AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE (3a)

MERCOLEDI' 27 SETTEMBRE 2000

313a Seduta

Presidenza del Presidente
MIGONE


Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri Ranieri.

La seduta inizia alle ore 15,05.


IN SEDE CONSULTIVA

(838) MINARDO. - Norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani all'estero.
(1170) LAURICELLA ed altri. - Modalità di voto e di rappresentanza dei cittadini italiani residenti all'estero.
(1200) MELUZZI e DE ANNA. - Norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero.
(1962) COSTA. - Norme per l'esercizio del diritto di voto all'estero dei cittadini italiani residenti oltre confine.
(2222) MARCHETTI ed altri. - Norma per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani non residenti nel territorio della Repubblica.
(4010) LA LOGGIA ed altri. - Norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani all'estero.
(4157) DE ZULUETA ed altri. - Delega al Governo per l'esercizio del diritto di voto da parte dei cittadini italiani temporaneamente all'estero.
(4768) PASQUALI ed altri. - Norme per l'esercizio del diritto di voto all'estero dei cittadini italiani residenti oltre confine.
(Parere alla 1a Commissione: esame congiunto e rinvio. Questione di competenza)

Introduce l'esame congiunto il senatore CORRAO, rilevando come i disegni di legge tendano a disciplinare le modalità per l'esercizio di voto dei cittadini italiani residenti all'estero, in attuazione della legge costituzionale 17 gennaio 2000, n. 1, che ha istituito un'apposita "circoscrizione Estero" per gli italiani che vivono fuori dal territorio nazionale.La 1a Commissione permanente ha già iniziato i propri lavori, pervenendo alla elaborazione di uno schema di testo unificato.
Occorre peraltro affrontare preliminarmente la questione di una più appropriata assegnazione dei disegni di legge, dal momento che la Commissione esteri allo stato attuale si trova in condizione di pronunciarsi unicamente in sede consultiva su materie che rientrano nel suo diretto ambito di competenza. In particolare, ciò vale, assumendo a riferimento il testo unificato adottato dalla 1a Commissione come testo base: per l'articolo 2, che prevede iniziative di promozione del ricorso al voto per corrispondenza; per l'articolo 4, che affida agli stessi uffici consolari la gestione e raccolta dei dati e dei documenti relativi alle opzioni per il voto per corrispondenza; all'articolo 10, alla stregua del quale gli uffici consolari dovrebbero curare l'invio al domicilio degli elettori optanti per il voto per corrispondenza dei plichi contenenti le schede elettorali, poi la raccolta dei plichi stessi, una volta restituiti dagli elettori e, quindi, il relativo "invio in Italia". Per altro verso, con riferimento all'articolo 15, recante disposizioni per lo svolgimento delle campagne elettorali all'estero, dello stesso schema di testo unificato, ci si trova palesemente in presenza di previsioni suscettibili di incidere sulle relazioni dell'Italia con gli altri Stati. A tale riguardo, vi sono forti dubbi sulla possibilità di applicazione del principio della estensione al territorio degli Stati esteri delle stesse disposizioni vigenti in Italia, tenuto conto della notevole varietà delle situazioni che si possono presentare. Basti pensare al regime dei visti d'ingresso per i candidati che intendono promuovere sul posto incontri nell'ambito della campagna elettorale, come pure alle garanzie di accesso alle trasmissioni televisive di informazione e propaganda elettorale in condizioni di parità. Andrebbe inoltre verificata, anche attraverso la promozione da parte degli uffici di un'apposita ricerca, l'eventuale esistenza di disposizioni negli ordinamenti giuridici di Stati esteri che contemplino limitazioni o sanzioni nei confronti dei soggetti con doppia cittadinanza in relazione all'esercizio dei diritti elettorali.
Ulteriori perplessità suscita la previsione di cui all'articolo 16 dello schema di testo unificato diretta a devolvere alla giurisdizione italiana i reati previsti dal testo unico delle leggi per l'elezione della Camera dei deputati commessi in territorio estero.
Per le ragioni esposte, propone di chiedere alla Presidenza del Senato di riconsiderare l'assegnazione dei disegni di legge in titolo, nel senso di prevedere che l'esame della 3a Commissione permanente prosegua in sede referente, eventualmente in modo congiunto con la 1a Commissione.

Il senatore PORCARI dichiara di concordare con i rilievi critici formulati dal relatore circa le numerose incongruenze presenti nell'articolato, come pure in ordine alla questione di competenza. Sottolinea quindi come sia essenziale effettuare un adeguato approfondimento sulle complesse materie oggetto dei disegni di legge, così da evitare il rischio che sia adottato un testo di fatto inapplicabile, e comunque suscettibile di provocare difficoltà e imbarazzi nei rapporti con gli altri paesi, eventualità tutt'altro che da escludere, allo stato degli atti, specialmente per il contesto extracomunitario.

