GIUSTIZIA (2a)

 

MARTEDÌ 21 OTTOBRE 1997

 

 

188a Seduta

 

Presidenza del Presidente

ZECCHINO

 

indi del Vice Presidente

CIRAMI

 


ntervengono il ministro per la grazia e la giustizia Flick e il sottosegretario di Stato per lo stesso dicastero Ayala.

 

La seduta inizia alle ore 11,45.

 

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

(A008 000, C02a, 0002o)

 

Il PRESIDENTE avverte che è pervenuto, ai sensi dell'articolo 9-bis della legge 5 agosto 1978, n. 468, un decreto del Ministro del Tesoro che trasferisce dal Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa la somma di lire 80 miliardi da destinarsi in aumento dei capitoli 7001 e 7013 del Ministero di grazia e giustizia.

Il decreto è a disposizione degli onorevoli senatori e, se perverranno ulteriori decreti ai sensi della medesima disposizione, essi saranno consultabili presso l'ufficio di segreteria della Commissione.

 

IN SEDE CONSULTIVA

(2739 e 2739-bis) Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 1998 e bilancio pluriennale per il triennio 1998-2000 e relativa Nota di variazioni

-(Tabb. 5 e 5-bis) Stato di previsione del Ministero di grazia e giustizia per l'anno finanziario 1998

(2792) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1998)

(Rapporto alla 5a Commissione. Esame congiunto e rinvio)

 

Riferisce il senatore DE GUIDI il quale richiama innanzi tutto l'attenzione sulla complessiva portata della manovra di finanza pubblica per il triennio 1998-2000. La manovra, che costituisce un ulteriore importante passo sulla strada del risanamento dei conti pubblici, si prefigge di conseguire nel 1998 una riduzione complessiva del fabbisogno pari a 25.000 miliardi, 14.500 dei quali saranno rappresentati da minori spese, mentre 10.500 deriveranno da maggiori entrate. Il relatore si sofferma quindi sulle novità conseguenti alla riforma della struttura del bilancio dello Stato attuata dalla legge n. 94 del 1997, sottolineando in particolare come l'introduzione delle unità previsionali di base - che sostituiscono come oggetto della decisione parlamentare i capitoli di bilancio - appaia coerente sia con l'esigenza di assicurare una maggiore agilità gestionale, evitando che lo spostamento di somme fra capitoli rientranti in una medesima unità previsionale richieda l'approvazione di un apposito provvedimento legislativo, sia con l'esigenza di una valorizzazione della responsabilità dei centri amministrativi di spesa di cui dispongono le diverse unità previsionali.

Per quel che concerne specificamente la tabella 5, allegata al disegno di legge di bilancio e concernente lo stato di previsione del Ministero di grazia e giustizia, l'oratore fa presente come in essa vengano individuati sette distinti centri di responsabilità (Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all'opera del ministro, Organizzazione giudiziaria e affari generali, Affari penali, grazie e casellario, Affari civili e libere professioni, Amministrazione penitenziaria, Servizio ispettivo e Giustizia minorile) all'interno dei quali si collocano ventisei unità previsionali di base, ripartite, a seconda dei casi, tra spese correnti e spese in conto capitale.

Nell'ambito dello stato di previsione vengono altresì individuate funzioni-obiettivo connesse all'indirizzo politico amministrativo, all'amministrazione giudiziaria, all'amministrazione penitenziaria, alla giustizia minorile e ai servizi generali.

Il relatore espone quindi i dati relativi agli stanziamenti complessivi previsti per il 1998 con riferimento ai suddetti sette centri di responsabilità amministrativa ed alle funzioni obbiettivo, richiamando successivamente l'attenzione sulle modificazioni introdotte con la prima nota di variazioni.

L'analisi complessiva dello stato di previsione del Ministero di grazia e giustizia per l'anno finanziario 1998 - prosegue il relatore - conferma la netta prevalenza delle spese correnti - per la grandissima parte imputabili a spese di funzionamento, in particolare per il personale in servizio - sulle spese in conto capitale aventi natura di investimento. Infatti, il totale della spesa corrente a legislazione vigente - tenendo conto di quanto previsto dalla prima nota di variazioni - ammonta a 9.815,8 miliardi su 10022,1 miliardi di stanziamento complessivo in conto competenza.

