AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE (3a)

MERCOLEDI' 7 FEBBRAIO 2001
345a Seduta

Presidenza del Presidente
MIGONE


Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri Danieli.

La seduta inizia alle ore 15,55.


PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sugli strumenti della politica estera italiana. Audizione del sottosegretario di Stato per gli affari esteri Danieli.

Riprende l'indagine, sospesa nella seduta del 24 gennaio scorso.

Il presidente MIGONE ringrazia il sottosegretario Danieli per aver accolto l'invito a illustrare la politica culturale del Ministero degli affari esteri, argomento cui la Commissione ha costantemente rivolto la sua attenzione, impegnando ripetutamente il Governo a promuovere una riforma degli interventi nel settore scolastico e in quello della promozione culturale.

Il sottosegretario DANIELI premette che intende soffermarsi in primo luogo sulle priorità che il Ministero si è dato nel comparto culturale per l'anno 2001, rinviando a un secondo intervento - nella seduta in corso o in altra da fissarsi - l'illustrazione dello schema di disegno di legge già predisposto, concernente la riforma degli istituti italiani di cultura. Fa poi presente che la direzione generale per la promozione culturale svolge un ruolo di coordinamento delle numerose amministrazione pubbliche coinvolte a vario titolo nelle iniziative scolastiche, culturali o scientifiche di carattere internazionale; contemporaneamente ha la responsabilità di garantire la conformità di tali iniziative con le priorità della politica estera italiana, definite dal Ministro degli affari esteri col supporto delle direzioni generali geografiche.
Per il 2001 il Ministero intende concentrare i suoi interventi nei tre settori della promozione culturale, della diffusione della lingua italiana e della collaborazione scientifica e tecnologica. Per dare organicità a tali interventi sono state promosse riunioni di area dei direttori degli istituti di cultura, nonché degli addetti scientifici presso le ambasciate e dei capi degli istituti scolastici eventualmente presenti nella stessa regione. A livello globale, si svolgerà poi all'inizio dell'estate la seconda riunione dei direttori degli istituti e quella degli addetti scientifici, dando così continuità a una iniziativa che si è rivelata assai utile nello scorso anno.
Anche negli organismi multilaterali di carattere culturale saranno promosse iniziative per la diffusione della lingua italiana, la traduzione dei classici e di opere della letteratura contemporanea, nonché il sostegno all'editoria. E' prevista in particolare la partecipazione dell'Italia a tutte le principali manifestazioni editoriali e, in collaborazione con l'Accademia della Crusca, sarà organizzata una "settimana della lingua italiana". Altre iniziative convegnistiche degne di nota saranno il seminario italo-tedesco di Villa Vigoni, dedicato allo studio dei rispettivi sistemi universitari, ed eventi culturali in via di organizzazione con la Fondazione Cini di Venezia, che saranno rivolti ai paesi dell'ex Iugoslavia e della regione balcanica.
Nell'ambito dell'attività di coordinamento cui ha fatto già riferimento, il Sottosegretario sottolinea i rapporti di stretta collaborazione con le università, con la Rai, con tutte le Biennali di arte contemporanea, nonché con altre istituzioni attive nel settore cinematografico, nelle arti contemporanee e nel design. Sul piano finanziario assai proficua è la collaborazione con alcune fondazioni bancarie, tra cui la Cassamarca di Treviso, la Cassa di risparmio di Venezia e la fondazione Manodori collegata alla Cassa di risparmio di Reggio Emilia.
Il sottosegretario Danieli sottolinea poi l'importanza di alcune manifestazioni che si svolgeranno durante l'anno, ponendo in risalto soprattutto la rassegna "Italia in Giappone 2001", che avrà un ruolo fondamentale per la promozione della cultura, dell'arte e del design italiani in Estremo Oriente. Ricorda poi la manifestazione "Latina 2001", che si svolgerà nell'America meridionale, la partecipazione a eventi culturali che si terranno a Oporto, a Varsavia e a Sarajevo, nonché la rassegna "L'Islam in Sicilia" che la Fondazione Orestiadi di Gibellina porterà a Tunisi e in altre capitali dell'Africa settentrionale e del Medio Oriente.