Il senatore MAGGIORE, dopo aver dichiarato di concordare con la questione di competenza sollevata dal relatore, sottolinea l'importanza che potrà assumere ai fini della messa a punto del testo il parere della 2a Commissione permanente, particolarmente in ordine all'articolo 16.

Il senatore SERVELLO dichiara di condividere la proposta del relatore di sollevare la questione di competenza, rilevando come gli adempimenti contemplati dal testo unificato siano in larga misura di competenza dell'amministrazione degli esteri, ed in particolare degli uffici consolari, e come il ruolo del Ministero dell'interno appaia più defilato, e quindi non idoneo a radicare una competenza esclusiva della 1a Commissione permanente.

Il senatore ANDREOTTI aderisce convintamente alle considerazioni del relatore, rilevando come la richiesta di assicurare modalità d'esame idonee a garantire un maggiore approfondimento non risponda ad intenti dilatori, ma sia rivolta unicamente all'obiettivo di prevenire gravi difficoltà sul piano applicativo.

Il senatore BIASCO rileva preliminarmente come la materia oggetto dei disegni di legge in esame rientri chiaramente in modo prevalente nell'ambito di competenza della 3a Commissione permanente; si dichiara pertanto favorevole alla proposta del relatore.
Per quanto riguarda i rilievi critici emersi negli interventi che lo hanno preceduto sul merito della normativa, osserva come siano poco fondate, ai fini dell'applicazione delle nuove iniziative dirette a garantire la possibilità dell'esercizio in loco del diritto di voto, le ricostruzioni per le quali le comunità degli italiani all'estero sarebbero entità evanescenti.
Con i provvedimenti che sono già stati approvati, o sono in corso di approvazione, si è pervenuti infatti ad una serie di punti fermi circa il numero e la dislocazione geografica dei cittadini italiani residenti all'estero. Un ulteriore elemento di chiarezza dovrebbe poi essere stato assicurato dalla recente legge che ha disposto l'effettuazione di un'incisiva, ancorché controversa, opera di revisione sulle liste elettorali dei cittadini residenti all'estero.
Anche le preoccupazioni circa le conseguenze che in taluni Stati potrebbero derivare per i cittadini con doppia cittadinanza dall'esercizio del diritto elettorale sembrano del tutto infondate. Per quanto riguarda poi i timori relativi alle campagne elettorali, indicazioni incoraggianti possono essere ricavate dall'esperienza degli USA: in tale Paese coloro che si candidano per i vari appuntamenti elettorali effettuano abitualmente le loro campagne elettorali avvalendosi della rete degli uffici consolari e delle rappresentanze diplomatiche statunitensi all'estero, come pure di strumenti informativi come il televideo.
Sotto tale riguardo, potrà comunque risultare opportuno verificare in quale modo sia garantita ai candidati e alle formazioni politiche degli altri paesi la possibilità di portare avanti liberamente la propria campagna elettorale al di fuori dei rispettivi territori nazionali.

Il senatore VOLCIC manifesta vivo sconcerto per la formulazione tecnica dello schema di testo unificato, che appare del tutto inapplicabile e richiede pertanto con ogni evidenza una radicale riscrittura.

Il presidente MIGONE sottolinea in primo luogo come le riserve manifestate nel corso del dibattito in ordine all'assegnazione dei disegni di legge e alle scelte di merito finora effettuate dalla 1a Commissione permanente non rispondano in alcun modo ad un intento dilatorio. Si tratta invece di fare in modo che siano adeguatamente considerate una serie di questioni suscettibili di determinare rilevanti ripercussioni nei rapporti con gli altri Stati.

Posta ai voti, è quindi approvata all'unanimità la proposta del Relatore di sollevare la questione di competenza, nel senso di chiedere alla Presidenza del Senato che l'esame dei disegni di legge, in sede referente, abbia luogo ad opera delle Commissioni riunite 1a e 3a.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

IN SEDE DELIBERANTE

(4721) Disposizioni urgenti per il completamento e l'aggiornamento della rilevazione dei cittadini italiani residenti all'estero
(Rimessione all'Assemblea)

Il presidente MIGONE avverte che da parte del prescritto numero di componenti della 3a Commissione permanente è stata richiesta, ai sensi dell'articolo 35, comma 2, del Regolamento, la remissione all'Assemblea del disegno di legge.
Avverte quindi che l'esame avrà luogo in sede referente.

IN SEDE REFERENTE

(4721) Disposizioni urgenti per il completamento e l'aggiornamento della rilevazione dei cittadini italiani residenti all'estero
(Esame e rinvio)

Introduce l'esame il senatore CORRAO, rilevando come il provvedimento tenda ad assicurare all'Amministrazione degli affari esteri la possibilità di avvalersi di personale a contratto per l'effettuazione dei nuovi adempimenti elettorali previsti dalla normativa recentemente adottata e da quella in corso di approvazione in materia di voto dei cittadini italiani residenti all'estero. Esso prevede inoltre l'assegnazione di risorse strumentali al Ministero degli esteri per il potenziamento dei servizi informatici, specialmente in relazione ai nuovi adempimenti in materia elettorale.
Dopo aver richiamato le disposizioni relative alla quantificazione degli oneri finanziari previsti, sottolinea, infine, l'opportunità di un chiarimento del Governo circa i requisiti che saranno prescritti per il reclutamento del personale a contratto.

