TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

MERCOLEDI' 22 SETTEMBRE 1999

354ª Seduta

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI
indi
del Vice Presidente
MANFREDI


Interviene il Ministro dell'ambiente Ronchi.


La seduta inizia alle ore 14,40.


IN SEDE CONSULTIVA

(Doc. XXVII, n. 5) Relazione per l'adozione del programma di riordino delle norme legislative e regolamentari
(Parere alla 1a Commissione. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni)
(R050 001, C01a, 0001°)

Riprende l'esame del documento in titolo, sospeso nella seduta di ieri.

Il senatore LO CURZIO esprime un giudizio positivo sulla relazione del senatore Conte, sottolineando in particolare come siano ben centrate le osservazioni relative alle esigenze di semplificazione della normativa vigente, anche in considerazione della spropositata crescita del numero di leggi e di regolamenti, nonché quelle concernenti l'incremento dei relativi costi. Occorre pertanto dare un segnale politico forte e, in quest'ottica, il parere che verrà reso dalla 13a Commissione permanente avrà la sua importanza. Appare pertanto opportuna la via indicata di procedere contestualmente all'accorpamento delle fonti esistenti, alla delegificazione e alla deregulation, come pure condivisibile è la scelta di adottare testi unici per settori organici. Da tutti avvertita è poi l'esigenza di un riordino delle fonti di regolazione, soprattutto a tutela delle esigenze di conoscibilità da parte dei cittadini mentre, per ciò che concerne l'individuazione delle priorità nell'adozione dei testi unici, oltre a quelle fissate direttamente dalla legge n. 50 dell'anno in corso, sarebbe opportuno considerare anche il settore sociale.

Il presidente GIOVANELLI coglie l'occasione per formulare i migliori auguri di buon lavoro al senatore Lo Curzio, neocomponente della Commissione al posto del senatore Rescaglio.

Il senatore SPECCHIA ringrazia il senatore Conte per la pregevole relazione svolta su una materia di estrema delicatezza che, purtroppo, ancora una volta, viene discussa in sede parlamentare con qualche ritardo rispetto ai tempi prefissati. Nell'affrontare una tematica così rilevante, occorre mettersi nei panni dei cittadini e degli operatori, i quali incontrano estreme difficoltà nella consultazione delle norme vigenti, difficoltà ben conosciute del resto dagli stessi parlamentari. Di qui la generale condivisione dell'esigenza di operare un'incisiva semplificazione ed un'ampia delegificazione, come sottolineato da anni dal Gruppo Alleanza nazionale.
Nel merito, occorre innanzitutto sottolineare come le materie oggetto di riordino di cui all'allegato 3 dell'articolo 7, comma 1, della legge n. 50 del 1999, possano essere utilmente ampliate prevedendo, ad esempio, insieme all'urbanistica e all'espropriazione, anche la materia della tutela paesaggistica. Nel redigere il parere, il senatore Conte potrebbe utilmente trarre spunto dal parere reso dall'VIII Commissione permanente della Camera dei deputati, laddove, tra l'altro, si invita il Governo a tener conto, nella predisposizione del testo unico in materia urbanistica, dei disegni di legge all'esame del Parlamento. Particolarmente opportuna, infine, appare l'indicazione di cui alla parte finale del parere reso dalla Commissione ambiente della Camera circa l'esigenza che il Governo, prima dell'inizio dell'attività dei gruppi di lavoro incaricati nella redazione degli schemi di testi unici, informi le Commissioni parlamentari competenti relativamente alle materie su cui interverranno i testi unici stessi, nonché ai criteri che si intendono seguire.
In conclusione, il Gruppo Alleanza nazionale è favorevole al processo di semplificazione e delegificazione, e quindi alla redazione dei testi unici, e non mancherà di vigilare attentamente sull'operato del Governo.

