IGIENE E SANITA' (12ª)

MERCOLEDI’ 3 FEBBRAIO 1999

212ª Seduta

Presidenza del Presidente
CARELLA

Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Bettoni Brandani.

La seduta inizia alle ore 15,30.


IN SEDE DELIBERANTE

(2586-B) Disposizioni in materia di professioni sanitarie, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati, previo stralcio dell’articolo 1, comma 1, secondo, terzo, quarto e quinto periodo.
(Discussione e rinvio)


La relatrice DANIELE GALDI, nel riferire alla Commissione, si dichiara in primo luogo soddisfatta per la tempestività con cui il disegno di legge in titolo, molto atteso dalle categorie interessate, è stato posto all’ordine del giorno della Commissione e ricorda che il provvedimento, approvato all’unanimità dalla Commissione igiene e sanità il 1° ottobre 1997, torna ora al Senato dopo che la Camera vi ha introdotto rilevanti modifiche. In effetti il rallentamento dell’iter parlamentare, sovrapponendosi alla discussione del disegno di legge in materia di riforma degli ordini professionali, ha condotto allo stralcio, da parte dell’altro ramo del Parlamento, della parte del comma 1 dell’articolo 1 nella quale si istituivano gli albi professionali e i relativi ordini per i profili professionali individuati dal Ministro della sanità ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502. Tale modifica suscita qualche preoccupazione, ove si abbia presente la necessità di garantire nel pubblico interesse, anche attraverso organi di autogoverno, che le prestazioni degli esercenti le professioni sanitarie siano qualificate e adeguate ai livelli professionali e deontologici. Al riguardo appare pertanto indispensabile che il Governo si impegni a recuperare tale questione, in ordine alla quale illustra il seguente ordine del giorno:
La 12a Commissione del Senato, in sede di esame del disegno di legge n. 2586-B, riguardante disposizioni in materia di professioni sanitarie,
- preso atto che la Camera dei deputati ha disposto lo stralcio della parte del comma 1 dell’articolo 1 nella quale si istituivano gli albi professionali e i relativi ordini per i profili professionali individuati dal Ministro della sanità ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502;
- rilevata la necessità di garantire nel pubblico interesse, anche attraverso organi di autogoverno, che le prestazioni degli esercenti le professioni sanitarie siano qualificate e adeguate ai livelli professionali e deontologici indicati dai decreti ministeriali che individuano i profili professionali e dagli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario;
impegna il Governo
ad attivarsi per conseguire nel più breve tempo possibile una regolamentazione soddisfacente delle professioni sanitarie, valutando anche la possibilità di disciplinare la materia in sede di legislazione delegata ai sensi del disegno di legge di delega al Governo per il riordino delle professioni intellettuali (atto Camera n. 5092).”

0/2586-B/1/12 La Relatrice


Risultano peraltro condivisibili le altre modifiche introdotte dalla Camera dei deputati, concernenti il regime della pubblicità sanitaria e le relative sanzioni nonché il ripristino del mansionario degli infermieri generici. In conclusione, attesa l’importanza che il disegno di legge riveste per le categorie interessate - le quali vedono finalmente riconosciuti in modo adeguato il loro ruolo e la loro dignità professionale - invita i senatori ad astenersi dal presentare emendamenti, in modo da consentire la rapida approvazione del provvedimento.

Il presidente CARELLA dichiara aperta la discussione generale.

Il senatore CAMPUS prende atto, a nome di Alleanza Nazionale, che lo stralcio approvato dalla Camera dei deputati ha l’effetto di turbare l’equilibrio del testo così come approvato dal Senato, il quale forniva agli esercenti di tutte le professioni sanitarie un’analoga copertura sotto il profilo associativo. Desta pertanto perplessità l’invito della relatrice ad approvare immediatamente il disegno di legge, giacché occorre previamente verificare se l’accoglimento dell’ordine del giorno presentato possa essere sufficiente a soddisfare le istanze delle professioni sanitarie non più tutelate rispetto alle altre dal testo del provvedimento. Si tratta di una situazione da sanare senza indugio, anche perché il superamento degli ordini professionali non appare così facile e sarà oggetto di una non breve discussione in sede parlamentare. Alla luce di tali considerazioni, pur comprendendo l’importanza del disegno di legge, ritiene necessario procedere al chiarimento di cui sopra, giacché in effetti si tratta di verificare se la richiesta di fiducia nell’azione del Governo, in cui si traduce sostanzialmente l’ordine del giorno, incontri l’assenso delle categorie interessate.

Il presidente CARELLA suggerisce di concludere nella seduta odierna la discussione generale fissando un termine per la presentazione degli emendamenti, potendosi nel frattempo procedere al confronto richiesto dal senatore Campus.

Prende la parola il senatore MANARA il quale precisa, con riferimento all’ordine del giorno presentato dalla relatrice, che allo stato attuale non è dato conoscere i contenuti dei decreti legislativi di attuazione del provvedimento di delega al Governo e che comunque la materia deve essere disciplinata anche dal Parlamento. Dichiara poi di condividere la richiesta del senatore Campus, nonché la proposta avanzata dal Presidente: risulta infatti opportuno consentire alle forze politiche di procedere alle necessarie verifiche anche ai fini della eventuale presentazione di emendamenti.

