TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

MARTEDÌ 5 NOVEMBRE 1996


41a Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

Interviene il ministro dell'ambiente Ronchi.

La seduta inizia alle ore 12,10.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo per il recepimento delle direttive 91/156/CEE del Consiglio del 18 marzo 1991, relativa ai rifiuti, 91/689/CEE del Consiglio del 12 dicembre 1991, relativa ai rifiuti pericolosi e 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 dicembre 1994 relativa agli imballaggi ed ai rifiuti di imballaggio (n. 35)
(Parere al Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi degli articoli 1, 2, 36 e 38 della legge 22 febbraio 1994, n. 146 e degli articoli 1, 3, 6 e 43 della legge 6 febbraio 1996, n. 52. Seguito dell'esame e rinvio)
(R144 003, C13a, 0001°)
Il relatore STANISCIA richiede alla Commissione se sia opportuna una proroga del termine per l'espressione del parere, ai sensi dell'articolo 139-bis, comma 2 del Regolamento: laddove ci si orienti per un parere articolato in proposte di dettaglio, è difficile pensare di concludere l'iter entro il 10 novembre, ma si renderebbe necessario fruire di ulteriori dieci giorni.

Sulla richiesta del relatore si apre un dibattito procedurale.

Il senatore MANTICA si dichiara favorevole alla proroga del termine, auspicando che il parere si soffermi nel dettaglio dei singoli capi in cui è diviso lo schema di decreto; concorda il senatore RESCAGLIO, secondo cui è opportuno consentire ai Gruppi di esprimere propri suggerimenti integrativi del testo che il relatore intende proporre.

Il senatore CARCARINO ricorda che già in passato auspicò che il testo del parere - di cui lamenta la mancata presentazione nella seduta odierna - si articolasse in capi, in modo da seguire l'articolazione dello schema di decreto.

Il senatore VELTRI concorda con l'opportunità di coinvolgere i Gruppi in via informale, allo scopo di recepire nel testo del parere eventuali ulteriori suggerimenti: ciò potrebbe risultare anche più efficace, per i Gruppi, della mera prosecuzione della discussione generale.

Il senatore LASAGNA dichiara che il Ministro dell'ambiente, nell'avanzare all'omologa Commissione della Camera dei deputati ipotesi di probabili modifiche dello schema di decreto, ha reso ancor più difficile il lavoro del relatore e della Commissione: si dovrebbe anzitutto disporre di un testo coordinato del decreto proposto dal Governo, per poi fornire al relatore un supporto indispensabile all'esaustività del suo compito; ciò dovrebbe avvenire anche mediante la costituzione di un gruppo di lavoro informale, composto dai commissari interessati.

Il senatore SPECCHIA rivendica il diritto di esprimere la posizione del suo Gruppo in discussione generale, di cui richiede l'immediata ripresa; è necessario infatti che tutti i Gruppi dichiarino il loro giudizio politico sul testo proposto dal Governo, ferma restando la possibilità di coadiuvare il lavoro del relatore nella stesura di uno schema di parere: sulla formulazione di quest'ultimo, reputa opportuno mantenersi alla definizione di osservazioni ed indirizzi generali.

Il relatore STANISCIA riprende tale ultima considerazione, convenendo che l'organicità del testo implica la formulazione di giudizi complessivi, se non si vuole operare nel parere una vera e propria riscrittura del decreto proposto dal Governo: ferma restando la possibilità che su alcuni aspetti si suggeriscano modifiche puntuali, dissente da un esame di eccessivo dettaglio sui singoli capi in cui è diviso lo schema di decreto, spettando al Governo l'eventuale sua riformulazione alla luce delle osservazioni provenienti dalle Commissioni parlamentari.

Replica agli intervenuti il ministro RONCHI, dichiarando che le sue ipotesi di riformulazione dello schema di decreto, avanzate all'VIII Commissione della Camera dei deputati, derivavano dall'opportunità di corrispondere ad un lavoro collegiale già compiuto in precedenza coll'esame di disegni di legge di iniziativa parlamentare in materia di rifiuti; ciò non esclude che analogo modo di procedere possa essere propiziato da un gruppo informale di lavoro che coadiuvi il relatore nella stesura del parere, che potrà così contemperare giudizi di carattere generale con la sottolineatura di singole problematiche.

Il presidente GIOVANELLI conclude dichiarando che, non facendosi osservazioni, sarà richiesta alla Presidenza del Senato una proroga di dieci giorni del termine per l'espressione del parere. La discussione generale, a seguito della richiesta avanzata dal senatore Specchia, proseguirà nella seduta pomeridiana.
Quanto alla costituzione di un gruppo informale, essa è rimessa al relatore con la raccomandazione di garantire la rappresentanza di tutti i Gruppi e di iniziare al più presto i suoi lavori, allo scopo di concluderli entro giovedì prossimo.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 13,30.