I N D U S T R I A (10a)

GIOVEDI' 19 MARZO 1998
133a Seduta

Presidenza del Presidente
CAPONI


La seduta inizia alle ore 14,45.


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO


Schema di regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione per la realizzazione di impianti produttivi, per il loro ampliamento, ristrutturazione e riconversione, per l'esecuzione di opere interne ai fabbricati nonchè per la determinazione delle aree destinate agli insediamenti produttivi (n. 218)
(Parere al Ministro per la funzione pubblica, ai sensi dell'articolo 20, comma 8, allegato 1, nn. 26,42,43 e 50 della legge 15 marzo 1997, n. 59. Esame e rinvio)
(R139 b00, C10a, 0006°)


Il relatore NIEDDU ricorda preliminarmente la disponibilità del Governo, manifestata nel corso del dibattito presso la Camera dei deputati, a differire i termini, a disposizione delle Commissioni competenti, per l'espressione del parere.
Venendo quindi a considerare lo schema di regolamento in titolo, rileva come questo si inserisca in un più vasto disegno riformatore, in attuazione della delega contenuta nella legge n. 59 del 1997, teso alla razionalizzazione della disciplina relativa alle attività economiche ed industriali. Più in particolare questa materia è ripartita in tre provvedimenti distinti: lo schema di decreto legislativo concernente il trasferimento di funzioni alle regioni ed agli enti locali (che dedica alle attività produttive l'intero Titolo II); lo schema di decreto legislativo in materia di razionalizzazione del sostegno pubblico alle imprese, che integra i contenuti del primo; lo schema di regolamento in esame.
Quanto al primo di tali provvedimenti, attualmente all'esame in sede consultiva presso la competente Commissione bicamerale, il Titolo II prevede il trasferimento alle regioni delle funzioni amministrative relative al sostegno pubblico delle imprese artigiane e la delega, sempre alle regioni, di tutte le funzioni amministrative statali concernenti l'industria, fatti salvi gli interventi di rilevanza economico strategica e la determinazione dei criteri generali della disciplina del sostegno pubblico alle imprese.
Il secondo degli schemi di decreto citati reca invece una nuova ed organica disciplina del sistema di agevolazione alle imprese. Più in particolare si prevede una omogeneizzazione dei procedimenti, cui viene affiancato un sistema di monitoraggio preordinato alla programmazione delle risorse da destinare che trova la sua definizione in una specifica relazione allegata al documento di programmazione economico finanziaria.
Completa il quadro della riforma lo schema di regolamento in esame ove si provvede alla semplificazione di una serie di procedimenti, sulla base dei principi contenuti negli articoli da 23 a 26 del primo dei citati schemi di decreto legislativo.
Il relatore passa quindi ad esaminare partitamente il contenuto dello schema di regolamento in titolo, rilevando come, in particolare, lo schema rechi norme relative al funzionamento, presso ogni comune, dello sportello unico per le attività produttive e in secondo luogo, contenga una disciplina sulla localizzazione degli impianti produttivi. Le aree da destinare agli insediamenti produttivi possono essere individuate con delibera del Consiglio comunale; tale atto indica i relativi parametri urbanistici, anche in contrasto con quelli degli strumenti urbanistici vigenti, fatte salve le prescrizioni in materia ambientale, culturale e sanitaria e gli atti di pianificazione sovracomunale. L'efficacia del provvedimento è subordinata, nel caso in cui le aree siano sottoposte a tutela, ad una preventiva intesa con le amministrazioni competenti, attraverso la conferenza di servizi, convocata dal responsabile del procedimento, nominato dal Comune.
Lo schema in esame disciplina quindi due procedure di cui le imprese possono, alternativamente, avvalersi per ottenere l'autorizzazione alla localizzazione degli impianti produttivi: la prima essenzialmente fondata sull'autocertificazione, mentre nel caso invece di scelta del procedimento senza autocertificazione si fa carico allo sportello unico, entro 90 giorni, dell'acquisizione di concessioni di licenze e pareri da parte delle varie amministrazioni competenti.
L'articolo 8 dello schema in esame disciplina il procedimento da seguire nel caso di ristrutturazione di impianti, riconversione all'attività produttiva ed esecuzione di opere interne nei fabbricati ad uso di impresa. L'articolo 9, infine, prevede una semplificazione della procedura per il collaudo degli impianti produttivi, delle strutture edilizie e degli apparati volti a tutelare la sicurezza, gli aspetti sanitari ed ambientali e la conformità degli impianti stessi alle norme in materia di tutela dei lavoratori.
Il relatore Nieddu, passando quindi ad esporre alcuni rilievi critici sullo schema di regolamento in titolo, osserva preliminarmente come sarebbe stato preferibile utilizzare, per la disciplina in esame, una fonte di rango primario anzichè regolamentare ed al riguardo auspica un ripensamento del Governo in questa direzione. A questo proposito segnala, in particolare, sia quanto previsto all'articolo 8 (sulla semplificazione di alcuni procedimenti amministrativi) sia agli articoli 2 e 5 relativamente al funzionamento della conferenza di servizi ed alla sua competenza ad apportare varianti agli strumenti urbanistici), disposizioni queste che appaiono incidere direttamente sulla disciplina vigente senza la mediazione di una fonte di rango primario.
La disciplina in esame, inoltre, non appare coordinata con la normativa urbanistica, che viene anzi per molti aspetti incisa e derogata. Infine, lamenta come nulla sia previsto, nello schema, in ordine alla responsabilità delle amministrazioni inadempienti nel caso di mancato rispetto del termine del procedimento o di mancata o ritardata adozione del provvedimento; al riguardo ricorda invece come, sia la legge n. 59 che la legge n. 127 del 1997 prevedano la possibilità di introdurre, in simili casi, forme di indennizzo automatico o forfettario a favore del richiedente il provvedimento.

Si apre la discussione.

Interviene il senatore DE CAROLIS, il quale, lamentata l'assenza ai lavori della Commissione del rappresentante del Governo, rileva come lo schema in esame, nel perseguire l'apprezzabile obiettivo di una semplificazione e coordinamento della disciplina in materia di insediamento delle attività produttive, si risolva in una ampia delegificazione, a suo avviso non sufficientemente definita e quindi inevitabilmente generatrice di conflitti e situazioni di incertezza normativa. Giudica poi improprio attribuire nuove ed ulteriori funzioni ai comuni - che dovranno, in particolare, provvedere alla costituzione dello sportello unico per le attività produttive - senza la parallela assegnazione di ulteriori risorse finanziarie.

Il presidente CAPONI, nel condividere i rilievi del senatore De Carolis circa la assenza dai lavori della Commissione del rappresentante del Governo, rinvia il seguito dell'esame dello schema di regolamento in titolo ad altra seduta.

La seduta termina alle ore 15,35.