GIUNTA
per gli affari delle Comunità europee

MERCOLEDÌ 16 LUGLIO 1997


45a Seduta

Presidenza del Presidente
BEDIN

La seduta inizia alle ore 8,35.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
(A008 000, C23a, 0005°)

Il presidente BEDIN informa la Giunta che domani si terrà a Lussemburgo una riunione dei Presidenti degli organismi specializzati degli affari comunitari dei parlamenti dell'Unione europea, convocata dal Parlamento lussemburghese che ha assunto dal primo luglio la Presidenza della Conferenza dei suddetti organismi (COSAC). Tale iniziativa è stata assunta per svolgere una consultazione preliminare in merito agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno della prossima Conferenza. Al riguardo l'oratore rileva come uno dei punti più controversi potrebbe essere quello dell'estensione dell'invito alla COSAC in qualità di osservatori ai paesi candidati all'adesione, eventualità già discussa in occasione della Conferenza svoltasi all'Aia lo scorso giugno, dove si riscontrarono talune opposizioni.

Il presidente Bedin informa altresì la Giunta che nella giornata di ieri si è tenuta, per la prima volta, una riunione congiunta dei Presidenti e dei Vice Presidenti delle Delegazioni parlamentari italiane presso gli organismi internazionali e delle Commissioni affari esteri, difesa e affari comunitari di Camera e Senato, con la partecipazione del ministro degli affari esteri, Dini, e del sottosegretario Fassino. Nel corso della riunione il presidente Bedin ha acquisito il consenso del Governo sulla partecipazione dei rappresentanti dei paesi candidati all'adesione alle riunioni della COSAC. L'oratore sottolinea infine come la partecipazione di tali osservatori, anche alla luce di esperienze analoghe che si sono svolte in altri organismi parlamentari internazionali, consentirebbe uno sviluppo proficuo dei rapporti con i suddetti paesi e chiede il consenso della Giunta a sostenere tale posizione anche in occasione della riunione di Lussemburgo.

La senatrice SQUARCIALUPI conviene sull'opportunità di favorire la partecipazione alla COSAC, in qualità di osservatori senza diritto di voto, dei rappresentanti dei parlamenti candidati all'adesione poichè tale esperienza si è rivelata estremamente utile nell'ambito del Consiglio d'Europa e potrebbe aiutare a preparare l'adesione dei nuovi Stati.

La Giunta conviene, quindi, sulla proposta del Presidente.

IN SEDE CONSULTIVA
(2524) Disposizioni per la semplificazione e la razionalizzazione del sistema tributario, nonchè per il funzionamento dell'Amministrazione finanziaria
(Parere alla 6a Commissione: favorevole)

Riferisce alla Giunta il relatore TAPPARO il quale rileva come il provvedimento in esame completi il processo di razionalizzazione e di semplificazione del sistema tributario avviato con la legge di accompagnamento alla legge finanziaria del 1997, legge n. 662 del 1996, e con le misure integrative della manovra finanziaria, di cui al decreto legge n. 669 del 1996, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 30 del 1997. Per quanto concerne i profili di interesse comunitario l'oratore segnala in primo luogo una disposizione di delegificazione prevista dall'articolo 1, il quale, in relazione all'attuazione della direttiva 90/435/CEE, sul regime fiscale applicabile alle società «madri e figlie» di altri Stati membri dell'Unione europea, stabilisce che le modifiche conseguenti all'adesione di nuovi Stati membri vengano effettuate con decreto del Ministro delle finanze. Tale norma consentirà un rapido adeguamento dell'ordinamento fiscale in relazione all'avvenuta adesione di Finlandia, Svezia ed Austria e, soprattutto, consentirà di evitare quando entreranno nell'Unione europea i nuovi paesi dell'Europa centrale ed orientale, i ritardi che si sono prodotti in passato nell'applicazione del regime fiscale comunitario.