Si apre la discussione generale.

Il senatore MAGGIORE dichiara che il Gruppo di Forza Italia è favorevole alle misure previste dal disegno di legge, poiché è effettivamente necessario aggiornare con tempestività l'anagrafe degli italiani residenti all'estero, la cui situazione è ritenuta da tutti insoddisfacente. Occorre dunque porre rimedio con urgenza alle ben note carenze di organico degli uffici consolari, che devono essere dotati inoltre degli indispensabili strumenti informatici.

Il senatore MAGLIOCCHETTI annunzia che il Gruppo di Alleanza nazionale è favorevole al disegno di legge in esame.

Il senatore SERVELLO chiede se vi sia una connessione tra le disposizioni del testo in esame e quelle dei disegni di legge precedentemente esaminati in sede consultiva.

Il relatore CORRAO, premesso che il Ministero degli affari esteri avrebbe comunque bisogno di potenziare i suoi uffici all'estero, riconosce che vi è una oggettiva connessione dal punto di vista cronologico: non si potrebbe infatti votare nella circoscrizione estero, alle prossime elezioni politiche, senza aver completato e aggiornato la rilevazione degli elettori residenti al di fuori dell'Italia. Tale connessione potrebbe indurre a prendere in considerazione l'opportunità di abbinare i disegni di legge.

Il senatore MAGGIORE ritiene che l'abbinamento sia evitabile, considerato che il disegno di legge in esame reca misure indispensabili non solo per l'esercizio del diritto di voto all'estero, ma anche per la normale attività degli uffici consolari.

Il senatore PORCARI concorda con il senatore Maggiore, osservando che, anche se non fosse stata approvata alcuna legge sul diritto di voto all'estero, il provvedimento in esame risulterebbe comunque opportuno e necessario.

Il senatore ANDREOTTI ricorda la grande delusione che seguì al primo censimento dei cittadini italiani residenti all'estero, da cui risultò un numero enormemente inferiore rispetto alle stime che venivano correntemente fatte dai mezzi di informazione e dalle associazioni del settore. Poiché in quell'occasione non tutti si mostrarono convinti dell'attendibilità delle rilevazioni, chiede se sia oggi tecnicamente possibile - anche con l'uso dei nuovi strumenti informatici - ottenere un risultato affidabile.

Il senatore VERTONE GRIMALDI ritiene di gran lunga preferibile unificare il provvedimento in esame e i disegni di legge sull'esercizio del diritto di voto degli italiani all'estero, perché ciò consentirebbe di adottare una legislazione organica e razionale.

Il senatore MAGLIOCCHETTI richiama l'attenzione sulla relazione governativa che accompagna il disegno di legge, in cui si afferma non solo che il potenziamento degli uffici consolari è indispensabile, ma anche che il completamento dell'anagrafe consolare comporterà uno sforzo operativo che si protrarrà per almeno un anno. E' quindi chiaro che l'approvazione del disegno di legge è urgentissima.

Il senatore MAGGIORE fa presente che la legge n. 470 del 1988 già prevede il censimento degli italiani all'estero e il periodico aggiornamento dell'anagrafe consolare. E' evidente però che le nuove esigenze rendono indispensabile una maggiore completezza e attendibilità delle rilevazioni: è questa la ragione per cui il Ministero è costretto a chiedere mezzi adeguati all'obiettivo che si vuole conseguire.

Il presidente MIGONE dichiara chiusa la discussione generale e avverte che è pervenuto il parere non ostativo della Commissione bilancio, mentre la Commissione affari costituzionali non ha ancora espresso il previsto parere sul disegno di legge. Invita poi il Relatore e il rappresentante del Governo a esprimere il loro avviso circa l'opportunità di un eventuale abbinamento ai disegni di legge sull'esercizio del diritto di voto all'estero.

Il sottosegretario RANIERI propone che la Commissione proceda speditamente nell'esame del disegno di legge n. 4721, riservandosi di valutare l'opportunità di inserire eventualmente le sue disposizioni, come articoli aggiuntivi, nel testo unificato dei disegni di legge sull'esercizio del voto all'estero.

Il relatore CORRAO, preso atto che il seguito dell'esame dovrà proseguire in altra seduta, invita il rappresentante del Governo a rispondere in tale occasione ai quesiti da lui sollevati nella relazione.

Il senatore SERVELLO chiede altresì che il Governo chiarisca le ragioni per cui sarebbero necessari gli ulteriori stanziamenti previsti dal disegno di legge in esame, benchè la legge n. 470 del 1988 già preveda una spesa annuale di 10 miliardi di lire per l'anagrafe consolare.

Il sottosegretario RANIERI si riserva di rispondere a tali questioni nel seguito dell'esame.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato ad altra seduta.

La seduta termina alle ore 16.