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GIUNTA
per gli affari delle Comunità europee
Giovedì 3 Dicembre 1998
119a Seduta
Presidenza del Presidente
BEDIN
La seduta inizia alle ore 8,40.
IN SEDE CONSULTIVA
(3660, 3660-bis, 3660-ter) Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 1999 e bilancio pluriennale per il triennio 1999-2001 e relative Note di variazioni, approvato dalla Camera dei deputati
(3661) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato (legge finanziaria 1999), approvato dalla Camera dei deputati
(3662) Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione. Parere alla 5a Commissione: favorevole con osservazioni)
Il presidente BEDIN porge il benvenuto al senatore Papini, entrato a far parte della Giunta in sostituzione del senatore Rigo, dimissionario, e apre il dibattito sui provvedimenti in titolo.
Il senatore BETTAMIO chiede chiarimenti sui profili di compatibilità con la normativa comunitaria delle disposizioni illustrate dal relatore nella precedente seduta.
Il relatore PAPPALARDO precisa che l'articolo 17 del disegno di legge n. 3662, collegato alla legge finanziaria, istituisce un contributo sulle attività di installazione e fornitura di reti e servizi di telecomunicazioni pubbliche che potrebbe costituire un motivo di discriminazione per i gestori di servizi di telecomunicazione, in violazione della normativa comunitaria sulla concorrenza. Il fatto che dalla stampa si desuma che il Governo si accinge a presentare un emendamento che riduce il suddetto contributo dal 3 all'1,5 per cento, rinviandone la decorrenza dal 2003, avvalora peraltro l'opinione che sia inappropriato l'inserimento delle suddette disposizioni nel disegno di legge in esame.
L'oratore aggiunge inoltre che l'articolo 65 del citato disegno di legge prevede l'estensione di incentivi ed agevolazioni vigenti alle imprese senza fini di lucro. Si deve ritenere che tali disposizioni, sebbene configurino dei nuovi aiuti di Stato, siano compatibili con la normativa comunitaria sui cosiddetti aiuti "de minimis".
Il presidente BEDIN propone di inserire nel parere della Giunta un riferimento alle disposizioni di cui all'articolo 24 del disegno di legge n. 3662, di cui sottolinea l'opportunità, che configurando un patto di stabilità interno, coinvolgono e responsabilizzano gli enti locali e regionali nel processo di risanamento dei conti pubblici volto a consentire all'Italia di partecipare all'unione economica e monetaria. Al riguardo sono particolarmente significativi i commi 3, che incentiva gli enti locali a ridurre il rispettivo indebitamento nei confronti della Cassa depositi e prestiti, 4, che prevede un monitoraggio sulla riduzione del flusso di indebitamento e dell'ammontare del debito di Regioni ed enti locali, e 7, che disciplina la ripartizione con i suddetti enti, in relazione alle rispettive responsabilità, di eventuali sanzioni comminate all'Italia da parte dell'Unione europea per il mancato rispetto delle disposizioni comunitarie sul deficit eccessivo.
Il relatore PAPPALARDO conviene con le considerazioni del Presidente rilevando l'importanza, in tale contesto, delle disposizioni originariamente previste all'articolo 21 del disegno di legge presentato alla Camera dei deputati, e successivamente stralciate, inerenti il federalismo fiscale. Tali disposizioni, attualmente oggetto di uno specifico provvedimento, completano il patto di stabilità interno in quanto concorrono a responsabilizzare i suddetti enti.
Il senatore BETTAMIO sottolinea l'esigenza che nel parere espresso dalla Giunta vengano inclusi i rilievi esposti dal relatore.
Il presidente BEDIN conviene sull'opportunità di indicare nel parere le osservazioni emerse a proposito dell'articolo 17 del disegno di legge collegato.
Il senatore MUNGARI rileva che, dopo l'avvio della seconda fase dell'Unione economica e monetaria, è stata posta al centro dell'Unione europea - come si desume anche dal diverso atteggiamento assunto dai vari Stati membri e dal dibattito che si è recentemente svolto alla Conferenza degli organismi specializzati negli affari comunitari (COSAC) - la questione dell'occupazione. Al riguardo l'oratore ritiene che la manovra finanziaria in esame non sia idonea ad affrontare al cuore tale problema, che richiede un duplice ordine di interventi, a livello nazionale e comunitario. Nel dibattito che si è svolto in ambito comunitario sulla materia figura fra l'altro la proposta del commissario Monti di non considerare per il calcolo del rapporto tra deficit della Pubblica amministrazione e prodotto interno lordo (PIL) - che in base al Trattato di Maastricht non dovrà superare il 3 per cento - gli investimenti diretti alle zone in declino industriale o economicamente arretrate, sulla base delle priorità delle politiche di coesione sociale definite a livello nazionale.
Sottolineando l'esigenza che la Giunta si pronunci sul suddetto argomento l'oratore osserva inoltre che le disposizioni del disegno di legge n. 3662 sulla proroga di un anno degli incentivi per le imprese previsti dalla cosiddetta "legge Prodi" potrebbero costituire degli aiuti di Stato incompatibili con la normativa comunitaria.
Il relatore PAPPALARDO conviene con le considerazioni del senatore Mungari in ordine all'opportunità di sottolineare che la politica sociale, se affrontata solamente a livello nazionale, senza l'intervento dell'Unione europea nel suo complesso, rischia di rivelarsi inefficace. L'oratore rileva tuttavia come non sia ancora emerso un generale consenso a livello europeo in merito all'ipotesi di interpretare in modo più flessibile i vincoli imposti dal patto di stabilità.
Soffermandosi sull'articolo 44, che consente la prosecuzione di un anno dell'esercizio delle imprese oggetto di interventi di risanamento, il relatore non ritiene che vengano configurati degli aiuti di Stato illegittimi. Tali disposizioni, infatti, non prorogano l'efficacia della "legge Prodi" - oggetto dei rilievi della Commissione europea, che saranno recepiti con l'emanazione del decreto legislativo previsto dalla legge n. 274 del 1998, sull'amministrazione delle grandi imprese in stato di insolvenza - bensì disciplinano l'attuale situazione di transizione in attesa che venga esercitata la suddetta delega.
Il senatore BETTAMIO, precisando di non condividere il merito della manovra finanziaria disposta dai provvedimenti in titolo, dichiara di poter esprimere un voto favorevole sul parere proposto dal relatore sugli aspetti di competenza della Giunta, qualora questo indichi espressamente i profili di incompatibilità con il diritto comunitario.
Il senatore MUNGARI ribadisce l'esigenza di verificare la conformità dei provvedimenti in titolo con la normativa comunitaria qualora si configurino degli aiuti di Stato che violano le norme sulla concorrenza.
Il relatore PAPPALARDO precisa che la cosiddetta "legge Prodi", sull'amministrazione delle imprese in caso di insolvenza, criticata dall'Unione europea, è stata ormai modificata e che la prosecuzione per un anno dell'esercizio dell'attività delle imprese interessate, in attesa dell'entrata in vigore della nuova normativa, non costituisce una violazione degli obblighi comunitari.
La Giunta, quindi, su proposta del presidente BEDIN, conferisce mandato al relatore a redigere un parere favorevole con le osservazioni emerse nel dibattito.
La seduta termina alle ore 9,20.