IGIENE E SANITA' (12ª)

MERCOLEDI' 8 NOVEMBRE 2000

357ª Seduta (notturna)

Presidenza del Presidente
CARELLA

Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Fumagalli Carulli.

La seduta inizia alle ore 20,45.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: "Regolamento di organizzazione del Ministero della Sanità" (n. 773).
(Parere al Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi dell’articolo 17, comma 4-bis della legge 23 agosto 1988, n. 400 e dell'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni)

Riprende l'esame, sospeso nella seduta pomeridiana di oggi.

Il presidente CARELLA ricorda che nella seduta precedente il relatore Zilio aveva svolto la relazione introduttiva.

Non essendovi iscritti a parlare in discussione generale, il relatore ZILIO illustra la seguente proposta di parere:
"La Commissione, esaminato lo schema di decreto in titolo, esprime, per quanto di competenza, parere favorevole con le seguenti osservazioni:
si ritiene opportuno stralciare dall'elencazione del comma 2 dell'articolo 1 le segreterie dei Sottosegretari di Stato, ricollocandole in altro comma, dal momento che la definizione di organo di direzione politica spetta al solo Ministro;
al comma 11 del predetto articolo appare opportuno riformulare le competenze della segreteria tecnica, che nell'attuale definizione appaiono invasive di competenze proprie della direzione politico-amministrativa;
al comma 5 dell'articolo 2 appare eccessiva la possibilità di prevedere cinque uffici di livello dirigenziale per il servizio di controllo interno, a fronte di un personale di servizio di complessive venti unità;
per quanto riguarda l'articolo 3, comma 1, si raccomanda di definire con precisione la pianta organica del personale degli uffici di diretta collaborazione, che nell'attuale formulazione è quantificato in un numero complessivo ed indistinto di cento unità, nonché di fissare criteri precisi per l'assunzione di collaboratori a tempo determinato e di consulenti esterni;
per quanto riguarda il comma 3 dell'articolo 4, si raccomanda l'esigenza di distinguere le funzioni dell'ufficio stampa da quelle dell'ufficio relazioni pubbliche, in conformità del disposto della legge n. 150 del 2000;
con riferimento al comma 6 del predetto articolo, si ritiene opportuno specificare che i capi degli uffici di diretta collaborazione sono nominati per un periodo non superiore a quello dell'incarico del Ministro;
si propone di inserire tra le competenze del Dipartimento della tutela della salute umana, della sanità pubblica veterinaria e dei rapporti internazionali, di cui alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 10, anche la tutela sanitaria delle attività sportive e la tutela della salute mentale".

Il senatore TOMASSINI illustra la seguente proposta di parere:
"In merito al decreto sul Regolamento di organizzazione del Ministero della sanità, i rappresentanti della Casa delle Libertà, pur riconoscendo la necessità, in conseguenza dell'accorpamento dei Ministeri votato durante questa legislatura, di riorganizzare il Ministero della sanità, anche secondo quanto disposto dalla legge di riforma n. 229 del 1999, esprimono alcune perplessità.
Se da un lato può essere condivisibile, anche nell'ipotesi del decentramento federalista, dividere l'attività dei Dipartimenti in due aree omogenee, attivare il controllo interno, collegare più direttamente tutte le funzioni all'indirizzo politico del Ministro, dall'altro numerose altre modalità di applicazione organizzativa non appaiono soddisfacenti.
Appaiono particolarmente criticabili:
a) l'indicazione numerica del personale di diretta collaborazione del Ministro e dei Sottosegretari;
b) l'identificazione dei responsabili degli uffici prevalentemente appartenenti alla Pubblica Amministrazione;
c) l'unificazione dei trattamenti economici.
Sarebbe stato molto meglio identificare uno stanziamento entro il quale vi fosse libertà di scelta sulle quantità numeriche, sui requisiti professionali e sui meriti da retribuire.
Inoltre appaiono piuttosto discutibili anche gli articoli che dividono le materie di competenza e le modalità organizzative dei due Dipartimenti, infatti:
a) il Dipartimento di cui all'articolo 9 appare fortemente dettagliato nelle sue funzioni ed ingessato nelle sue competenze con direttive centraliste e dirigiste;
b) il Dipartimento di cui all'articolo 10 appare invece molto fumoso, poco definito ed aleatorio.
Appare poi del tutto non condivisibile l'abrogazione prevista del Consiglio sanitario nazionale che proprio per la sua specificità andava in ogni modo mantenuto.
Per tutte queste motivazioni, a meno di sostanziali modifiche non possono che esprimere parere contrario".
MANARA, MONTELEONE, COZZOLINO, TOMASSINI, DE ANNA, BRUNI

Il senatore BEDIN, nel dichiararsi favorevole al parere illustrato dal senatore Zilio, ritiene però consigliabile che all'articolo 10, comma 1, siano distinte con maggiore chiarezza le competenze di dipartimento in materia di rapporti internazionali da quelle derivanti da obblighi comunitari.

Il relatore ZILIO accetta l'integrazione proposta dal senatore Bedin.

Il senatore MANARA esprime perplessità sul primo periodo della lettera c) del comma 1 dell'articolo 10, dove tra i compiti del Dipartimento viene inserita la tutela della salute e del benessere degli animali, compresi quelli impiegati a fini scientifici e sperimentali, ritenendo che tale formulazione appare poco perspicua e tale da bloccare in taluni casi la sperimentazione.

Dopo interventi del senatore CAMERINI e del presidente CARELLA, il sottosegretario FUMAGALLI CARULLI precisa che tale formulazione è rispondente a precisi obblighi internazionali e comunitari.

Si passa alla votazione finale.

Dopo dichiarazione di voto favorevole del senatore MASCIONI, previa verifica del numero legale, il parere illustrato dal relatore, posto ai voti con l'integrazione proposta dal senatore Bedin, è approvato.

Il parere illustrato dal senatore Tomassini è pertanto precluso.

SCONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE

Il presidente CARELLA avverte che la seduta già convocata per le ore 8,30 di domani, giovedì 9 novembre 2000, non avrà più luogo.

La seduta termina alle ore 21,10.