GIUSTIZIA (2a)
GIOVEDÌ 29 GENNAIO 1998

227a Seduta (antimeridiana)
Presidenza del Presidente
ZECCHINO

Interviene il sottosegretario di Stato per la grazia e la giustizia Ayala.

La seduta inizia alle ore 9.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo concernente istituzione delle sezioni distaccate di tribunale e dei tribunali delle aree metropolitane (n. 192)
(Parere al Ministro di grazia e giustizia, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge 16 luglio 1997, n. 254. Seguito dell'esame e rinvio)
(R139 b00, C02a, 0004o)

Riprende l'esame sospeso nella seduta pomeridiana di ieri.

Il senatore CIRAMI rileva, in una prospettiva di carattere generale, che sarebbe stato sicuramente più opportuno affrontare il problema dell'istituzione delle sezioni distaccate di tribunale dopo aver affrontato quello della revisione delle circoscrizioni giudiziarie, che avrebbe dovuto costituire il presupposto sulla base del quale procedere agli ulteriori interventi relativi alla distribuzione degli uffici giudiziari sul territorio.
Passando alla considerazione di alcuni casi specifici, l'oratore ritiene del tutto non condivisibile l'orientamento che porterebbe ad istituire una sezione distaccata di tribunale in un luogo come Corleone, in considerazione della sua valenza simbolica, nel momento stesso in cui si riconosce però che tale località non presenta i requisiti che il legislatore delegato ha individuato come necessari per giustificare l'istituzione di una sezione distaccata.
Conclude quindi il suo intervento invitando il Governo ad una attenta rimeditazione delle scelte effettuate con riferimento ai comuni di Noto, Avola, Capaccio, Serra S. Bruno, Bronte, Nardò e all'isola di Lipari.

Il senatore PETTINATO si dichiara convinto che sarebbe stato preferibile che l'istituzione delle sezioni distaccate di tribunale fosse stata preceduta da una revisione delle circoscrizioni giudiziarie, in quanto ciò avrebbe permesso di affrontare i problemi del funzionamento della giustizia in maniera certamente più incisiva ed efficace.
Con riferimento poi ad alcune ipotesi specifiche, l'oratore segnala innanzitutto la situazione del comune di Osimo che, nonostante la sua vicinanza ad Ancona, presenta caratteristiche tali, soprattutto in considerazione della forte concentrazione di aziende sul suo territorio, da poter giustificare una scelta diversa rispetto a quella proposta dal Governo. Nel rifarsi quindi alle considerazioni già emerse nel corso della discussione per quanto riguarda i comuni di Rodi Garganico e Trinitapoli, nonchè in merito all'istituzione del tribunale di Legnano, richiama l'attenzione sulla zona che fa perno sul tribunale di Caltagirone e, nel ritenere senz'altro ragionevole la scelta del Governo di prevedere una sezione distaccata nel comune di Mineo, lo invita però anche ad un approfondito esame della situazione per quel che concerne il comune di Granmichele. Giudica inoltre indubbiamente necessaria l'istituzione di una sezione distaccata ad Augusta ed assolutamente condivisibile la richiesta di attenzione che proviene dal comune Floridia.
Relativamente alla zona intorno all'Etna, se va valutata positivamente la scelta di collocare una sezione distaccata ad Adrano, appare però indispensabile affrontare il problema del territorio situato a Nord e a Nord Ovest dello stesso Etna che rimarrebbe privo di un proprio presidio giudiziario. A questo riguardo sembrerebbe indispensabile l'istituzione di una sezione distaccata da collocare tra Bronte e Randazzo. Conclude raccomandando che il comune di Ramacca venga accorpato al tribunale di Catania e non alla sezione distaccata di Paternò.

Il senatore CARPINELLI richiama in particolare l'attenzione sull'esigenza che venga istituita una sezione distaccata di tribunale a Todi, sottolineando, come, per consentire una soluzione in questo senso, i comuni di Marsciano e Deruta abbiano richiesto il loro accorpamento con lo stesso comune di Todi in modo da costituire una realtà territoriale che, nel suo complesso, possa corrispondere ai requisiti fissati dal legislatore delegato per l'istituzione di sezioni distaccate.

Il senatore BERTONI dichiara innanzitutto di ritenere assolutamente necessario che venga prorogato il termine per l'esercizio della delega o che quantomeno venga prorogato il termine, previsto nella lettera r) del comma 1 dell'articolo 1 della legge n. 254 del 1997, a partire dal quale acquisteranno efficacia le disposizioni contenute nei decreti legislativi delegati. L'oratore sottolinea di aver già avanzato questa richiesta - anche se i resoconti della commissione non ne danno conto - in occasione della discussione del parere sul primo degli schemi di decreto di attuazione della delega contenuta nella citata legge n. 254 e la rinnova in questa circostanza, facendo altresì presente che, qualora essa non venga condivisa dal Governo, egli non voterà la proposta di parere che verrà presentata dal relatore. Dopo aver auspicato, inoltre, che nel parere vengano individuati alcuni criteri di valutazione di carattere generale cui il Governo potrà rifarsi per correggere eventualmente le scelte effettuate nell'individuazione delle sezioni distaccate di tribunale, richiama più specificamente l'attenzione sull'opportunità di istituire sezioni distaccate nei comuni di Atessa e Bronte, nonchè nel comune di Solopaca invece che in quello di Guardia Sanframondi.

Prende quindi la parola il senatore LUBRANO DI RICCO il quale si sofferma sulla necessità di dotare di un nuovo tribunale l'area a Nord di Napoli, sottolineando al riguardo come le proposte contenute nello schema in discussione non appaiano corrispondere a questa esigenza e rilevando, sotto un diverso profilo, come la locuzione «in sostituzione delle sezioni distaccate» contenuta nella lettera l) del comma 1 dell'articolo 1 della legge n. 254 del 1997 debba essere interpretata sic et simpliciter nel senso che la costituzione dei nuovi tribunali deve avvenire in alternativa all'istituzione di sezioni distaccate senza che ciò implichi, per il legislatore delegato, alcun altro vincolo di collocazione.

Il senatore PREIONI richiama l'attenzione della Commissione sulla posizione contraria da lui assunta in occasione del varo del provvedimento di delega per la istituzione del giudice unico di primo grado. Tale contrarietà egli aveva a suo tempo motivato in base all'esigenza di accorpare piuttosto giudice di pace e pretore. Il provvedimento in titolo, peraltro, lo vede favorevole e rileva che il Governo si è mosso in maniera corretta all'interno della delega. A tale proposito gli appare di difficile comprensione l'atteggiamento della maggioranza che propone nella sede odierna modifiche a decisioni che aveva avallato predisponendo la legge di delegazione. Dichiara la propria contrarietà ad ogni differimento all'esercizio della delega delle aree metropolitane e auspica che il Governo non ceda alle pressioni della sua maggioranza. Passa, quindi, a ripercorrere non senza esprimere profonde riserve al riguardo - le procedure istruttorie di preparazione del provvedimento che si sono svolte su iniziativa degli esponenti del Ministero di grazia e giustizia. In particolare ricorda che molti parlamentari da tali procedure sono stati esclusi, contrariamente a quanto previsto, essendo, al contrario, presenti, amministratori locali la cui presenza non era attesa.

Il presidente ZECCHINO, attesa l'esigenza di partecipare immediatamente ai lavori dell'Assemblea, rinvia il seguito dell'esame.

La seduta termina alle ore 9,40.