Al fine di potenziare gli organici assai esigui degli Istituti italiani di cultura e, in generale, dell'area della promozione culturale, il Ministero intende assumere 40 dipendenti e ricorrere alle procedure di mobilità per trasferire in tale area altri 60 impiegati pubblici. Inoltre si intende reclutare in loco altri dipendenti a contratto, completando il contingente di contrattisti stranieri previsto per gli istituti di cultura. Si pensa anche di migliorare l'attività di tali istituti, attribuendo funzioni di coordinatori di area a quei direttori di istituto che abbiano una qualifica dirigenziale.
Per quel che riguarda la diffusione della lingua italiana, il Ministero ha intenzione di effettuare una razionalizzazione della spesa, finanziando un maggior numero di lettorati di lingua e letteratura italiane presso le università straniere, mentre sarebbe ridotto il volume di risorse destinato alle scuole italiane all'estero e ai corsi di lingua. In prospettiva, si intende creare le condizioni affinchè i figli dei cittadini italiani residenti all'estero possano frequentare scuole straniere con un insegnamento bilingue.
Per quel che riguarda il personale scolastico che presta servizio all'estero, è in corso di definizione il regolamento che darà attuazione a un provvedimento legislativo, recentemente approvato, in cui si prevede una diversa procedura di selezione. Il Ministero è impegnato a garantire la possibilità di predisporre con la nuova procedura la graduatoria del personale che sarà inviato all'estero per il nuovo anno scolastico. Contemporaneamente è in corso una consultazione con il Ministero della pubblica istruzione, per estendere alle scuole italiane all'estero i nuovi programmi scolastici recentemente entrati in vigore.
Il sottosegretario Danieli dà conto poi dei programmi per il riordino della rete degli addetti scientifici, nonché dell'intensa collaborazione con il Ministero dell'università e della ricerca scientifica, con gli atenei e con le istituzioni scientifiche pubbliche, nel cui ambito si prevede tra l'altro l'istituzione di una banca dati per gli accordi tra le università italiane e quelle straniere. La Farnesina collabora con le sue strutture al processo di internazionalizzazione del sistema universitario, favorendo tra l'altro l'attuazione dell'accordo istitutivo dell'Università italo-francese e proseguendo il negoziato con la Germania per una analoga iniziativa.
Ulteriori settori in cui il Ministero intende continuare a svolgere un ruolo attivo sono quelli delle missioni archeologiche - intese anche come occasioni di formazione culturale e di trasferimento di conoscenze - degli scambi giovanili per corsi scolastici e universitari, nonché degli accordi per il reciproco riconoscimento di titoli accademici.
L'Italia intende mantenere una partecipazione attiva all'UNESCO, cui offre un importante sostegno per l'entità dei contributi, nonché ospitando a Venezia l'ufficio regionale per l'Europa. Grande rilievo ha inoltre il polo scientifico e tecnologico di Trieste, costituito da centri internazionali di ricerca assai qualificati, in cui si svolgono attività di notevole importanza per i paesi dell'Europa centro-orientale e per quelli in via di sviluppo. L'Italia, che nel corso del 2001 avrà la presidenza di turno dell'Iniziativa centro-europea, intende valorizzare il ruolo del polo di Trieste nella cooperazione scientifica internazionale.
Nello stato di previsione della spesa per il 2001 circa 300 miliardi di lire sono destinati alla direzione generale per la promozione culturale, con un incremento di 30 miliardi di lire rispetto alle previsioni iniziali. Di tale stanziamento complessivo, 124 miliardi di lire sono spesi per le scuole all'estero, con un leggero incremento rispetto al 2000 dovuto al modo in cui sono erogati gli assegni di sede per il personale scolastico. Viceversa ci sarà una lieve riduzione delle risorse disponibili per l'area della promozione culturale.