Il senatore DI ORIO ricorda il costante impegno dei Gruppi parlamentari dei Democratici di Sinistra in materia di riforma della disciplina relativa alle professioni sanitarie, un tema sul quale la sua parte politica sin dal 1994 ha riconosciuto l’esigenza di colmare una grave carenza legislativa. Il provvedimento in discussione, che costituisce in qualche modo l’approdo di tale impegno, dopo essere stato approvato all’unanimità e con grande celerità dalla Commissione igiene e sanità, purtroppo ha subìto un certo ritardo nell’esame da parte dell’altro ramo del Parlamento che vi ha poi introdotto modifiche per certi versi non migliorative. La sua parte politica ritiene comunque di dover privilegiare l’introduzione di una disciplina innovativa, approvando senza modifiche il testo trasmesso dalla Camera dei deputati; appare tuttavia opportuno accogliere la richiesta di approfondimento avanzata dal senatore Campus, a condizione peraltro - data l’indubbia esigenza di un tempestivo varo del provvedimento - che la pausa di riflessione sia la più breve possibile.

Il senatore CAMERINI sottolinea come il disegno di legge in discussione rechi il fondamentale riconoscimento del ruolo e della dignità di professioni a torto considerate ausiliarie e a lungo sottoposte a vincoli assurdi. La richiesta del senatore Campus appare legittima, ma occorre in questa occasione ricordare che l’ottimo è nemico del bene e che dunque è importante approvare con tempestività una normativa da troppo tempo attesa.

Il senatore TOMASSINI, a nome del Gruppo Forza Italia, condivide l’importanza del disegno di legge in discussione, facendo tuttavia presente il rischio che lo stralcio approvato dalla Camera dei deputati possa determinare discriminazioni all’interno delle diverse professioni sanitarie. Al riguardo appare necessario poter procedere alle opportune verifiche volte a chiarire il grado di consenso che riscuote presso le categorie interessate l’impegno del Governo così come formulato nell’ordine del giorno presentato dalla relatrice. Peraltro la sua parte politica, pur criticando anche le modifiche in senso limitativo introdotte dalla Camera dei deputati in materia di pubblicità sanitaria, si dichiara comunque favorevole ad una sollecita approvazione del provvedimento.

Il presidente CARELLA dichiara chiusa la discussione generale.

Intervenendo in sede di replica, la relatrice DANIELE GALDI ribadisce l’opportunità che il Governo assuma l’impegno a risolvere i problemi che indubbiamente esistono in ordine ad una situazione che vede alcune categorie prive di sufficienti elementi di tutela della loro professionalità. Nel dichiararsi d’accordo con la richiesta di verifica avanzata dal senatore Campus, auspica tuttavia che la Commissione sia nella condizione di approvare senza modifiche il testo in esame entro la prossima settimana, giacché è senza dubbio da evitare un ritorno all’altro ramo del Parlamento del disegno di legge, tenendo presente il fatto che al momento oltre 300.000 infermieri svolgono la loro attività potenzialmente al di fuori di una disciplina di legge.

Il sottosegretario BETTONI BRANDANI, rispondendo alle questioni giustamente sollevate, ricorda come il disegno di legge, di iniziativa governativa, recasse originariamente la disciplina degli ordini professionali a testimonianza della volontà del Ministero della sanità di farsi carico dell’esigenza di regolamentare in maniera omogenea la materia. Peraltro, nel passaggio del provvedimento tra i due rami del Parlamento, è progredita la discussione parlamentare del disegno di legge di riforma degli ordini professionali, riforma in linea generale da condividere in quanto volta a rendere tali organismi non elementi di sbarramento agli accessi ma di sorveglianza e tutela dell’esercizio professionale. Tale situazione ha determinato la necessità di approvare alcune modifiche del disegno di legge in discussione e la soluzione di stralciare parte del comma 1 dell’articolo 1 consente in effetti all’altro ramo del Parlamento di armonizzare i tempi di esame del disegno di legge stralciato con quelli della menzionata riforma degli ordini professionali. Comunque la volontà del Governo è di accelerare i tempi di tale riforma e va quindi nel senso auspicato dalla Commissione.

Il presidente CARELLA fissa quindi il termine per la presentazione degli emendamenti a lunedì 8 febbraio alla ore 12 e rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.


SUI DISEGNI DI LEGGE NN. 3324 E 3400 SULL'ISTITUZIONE DEGLI OSPEDALI DI INSEGNAMENTO
(A007 000, C12a, 0051°)

Il senatore DI ORIO lamenta che nella settimana in corso non siano previste sedute delle Commissioni 7a e 12a riunite per l’esame dei disegni di legge volti all’istituzione degli ospedali di insegnamento e paventa il rischio che il ritenere necessaria la contemporanea presenza ai lavori delle suddette Commissioni dei due relatori possa costituire un elemento di rallentamento dell’iter.

Il presidente CARELLA fa presenta al senatore Di Orio che la questione da lui sollevata va posta in sede di Commissioni 7a e 12a riunite, ricorda, tuttavia, che nella prossima settimana avranno luogo due sedute delle Commissioni 7a e 12a riunite, ritenendo comunque opportuno che la discussione generale si svolga alla presenza di entrambi i relatori.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
(A007 000, C12a, 0052°)

Il presidente CARELLA invita i Gruppi a segnalare i nomi dei senatori partecipanti alla missione che una delegazione della Commissione effettuerà, nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di lotta alle tossicodipendenze, ad Amsterdam e Francoforte dal 14 al 18 febbraio prossimo. Comunica poi che, in relazione all’esigenza di proseguire nell’esame del disegno di legge in materia di doping, è probabile che la prossima settimana, oltre alle usuali sedute, sia convocata una seduta notturna nella giornata di mercoledì.
Infine il presidente accoglie la sollecitazione del senatore CAMPUS in ordine alla ripresa dell’esame del disegno di legge n. 2000.

La seduta termina alle ore 16,10.