Il senatore LASAGNA, dopo aver espresso apprezzamento per la relazione del senatore Conte, osserva come la legge n. 50 del 1999 sia sicuramente apprezzabile laddove, attraverso la costituzione del Nucleo di semplificazione delle norme e delle procedure, va finalmente ad incidere su quel vero e proprio blocco costituito dalle burocrazie ministeriali. Nel contempo però con il provvedimento in questione si recepiscono acriticamente ed in modo discutibile alcuni elementi tipici dello spoil system, dal momento che viene prevista, ad opera del Governo in carica, la nomina di venticinque esperti esterni nell'ambito del Nucleo, senza introdurre al comma 4 dell'articolo 7 della legge n. 50 – come sarebbe invece auspicabile – un parere vincolante delle Commissioni parlamentari competenti per materia.

Si chiude quindi la discussione e prende la parola il relatore CONTE, il quale pone in evidenza come da tutte le parti politiche sia stata richiamata l'esigenza di un apporto del Parlamento nel processo di semplificazione e delegificazione che non sia meramente residuale. D'altra parte, laddove il Governo è chiamato ad adottare norme sulla base di deleghe legislative, le indicazioni provenienti dal dibattito parlamentare dovrebbero essere sempre tenute nella massima considerazione, dal momento che il ruolo delle Camere e delle loro articolazioni non può essere in alcun modo ridimensionato.
Anche alla luce di quanto previsto nell'allegato 3 dell'articolo 7, comma 1, della legge n. 50 del 1999, i testi unici dovrebbero riguardare, rispettivamente, le materie dell'ambiente e della tutela del territorio e quelle dell'urbanistica e dell'espropriazione; a quest'ultime, come opportunamente osservava il senatore SPECCHIA, dovrebbe essere aggiunta anche quella concernente la tutela paesaggistica.
Circa poi i tempi del processo in questione, è assolutamente necessario agire con celerità, sia per venire incontro alle necessità dei cittadini che chiedono maggiore certezza del diritto e migliore comprensibilità delle norme, sia per far fronte alle esigenze derivanti dal ruolo dell'Italia nel contesto europeo ed internazionale, e non certo per favorire gli interessi delle burocrazie o dei diversi gruppi politici.
Infine, al di là di quanto previsto dal predetto allegato 3, un'utile opera di ridefinizione e razionalizzazione normativa potrebbe essere promossa nella disciplina delle attività economiche ed industriali, secondo quanto previsto dall'articolo 4, comma 4, della legge n. 59 del 1997.

Dopo che il presidente GIOVANELLI ha verificato la presenza del prescritto numero legale, la Commissione approva la proposta di dar mandato al relatore a predisporre un parere favorevole, con le osservazioni indicate in sede di relazione e di replica e quelle emerse nel corso del dibattito.


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni

Il ministro RONCHI risponde all'interrogazione 3-03041, dichiarando che il limite degli 0,2 microtesla – imposto dall'ordinanza 29 luglio 1999 del TAR del Veneto come limite per l'esposizione della popolazione infantile ai campi elettromagnetici – non è fissato in alcuna direttiva comunitaria né in convenzioni internazionali: pur essendo ampia la letteratura scientifica che lo avalla (in base a dati statistici sulle leucemie infantili), il rapporto eziologico tra esposizioni maggiori ed insorgenze tumorali è contestato da alcuni settori del mondo accademico e produttivo. Inoltre, la stessa giurisprudenza amministrativa rapporta il parametro alla popolazione infantile, con l'argomento – condiviso anche dai Ministri dell'ambiente del G8 nel vertice di Miami – che gli standards di qualità (compresi quelli atmosferici) devono essere interpretati in maniera più rigorosa per i bambini, anche quando non sono automaticamente estensibili ai cittadini di tutte le età.
Il Ministro si dichiara però d'accordo con l'interrogante, sul fatto che il limite esistente, di 100 microtesla, è troppo elevato anche rispetto alle più permissive valutazioni scientifiche: il Governo attende l'esito dell'esame in corso alla VIII Commissione permanente della Camera dei deputati del provvedimento in tema di elettromagnetismo, per raccoglierne indicazioni atte a definire nuovi limiti di esposizione, valori di attenzione per i luoghi abitati adibiti a permanenze prolungate, misure di cautela ed obiettivi di qualità. In ogni caso, sin dal 3 agosto scorso il Dicastero dell'ambiente ha per circolare segnalato a tutte le regioni, nonché alle società esercenti impianti elettrici, l'ordinanza del TAR del Veneto: è stato richiesto anzi ai soggetti in indirizzo di adeguarsi e, negli ambiti di propria responsabilità o controllo, di censire tutte le installazioni esistenti presso locali nei quali stazionino fasce sensibili di popolazione.

