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GIUNTA
per gli affari delle Comunità europee



Mercoledì 12 Maggio 1999

150a Seduta

Presidenza del Vice Presidente

TAPPARO







La seduta inizia alle ore 8,45.



IN SEDE CONSULTIVA


(3903) Disposizioni in materia di navigazione satellitare
(Seguito dell’esame e conclusione. Parere alla 10a Commissione: favorevole con osservazioni)


Riprende l’esame rinviato nella seduta del 5 maggio.

Sul disegno di legge in titolo riferisce alla Giunta il presidente relatore TAPPARO che ne illustra il testo, che consta di un solo articolo, volto essenzialmente a disciplinare il finanziamento delle iniziative italiane nel settore della navigazione satellitare e la partecipazione italiana ai programmi europei.
L’oratore sottolinea in particolare l’importanza strategica e tecnologica dei sistemi di navigazione satellitare, che si prestano ad usi civili, commerciali e militari. Tra questi figurano i sistemi di regolazione del traffico aereo, che consentono il decongestionamento delle aviolinee ed il loro uso più intenso in presenza di maggiori condizioni di sicurezza, di monitoraggio del traffico marittimo, di rilievo topografico, di controllo idrogeologico, di rilevazione di giacimenti minerari, di gestione del traffico terrestre, ivi compresi i controlli antifurto, nonché applicazioni connesse allo sviluppo della politica estera e di sicurezza comune.
Rilevato che i primi due sistemi di navigazione satellitare sono nati su iniziativa degli Stati Uniti, con il “Global Positioning System” (GPS) e della Russia, con il “Global Orbiting Navigation Satellite System” (GLONASS), con uso originariamente militare poi esteso ad applicazioni civili, il Presidente relatore illustra una decisione del Consiglio e del Parlamento europeo del 3 aprile 1998 con la quale l’Unione europea - anche al fine di evitare che gli standard in uso ad altri sistemi, quali il GPS, si impongano come standard universale - ha deciso di dotarsi di un proprio sistema globale di navigazione satellitare (GNSS-Galileo), che dovrebbe divenire pienamente operativo a partire dal 2008, dopo una serie di fasi di sviluppo. Al programma è prevista la partecipazione dell’Agenzia spaziale europea e, a livello nazionale, dell’Agenzia spaziale italiana (ASI) e dell’Ente nazionale di assistenza al volo (ENAV). A tale scopo il disegno di legge stanzia 600 miliardi di lire volti tra l’altro a coprire la quota italiana di partecipazione ai programmi europei, assegnando in particolare all’ASI 250 miliardi di lire, scaglionati nel tempo, per finanziare la partecipazione italiana al progetto GNSS-Galileo. Vengono altresì assegnati all’ASI e all’ENAV 20 miliardi di lire per far fronte alle spese di avviamento del programma sostenute nell’anno in corso.
Rilevando che nell’ambito dell’Unione europea è stato costituito un comitato volto ad assicurare il coordinamento fra i vari soggetti in merito alla realizzazione dei programmi inerenti ai sistemi satellitari, l’oratore evidenzia che gli accordi comunitari impegnano gli Stati membri ad assicurare il raccordo tra le rispettive autorità competenti e le istituzioni comunitarie ed osserva che sarebbe opportuno integrare il disegno di legge, che nell’attuale formulazione attiene esclusivamente ai profili finanziari, introducendo opportune disposizioni volte a precisare gli obiettivi della partecipazione italiana ai suddetti programmi europei. In altri termini, tenendo conto che l’Italia generalmente trae dai programmi di ricerca comunitari benefici inferiori ai suoi apporti finanziari, sarebbe necessario indicare espressamente nel disegno di legge le potenzialità offerte in vari campi dalle applicazioni satellitari, anche con riferimento ai settori individuati nei testi comunitari, le possibili ricadute in termini di ricerca e innovazione tecnologica e le prospettive che si aprono per l’Italia in termini di partecipazione alla gestione operativa dei futuri sistemi satellitari.
Il presidente relatore Tapparo propone pertanto di esprimere un parere favorevole con le osservazioni esposte.