Il presidente MIGONE rileva preliminarmente come nel corso degli ultimi anni nel settore della promozione culturale si sia avvertita la presenza di segnali positivi di innovazione. Ciò va senz'altro ascritto al merito dei Sottosegretari che hanno seguito il comparto nei tempi più recenti, come pure dei diplomatici preposti alla Direzione generale competente, e in particolare dei due ultimi titolari.
Permangono tuttavia numerosi nodi irrisolti. In primo luogo, risulta che tuttora i direttori degli istituti di cultura all'estero sono oberati da pesanti incombenze burocratiche di tipo contabile, oltretutto senza essere in condizione di effettuare un controllo che vada al di là del dato formale. Il persistere di tale situazione è in evidente contrasto con gli indirizzi più volte espressi dalla Commissione esteri del Senato circa l'opportunità di evitare che tanto i capi missione che i direttori degli istituti di cultura siano distolti dall'esercizio delle responsabilità dirigenziali inerenti al loro incarico per far fronte ad attività contabili di rilievo meramente formale.
Un altro elemento che suscita riserve nell'organizzazione del settore è rappresentato dalla mancata eliminazione di una disposizione anacronistica e fortemente penalizzante per lo svolgimento dei compiti d'istituto, come quella che fa divieto ai direttori degli istituti culturali di muoversi dalla sede loro assegnata prima che siano decorsi otto mesi dalla nomina. Tale meccanismo riflette il persistere di concezioni statiche e burocratiche del ruolo degli istituti in questione, laddove una presenza culturale dinamica richiede semmai un'accentuata mobilità, ad esempio in vista della conclusione di accordi di sponsorizzazione.
Risulta inoltre che tuttora i direttori degli istituti di cultura siano oggetto dal punto di vista protocollare di un trattamento deteriore rispetto a quello riservato al personale diplomatico delle ambasciate italiane, mentre più correttamente essi dovrebbero seguire in termini di rango esclusivamente i due funzionari diplomatici più alti in grado. Tale stato di cose riflette una più generale tendenza della diplomazia a rivendicare il mantenimento di funzioni e responsabilità che poi vengono considerate dequalificanti. Analoghe considerazioni possono desumersi dalla consolidata prassi per la quale il personale diplomatico della Direzione generale per la promozione culturale si trova ad essere penalizzato in occasione delle promozioni ai gradi superiori.
E' però evidente che una volta che si dà mostra di così scarsa considerazione per il settore nel suo complesso, risulta poi difficile reclutare figure di adeguato prestigio allorchè si tratta di effettuare le nomine per gli istituti di cultura.
Viene poi in considerazione il problema della grave inadeguatezza delle biblioteche degli istituti di cultura, sia in termini di accessibilità per gli utenti che di informatizzazione degli schedari. Ciò è tanto più grave se si considerano i danni che dal disservizio sperimentato dall'utenza possono derivare alla credibilità della presenza culturale italiana all'estero.
Da ultimo, occorre richiamare il Governo all'esigenza di dare attuazione alle indicazioni contenute in un ordine del giorno a suo tempo approvato, durante una sessione di bilancio, dalla Commissione, tendente a ridefinire le priorità nell'allocazione delle risorse per il settore della promozione culturale. Al riguardo, ricorda che l'indirizzo espresso in tale ordine del giorno fu nel senso della necessità di superare l'assurda situazione attuale che vede assegnate risorse pari ad oltre un terzo di quelle complessivamente disponibili per far fronte alla corresponsione dell'indennità di servizio all'estero a favore degli insegnanti che operano negli istituti scolastici situati fuori del territorio nazionale, oltretutto non sempre ineccepibili sul piano della qualità del servizio.
Il fatto che gli impegni assunti al riguardo dal Governo siano rimasti lettera morta evidenzia come le varie compagini governative che si sono succedute non hanno avuto la forza di ricondurre a criteri oggettivi di priorità l'allocazione delle risorse per la promozione culturale. Di fatto, è stata premiata la capacità di influenza di una lobby molto ben organizzata come quella degli insegnati che operano nelle scuole italiane all'estero.
In conclusione, auspica che, in occasione del prosieguo dell'odierno dibattito, il Governo non si limiti a presentare un elenco di taglio burocratico delle iniziative in corso di realizzazione, ma si confronti con spirito costruttivo con la Commissione sulla sostanza dei problemi che restano in attesa di soluzione.

Il sottosegretario DANIELI precisa che la relazione da lui presentata per la seduta odierna, esposta limitatamente alla prima parte, non risponde in alcun modo all'intento di eludere il confronto con la Commissione, ma intende mettere in luce le linee programmatiche per il 2001, fermo restando che, alla ripresa del dibattito, saranno affrontati tutti i principali nodi della futura riforma degli istituti di cultura.

A tale riguardo - anche in risposta a rilievi critici del senatore CORRAO in ordine alla mancata presentazione, a tutt'oggi, da parte del Governo, del disegno di legge di riforma - il SOTTOSEGRETARIO fa presente che l'Esecutivo ha già concluso l'elaborazione dell'iniziativa legislativa che aveva preannunciato. Con ogni probabilità, non vi saranno le condizioni per concluderne l'esame parlamentare entro la corrente legislatura, ma si è ritenuto opportuno da parte del Governo - anche in accoglimento di una sua personale sollecitazione - arrivare almeno alla formale presentazione del disegno di legge.

Il PRESIDENTE ringrazia il Sottosegretario e rinvia il seguito dell'audizione ad altra seduta.

Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16,55.