TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE 1998

259ª Seduta

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

Intervengono il ministro dell'ambiente Ronchi ed il sottosegretario di Stato per la sanità Mangiacavallo.

La seduta inizia alle ore 15,00.


IN SEDE DELIBERANTE

(3563) Deputato PROCACCI: Finanziamento degli interventi in materia di animali di affezione e per la prevenzione del randagismo, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito della discussione e approvazione)

Riprende la discussione del provvedimento in titolo, sospesa nella seduta di ieri.

Il presidente GIOVANELLI dà notizia del nuovo parere espresso dalla 5a Commissione permanente, non più condizionato ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Il senatore SPECCHIA non insiste per la votazione dell'ordine del giorno n. 1 (al quale dichiarano di aggiungere firma i senatori RESCAGLIO e IULIANO), presentato nella seduta di ieri e sul quale il relatore MAGGI ed il sottosegretario MANGIACAVALLO reiterano rispettivamente il parere favorevole e la dichiarazione di accoglimento del Governo.

Si passa all'articolo unico del disegno di legge ed agli emendamenti ad esso proposti.

Al senatore MANFREDI, che aveva illustrato gli emendamenti 1.1, 1.2 e 1.3, il relatore MAGGI ed il sottosegretario MANGIACAVALLO replicano invitando al ritiro delle proposte emendative avanzate.

Su invito anche del presidente GIOVANELLI, il senatore MANFREDI ritira i suoi emendamenti all'articolo 1 presentando il seguente ordine del giorno:

"La 13ª Commissione del Senato,

in sede di discussione del disegno di legge n. 3563,

impegna il Governo

ad attuare la legge n. 281 del 1991 tenendo conto della necessità di prevedere che i proprietari di animali di affezione li tengano in condizioni tali da non molestare la quiete pubblica e da garantire pulizia ed igiene nei luoghi da essi frequentati;
a presentare al Parlamento annualmente una relazione sullo stato di attuazione della legge 14 agosto 1991, n. 281."
0/3563/2/13 MANFREDI

Il relatore MAGGI, precisato che il secondo impegno deve intendersi come decorrente dopo i sei mesi di cui all'ordine del giorno n. 1 già accolto, esprime parere favorevole sull'ordine del giorno n. 2, che risulta poi accolto a nome del Governo dal sottosegretario MANGIACAVALLO.

La Commissione, dopo aver convenuto sull'ordine del giorno n. 2, approva il disegno di legge n. 3563 nel suo articolo unico, nel testo licenziato dalla Camera dei deputati.


PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito delle comunicazioni del Ministro dell'ambiente sugli indirizzi programmatici del suo Dicastero.
(R046 003, C13a, 0007°)

Si riprende con il dibattito sulle comunicazioni rese dal Ministro dell'ambiente nella seduta del 29 ottobre scorso.