Lo stanziamento di 10.022,1 miliardi rappresenta l'1,42% dello stanziamento complessivo del bilancio dello Stato, mentre nella legge di bilancio 1997 tale percentuale è dell'1,34% e nella legge di bilancio 1996 ammontava all'1,33%. A questo proposito, va sottolineato che l'incremento della quota del bilancio statale destinata al settore giustizia, seppur di modesta entità, rappresenta indubbiamente, inserendosi in un contesto generale in cui prevale l'esigenza del contenimento della spesa pubblica, un positivo segnale di attenzione e un riconoscimento della priorità di questo comparto.

Deve inoltre tenersi conto del fatto che le spese destinate al settore della giustizia non sono contenute solo nella tabella 5. Alcuni stanziamenti sono, infatti, allocati anche nelle tabelle relative al Ministero dei lavori pubblici e al Ministero del tesoro. Ciò è appunto conseguenza necessaria dell'attuale assetto legislativo che, in materia di edilizia penitenziaria e carceraria, non concentra nel dicastero della giustizia tutte le competenze, ma attribuisce al Ministero dei lavori pubblici competenze per la costruzione degli istituti penitenziari. Per quel che concerne quest'ultimo profilo, il relatore precisa che nello stato di previsione del Ministero del tesoro è iscritto, in termini di competenza e in termini di cassa, uno stanziamento di 440 miliardi per l'edilizia penitenziaria, mentre nello stato di previsione del Ministero dei lavori pubblici, per la stessa finalità, risultano stanziati 177 miliardi, in termini di competenza, e 200 miliardi in termini di cassa.

Va altresì ricordato che la Commissione ha recentemente licenziato in prima lettura e in sede deliberante, il disegno di legge n. 2702, di iniziativa governativa, recante "Interventi urgenti per il potenziamento delle strutture, delle attrezzature e dei servizi dell'Amministrazione della giustizia". Tale provvedimento contiene l'autorizzazione alla spesa di lire 78,3 miliardi per l'anno 1997, di 89,6 miliardi per il 1998 e di 85,6 miliardi per il 1999, da destinare all'adeguamento delle strutture necessarie per le esigenze del servizio giudiziario nei settori civile, penale e penitenziario ed in quello della giustizia minorile, nonchè per attuare gli interventi indispensabili per il potenziamento del sistema informativo.

Il relatore si sofferma poi sui dati relativi alla cosiddetta massa spendibile - data dalla somma dei residui passivi e dagli stanziamenti di competenza e pari ad un ammontare di 10.441 miliardi - nonchè su quelli relativi all'autorizzazione complessiva di cassa, pari a 9.948 miliardi.

Conclude l'esposizione sul disegno di legge n.2739 mettendo in rilievo l'importanza di una equilibrata politica di bilancio nel settore dell'informatizzazione, in particolare nel rispetto della legge n. 39 del 1993 istitutiva dell'Autorità per l'informatica.

Passando all'esame del disegno di legge finanziaria (A.S. 2792), il relatore evidenzia l'importo degli stanziamenti relativi al comparto giustizia iscritti nelle tabelle allegate a tale disegno di legge. In particolare, nella tabella A, è riservato al Ministero di grazia e giustizia un accantonamento pari a 200 miliardi per ciascuno degli anni del triennio 1998-2000, mentre nella tabella B sono accantonati importi, per lo stesso Ministero, pari a 140 miliardi per ciascuno degli anni del triennio.

Nella tabella C è invece previsto uno stanziamento di 10 miliardi, per ciascuno degli anni del triennio 1998-2000, per il finanziamento dei programmi finalizzati alla prevenzione e cura dell'Aids e al trattamento socio-sanitario, al recupero e al successivo reinserimento dei tossicodipendenti detenuti. Finanziamenti minori sono previsti nella medesima tabella C per contributi ad enti, istituti ed altri organismi previsti dall'articolo 1, comma 43, della legge n. 549 del 1995 e per contributi a favore del Centro di prevenzione e difesa sociale di Milano.

Nella tabella F sono infine iscritti stanziamenti per il comparto dell'edilizia penitenziaria e giudiziaria, con specifico riferimento alle esigenze di completamento degli edifici destinati ad istituti di prevenzione e pena (ai sensi dell'articolo 7, comma 6, della legge n. 910 del 1986), di predisposizione di autorimesse e di strutture per l'alloggiamento del personale dell'amministrazione penitenziaria (ai sensi del decreto-legge n. 479 del 1996) e di realizzazione di strutture immobiliari di supporto (ai sensi dell'articolo 14, comma 7, della legge n. 276 del 1997, recante disposizioni per la definizione del contenzioso civile pendente).

