º  Resoconto  stenografico

SEDUTA DI MARTEDÌ 10 dicembre 2002

 

Presidenza del Vice presidente PEDRAZZINI

I N D I C E


INTERROGAZIONI

    PRESIDENTE
 
 Pag. 3, 5

    BALDINI, sottosegretario di Stato per le comunicazioni
 
3

    BRUTTI Paolo (DS-U)
 
4

    ALLEGATO (contiene i testi di seduta)
 
6


 

        N.B. I testi di seduta sono riportati in allegato al Resoconto stenografico.

        
Sigle dei Gruppi parlamentari: Alleanza Nazionale: AN; Democratici di Sinistra-l’Ulivo: DS-U; Forza Italia: FI; Lega Padana: LP; Margherita-DL-l’Ulivo: Mar-DL-U; Per le Autonomie: Aut; Unione Democristiana e di Centro: UDC: CCD-CDU-DE; Verdi-l’Ulivo: Verdi-U; Misto: Misto; Misto-Comunisti italiani: Misto-Com; Misto-Indipendente della Casa delle Libertà: Misto-Ind-CdL; Misto-Lega per l’Autonomia lombarda: Misto-LAL; Misto-Libertà e giustizia per l’Ulivo: Misto-LGU; Misto-Movimento territorio lombardo: Misto-MTL; Misto-MSI-Fiamma Tricolore: Misto-MSI-Fiamma; Misto-Nuovo PSI: Misto-NPSI; Misto-Partito repubblicano italiano: Misto-PRI; Misto-Rifondazione Comunista: Misto-RC; Misto-Socialisti democratici italiani-SDI: Misto-SDI; Misto Udeur-Popolari per l’Europa: Misto-Udeur-PE.

I lavori hanno inizio alle ore 15,10.

INTERROGAZIONI

        PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca lo svolgimento dell’interrogazione 3-00588, presentata dal senatore Brutti Paolo.
        BALDINI
, sottosegretario di Stato per le comunicazioni. In relazione all’atto parlamentare in esame si ritiene opportuno innanzitutto far presente che a seguito della trasformazione dell’ente Poste Italiane in società per azioni, il Governo non ha il potere di sindacarne l’operato relativamente alla gestione aziendale che, come è noto, rientra nella competenza specifica degli organi statutari della società.