Il senatore VELTRI ricorda come necessario completamento dell'iniziativa del Dicastero dell'ambiente, prima della crisi di Governo, era considerata la celere approvazione del disegno di legge n. 3499, che il Senato licenziò a marce forzate e che ancora oggi giace alla Camera dei deputati, nelle more della sessione di bilancio. Si augura che il Ministro, nel tener ferme le priorità finanziarie contenute in quel testo, non ometta di difendere anche il frutto dell'intenso lavoro compiuto in Senato sulle aree naturali protette e sui rifiuti; peraltro, un nuovo ambito di disciplina organica sta per essere individuato in materia idrica, sulla quale l'emanazione dello schema di decreto delegato andrebbe preceduta da brevi ma dense audizioni parlamentari dei Ministri competenti.
Interesse suscita poi il ruolo che il Ministero dell'ambiente può esercitare nella difesa del suolo e delle relative consultazioni con i rappresentanti delle autonomie locali: quanto il Ministro ritenga di poter incidere, nella redazione di una proposta organica di riforma della legge n. 183 del 1989, è questione su cui egli deve investire le sedi parlamentari competenti, visto che alla sensibilizzazione ambientalista dell'opinione pubblica devono corrispondere atti consequenziali nell'organizzazione amministrativa (attraversando trasversalmente l'operato del Governo).
La politica internazionale ambientale - come rilevato nel corso della Conferenza delle parti firmatarie della Convenzione sui cambiamenti climatici, tenutasi nei giorni scorsi a Buenos Aires - rifugge da posizioni isolate che riflettono spinte volontaristiche avulse dal contesto globale: proprio per questo, però, le politiche ecologiche comuni devono potersi trasporre nelle scelte di Governo con il massimo di efficacia, valorizzando uno sviluppo eco-compatibile che si può giovare anche di misure di fiscalità ambientale. L'Unione europea - forse soffrendo della volontà dei nuovi governi di rassicurare il sistema imprenditoriale - stenta a raggiungere una posizione unitaria dinanzi alla politica espressa dagli Stati Uniti d'America, per cui il contributo offerto (anche solo in termini di sostegno ai Governi) dalle delegazioni parlamentari alle conferenze internazionali risulta vieppiù utile. Un migliore coordinamento tra parlamentari e delegazioni governative alle Conferenze internazionali ambientali può rappresentare perciò un'occasione di impulso per posizioni maggiormente condivise e sostenibili a livello nazionale, superando il provincialismo dimostrato in diverse occasioni.

Il senatore MANFREDI si associa alle considerazioni del senatore Veltri per quanto concerne la partecipazione italiana alla Conferenza di Buenos Aires sui cambiamenti climatici. Chiede poi l'avviso del Ministro riguardo alle iniziative di riforma dell'assetto della protezione civile avviate in ambito governativo, per la parte che coinvolge il Ministero dell'ambiente. Sollecita altresì una pronuncia sull'opportunità che la Commissione prenda in esame alcuni disegni di legge d'iniziativa parlamentare che, a suo avviso, rivestono un notevole rilievo, avendo ad oggetto argomenti prioritari.

Il senatore BORTOLOTTO, dopo aver espresso apprezzamento per l'attività in corso illustrata dal Ministro nella relazione, sottolinea con rammarico l'esistenza di vischiosità nei rapporti con altri Ministeri, quali ad esempio i Lavori pubblici e l'Industria, sulle materie aventi una rilevanza ambientale, esprimendo l'avviso che tale situazione rende auspicabile in tempi brevi una riorganizzazione delle competenze. Formula infine dei rilievi sull'inadeguatezza della partecipazione italiana alla Conferenza di Buenos Aires, essendosi trovata la delegazione sprovvista dei più elementari supporti, oltre che della dovuta attenzione da parte della stampa: il dato più rilevante è comunque che in questa occasione si è rivelato con grande evidenza un problema generale da tempo avvertito, vale a dire la mancanza di una sede nella quale maturare una posizione italiana univocamente concordata tra Parlamento e Governo.

Il senatore CONTE, premesso il convincimento che nelle sedi internazionali vengano discusse ed assunte decisioni di natura politica e non meramente tecniche, dichiara di associarsi agli interventi appena svolti a tale riguardo, nella considerazione che i parlamentari possano contribuire ad elevare la qualità di tali decisioni, recando una partecipazione propositiva. Attraverso il Parlamento è infatti possibile pervenire ad un coordinamento dei vari aspetti che compongono una linea politica complessiva, che non sempre è facilmente raggiunto o garantito dalla concertazione tra i vari Ministeri interessati. Ad esempio, per quanto riguarda la riduzione delle emissioni in atmosfera, pur essendo scientificamente accertato che il settore agricolo partecipa in modo massiccio alla produzione delle emissioni inquinanti, non sono stati assunti per esso i provvedimenti conseguenti. Sarebbe anzi interessante conoscere dal Ministro se sul piano agricolo siano maturate iniziative recenti.

