BILANCIO (5a)
MERCOLEDÌ 10 GIUGNO 1998
139a Seduta
Presidenza del Presidente
COVIELLO

Interviene il ministro dei trasporti e della navigazione Burlando.

La seduta inizia alle ore 15,20.

SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI
(R033 004, C05a, 0013°)

Il presidente COVIELLO avverte che è pervenuta la richiesta, ai sensi dell'articolo 33 del Regolamento, di attivazione dell'impianto audiovisivo, in modo da consentire la speciale forma di pubblicità della seduta ivi prevista ed avverte che, ove la Commissione aderisca a tale richiesta, il Presidente del Senato ha già preannunciato il suo assenso.

La Commissione si esprime favorevolmente e, di conseguenza, tale forma di pubblicità viene adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE
Indagine conoscitiva sulla funzionalità, sull'efficacia e sul coordinamento dei diversi strumenti delle politiche pubbliche delle aree depresse: audizione del Ministro dei trasporti e della navigazione
(R048 000, C05a, 0001°)

Il presidente COVIELLO, dopo aver ricordato che l'audizione del Ministro dei trasporti avviene nell'ambito dell'indagine conoscitiva che la Commissione Bilancio sta svolgendo sull'efficacia degli strumenti per lo sviluppo delle aree depresse, sottolinea che la carenza infrastrutturale del Mezzogiorno, congiuntamente alla criminalità organizzata, costituisce uno degli ostacoli principali agli insediamenti produttivi e richiede la definizione di una incisiva politica di intervento; anche tenendo conto della riduzione delle risorse comunitarie che deriverà dall'ampliamento dell'Unione europea ai Paesi dell'Est, il prossimo bilancio triennale dovrà, quindi, prevedere un progetto coerente di potenziamento degli investimenti nel settore delle tecnologie di produzione, accompagnato da recuperi di efficienza e aumenti di produttività dei servizi, come del resto indicato nel Documento di programmazione economico-finanziaria. Rileva il contrasto tra tali evidenti esigenze di intervento e l'attuale lentezza delle procedure di spesa, a causa della quale le risorse disponibili, che secondo documenti governativi sono di entità apprezzabile, non consentono di realizzare gli obiettivi di promozione dello sviluppo delle aree meridionali. Sollecita, infine, una valutazione del Ministro sul contenuto della recente relazione della Corte dei conti sulle Ferrovie.