L'oratore rileva inoltre come l'articolo 4 sia volto a recepire talune disposizioni della direttiva 77/388/CEE, sesta direttiva sull'IVA, sia pure con notevole ritardo, consentendo la detrazione dell'imposta relativa agli acquisti di beni strumentali per l'esercizio di atti e professioni ed all'acquisto di beni immobili, quando questo sia effettuato congiuntamente da soggetti passivi e soggetti non passivi. L'articolo 9, infine, recepisce la direttiva 93/79/CEE, sulle aliquote minime da applicare per le tasse di circolazione sugli autoveicoli commerciali. In particolare viene incrementata la tassa applicata nelle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano per allinearle con le indicazioni comunitarie.

Il relatore Tapparo sottolinea in conclusione come il provvedimento in titolo recepisca le disposizioni e le sollecitazioni dell'Unione europea in merito a talune misure necessarie per armonizzare la legislazione fiscale, nella prospettiva del completamento del mercato unico. Segnalando il ritardo che caratterizza l'adempimento di alcune disposizioni comunitarie l'oratore non ritiene di formulare, per quanto di competenza della Giunta, specifiche osservazioni e propone di esprimere parere favorevole.

La Giunta, pertanto, conferisce mandato al relatore ad esprimere un parere favorevole nei termini esposti.

(2617) Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza, approvato dalla Camera dei Deputati
(Parere alla 1a Commissione: favorevole)

Riferisce alla Giunta la relatrice DANIELE GALDI la quale illustra le misure previste dal provvedimento in titolo per la promozione dell'infanzia e dell'adolescenza attraverso l'istituzione di uno specifico Fondo nazionale destinato a finanziare progetti concernenti servizi di sostegno per le famiglie naturali, affidatarie o adottive. I finanziamenti del Fondo nazionale possono essere integrati da interventi regionali e da quelli previsti dai Fondi strutturali dell'Unione europea. Il disegno di legge prevede altresì la presentazione di una relazione annuale al Parlamento e la convocazione, almeno ogni tre anni, di una Conferenza nazionale sull'infanzia e sull'adolescenza, con il coinvolgimento dell'associazionismo e delle regioni.

Sul disegno di legge in titolo la senatrice Daniele Galdi ritiene di esprimere parere favorevole, per quanto di competenza, rilevando come i profili comunitari attengano essenzialmente all'utilizzazione dei fondi comunitari per la realizzazione delle suddette azioni di promozione dell'infanzia e dell'adolescenza. Non si pongono invece problemi di compatibilità con la normativa comunitaria tenendo conto, peraltro, che la materia è prevalentemente disciplinata da convenzioni internazionali e da accordi nell'ambito delle Nazioni Unite.

La senatrice SQUARCIALUPI chiede se il provvedimento contempli anche il grave problema dei rapimenti dei figli da parte di uno dei genitori. Avviene infatti spesso che nel caso di matrimoni fra cittadini di paesi diversi, uno dei genitori sottragga all'altro coniuge il figlio sparendo senza lasciare tracce. Tale problema, affrontato anche da una specifica convenzione internazionale, richiederebbe un approccio europeo tenendo conto, in particolare, delle difficoltà di ordine burocratico e finanziario cui va incontro il genitore quando il coniuge che sottrae il figlio risiede al di fuori dell'Unione europea.

La relatrice DANIELE GALDI conviene sulla gravità della problematica sollevata dalla senatrice Squarcialupi ma non ritiene che il disegno di legge in titolo costituisca la sede più opportuna per l'inserimento di disposizioni pertinenti, considerando che esso è prevalentemente finalizzato alla realizzazione di servizi sociali, educativi ed assistenziali. La sede più opportuna per recepire le suddette indicazioni potrebbe invece essere quella offerta dai provvedimenti legislativi in itinere sull'adozione e l'affidamento.

Il senatore BESOSTRI ritiene che il tema sollevato dalla senatrice Squarcialupi potrebbe costituire l'oggetto di uno specifico ordine del giorno da presentare nella sede opportuna.