In conclusione, il relatore ritiene di poter esprimere un giudizio positivo sui documenti di bilancio in titolo, pur richiamando l'attenzione sulla necessità di alcuni interventi riequilibratori in merito a problematiche specifiche - quali, in particolare, quelle connesse all'attuazione della citata legge n. 276 e quelle relative all'assunzione da parte dell'amministrazione penitenziaria del servizio di traduzione dei detenuti - e sulla esigenza di un forte sostegno al processo di informatizzazione, nell'ambito dell'Amministrazione giudiziaria che potrebbe consentire anche risparmi non trascurabili.

 

Dopo un intervento del senatore BUCCIERO, il presidente ZECCHINO propone che il termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno venga fissato per le ore 18,30 di oggi pomeriggio ovvero, in alternativa, per le ore 9 di domani.

 

Prende quindi la parola il senatore GRECO il quale rileva che, visti i ristretti tempi a disposizione, sarebbe stata la stessa cosa se il bilancio dello Stato fosse stato adottato con decreto-legge.

  Dopo interventi della senatrice SALVATO e del senatore FOLLIERI, la Commissione conviene di fissare per le ore 18,30 di oggi il termine per la presentazione degli ordini del giorno e degli emendamenti.

 

Si conviene, quindi, di limitare la discussione generale allo svolgimento di brevi interventi diretti ad acquisire informazioni dal Ministro sulle questioni sottese all'esame dei documenti finanziari.

 

La senatrice SALVATO chiede notizie in merito all'applicazione della legge di delega che istituisce il giudice unico (n. 254 del 1997) nonchè sugli effetti che tale normativa è suscettibile di determinare sul complesso della geografia giudiziaria. Altra questione puntualizzata dalla senatrice Salvato, riguarda il problema della sanità in carcere che - ella sottolinea - rappresenta la periodica causa scatenante dei molti problemi che affliggono l'ordinamento penitenziario: a tale riguardo occorrerebbe conoscere quali iniziative concrete il Ministro vorrà adottare.

 

Il senatore CORTELLONI mette in rilievo le questioni legate alla spesa che sarà necessaria per realizzare compiutamente le riforme che riguardano il processo civile e non ritiene positivo che la spesa complessiva del Ministero di grazia e giustizia sia rimasta sostanzialmente invariata rispetto al precedentemente esercizio finanziario.

 

Il senatore CALVI, dopo aver ricordato che il Ministro ha già ampiamente informato la Commissione - nella seduta del 25 settembre scorso - in merito alle questioni connesse alla realizzazione del giudice unico ricorda - in tale prospettiva - che la revisione delle circoscrizioni giudiziarie è oggetto di un disegno di legge di iniziativa parlamentare (A.S. 2156).

 

La senatrice SCOPELLITI rileva l'assoluta insufficienza degli stanziamenti a favore della popolazione carceraria.

 

Il senatore BUCCIERO esprime delusione perchè il bilancio dell'amministrazione della giustizia è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al precedente esercizio finanziario. Vorrebbe altresì avere conferma rispetto alla dichiarata mancanza di oneri finanziari del provvedimento per l'istituzione del giudice unico. Infine, riterrebbe opportuno acquisire certezza in merito alle entità dei ricavi su cui può contare il settore della giustizia.

 

Replica il rappresentante del GOVERNO.

 

Il ministro FLICK dichiara di essere a disposizione della Commissione per valutare tutte le proposte di modifica allo stato di previsione del bilancio che saranno presentate. Non ritiene, invece, condivisibili le affermazioni che rappresentano come un dato negativo il mantenimento degli stanziamenti in bilancio in termini analoghi a quelli dell'anno precedente, atteso che tale risultato deve, al contrario, essere considerato assai positivo nel quadro complessivo dei sostanziosi tagli effettuati dalla manovra.

 

Dopo avere ricordato che gli stanziamenti che il suo dicastero ha potuto mantenere concorreranno anche a definire le assunzioni di nuovi magistrati, il Ministro osserva, in merito ai rapporti fra attuazione della legge per l'istituzione del giudice unico e revisione delle circoscrizioni giudiziarie, come non vi sia dubbio che il primo provvedimento permetterà di avviare una significativa rimeditazione della geografia giudiziaria nel suo complesso.