Il ministro BURLANDO, dopo aver consegnato al Presidente una ampia documentazione ed essersi soffermato sul divario storicamente esistente tra Nord e Sud del Paese, sia dal punto di vista infrastrutturale, sia in relazione ai piani di finanziamento degli investimenti, sottolinea l'importanza dell'avvio del programma infrastrutturale predisposto dal Governo nell'ambito del processo di decentramento dei compiti amministrativi ed operativi nel campo delle infrastrutture. Nell'osservare che esso non è stato diretto solo a soggetti istituzionali, evidenzia la positività dell'esperienza delle gestioni aeroportuali, che, a suo avviso, dovrebbe essere estesa anche alle strutture portuali; a tale riguardo, ricorda che, pur essendo state introdotte nei tempi recenti profonde modificazioni nella organizzazione portuale, la competenza in materia di investimenti appare ancora troppo accentrata e richiederebbe un ulteriore miglioramento, eventualmente prevedendo che parte delle entrate derivanti dall'attività dei porti siano destinati ad investimenti decisi dalle stesse autorità portuali. Precisa, peraltro, che il processo di decentramento non costituisce un valore in sè e potrebbe non essere auspicabile qualora dovessero ripetersi i ritardi e le disfunzioni tipici dell'attività centralistica.
Il Documento di programmazione economico-finanziaria per il prossimo triennio presenta un articolato programma di intervento per le aree depresse; il sostenuto sviluppo delle economie asiatiche, pur con le incertezze dei tempi più recenti, può contribuire a ridurre l'emarginazione del Mezzogiorno, collocandolo in una posizione favorevole rispetto ai traffici internazionali. Pur riconoscendo che tali opportunità avrebbero potuto essere attivate anche precedentemente, osserva che la valorizzazione dei grandi porti internazionali, quali quelli di Gioia Tauro, Taranto e Cagliari, seppur cogliendo intuizioni già esistenti ma irrealizzate, ha consentito di strutturare una rete di collegamento e di servizi su scala mediterranea, che può considerarsi compiuta. È necessario ora evitare la polverizzazione dei traffici e, nel programmare il completamento della rete portuale, escludere la costituzione di ulteriori grandi porti internazionali, mentre può essere promossa la costituzione di scali regionali, destinati ad altre funzioni, come ad esempio il trasporto passeggeri. Dopo aver esposto alcune indicazioni comparative in ordine al volume di traffico dei grandi porti del Sud, in relazione sia a quelli del Nord-Italia, sia ai grandi porti del Nord- Europa, il Ministro sottolinea che nei porti meridionali si è avuta una crescita non solo quantitativa, ma anche qualitativa dei traffici e ciò anche grazie alle caratteristiche del trasporto marittimo. Osserva, quindi, che per la prima volta, sembra possibile una reale valorizzazione delle risorse del Mezzogiorno, superando il carattere solidaristico della maggior parte degli interventi di investimento fino ad oggi effettuati.
Ricorda che l'intervento sulle infrastrutture portuali si inserisce in un programma più generale di completamento e promozione della rete costituita da porti, attività cantieristiche e cabotaggio; la attività cantieristica, che ha attraversato negli anni recenti periodi di grave crisi, costituisce oggi una realtà con una dinamica positiva. Le recenti agevolazioni consentono di prevedere, peraltro, un incremento della flotta e del cabotaggio. Osserva che il quadro delineato risulta particolarmente incisivo all'interno delle politiche di sviluppo dell'economia del Mezzogiorno, con rilevanti riflessi occupazionali; a titolo di esempio, ricorda che in relazione alla sola convenzione relativa al porto di Taranto, si attende un incremento, comprensivo dell'effetto indotto, di circa mille unità di lavoro. Il programma di potenziamento dei porti, del cabotaggio e alcuni particolari investimenti, come l'introduzione dei nuovi collegamenti veloci con la Sardegna, rappresentano, inoltre, un sostegno per l'attività turistica.
Sottolinea che, per il pieno sviluppo delle potenzialità delle strutture portuali, appare necessaria la costituzione di un'ampia ed efficiente rete di interporti; il Nord del Paese, con l'eccezione della Lombardia, ha già completato il piano di interventi necessari, mentre il Sud appare, in tale settore, in estremo ritardo. A tale riguardo, ritiene opportuno che gli interporti siano realizzati unitariamente, e non a rete, in modo tale da costituire strutture infrastrutturali in grado di fornire i servizi necessari.
Per quanto riguarda gli aeroporti, si sofferma sull'ampio volume di risorse, pubbliche e private, destinato ad ampliamenti, ristrutturazioni o rifacimenti di numerosi aeroporti situati nelle aree meridionali; sottolinea, peraltro, che tali finanziamenti sono già a disposizione delle società di gestione - che sono in genere società partecipate da Regioni, enti locali o altri soggetti pubblici - e auspica che non si manifesti una conflittualità tra i soggetti coinvolti su obiettivi, progetti e modalità di realizzazione degli interventi. Il crescente volume di trasporto aereo in numerosi aeroporti, peraltro, evidenzia che è già iniziato un percorso di recupero del divario esistente tra Nord e Sud: a titolo di esempio, ricorda che l'aeroporto di Napoli presenta un'attività superiore a quello di Venezia.
Il Mezzogiorno è, quindi, protagonista di una fase di recupero molto marcata sia nel settore portuale, che in quello aeroportuale. Passando a trattare dei trasporti terrestri, settore nel quale si evidenziano particolari difficoltà, il Ministro si sofferma sull'autotrasporto, riferendosi al processo di liberalizzazione che il Governo sta attuando nel settore. Si tratta di gestire in accordo con le categorie interessate le diverse fasi dell'uscita dal settore, della concentrazione e della valorizzazione del cosiddetto «trasporto combinato». A suo avviso, il Governo sta affrontando in modo opportuno i delicati problemi di attuazione di tale indirizzo, che specie nel Mezzogiorno appaiono di non facile soluzione. Per quanto riguarda il trasporto locale, ricorda il trasferimento in atto delle relative competenze alle Regioni; si manifestano in proposito difficoltà a causa della incapacità di alcune amministrazioni locali, soprattutto meridionali, a gestire le nuove funzioni. È evidente che il Governo e lo stesso Parlamento sono impegnati a seguire la politica intrapresa non sottovalutando i problemi attuativi. Per quanto riguarda le Ferrovie, infine, ricorda le recenti direttive che avviano il processo di separazione tra rete e gestione del servizio, nell'ambito della più generale politica di apertura al mercato. Sono previsti inoltre rilevanti investimenti, anche nel settore della manutenzione. L'obiettivo è di potenziare le direttrici sia tirrenica che adriatica, con il raddoppio della Bari-Taranto al fine di agevolare i collegamenti intermodali. È opportuno inoltre rafforzare le direttrici trasversali, anche per consentire lo spostamento del traffico del porto di Gioia Tauro sulla direttrice adriatica, e della rete siciliana. Osserva che le caratteristiche stesse del trasporto terrestre richiedono, rispetto agli altri settori, tempi più lenti di recupero del divario tra Mezzogiorno e resto del Paese.
Per quanto riguarda la relazione della Corte dei conti citata dal Presidente, pur precisando di non aver avuto modo di esaminarla, osserva che essa è riferita agli anni 1995 e 1996, esercizi in cui non era ancora iniziata la sua attività di Ministro. Fa presente, peraltro, che essa sembra contenere indicazioni in linea con gli orientamenti assunti dal Governo.

Il presidente COVIELLO, dopo aver ringraziato il Ministro per la dettagliata esposizione, osserva che l'imminente inizio dei lavori dell'Assemblea non consente di procedere ad un dibattito approfondito su di essa e ritiene quindi opportuno rinviare ad un'altra seduta il seguito dell'audizione.

Il senatore CURTO, dopo aver ricordato che sono in fase di approvazione alcuni provvedimenti che, sulla base delle dichiarazioni rese dal Ministro, dovrebbero essere modificati nella loro impostazione, auspica che il Governo si adegui in ogni sede ad essa, specie con riferimento ai requisiti propri degli interporti.

Il seguito dell'indagine viene quindi rinviato.

La seduta termina alla ore 16,20.