Il presidente BEDIN, tenendo anche conto della proposta del senatore Besostri, propone di accennare alla suddetta problematica nel parere da esprimere alla 1a Commissione. Conviene la relatrice DANIELE GALDI.

La Giunta pertanto, conferisce mandato alla senatrice Daniele Galdi ad esprimere un parere alla Commissione di merito nei termini emersi dal dibattito.

IN SEDE REFERENTE
Relazione sull'attività dell'Unione europea per l'anno 1996 (Doc. XIX, n. 2)
(Esame e rinvio)
(R142 003, C23a, 0004°)

Il relatore NAVA riferisce alla Giunta sulla relazione in titolo, la quale costituisce un consuntivo sul semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea - su cui si sofferma evidenziandone gli aspetti più significativi - e sul secondo semestre del 1996, svoltosi sotto la Presidenza dell'Irlanda. La Giunta, peraltro, ha avuto modo di assumere informazioni dirette sugli sviluppi e l'attività dell'Unione europea nel corso dei due semestri attraverso la partecipazione alla Conferenza degli organismi specializzati nella trattazione degli affari comunitari dei Parlamenti dell'Unione europea (COSAC).

Il relatore si sofferma in primo luogo sugli sviluppi della Conferenza intergovernativa, avviata nel secondo semestre di presidenza italiana con il Consiglio europeo straordinario di Torino del 29 marzo 1996, e nell'ambito della quale uno dei primi problemi affrontati è stato quello delle modalità di coinvolgimento del Parlamento europeo ai suoi lavori, questione risolta con la partecipazione del Presidente e di due rappresentanti del Parlamento europeo. Il documento illustrato dal senatore Nava descrive come la Conferenza intergovernativa si sia sviluppata intorno a tre assi principali: le relazioni tra l'Unione europea e i suoi cittadini, tema che è stato sviluppato con l'introduzione nel Trattato di uno specifico titolo sull'occupazione e di altre disposizioni sui diritti sociali e sui diritti fondamentali nonchè con l'estensione dell'applicazione delle procedure comunitarie a tematiche quali il diritto di asilo, l'immigrazione ed i controlli alle frontiere esterne; il rafforzamento dell'azione esterna dell'Unione; l'adeguamento delle istituzioni nella prospettiva dell'adesione di nuovi Stati membri e lo sviluppo delle competenze legislative del Parlamento europeo.

Il senatore Nava rileva altresì, tra gli altri aspetti che caratterizzano la relazione in titolo, la flessibilità - principio introdotto nei Trattati che consentirà a gruppi ristretti di Stati membri di procedere a forme di cooperazione rafforzata senza tuttavia pregiudicare i diritti e la possibilità di partecipazione degli Stati inizialmente esclusi - e la preparazione della terza fase dell'Unione economica e monetaria, con la definizione del patto di stabilità e delle regole che dovranno sovrintendere al rispetto degli equilibri finanziari e di bilancio. Sottolineando come i nuovi scenari scaturiti dalle elezioni in Francia e Gran Bretagna abbiano consentito di porre ad Amsterdam un nuovo accento sui temi della crescita economica e dell'occupazione, l'oratore rileva come gli stessi temi siano stati già proposti lo scorso anno dalle presidenze italiana ed irlandese la quale, in particolare, si è dedicata all'incidenza che possono avere in materia i Fondi strutturali.

L'oratore si sofferma quindi su altri aspetti affrontati dal documento in titolo, quali le decisioni sulla modifica del sistema delle risorse proprie dell'Unione europea, in base alle quali la quota di PIL destinata al finanziamento della Comunità dovrebbe aumentare fino all'1,27 per cento nel 1999, sul bilancio di previsione per il 1997, che attribuisce all'Italia una quota di circa il 12,4 per cento del finanziamento complessivo, e sulla strategia di ampliamento dell'Unione, che interesserà i paesi dell'Europa centrale e Cipro.

