TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

GIOVEDI' 19 MARZO 1998

170ª Seduta

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI


La seduta inizia alle ore 14,50.


PROCEDURE INFORMATIVE

Indagine conoscitiva sulle aree naturali protette: seguito dell'esame della proposta di documento conclusivo
(R048 000, C13a, 0003°)

Riprende l'esame della proposta in titolo, sospeso nella seduta dell'11 marzo scorso.

Il relatore POLIDORO, dopo aver fornito ulteriori informazioni sul numero delle aree protette, passa a valutare i contributi offerti dal dibattito dichiarandosi, in via di principio, disponibile ad accogliere gran parte dei suggerimenti proposti. Soffermandosi quindi sulle osservazioni critiche provenienti dal Gruppo dei Verdi, nonché da una nota trasmessa ai membri della Commissione dalle principali associazioni ambientalistiche, fa presente di aver più volte sottolineato che dalle risultanze dell'indagine traspare in modo chiaro un giudizio positivo sull'impianto della legge n. 394 del 1991, nonché sulla sua prima attuazione, che ha posto in condizione di essere operativi la quasi totalità dei parchi. Le questioni specifiche, attinenti ad esempio la dipendenza funzionale del Corpo forestale dello Stato, il passaggio delle gestioni delle riserve naturali dallo Stato agli enti parco, la sovraordinazione del piano del parco rispetto ad altri livelli di pianificazione, la competenza dell'approvazione del regolamento, l'unificazione dei due momenti di pianificazione territoriale e socio-economica disegnati dagli articoli 12 e 14 della citata legge non possono, a suo avviso, trovare una puntuale definizione nel documento conclusivo dell'indagine, avendo la Commissione deliberato l'indagine stessa quale momento propedeutico all'esame dei disegni di legge di riforma della disciplina sulle aree protette. D'altra parte, non si può non tener conto di quanto recentemente proposto dal Governo nell'ambito di uno dei decreti attuativi della legge n. 59 del 1997, né di altri dibattiti in corso per quanto concerne eventuali nuove funzioni da attribuire al Corpo forestale dello Stato, per il quale da parte della Commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti sono stati ad esempio adombrati importanti compiti in materia di controllo sulla gestione dei rifiuti.
Il documento conclusivo pertanto deve essere finalizzato, da una parte, al recepimento fedele delle informazioni e dei dati emersi nel corso dell'indagine, dall'altra alla formulazione di linee di indirizzo per il futuro lavoro legislativo. Ritiene tuttavia molto importante sottolineare che l'ottica con la quale il Senato, a differenza dell'altro ramo del Parlamento, ha effettuato l'indagine conoscitiva è stata quella di tenere in primo piano lo stato di crisi delle aree interne del Paese su cui insistono molti parchi e quindi le aspettative di sviluppo che a suo tempo la legge n. 394 ha suscitato. Una logica meramente conservativa del territorio non potrebbe non mettere in gioco l'esistenza stessa di taluni parchi in una situazione, come quella attuale, nella quale stanno per essere messi in discussione, anche a livello comunitario, alcuni tradizionali strumenti di supporto alle regioni depresse.
In conclusione, il relatore Polidoro si riserva di riformulare la proposta di documento conclusivo inserendovi ulteriori indicazioni ovvero chiarendo e sviluppando alcune di quelle in esso già contenute, ad esempio relativamente al personale utilizzato dagli enti parco, del quale va assolutamente salvaguardato il patrimonio di professionalità finora acquisito nelle forme che si riterranno più idonee anche da parte del Governo.

Su invito del presidente GIOVANELLI, che richiede ai Gruppi di pronunciarsi circa la metodologia di lavoro da seguire, interviene il senatore BORTOLOTTO: a differenza del documento approvato dall'VIII Commissione della Camera nel dicembre scorso, dal testo proposto dal relatore non pare desumersi quella che secondo il Gruppo Verdi-l'Ulivo è la priorità da seguire, cioè la necessità di non modificare la legge n. 394 del 1991.
Il testo proposto dal relatore dovrebbe arricchirsi dei suggerimenti avanzati dai Verdi - soprattutto sulle concessioni di prelievi idrici e sui poteri sostitutivi verso le regioni inadempienti - per qualificarsi esaustivo scongiurando il pericolo di interpretazioni favorevoli ad un'attenuazione della portata di salvaguardia della legge sulle aree protette. In attesa di ciò, sarebbe preferibile procedere alle audizioni sollecitate dalle associazioni ambientalistiche a livello nazionale, passando solo dopo alla votazione del documento conclusivo dell'indagine.

Anche il senatore CARCARINO richiede al relatore il recepimento di talune istanze sollecitate in precedenza dal suo Gruppo, mentre sulla metodologia di lavoro rinvia alle decisioni della Presidenza.

Il presidente GIOVANELLI ravvisa nella posizione del Gruppo Verdi-l'Ulivo un nodo politico non superabile con argomenti procedurali: spetterà alla sede di esame dei disegni di legge in materia di parchi - già all'ordine del giorno della Commissione - consentire a tutti i Gruppi di esprimere la propria posizione sulla necessità o meno della modifica della legge n. 394, senza che ciò sia addotto nella presente sede informativa come elemento dilatorio dell'approvazione di un documento conclusivo.
Senza ritenere opportuno ritornare su una decisione già presa, quale quella di non audire in questa sede i rappresentanti delle associazioni ambientalistiche di livello nazionale (ma non escludendo la possibilità di tale audizione in una seduta dell'Ufficio di Presidenza integrato da tenersi durante l'esame dei disegni di legge), il Presidente conclude rinviando il seguito dell'esame ad altra seduta, durante la quale il relatore presenterà un testo del documento conclusivo comprendente anche le modifiche - tra quelle sollecitate nel dibattito - che riterrà opportuno accogliere.

Prende atto la Commissione.

La seduta termina alle ore 15,55.