Il senatore BORTOLOTTO domanda se il sistema, che scaturirà dal programma europeo, preveda forme di accesso libero ovvero a pagamento e chiede chiarimenti sui motivi che giustificano la creazione di un terzo sistema, dopo quelli americano e russo. A tale riguardo, sarebbe auspicabile evitare il riproporsi di quanto è avvenuto nel settore delle telecomunicazioni, dove ogni gestore ha dovuto realizzare una propria rete di infrastrutture.
L’oratore ritiene preferibile lo sviluppo di una rete mondiale nell’ambito delle Nazioni Unite, finanziata da istituzioni pubbliche, da realizzare riuscendo a superare il problema di servizi ad accesso condizionato e pagamento di royalties. Tale sistema integrato - che sarebbe più giustificabile in quanto lo spazio dovrebbe essere ritenuto patrimonio universale, piuttosto che oggetto di interesse dei singoli Stati - comporterebbe inoltre degli oneri inferiori per ciascun soggetto partecipante.

Il senatore BESOSTRI rileva come, in occasione della partecipazione ad un recente convegno sui programmi satellitari, abbia avuto modo di verificare l’importanza di taluni impieghi civili di interesse pubblico dei suddetti sistemi quali, ad esempio, i programmi di cooperazione tra Italia e Russia nel campo della rilevazione geodetica. L’oratore evidenzia tuttavia come non si possa negare che esistono servizi, quali il monitoraggio satellitare di flotte marittime private e la protezione antifurto di autoveicoli e Tir mediante apparati satellitari, il cui sviluppo è inevitabilmente legato allo sfruttamento commerciale.

Il senatore LO CURZIO, rilevando i danni provocati dall’inquinamento elettromagnetico determinato da impianti di società petrolifere e di telecomunicazioni in talune aree della Sicilia, sottolinea l’esigenza di approfondire i possibili rischi connessi allo sviluppo delle tecnologie satellitari.
L’oratore chiede inoltre chiarimenti sui costi e i possibili benefici derivanti all’Italia dai suddetti programmi.

Il senatore MAGNALBÒ chiede ragguagli sulla posizione dell’ASI nell’ambito dei programmi europei e dichiara di condividere la preoccupazione del senatore Lo Curzio, in merito all’esigenza di approfondire i possibili riflessi negativi della navigazione satellitare. Al riguardo l’oratore ricorda di aver presentato due interrogazioni in materia di telecomunicazioni rispettivamente concernenti la copertura di aree appenniniche non raggiunte dal segnale e i rischi per la salute derivanti dagli impianti collocati in zone ad elevata densità di popolazione, come quelle circostanti i campanili delle chiese.

Il senatore MANZI rileva che il provvedimento in titolo reca degli stanziamenti finanziari per lo sviluppo delle tecnologie satellitari e della competitività delle imprese del settore. Al riguardo l’oratore evidenzia il rischio che, come avvenuto in altri campi, vengano realizzati con finanziamenti pubblici dei sistemi destinati ad essere affidati ad operatori privati e conviene con il senatore Bortolotto che sarebbe preferibile creare un sistema universale, nell’ambito del quale l’Italia e l’Europa potrebbero essere garantite da appositi spazi.

Il presidente relatore TAPPARO replica ai senatori intervenuti nel dibattito.
In relazione all’inquinamento elettromagnetico l’oratore sottolinea come lo sviluppo delle tecnologie satellitari dovrebbe consentire una riduzione dei rischi, in futuro, in quanto verrà meno l’esigenza di coprire il territorio con la rete dei ripetitori che assicura attualmente il collegamento tra i telefoni cellulari.
In ordine ad una disciplina universale il Presidente relatore conviene che esistono problemi di rilevanza globale - quali la gestione dei più di seimila rottami satellitari ed altri profili inerenti al diritto spaziale - ma evidenzia l’esigenza di non sottovalutare i profili di carattere politico e strategico, quali l’esigenza dell’Europa di dotarsi di una propria capacità tecnologica autonoma, in quanto il mero affitto di risorse tecnologiche altrui non ne garantisce la disponibilità totale permanente.

Il senatore MANZI rileva come talune capacità tecnologiche strategiche siano già assicurate all’Europa dalla NATO.

Il senatore BORTOLOTTO auspica che i profili militari - che comunque potrebbero essere approfonditi in altra sede - non costituiscano un aspetto predominante dei programmi satellitari.