Il senatore BORTOLOTTO si dichiara parzialmente soddisfatto, ricordando che le insorgenze leucemiche nei bambini sono state riscontrate sin dal 1979 presso elettrodotti e campi magnetici: soltanto il diverso esito di una ricerca condotta in Svezia nel 1992 indusse a fissare in Italia l'elevatissimo limite di 100 microtesla, rapportato più ai rischi di folgorazione che a quelli tumorali. Essendo stato adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, tale limite può essere abbassato con lo stesso strumento, senza attendere l'entrata in vigore della nuova legge: una risoluzione adottata alla Camera dei deputati abilita il Governo ad agire in tal guisa, per cui se ne sollecita l'immediato adempimento; in caso contrario, emendamenti parlamentari potrebbero indurre a fissare i limiti direttamente per legge.

Il ministro RONCHI, dopo aver ricordato che il testo unificato all'esame della Camera sull'elettromagnetismo fissa criteri diversi rispetto agli attuali (per cui s'impone che atti amministrativi governativi in materia attendano la definizione di quel testo), passa alla risposta all'interrogazione 3-02895.
Non risulta che il comune di Priolo sia escluso dai finanziamenti per l'area ad alto rischio di crisi ambientale che incide sul suo territorio e su quello di altri comuni della provincia di Siracusa: a seguito del piano di risanamento del 1995, sono stati adottati progetti per ridurre l'impatto ambientale delle aziende, per ottimizzare le risorse idriche e per risanare i siti contaminati. Per l'attuazione di tali misure sono stati stanziati 100 miliardi di lire, dei quali quattro per il comune di Priolo: a seguito dell'impegno di spesa, il Ministero dell'ambiente ha trasferito oltre 99 miliardi alla regione Sicilia. Non risulta inoltre alcuna esclusione del comune di Priolo dall'ambito di operatività della legge n. 426 del 1998: l'amministrazione comunale ha quindi titolo per contrarre mutui con la Cassa depositi e prestiti ai fini della bonifica dei siti inquinati, espressamente menzionata tra gli scopi della normativa; per quanto riguarda il rischio elettromagnetico, rinvia alla risposta data alla precedente interrogazione.

Il senatore LO CURZIO si dichiara moderatamente soddisfatto, ribadendo però che nessuna risorsa economica è stata trasferita dalla regione Sicilia al comune di Priolo, tra quelle conferite per legge: invita perciò all'esercizio di un accurato controllo sulle finalizzazioni di spesa operate dalla regione, contemplando verifiche sul piano regionale per i siti inquinati ed interventi dello Stato in via sostitutiva a fronte delle inadempienze esistenti.
Essendosi assentati i rappresentanti ministeriali da numerose riunioni del comitato di coordinamento dell'area a rischio, invita il Ministro ad intervenirvi personalmente, cogliendo l'occasione per visitare una zona che copre oltre il 60 per cento della provincia di Siracusa: essa dà ospitalità alla più grande concentrazione d'Europa di industrie petrolifere e centrali termoelettriche, senza che agli effetti positivi sul benessere economico e produttivo del resto d'Italia corrisponda adeguata attenzione alla salute della comunità locale ed alla salvaguardia dell'ecosistema. Inoltre, il passaggio di grandi elettrodotti corrisponde ad interessi occulti ai quali si sacrificano le esigenze di prevenzione dalle leucemie infantili: andrebbero invece imposte per decreto-legge misure urgenti, come quelle già esistenti nell'arcipelago maltese, anche mediante installazioni sottotraccia.

Il presidente MANFREDI ringrazia il Ministro e dichiara chiusa la procedura informativa.


SCONVOCAZIONE DI COMMISSIONE

Il presidente GIOVANELLI avverte che, essendo stati esauriti gli argomenti previsti nell'ordine del giorno della settimana in corso, la seduta già convocata per domani, giovedì, 23 settembre, alle ore 15, non avrà più luogo.

La seduta termina alle ore 16,20.