Il senatore POLIDORO rileva che la politica di gestione dei rifiuti non sembra mostrare, anche attraverso l'attività che sta svolgendo la relativa Commissione di inchiesta, una evoluzione positiva e soprattutto coerente con lo sforzo compiuto sul piano legislativo. Molteplici sono le carenze emerse sulla raccolta, la gestione degli impianti e la loro localizzazione, così come numerose sono le prove di infiltrazioni criminali nel settore, probabilmente agevolata dalla carenza di impianti di smaltimento regolari e quindi dalle conseguenti difficoltà dei vari soggetti coinvolti nel ciclo dei rifiuti. Con riferimento poi allo schema di testo unico in itinere presso il Governo, auspica che siano assunte efficaci misure di tutela della risorsa "acqua", idonee a creare nella collettività una sensibilità nuova sia nei confronti della disponibilità di tale bene che riguardo alla sua qualità.

Il presidente GIOVANELLI, premesso che la Commissione dovrà compiere un esame molto approfondito, benché in sede consultiva, sullo schema di testo unico riguardante le acque, prospetta l'ipotesi di compiere anche prima della trasmissione di tale atto un ciclo di audizioni sull'argomento, anticipando una sorta di istruttoria. Sottolineata altresì l'eventualità di rivedere la delega in materia di valutazione di impatto ambientale, esprime l'avviso che poiché le deleghe conferite al Governo sono molto ampie, occorrerebbe nel contempo irrobustire gli strumenti di controllo a disposizione del Parlamento, in modo che le Commissioni di merito possano esercitare un monitoraggio continuo almeno sui grandi temi di competenza. Convenendo con il senatore Polidoro circa le difficoltà di decollo del cosiddetto "decreto Ronchi" sui rifiuti, auspica che l'approvazione e la conseguente attuazione del provvedimento sui nuovi interventi in campo ambientale possano avvenire nel tempo più breve possibile ed esprime l'avviso che una seconda Conferenza nazionale sui parchi, di cui si è ventilata l'imminenza, sia probabilmente prematura. Conclude riconoscendo l'opportunità di promuovere un nuovo dibattito in Assemblea in materia di politica nazionale ambientale attraverso l'esame di un atto prodotto dalla Commissione.

Rinvia quindi il seguito delle comunicazioni del ministro Ronchi, in considerazione dell'imminente inizio dei lavori dell'Assemblea.

ANTICIPAZIONE DELL'ORARIO DI INIZIO DELLA SEDUTA DI DOMANI

Il presidente GIOVANELLI avverte che la seduta di Commissione di domani, giovedì 19 novembre 1998 prevista per le ore 15, è anticipata alle ore 14.30.

La seduta termina alle ore 16,30.


EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N. 3563

Art. 1

Dopo il comma 1, inserire il seguente:
"1-bis. Dopo il comma 12 dell'articolo 2 della legge 14 agosto 1991, n. 281, è aggiunto il seguente: «12-bis. Gli animali di affezione, in particolare i cani ed i gatti, devono essere tenuti dal proprietario in condizioni tali da non molestare la quiete pubblica e devono garantire pulizia ed igiene dei luoghi da essi frequentati.»"
1.1 MANFREDI

Dopo il comma 1, inserire il seguente:
"1-bis. Dopo l'articolo 4 della legge 14 agosto 1991, n. 281, è aggiunto il seguente: «Art. 4-bis. 1. Il Ministro della sanità riferisce annualmente al Parlamento sullo stato di attuazione della presente legge. »"
1.2 MANFREDI



Dopo il comma 1, inserire il seguente:
"1-bis. Al comma 1 dell'articolo 2 della legge 14 agosto 1991, n. 281, dopo le parole: «il controllo della popolazione dei cani e dei gatti» sono inserite le seguenti: «e degli altri animali di affezione»"
1.3 MANFREDI