        Il Ministero delle comunicazioni – quale Autorità nazionale dì regolamentazione del settore postale – infatti ha, tra i propri compiti, quello di verificare la qualità del servizio universale erogato da Poste italiane.
        Tale attività è volta ad accertare che la qualità del servizio svolto su tutto il territorio nazionale risponda ai parametri fissati dalla normativa comunitaria e nazionale, peraltro recepiti nel contratto di programma, e ad adottare, nel caso in cui si dovesse verificare il mancato rispetto degli
standards qualitativi fissati, idonei strumenti sanzionatori.
        Ciò premesso la società Poste italiane – interessata in merito a quanto ha formato oggetto dell’atto ispettivo in esame – ha precisato che la società SDA operava nel mercato quale corriere espresso nazionale ed intenazionale già negli anni ’80.
        Nell’ultimo decennio, tale società si è ulteriormente sviluppata, incrementando la propria attività ed affermandosi sul mercato in competizione con operatori di rilievo internazionale dotati di ingenti mezzi finanziari e da tempo volti alla conquista di quote di mercato in tutti i paesi sviluppati. Sul finire degli anni ’90 Poste Italiane – orientata a promuovere lo sviluppo del settore dei pacchi che nel periodo precedente aveva fatto registrare perdite consistenti – ha avviato una complessa operazione di rilancio del settore stesso, articolata in diverse fasi e consistente in ristrutturazioni, integrazioni e specializzazioni che hanno comportato notevoli investimenti, fra i quali è da annoverare l’acquisizione della SDA.
        Quanto al rapporto intercorrente fra la SDA stessa e le imprese di trasporto alle quali essa affida parte dei propri processi di lavorazione, Poste Italiane precisa che la giurisprudenza in materia di posizioni lavorative paragonabili a quelle dei trasportatori di cui sopra
(pony express, corrieri, fattorini, padroncini, eccetera) ha, da tempo, espresso l’orientamento di escludere l’applicabilità a questo tipo di rapporti, della normativa che regola il rapporto dì lavoro subordinato, per qualificarlo come lavoro autonomo ed imprenditoriale.
        Da quanto sopra specificato non appaiono, pertanto, pertinenti – secondo Poste – le lamentele circa l’incertezza che caratterizzerebbe la durata e gli aspetti economici dei rapporti intercorrenti fra i corrieri suddetti e la SDA in quanto, nei casi in esame, si tratta di contratti di trasporto terrestre di cose, di subtrasporto, di trasporto cumulativo e di trasporto con rispedizione di merce e simili, stipulati in adesione alle condizioni generali che vengono comunemente praticate nel settore a conclusione di trattative fra le parti.
        In merito agli ulteriori aspetti riguardanti le azioni di protesta poste in essere nel corso del mese di luglio 2002 da alcuni trasportatori contrattualmente legati alla SDA nei confronti della società Poste, tale ultima società ha fatto presente di non avere la possibilità di intervenire nei rapporti contrattuali che i soggetti interessati hanno con la SDA, alla quale, più opportunamente, avrebbero dovuto rivolgere le loro rimostranze. Poste italiane ha, comunque, riferito di aver avuto notizie circa l’avvio di un confronto fra le parti in questione allo scopo di affrontare le complesse problematiche poste nell’atto parlamentare in esame.
        A completamento dell’informazione la società Poste ha significato che, relativamente al segnalato comportamento «discriminatorio, intimidatorio e antisindacale» che la SDA avrebbe assunto nei confronti dei corrieri e dei loro rappresentanti sindacali, la genericità delle informazioni contenute nell’interrogazione parlamentare cui si risponde non ha consentito l’effettuazione di specifici accertamenti al riguardo.

        BRUTTI Paolo (DS-U). Mi dichiaro totalmente insoddisfatto della risposta e intendo sottolineare l’esistenza di questo problema; per cui il Governo farebbe bene a verificare la reale consistenza della situazione. Non spetta certamente a me circostanziare la situazione. Sono a conoscenza del fatto che vi sono scioperi e manifestazioni in atto, destinati ad aumentare sempre più nel futuro. Da quanto ne so si rischia in breve termine di arrivare al blocco della consegna dei pacchi effettuata dalla SDA controllata da Poste italiane SpA, che è sotto la vigilanza e l’indirizzo del Governo. Va da sé che se si determinasse il blocco totale della consegna dei pacchi, bisognerebbe risalire al vertice della catena per capire cosa mai determini tutto ciò.

        Voglio poi rammentare che nell’ultimo mese ci sono state ben due trasmissioni televisive del noto programma «Mi manda Rai Tre» dedicate esclusivamente al disservizio della consegna di posta celere e di pacchi, dovuto allo stato in cui operano i lavoratori delle imprese della SDA. I padroncini impongono condizioni di lavoro totalmente gravose, a causa di turn-over elevati, che nessun dipendente resiste più di sei mesi. Per di più, queste condizioni di lavoro non permetterebbero di ottemperare bene alla consegna dei pacchi. Vi è stata quindi da parte dei clienti una fortissima protesta manifestatasi in tanti modi, anche con la disdetta degli abbonamenti.
        Questo stato di cose non può lasciare indifferenti; eppure, le osservazioni da lei svolte dimostrano che Poste italiane non tiene minimamente in considerazione questo servizio. Bisognerebbe, invece, approfondire ulteriormente il problema anche nell’ambito dei poteri di indirizzo del Ministero, e sollecitare Poste italiane ad assumere un comportamento tale da riportare le condizioni di funzionamento del servizio ad un livello di normalità.
        Infine, vorrei far presente che si lamentano discriminazioni tra le cooperative; vengono escluse progressivamente quelle che operavano precedentemente nel settore per privilegiare nuove cooperative che sembrerebbero avere affinità politiche con alcuni partiti dell’attuale maggioranza.
        Sarebbe opportuno vigilare su quanto sta accadendo poiché questo comportamento costituirebbe una discriminazione di origine politica. Ritengo, pertanto, che questo aspetto debba essere approfondito.