Il presidente relatore TAPPARO osserva come i satelliti si prestino ad un uso multiplo e ricorda che, in ordine all’affermazione di standard tecnologici, si sono già svolte in passato delle competizioni significative in settori quali la televisione a colori - dove si verificò tra il contrasto tra i sistemi PAL e SECAM - e l’industria informatica. L’acquisizione da parte dell’Europa di proprie capacità tecnologiche non esclude peraltro che questa possa successivamente procedere ad iniziative di cooperazione o integrazione con altri sistemi. Non è realistico tuttavia ritenere di poter ricorrere ad un sistema universale equamente gestito nell’interesse di tutti i soggetti internazionali in quanto l’alternativa che si pone è quella di utilizzare le tecnologie già sviluppate da taluni soggetti specifici oppure attrezzarsi per poter operare in proprio.
Soffermandosi sui benefici derivanti dai programmi satellitari l’oratore ribadisce gli ampi sviluppi che si attendono in settori quali le ricerche idrogeologiche e minerarie e la sicurezza dei trasporti terrestri, aerei e navali nonché la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico derivante dai tradizionali ripetitori dei segnali delle telecomunicazioni.
Riaffermando come la tecnologia satellitare prospetti inoltre delle ricadute molto importanti nel campo della ricerca e dell’innovazione il Presidente relatore conferma l’esigenza di integrare il disegno di legge con opportune modificazioni, volte appunto a precisare gli obiettivi cui deve essere finalizzata la partecipazione italiana.
L’oratore sottolinea inoltre la necessità che, dopo la moneta unica, l’Europa si doti anche di strumenti volti a rafforzare la sua politica estera e di sicurezza e la capacità di definire una strategia industriale. Esiste infatti il rischio che le industrie europee siano progressivamente marginalizzate rispetto all’affermazione di nuovi standard tecnologici.

Il senatore MANZI ritiene opportuno un approfondimento della materia in quanto sarebbe inappropriato lo stanziamento di 600 miliardi di lire – peraltro insufficienti, in prospettiva - senza aver chiarito la strategia cui essi sono finalizzati. L’Europa non ha ancora espresso una capacità ed una volontà di costituire un terzo polo sulla scena mondiale, a fianco di Giappone e Stati Uniti; le conclusioni del Vertice dell’Alleanza a Washington, che il Senato si accinge ad esaminare, confermano piuttosto lo stretto legame fra l’Europa e gli Stati Uniti in campo militare. Non si comprendono pertanto le ragioni che inducono l’Europa a dotarsi autonomamente delle suddette capacità tecnologiche in assenza di un chiarimento sulle prospettive politiche.
L’oratore preannuncia pertanto di non poter condividere un parere positivo.

Il senatore LO CURZIO afferma di non voler contrastare il provvedimento in titolo, d’iniziativa del Governo, ma condivide l’esigenza di un ulteriore approfondimento, nonostante la chiarezza dell’esposizione del relatore, attraverso l’audizione dei Ministri competenti.

Il presidente relatore TAPPARO osserva che in teoria la Giunta potrebbe rinviare l’esame del provvedimento in titolo per svolgere l’audizione del Ministro dell’Università e della ricerca scientifica e degli altri Ministri proponenti - tenendo peraltro conto che sono state sollevate questioni che attengono anche alla competenza di altri dicasteri, quali gli affari esteri e la difesa – ma in questo modo la Giunta rischierebbe di non pronunciarsi in tempo utile, in quanto è possibile che la Commissione di merito concluda l’esame in data odierna. In alternativa la Giunta potrebbe concludere l’esame esprimendo le osservazioni che sono emerse nel dibattito riservandosi la possibilità di approfondire in altra sede le prospettive dei programmi satellitari europei con i rappresentanti del Governo.

I senatori BORTOLOTTO e BESOSTRI propongono di concludere l’esame del provvedimento in titolo dando conto nel parere delle preoccupazioni e delle perplessità che sono emerse nel corso del dibattito.

Il presidente relatore TAPPARO propone pertanto di esprimere un parere favorevole con le osservazioni che sono emerse con riferimento, in particolare, all’esigenza di sollecitare un chiarimento sulle prospettive strategiche, anche in ordine alle alleanze militari, sulla possibilità di sviluppare la cooperazione internazionale nel settore, sul rapporto tra il perseguimento degli interessi pubblici e lo sfruttamento delle capacità satellitari con finalità commerciali e sugli obiettivi e le ricadute per l’Italia in termini di ricerca, innovazione tecnologica e partecipazione alla gestione dei programmi.

Verificata la presenza del numero legale, la Giunta approva la proposta del Presidente relatore con il voto contrario del senatore Manzi.


La seduta termina alle ore 9,35.