Il relatore si sofferma inoltre sullo sviluppo del dialogo euromediterraneo rilevando come dalle dichiarazioni rese dal Ministro degli affari esteri alla Giunta e alla Commissione affari esteri si riscontrino gravi ritardi a livello europeo nell'attuazione del programma MEDA, ritardi che non consentono l'utilizzo delle risorse destinate alla cooperazione con i paesi del Mediterraneo che ammontano a più di 4 miliardi di ECU.

Rilevando come la relazione affronti altre importanti tematiche, quali gli sviluppi della politica estera di sicurezza comune e della cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni, l'oratore sottolinea l'importanza del documento in esame quale strumento per valutare a consuntivo l'attività svolta dall'Unione europea e segnala tuttavia l'esigenza di un maggiore coordinamento con altre relazioni onde rendere più completa l'informazione delle Camere su tali argomenti. In particolare, si pone il problema di una ridefinizione degli obiettivi cui sono finalizzate le varie relazioni che vengono periodicamente presentate dal Governo in materia di Unione europea. Si pone altresì l'esigenza di acquisire con maggiore tempestività le informazioni contenute in tali documenti e di aumentarne, per quanto possibile, la sincronizzazione, tenendo conto, ad esempio, che la relazione sulla partecipazione dell'Italia al procedimento normativo comunitario -presentata dal Governo lo scorso gennaio ed afferente essenzialmente il pilastro comunitario - protraeva il rispettivo periodo di riferimento fino a tutto il semestre olandese di presidenza dell'Unione.

Per quanto concerne i contenuti della relazione, l'oratore sottolinea come non si possa non tener conto degli sviluppi successivi al periodo di riferimento del documento in titolo e, in particolare, delle conclusioni del Consiglio europeo di Amsterdam su cui si è soffermato il ministro degli affari esteri, Dini, nella citata seduta congiunta con la 3a Commissione. Rilevando come il progetto di Trattato definito ad Amsterdam preveda dei progressi significativi nel campo della politica estera di sicurezza comune - tra cui l'applicazione del voto a maggioranza a taluni settori, la costituzione di una Cellula per la gestione delle crisi e l'inclusione delle operazioni militari umanitarie e per il mantenimento della pace fra le competenze dell'Unione - il senatore Nava sottolinea come lo sviluppo delle relazioni con l'UEO, benchè ritenuto insoddisfacente da parte dello stesso Ministro degli affari esteri, non consenta più di trattare l'UEO in una relazione separata (Doc. XIX-bis), come invece avviene attualmente. A tale proposito l'oratore informa la Giunta, inoltre, che nell'ambito dell'Assemblea dell'UEO è stata approvata una specifica raccomandazione sulla revisione del Trattato di Maastricht, sulla base della relazione presentata dalla senatrice Squarcialupi e dal deputato tedesco Antretter. Tale raccomandazione chiede ai Governi di far coincidere l'istituenda Cellula di programmazione dell'Unione europea con l'esistente cellula di pianificazione dell'UEO e di prevedere l'inclusione nel Trattato sull'Unione europea delle clausole previste dal Trattato di Bruxelles modificato istitutivo dell'UEO in materia di assistenza militare reciproca e di cooperazione con la NATO.

Il relatore, pertanto, conclude ribadendo come la complessità delle trasformazioni istituzionali in corso - di cui gli sviluppi della politica estera di sicurezza comune costituiscono solo un esempio - confermino l'esigenza di rendere più adeguati e tempestivi gli strumenti informativi a disposizione delle Camere.

La senatrice SQUARCIALUPI esprime il proprio apprezzamento per la relazione esposta dal senatore Nava e chiede alcuni chiarimenti sulla politica mediterranea dell'Unione europea. In particolare si tratterebbe di ottenere chiarimenti sullo stato di avanzamento dei progetti di cooperazione, presentati dai paesi «partner» del Mediterraneo, sui possibili riflessi economici dei suddetti progetti e sulla partecipazione dell'Italia a tali iniziative.

Considerando l'imminente inizio della seduta dell'Assemblea il presidente BEDIN propone di rinviare il seguito dell'esame del documento in titolo. Conviene la Giunta.

La seduta termina alle ore 9,25.