        PRESIDENTE. Lo svolgimento dell’interrogazione è così esaurito.
        
I lavori terminano alle ore 15,30.

 


Allegato

INTERROGAZIONI

        BRUTTI Paolo. – Ai Ministri delle comunicazioni e dell’economia e delle finanze. – Premesso che:

            La SDA Express Courier spa è una società di trasporto di colli, pacchi e corrispondenza speciale nata dall’esternalizzazione di queste attività da Poste Italiane spa;
            Poste Italiane è proprietaria di SDA Express Courier;
            SDA Express Courier utilizza ogni giorno oltre 5.000 corrieri per la consegna dei pacchi;
            tali corrieri sono trasportatori individuali e hanno un rapporto con la SDA formalmente autonomo ma sostanzialmente caratterizzato da completa dipendenza economica;
            i corrieri sono esposti alla continua svalutazione del capitale investito per l’usura dei mezzi;
            il contratto che lega i corrieri alla SDA Express Courier non individua in modo chiaro né la durata della prestazione né la certezza dei corrispettivi economici, i quali sarebbero legati a fattori che producono una profonda incertezza tariffaria;
        da tale situazione sono conseguiti:
            uno stato di agitazione della categoria;
            l’intervento delle organizzazioni sindacali confederali per avviare una seria trattativa con l’azienda;
            la presentazione di un pacchetto di richieste che appaiono a prima vista del tutto ragionevoli e comunque perfettamente legittime sotto il profilo della tutela dei reciproci interessi;
        poiché risulta che:
            tale trattativa è stata introdotta con una esplicita e precisa piattaforma negoziale;
            non si è dato luogo ad alcun confronto nei tempi e nei termini previsti dagli accordi interconfederali e dalle prescrizioni della stessa Commissione di Garanzia sugli scioperi nei sevizi pubblici essenziali;
            ne sono seguite azioni sindacali per rimuovere l’intransigenza della direzione aziendale;
            i corrieri e le loro organizzazioni sindacali hanno utilizzato per raggiungere tali fini legittimi il diritto di manifestare e di agire nelle forme consentite per la salvaguardia e tutela della propria condizione lavorativa;
            tale diritto è garantito dalla Costituzione;
        avendo avuto notizia che:
            dalle legittime azioni del personale addetto al trasporto finale dei colli e della corrispondenza speciale sono seguite intimidazioni da parte della SDA Express Courier, che sembra aver mobilitato per tali azioni dissuasive il suo personale intermedio;
            tali intimidazioni sarebbero sfociate in minacce esplicite e comportamenti antisindacali tra i quali la sospensione di parte delle attività di consegna, adducendo motivi del tutto pretestuosi, con gravi danni economici inflitti ai singoli corrieri;
        constatato infine che:
            l’intransigenza aziendale anche ad avviare trattative pone a rischio lo svolgimento di un servizio pubblico e procura seri danni ai cittadini;
            il permanere di tali atteggiamenti aziendali arreca un gravissimo danno di immagine anche a Poste Italiane spa, per quanto attiene al profilo pubblico di tale società e delle sue controllate,
        si chiede di sapere quali iniziative il Ministro delle comunicazioni, per il suo ruolo di indirizzo, controllo e vigilanza sull’operato di Poste Italiane spa e delle sue controllate, e il Ministro dell’economia e delle finanze, in qualità di azionista unico di Poste Italiane, intendano adottare per far cessare questo stato di cose, in particolare per far recedere la SDA Express Courier dagli atti discriminatori, intimidatori e antisindacali nei confronti dei corrieri e delle loro rappresentanze sindacali, per ristabilire un clima civile nelle relazioni interne e con esso ricostruire le condizioni della continuità e della qualità di tale servizio postale.


(3-00588)
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