Dopo aver sottolineato che alla base della delega che sarà esercitata - presumibilmente fra il 15 e il 30 novembre - vi sarà una filosofia mirata a potenziare sia come struttura che come carico di lavoro quelli che attualmente possono essere definiti piccoli tribunali, il Ministro si sofferma sui diversi piani nell'ambito dei quali il dicastero intende muoversi nell'esercizio della delega. Rispetto alla tematica dell'ordinamento giudiziario rileva - tra l'altro - che la soppressione delle sezioni distaccate di pretura e la istituzione delle sezioni distaccate del giudice unico, comporterà anche la perdita di alcuni incarichi fra quelli attualmente ricoperti. Saranno, poi, esercitati i profili di delega attinenti alla istituzione dei grandi tribunali metropolitani di cui alla lettera l) della legge n. 254 del 1997. Per quanto riguarda, poi, la competenza penale prospetta la possibilità che il Governo si orienti per un adeguamento del rito pretorile alle maggiori garanzie delineate nel rito monocratico, così come appare meritevole di approfondita considerazione la possibilità di individuare forme di definizione del processo nei casi di particolare tenuità del fatto e di occasionalità della condotta. Tali ultimi aspetti non riguardano l'esercizio della delega, ma spunti di riflessione già presenti nell'A.C. 675 e connessi, articolo 15, lettera c), sulla competenza penale del giudice di pace, che il Governo si riserva di approfondire. È ben presente al Governo - prosegue il Ministro - l'esigenza di evitare che l'arretrato pretorile sia civile che penale influisca sull'attività delle sezioni stralcio: in tale prospettiva sono allo studio eventuali proposte di modifica, da apportare al disegno di legge per la competenza penale del giudice di pace già menzionato.

 

Il senatore CENTARO ricorda che presso la Commissione sono pendenti alcuni disegni di legge che attribuiscono al giudice di pace le cause del pretore e del conciliatore.

 

Segue un breve intervento del presidente ZECCHINO, il quale ricorda come la definizione per i procedimenti in relazione a particolari modalità si lega al dibattito sulla discrezionalità dell'azione penale che si sta svolgendo in sede di Commissione bicamerale per le riforme costituzionali.

 

Riprendendo il suo intervento, il ministro FLICK, ribadito che non è intenzione del Governo sovrapporsi all'attività della Commissione bicamerale sollecita la definizione del provvedimento sulla depenalizzazione (A.S. 2570) per i chiari effetti anche deflattivi che esso porterà sul carico di lavoro degli uffici giudiziari.

Il Ministro aggiunge che è ben chiaro al Governo l'aspetto della riforma del giudice unico connessa ai profili di dotazione logistica, soprattutto di aule giudiziarie, per l'aumento di processi che deriverà dalla soppressione delle sezioni distaccate di pretura.

Venendo, poi, alle osservazioni relative all'assenza di oneri finanziari per la realizzazione dell'istituzione del giudice unico, il ministro Flick rileva che dal taglio delle sezioni distaccate di molte preture scaturiranno sensibili risparmi con i quali potranno essere bilanciate le spese.

Quanto al tema della sanità nelle carceri ricorda che è al lavoro una commissione mista formata da esponenti del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria (DAP) e del Ministero della sanità, la quale è impegnata ad affrontare non solo il tema degli ospedali psichiatrici giudiziari, ma anche, più in generale, gli aspetti della sanità nelle carceri: comunque, su tale specifica questione, il Governo è pronto a valutare gli emendamenti che saranno proposti.

In merito alla questione relativa alle risorse del settore della giustizia, il Ministro non manca di ricordare che nella prospettiva della realizzazione del giudice unico di primo grado occorrerà ridefinire i diritti dovuti per la tassa di iscrizione al ruolo, mentre altro problema, è quello del recupero delle spese di giustizia. Conclude ricordando la recente istituzione di un ufficio statistico la cui attività si è rivelata decisiva per la ricognizione del carico di lavoro delle sezioni stralcio e che fungerà da strumento di analisi per la definizione dei carichi di lavoro dei magistrati. Ricorda, altresì, che presumibilmente entro il mese di dicembre, i costi della giustizia saranno messi in più chiara evidenza dai risultati di una Commissione ad hoc sulla spesa pubblica.

  Il senatore CIRAMI vorrebbe sapere se vi sarà contemporaneità tra la soppressione delle sezioni distaccate di pretura e la apertura di sezioni distaccate del giudice unico.

  Il ministro FLICK, dopo aver ricordato che l'esercizio della delega contenuta nella legge per l'istituzione del giudice unico, dopo che si sarà proceduto alla soppressione delle sezioni distaccate di pretura, si ispirerà al criterio di valorizzare i tribunali minori, ricorda come la revisione delle circoscrizioni giudiziarie non rientri fra gli oggetti della delega stessa.

  Il senatore MELONI, successivamente intervenuto, prende la parola per lamentare che fra gli istituti penitenziari di nuova apertura menzionati dalla relazione alla tabella 5, il Governo indichi anche l'istituto penitenziario di Alghero: a tale riguardo il senatore Meloni tiene a precisare che tale istituto è già esistente e non si segnala certo per caratteristiche positive. Inoltre, intende conoscere con chiarezza se il Ministro intenda dar corso all'obbligo recato dal decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 553, convertito dalla legge 23 dicembre 1996, n. 652 che, entro il 31 ottobre prossimo, impone al Ministero di grazia e giustizia la dismissione degli istituti penitenziari situati a Pianosa e all'Asinara, atteso che da dichiarazioni apprese da fonti qualificate apparirebbe un diverso orientamento. Tale comportamento egli ritiene estremamente preoccupante nel quadro del rispetto della legge cui, per primo, il Ministro dovrebbe prestare ossequio.

  La senatrice SALVATO prende nuovamente la parola per chiedere al Governo se intenda o meno procedere alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie.

  La senatrice SCOPELLITI rileva - in particolare - che, attesa l'importanza che sia il Governo che l'Associazione nazionale magistrati annettono alla legge sulla depenalizzazione, il Governo avrebbe potuto sottolineare concretamente il proprio interesse muovendosi al riguardo con una propria iniziativa, anche d'urgenza.

  Il ministro FLICK tiene a precisare che il ricorso alla decretazione d'urgenza è da lui escluso sia alla luce della particolare delicatezza della materia che in ossequio alle prese di posizione in merito espresse dalla Corte Costituzionale. In particolare, ribadisce che il Governo si è sempre attenuto alla linea di rispettare le iniziative parlamentari che, sulle diverse materie, si fossero già delineate, rinunciando in tal caso a presentare autonome proposte. Per quanto riguarda - in particolare - il provvedimento sulla depenalizzazione egli ricorda che il sottosegretario Ayala ebbe modo di sollecitare il dibattito al momento della pausa di riflessione dovuta all'impatto della questione del finanziamento pubblico dei partiti. Ricorda, altresì, che in materia di ospedali psichiatrici giudiziari esiste un disegno di legge di iniziativa del Consiglio regionale della Toscana (A.S. 2746) e sottolinea che nel modo più assoluto non si intende ripristinare in alcuna forma i vecchi manicomi giudiziari.

Per quanto riguarda, poi, la questione della revisione delle circoscrizioni giudiziarie, il ministro Flick ricorda che inizialmente il Governo aveva inteso procedere in parallelo con l'istituzione del giudice unico, mentre il dibattito parlamentare si era poi orientato in un'altra direzione: in tale prospettiva, pertanto, la revisione delle circoscrizioni giudiziarie è certamente anche se non immediatamente fra le priorità del Governo.

Infine, per quanto riguarda la questione evocata dal senatore Meloni sottolinea che l'Amministrazione penitenziaria si ritiene totalmente obbligata dal disposto legislativo e che solo alcune ipotesi diverse dalla dismissione completa degli istituti penitenziari sono state ventilate: a meno che tali ipotesi non si traducano in disposizioni normative, resta fermo per il Ministero l'impegno derivante dalla legge vigente.

  Il seguito dell'esame congiunto è poi rinviato.

 

SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA POMERIDIANA

 

Il presidente ZECCHINO avverte che la seduta pomeridiana di oggi non avrà più luogo.

 

POSTICIPAZIONE DELLA SEDUTA ANTIMERIDIANA DI DOMANI

 

Il presidente ZECCHINO comunica che la seduta antimeridiana di domani, mercoledì 22 ottobre, precedentemente convocata per le ore 9, è posticipata alle ore 10.

  La seduta termina alle ore 13,20.